Ruote AM/Enduro: Tananai, SPADA

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Topocane

Biker popularis
12/6/09
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:medita: SPETTACOLARi!! :medita:

arrivate oggi delle Tananai in una versione che poi Spada vi spiegherà; vers.Light (1850g la coppia co' la cassetta Sram montata)

eccezzionali, oltreché bellissime!

son arrivate alle 14, le ho montate su un forcellino e gli ho dato una manata.... :nunsacci:
ora le fermo che è tutto il pomeriggio che 'sto cricchetto mi da i nervi qui in ufficio! :smile::smile::smile:
scorrono da PAURA!

...pensavo di esser abituato bene con le SX ma qui siam su alt(r)i livelli!
invidio un po' la morosa per l'ottimo acquisto

andiamo un po' a scassarle all'elba per 4-5gg, al ritorno vi raccontiamo!

grazie ancora a Corrado per la professionalità e cortesia
bau
tc
 

in3pdo75

Biker serius
20/8/07
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Castello di Serravalle
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Ellsworth
mi ispirano bene, i "numeri" giusti ci sono, spero che la soluzione dei raggi piatti non influisca sul reperimento di pezzi di ricambio, con un minimo sconto sul listino penso che possa trovare molti acquirenti,
l'unico neo, molto soggetivo: a me sto rosso da tutte le parti ha un pò stufato..

Bellissime, appena le fanno col cerchio tutto rosso corro a prenotarle:smile:
 

muldox

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30/10/02
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Cube Stereo 29
Sinceramente non ho ancora capito niente da questo test.
Ho capito solo che dopo 3 uscite non si sono rotte e che ne è uscita una versione più leggera.... altre info ?

Le info di natura tecnica sono al primo post.
Le ruote sono montate sulla Torque Alpinist da quando è stata fatta la modifica PP posteriore e da allora ho sempre utilizzato quelle.

All'anteriore le coperure utilizzate sono state delle Schwalbe Muddy Mary 2.35" e delle Fat Albert da 2.4", al posteriore Geax Lobo Loco TNT e Fat Albert da 2.25". In particolare al posteriore, le ruote hanno quindi lavorato con coperture che non permettono di scendere molto con la pressione, il che si ripercuote anche sulla ruota a livello di sollecitazioni rendendo il test più critico.

Al momento posso dirne solo che bene: nessun problema di alcun genere, nonostante non siano certo state risparmiate (tanto per dirne una: diversi giorni di discese con risalite furgonate sul Garda, quindi su fondi che più "scassaruote" di così è difficile trovarne).
Spada si era raccomandato di tenere sotto controllo la tensionatura dei raggi in caso di utilizzo su fondi ostici con frequenti risalite meccanizzate, ma sino ad ora non si è reso necessario alcun intervento e le ruote sono ancora ben centrate.

A questo punto inserisco l'agiornamento anche al primo post :-)
 

DeCif

Biker tremendus
25/12/06
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Valle Staffora
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Le info di natura tecnica sono al primo post.
Le ruote sono montate sulla Torque Alpinist da quando è stata fatta la modifica PP posteriore e da allora ho sempre utilizzato quelle.

All'anteriore le coperure utilizzate sono state delle Schwalbe Muddy Mary 2.35" e delle Fat Albert da 2.4", al posteriore Geax Lobo Loco TNT e Fat Albert da 2.25". In particolare al posteriore, le ruote hanno quindi lavorato con coperture che non permettono di scendere molto con la pressione, il che si ripercuote anche sulla ruota a livello di sollecitazioni rendendo il test più critico.

Al momento posso dirne solo che bene: nessun problema di alcun genere, nonostante non siano certo state risparmiate (tanto per dirne una: diversi giorni di discese con risalite furgonate sul Garda, quindi su fondi che più "scassaruote" di così è difficile trovarne).
Spada si era raccomandato di tenere sotto controllo la tensionatura dei raggi in caso di utilizzo su fondi ostici con frequenti risalite meccanizzate, ma sino ad ora non si è reso necessario alcun intervento e le ruote sono ancora ben centrate.

A questo punto inserisco l'agiornamento anche al primo post :-)

Ok grazie, direi che sono paragonabili alle SX, giusto ?
 

Topocane

Biker popularis
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dico la mia :spetteguless:

noi arriviamo da delle SX'09 io e delle ST la mia compagna
montate su delle full 160/165

io con le sx ho sempre tribulato per il cuscinetto posteriore, che continuava a svitarmisi. non mi avessero fottuto bice&ruote probabilmente in inverno avrei risolto con un po' di frenafiletti nel punto giusto, smontandole.
lei mai nulla, regolari

con queste, lei, è ad un mesetto di uso abba intenso e non risparmioso.
le son state, su nostra richiesta, ottimamente montate con il cerchio più piccino e leggero, rispetto le Tananai originali
con un bellissimo e funzionale abbinamento di raggi piatti da 'na parte e tondi di due diametri dall'altra
così, con cassetta sram, sono a 1800g ca a coppia
e col prezzo di UNA mavic :omertà:

eh!

girano, scorrono da far paura. pure ieri le han viste amici, montandole, e fatte girare.... beh, so' rimasti stupiti pure loro

oltreché, ma quelli so' gusti, so' bellissssssime da vedere :smile::i-want-t::smile:

ho detto
bau
tc
 

maramouse

Moderatur
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fuori
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niente
Ciao a tutti, ho ritirato venerdi scorso, una coppia di Tananai per la mia Blur LT con pp da 15 (Fox vanilla da 32 ), ho fatto solo un paio di uscite, è prematuro dare un giudizio, ma le prime sensazioni che mi trasmettono sono ottime, grande scorrevolezza della ruota libera e impressione di leggerezza e robustezza assieme che sono di solito in antitesi.
Paolo.
 

Topocane

Biker popularis
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piccolo OT molto IT :il-saggi:
ieri a Villa di Tirano si festeggiava la ricorrenza dei Tananai, l'antica famiglia che, come leggenda narra, ripopolò Tirano e la valtellina

PS le nostre ruote proseguone EGREGIAMENTE il loro duro lavoro. complimenti ancora a Corrado per l'ottimo assemblamento; buon mix di leggerezza e resistenza!

Correva l’anno 1629, quando i lanzichenecchi calarono nella valle dalla val Bregaglia e dalla val san Giacomo, e, prima di proseguire per il lecchese, il milanese e Mantova, vi restarono quanto bastò per portare il terribile morbo della peste. Si trattava di quell’epidemia resa famosa dalla descrizione manzoniana ne “I promessi sposi”. Il flagello della peste, che seguì quello dei saccheggi e delle devastazioni, che sempre si accompagnano al passaggio di eserciti, fece strage anche nel tiranese, tanto da indurre molti a cercare scampo sui monti.
Fra i fuggiaschi che lasciarono Villa di Tirano vi erano anche tre donne, Caterina, Lucia e Giuseppina, che trovarono rifugio in un “bait” (baitello usato per la conservazione di alimenti) in località Bursée. Erano decide a rimanere lì fino alla fine della pestilenza. Ma come sapere quando il morbo avrebbe cessato di avvelenare l’aria? Con un metodo rudimentale ma sicuro: l’esposizione notturna di alcune ciambelle di segale, dette “bresciadèli”. Il morbo, infatti, aveva il potere di intaccarne rapidamente la freschezza, cosicché queste si presentavano, il mattino successivo, completamente ammuffite. Fu così che le tre donne evitarono di scendere a valle troppo presto, scampando in tal modo da morte sicura.
Passarono quaranta giorni, ed un bel mattino ebbero la lieta sorpresa di trovare il pane ancora intatto. Non persero quindi tempo, e presero la via del ritorno al paese, dove però le attendeva uno spettacolo terribile: ovunque, solo segni di morte. Non c’era rimasta anima viva. Non restò loro che mettersi in cammino, per cercare un luogo in cui fosse sopravvissuto qualcuno. Decisero di incamminarsi verso l’alta valle.
Non sembrava che a nord del tiranese le cose fossero andate meglio, ma ecco che a sant’Antonio Morignone si imbatterono in un uomo dall’aspetto veramente singolare: era piuttosto brutto, ancor più sporco e, soprattutto, ridicolmente impacciato e goffo nei movimenti. In altri tempi non l’avrebbero degnato di uno sguardo, o addirittura si sarebbero prese gioco di lui, ma, dopo quanto avevano vissuto, quest’essere sopravvissuto alla morte sembrò loro l’incarnazione stessa delle vita, della speranza in un futuro di ricostruzione e ritorno alla normalità.
Così, letteralmente, se lo portarono via, a Villa, caricandolo, a turno, su un gerlo che si erano portate appresso, perché non si stancasse. Gli diedero anche un soprannome, Tananài, appunto, e se lo divisero come marito. Nacquero, così, figli e figlie, che, cresciuti, si sposarono e diedero vita ad una successiva generazione. Fu così che il tiranese si ripopolò. E fu così, anche, che nacque il modo di dire: “sei un tananài”. E’ ancor viva la tradizione che raccoglie, il primo sabato di febbraio, i discendenti dei Tananài, per ricordare, pregando e festeggiando, l’antica origine comune.
 

tramorata

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alghero
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Yeti sb130
........breve domanda,
ci sarebbe la possibilità di avere la posteriore con mozzo da 150x12?
:nunsacci:ho controllato su spadabike.com ma non se ne parla.....
 

tramorata

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alghero
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Yeti sb130
mandato mail ieri sera
e ricevuto rispota stamattina:celopiùg:
corrado spada risponde:
...........Per la battuta da 150 dovrei fare controllo , e' stata fatta per test ma non
prevista , cambia abbastanza la distribuzione del perno.


in parole povere
penso volesse dire che si può fare:celopiùg:


si tratterebbe delle ruote da 150mm dal rapporto peso/qualità/prezzo
più eccezzziunale del mercato........
 

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