Divieti alle MTB nel Parco dei Monti Sibillini

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Il direttore del Parco dei Sibillini, dott. Perco, ha depositato le “ Misure di conservazione generali e regolamentari” dei Siti Natura 2000 che verranno a giorni pubblicate nel BUR delle Marche. Le Misure sono state adottate dal Presidente del Parco e ratificate dal C.D.



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Nell’art. 4 comma 6 di tali Misure viene specificato che nella Zona A del Parco sarà vietato l’accesso e la circolazione con biciclette nei sentieri con sanzioni a partire da € 100,00 sino a 1000,00.

Le osservazioni a tale provvedimento potranno essere fatte dal 24 aprile al 24 maggio, successivamente, dopo le controdeduzioni del Parco, le misure potranno essere adottate dalla Giunta della Regione Marche che ha incaricato il Parco di predisporre queste Misure. A questi link trovate il regolamento e l’avviso con le istruzioni per inoltrare le vostre osservazioni.

https://drive.google.com/open?id=0BwxB9abt7M_4Y2VpaERLeUl4dEE

https://drive.google.com/open?id=0BwxB9abt7M_4UV9XYU53dzlaUjA

Non vorremmo che il probabile divieto all’accesso e transito delle MTB nella zona A del Parco dei Sibillini nasca da ignoranza e pregiudizio. Speriamo che sia stata fatta un’attenta analisi sui problemi che possono arrecare i bikers in quei contesti e se è così , sarebbe gradito venirne a conoscenza. Di certo non né dovrebbero avere i camosci, già tutelati nella zona del Monte Bove da due ordinanze, una di carattere generale ad opera del Parco, un’altra specifica per le MTB ad opera del Sindaco di Ussita, e nemmeno il suolo: l’erosione dei sentieri (zone erose per definizione) è nettamente inferiore per le biciclette a causa del rotolamento dei copertoni rispetto al calpestio degli scarponi. La vera erosione sui sentieri la crea il dilavamento delle acque piovane, notevolmente aggravato dall’inesistente manutenzione!

Inoltre la presenza degli escursionisti a piedi è nettamente superiore rispetto ai ciclisti, almeno a quelle quote: la destrezza, la tecnica, la fatica che comportano quei percorsi fanno si che non siano di certo alla portata di tutti ma riservati a pochi bikers, spesso anche esperti e profondi conoscitori della montagna e quindi delle sue regole comportamentali.

Speriamo che questa volta ci sia un confronto dialettico e non siano prese decisioni unilaterali. I Parchi Nazionali sono istituiti per proteggere territori di particolare interesse favorendo, nel contempo, la fruizione di questi beni naturali da parte di tutti, sia per scopo educativo, sia per scopo ricreativo, ricordiamocelo.

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