[Test] Radon Jealous 9.0 SL

Radon è un produttore di bici tedesco che vende online tramite il noto e-commerce Bike Discount. Il loro modello di punta per quanto riguarda le hardtail da Cross Country, la Jealous, è la bici oggetto di questo test, nell’allestimento di media gamma 9.0 SL.


Analisi statica


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Hardtail da XC marathon, la Jealous è stata presentata nel 2016, per sostituire la Black Sin nella gamma 2017. Progettato in due versioni, il più alto di gamma solo per trasmissioni 1x e il più accessibile come costi anche per trasmissioni 2x. Il telaio della Jealous 9.0 SL in test è il top di gamma, il Superlight 1x.

È costruito in fibra di carbonio ad alto modulo T1100, dal peso dichiarato di 890 grammi in taglia S, ha passaggio cavi interno per il cambio ed esterno per i freni ed è compatibile con eventuali reggisella telescopici. La battuta posteriore è per mozzi Boost 148mm. Viene prodotto in 4 taglie, dalla 16 (S) alla 22 (XL).

L’allestimento

Pur non essendo un allestimento top di gamma, la Jealous 9.0 SL è montata in maniera egregia e diremmo piuttosto intelligente, badando alla sostanza e riservando il top per ciò che realmente può far differenza di guida e riservando componenti più economici per parti in cui la differenza di prezzo è data più dal peso che dalla resa prestazionale.

Troviamo quindi quella che è probabilmente la miglior forcella sul mercato in ambito XC, che è la Fox 32 SC Factory Boost con trattamento Kashima,

La trasmissione è SRAM X01 a eccezione della guarnitura RaceFace Turbine con corona da 34 denti.

I freni sono SRAM Level TLM con dischi Centerline 6 fori da 180mm all’anteriore e 160mm al posteriore.

Completano l’allestimento l’attacco manubrio Syntace F109 da 100mm, il reggisella Syntace P6 Carbon da 30.9mm con sella Sella Italia SLR MG da 205 grammi e la piega Syntace Vector Carbon High 10 da 720mm. Le ruote sono delle DT Swiss XR 1501 Spline One che vantano un peso di 1550 nella versione Boost che equipaggia l’allestimento 9.0 SL della Jealous.

Il peso rilevato è pari a 8,8kg in taglia 20, esclusi i pedali e con copertoni per camera Continental X King Race Rport 2.2.

In azione

Abbiamo utilizzato la Jealous per circa un mese e mezzo, sostituendo i copertoni dopo appena una uscita in seguito a una foratura. Abbiamo sostituito i Continental di serie con uno Schwalbe Rocket Ron da 2.1 al posteriore e un Michelin Wild Grip’r Advanced 2.0 all’anteriore, montando entrambi Tubeless grazie al cerchio già nastrato di serie, per verificare la resa della bici con una configurazione più verosimile a un utilizzo gara, ossia senza camere. L’utilizzo con camere è ormai anacronistico e riduce le prestazioni di una bici, a dispetto dell’evoluzione della tecnologia, delle geometrie e dei materiali.

Salita

Questo è il campo d’azione in cui la Jealous 9.0 SL rende al meglio. Leggera, molto reattiva e rigida al tempo stesso, con una posizione in sella piuttosto raccolta grazie alle sue geometrie, la Jealous sembra quasi una BDC per come rende in salita, soprattutto su fondi scorrevoli. Per questo aspetto ci ricorda infatti altre bici di estrazione teutonica testate in passato, Rose e KTM in primis, nelle quali il posteriore reagisce bene a ogni cambio di ritmo, mantenendosi piuttosto nervoso. Anche le DT Swiss confermano l’impressione già emersa di ruote che ben si sposano con le front da XC per reattività e rigidità, garantendo affidabilità e peso abbastanza contenuto.

La rapportatura della trasmissione, con la corona da 34 denti, non è facile da spingere nelle situazioni più impegnative per gambe che non siano molto allenate. Forse per una bici di media gamma teoricamente destinata a una platea meno “race oriented”, una corona da 32 sarebbe preferibile, anche considerando la cassetta a 11 velocità 10-42. Da notare come, tanto quanto sulla RDR Ares recentemente testata, la corona sia molto vicina al carro, con uno spazio di circa 2mm.

Discesa

In discesa la Fox 32 SC smussa le caratteristiche della Jealous 9.0 SL, piuttosto nervosa, rendendola meno impegnativa, maneggevole nello stretto e pronta nei cambi di direzione. L’autore del test preferisce solitamente manubri da 720mm ma il 740mm dell’allestimento è un vantaggio per le performance in discesa senza inficiare quelle in salita. Nei tratti veloci, soprattutto se sconnessi, la Jealous non si è rivelata facile da guidare.

Conclusioni

Le prestazioni della Radon Jealous 9.0 SL non hanno nulla da invidiare a quelle di bici in allestimenti top di gamma e molto più costose. Gode di un prezzo assolutamente competitivo in rapporto a una efficienza e a una affidabilità eccellenti. Il telaio è di elevata qualità e monta una delle forcelle più usate in campo XC. Non è top di gamma invece la trasmissione che è comunque precisa e affidabile anche sotto sforzo. Perfettamente efficienti i freni e le ruote. Sicuramente preferibile nel Cross Country con percorsi non eccessivamente lunghi e nervosi, nei quali invece potrebbe risultare fisicamente impegnativa sulla lunga distanza.

Prezzo di listino: €3.599  – ora in offerta a €3.199

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