[First Ride] Mavic XA Pro Carbon

Autore: Francesco Mazza

 



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Mavic approda al carbonio con il nuovo wheelset XA Pro Carbon, con il quale la storica azienda francese di ruote introduce numerose feature all’interno della sua gamma. XA è l’acronimo di Cross Adventure, termine con il quale Mavic declina la destinazione d’uso delle nuove ruote in carbonio, ovvero un utilizzo Trail e All Mountain, discipline che il marchio di Annecy definisce Explorer, descrivendo la natura delle lunghe escursioni in bici alla ricerca del trail perfetto, tra natura, avventura e divertimento.

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Una descrizione emozionale della MTB che lo staff di Mavic ci ha fatto vivere in una full immersion di riding nei Paesi Baschi, durante la presentazione delle XA Pro Carbon, in due giorni in sella tra salite ripide, portage su creste esposte, panorami mozzafiato, discese veloci o tecniche e scassate, in un tour di oltre 70km con quasi 3.000m di dislivello dalla località montana di Goizueta verso il paesino di Arantza, dove abbiamo trascorso la notte in un rifugio, e ritorno sulla città costiera di Hondarribia con uno spettacolare trail a picco sull’oceano nella parte finale dell’escursione.

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A guidarci in questa avventura, insieme allo staff di Mavic e al fotografo Jérémie Reuiller, autore di tutte le foto di questo articolo, c’era Tito Tomasi, il rider ambasciatore di Mavic specializzato in avventure in MTB, che i lettori più attenti si ricorderanno in questo spettacolare video girato in Nepal, che abbiamo pubblicato la scorsa settimana.

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Bando alla nostalgia per questa emozionante avventura e passiamo alle specifiche tecniche. Mavic è tra gli ultimi grandi produttori di ruote a presentare un modello di ruota in carbonio e ci ha dichiarato che il motivo di tale attesa è semplicemente legato a un lungo studio che gli ha permesso di essere certi di offrire un prodotto di qualità elevata, che alzasse l’asticella in termini di performance e soprattutto di comfort, che è da molti ritenuto il principale limite delle ruote dei marchi concorrenti, spesso eccessivamente rigide.

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Per perseguire questo obiettivo Mavic ha lavorato prevalentemente sul rapporto tra rigidezza laterale e rigidezza frontale o verticale, che dir si voglia. Gli ingegneri del reparto ricerca e sviluppo del marchio francese hanno elaborato una particolare struttura e composizione della trama di carbonio alla quale partecipano anche la stessa forma asimmetrica del cerchio e la particolare raggiatura, che esamineremo meglio in seguito.

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I dati che ci ha fornito Mavic, nel dettaglio della tabella riferiti alle ruote in versione 29″, parlano di una rigidezza laterale superiore al marchio leader di ruote in carbonio (Enve? n.d.r.) e nettamente superiore al loro precedente modello di punta in alluminio, le Crossmax XL. Viceversa, nel caso della rigidezza frontale, ovvero della capacità elastica della ruota di deformarsi per gli impatti verticali, aiutando ad assorbire e dissipare il colpo, il valore delle XA Pro Carbon è inferiore a entrambi gli esempi a cui sono comparate.

comparativa rigidezza mavic xa pro carbon

Passiamo ai dettagli di ciascun componente delle ruote, iniziando dalla principale novità: i cerchi. Sulle XA Pro Carbon, Mavic presenta il cerchio con canale interno più largo mai adottato all’interno della sua gamma, con 26mm di larghezza interna e 32mm di larghezza esterna. La scelta di tale dimensione, maggiore dei precendenti modelli Mavic ma non esasperata, è basata su un compromesso che consente di ottenere valori adeguati di robustezza e leggerezza. Il profilo che assume il copertone, montato su un cerchio di tali dimensioni, assicura una guida agile e dinamica.

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La spalla del cerchio è hookless, ovvero a profilo dritto, dello spessore di 3mm ciascuna. La forma è ottimizzata per montare agevolmente i copertoni e per farli tallonare facilmente, assicurando una tenuta UST perfetta grazie alle tolleranze bassissime rispetto agli standard ISO e ETRTO che definiscono le dimensioni di cerchi e copertoni. Il cerchio delle XA Pro Carbon è Tubeless Ready, ovvero è nastrato per sigillare i fori di inserimento dei nippli, ed è fornito dalla casa già sigillato e completo di apposite valvole UST Mavic, più lunghe delle originali a causa del profilo più alto del cerchio.

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Il profilo del cerchio è asimmetrico e sposta la fila dei nippli di 2mm verso il lato disco della ruota posteriore e verso il lato opposto della ruota anteriore, andando a compensare la campanatura di entrambe le ruote per offrire una tensionatura più equilibrata e un angolo di innesto dei raggi meno accentuato.

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I raggi sono 24 per ciascuna ruota e sono in acciaio, a doppio spessore con forma a lama. In accordo con il profilo asimmetrico che consente una tensionatura maggiormente simile su entrambi i lati della ruota rispetto a una tensionatura standard, i raggi sono incrociati in seconda su ciascun lato sia della ruota posteriore che di quella anteriore.

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I mozzi sono in alluminio e ricavano nelle flange, robuste e compatte, la sede a incastro per la testa dritta dei raggi in acciaio. Montano cuscinetti sigillati sia all’anteriore che al posteriore e su entrambi i mozzi il gioco dei cuscinetti è registrabile tramite un’apposita chiave, come da tradizione Mavic. La ruota libera è a 4 punti di ingaggio ed è disponibile sia in versione standard Shimano che in versione XD SRAM.

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L’attacco dei dischi è previsto esclusivamente a 6 fori. Il mozzo anteriore è disponibile sia in versione 15×100 che in versione Boost. I Torque Cap per le forcelle RockShox compatibili sono disponibili separatamente. Viene prodotto anche il mozzo per forcelle Lefty Supermax. Il mozzo posteriore è opzionabile nella misura standard 12×142, trasformabile in Quick Release 9×135, oppure in versione Boost 12×148.

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Le Mavic XA Pro Carbon montano copertoni Quest Pro, ovvero un’evoluzione dei Crossmax Quest che erano stati presentati con le Crossmax XL WTS, ai quali è stata fornita la doppia mescola X-Mix e una carcassa a 127 TPI, sempre rinforzata con la guaina Guard+, mentre il disegno del battistrada è rimasto invariato. Anche i pesi non cambiano rispetto alla versione precedente e le versioni disponibili sono il 27.5×2.4 e il 29×2.35, con un volume d’aria generoso, anche grazie ai 26mm di larghezza interna dei cerchi in carbonio ai quali sono accoppiati.

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Oltre alle XA Pro Carbon, Mavic presenta una nuova ruota con canale in lega di alluminio Maxtal che andrà a sostituire i Crossmax XL all’interno della gamma. Prendono il nome di XA Elite e rappresentano la versione in alluminio delle XA Pro Carbon, offerte a un prezzo ovviamente inferiore ma con caratteristiche simili, a partire dal cerchio Tubeless Ready con fresature di alleggerimento, da 25mm di larghezza interna e profilo hookless.

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Le Mavic XA Elite montano 24 raggi in acciaio a lama a doppio spessore incrociati in seconda. Sono disponibili in versione 27.5 e in versione 29, sia con mozzi standard che Boost e vengono proposte in 3 differenti colorazioni su base nera: grigio, verde e blu.

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In azione

Come abbiamo detto in apertura dell’articolo, abbiamo messo alla prova le XA Pro Carbon, per la precisione in versione 27.5, durante due lunghe giornate in sella, su diversi tipi di terreno e di trail. Percorsi prevalentemente montani, a parte l’ultimo tratto sulla costa, con alternanza di rocce fisse, radici, pietre smosse, terreno compatto e fondo smosso. Un test relativamente breve quindi, ma ricco di situazioni differenti, che ci hanno aiutato a farci una prima impressione delle nuove ruote in carbonio di Mavic. Per il tour di prova ci è stata fornita una Canyon Spectral CF 9.0 EX con allestimento di serie, eccetto ovviamente per le nuove ruote oggetto del test.

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Le salite sono state lunghe, spesso molto ripide, sempre su sentieri prevalentemente scorrevoli ma a tratti anche molto tecnici, tanto da obbligare nei casi più estremi a prendere la bici in spalla. Le XA Pro Carbon si sono rivelate leggere e scorrevoli, complice anche il disegno del battistrada del Quest Pro, che si sposa benissimo con l’utilizzo Trail, meglio di quanto non facesse sui Crossmax XL con destinazione d’uso più aggressiva. La rigidezza delle ruote in pedalata è sufficiente per godere di una buona trasmissione a terra della forza impressa sui pedali, ma non risulta eccessiva, anche grazie alla raggiatura in acciaio che permette una maggiore elasticità rispetto ai classici raggi in Zicral montati sulle ruote top di gamma di Mavic, quindi si gode di un certo comfort che sulle lunghe distanze e dopo ore in sella, torna enormemente utile.

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Il comfort promesso dagli ingegneri di Mavic in termini di minor rigidezza verticale si apprezza anche in discesa, o per lo meno, a fronte di un’ottima rigidezza laterale che avvantaggia la precisione di guida, non si paga un’eccessiva rigidezza verticale che peggiorerebbe la qualità di guida. La ricerca della giusta elasticità verticale della ruota consente di tenere gli penumatici alla giusta pressione, nel nostro caso piuttosto alta, senza compromettere il comfort. Viceversa, nel caso di ruote eccessivamente rigide, occorrerebbe ricercare il comfort adeguandosi a pressioni più basse, correndo così il rischio di forare o tagliare il copertone, o peggio, di danneggiare il cerchio stesso.

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Unico neo che abbiamo riscontrato durante le ultime discese del primo giorno di riding, riguarda i raggi della ruota posteriore. Dato che al secondo incrocio sono molto vicini tra loro, nel momento in cui si girano leggermente nella loro sede, a causa della forma a lama, si sfiorano provocando un rumore metallico quando la ruota prende colpi. Alla fine del primo giorno di riding i tecnici Mavic hanno verificato la tensionatura e riposizionato i raggi nella giusta angolazione, scongiurando l’inconveniente che infatti non si è più ripresentato. Da sottolineare che siamo stati gli unici a cui è successo. In generale si tratta di ruote di qualità elevata, molto curate e interessanti a livello di performance e, paragonate alla concorrenza, appetibili anche a livello di costo. I mozzi sono scorrevoli e danno la sensazione di solidità. La finitura superficiale dei cerchi è stata sufficientemente robusta da resistere a due giorni di maltrattamenti tra rocce fisse e pietre smosse, dettaglio non così scontato per dei cerchi in carbonio.

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Pesi

XA Pro Carbon 27.5: 1.490g
XA Pro Carbon 29: 1.535g
XA Elite 27.5: 1.695g
XA Elite 29: 1.770g
Cerchio Carbon 27.5: 380g
Cerchio Carbon 29: 395g
Copertone Quest Pro 27.5: 780g
Copertone Quest Pro 29: 810g

Prezzi

XA Pro Carbon 27.5: €1.700 – Disponibilità 1 Settembre
XA Pro Carbon 29: €1.700 – Disponibilità 1 Settembre
XA Elite 27.5: €600 – Disponibilità 1 Luglio
XA Elite 29: €600 – Disponibilità 1 Luglio

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Mavic Care

Dal 1 Luglio Mavic implementerà il suo servizio di assistenza clienti con un’estensione a 3 anni di garanzia su ruote e caschi, coadiuvati da un maggiore sconto sul crash replacement che andrà dal 30 al 40%. Ma la novità davvero interessante è rappresentata dal programma Riding is Believing. Si tratta di un programma di test su territorio mondiale, quindi previsto anche in Italia, che prenderà il via il 15 di Settembre e consentirà a chiunque di prenotare un appuntamento per un test gratuito tramite un dealer Mavic. La lista completa dei dealer aderenti al programma si trova sul sito Mavic.

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