RCM Impostazioni base per affrontare le curve

Skif

Biker novus
2/1/12
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padova
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ciao, scusa ma "avere il braccio interno teso" significa spostare il baricentro verso l'asse creato dai 2 punti in cui le ruote toccano terra.
Quindi secondo me la stabilità dovrebbe aumentare in quanto si riduce il momento ribaltante dovuto all'inclinazione del corpo.
grazie
ciao ;)
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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ciao, scusa ma "avere il braccio interno teso" significa spostare il baricentro verso l'asse creato dai 2 punti in cui le ruote toccano terra.
Quindi secondo me la stabilità dovrebbe aumentare in quanto si riduce il momento ribaltante dovuto all'inclinazione del corpo.
grazie
ciao ;)


è vero che il braccio teso sposta il baricentro verso l'asse delle ruote, è anche vero che noi andiamo a "piegare", ad inclinarci in curva, e a generare quindi questo che tu chiami "momento ribaltante", proprio per bilanciare la forza centrifuga che tenderebbe a inclinarci verso esterno curva. (pensa quando fai una curva in macchina, vieni spinto verso esterno curva-> forza centrifuga).

quindi aumentare la distanza della proiezione del nostro baricentro a terra rispetto all'asse che collega i punti di contatto delle ruote col terreno, significa generare in momento maggiore, e quindi significa poter vincere una forza centrifuga maggiore, cioè a parità di raggio di curvatura, una velocità maggiore.
L'unico limite è il grip delle gomme, ed è per questo che in moto gp (o nelle paraboliche dove non c'è quel problema) si hanno pieghe estreme.:celopiùg:
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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interessantissima.. aspetto la guida sulle impe in uscita dalle curve in appoggio

ahahahahah minkia le pinneeeeee:rosik::rosik::rosik::rosik:

in realtà non è proprio una tecnica, è che quando spingi tanto nelle curve tende ad alzarsi l'anteriore... diciamo che è più un effetto collaterale (che può diventare moooolto scenografico se si tiene il manual:celopiùg::celopiùg:... come siamo tamarrriiiiiii:cucù:)
 

micel

Biker serius
10/3/10
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torino
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non ho capito allora dove non sei d'accordo con me visto che anche te dici di piegare le braccia e non la bici.
Comunque quello che dico lo puoi vedere facilmente e nella mia foto di inizio articolo, presa alla dh di sestriere 3 anni fa (mentre passavo, quindi non volutamente per l'articolo). Inoltre sono da visionare i video delle gare (non video o foto fatti durante gli shooting perchè lì si tende a spingere al bici verso il basso per aumentare l'angolo di piega.

Aspetta io non ho MAI detto di non piegare la bici.

In una curva senza appoggio ( nella tua foto c'era, quella curva la conosco e se non erro, nella stessa serie di yari, c'è anche uno scatto di Perotti in cui piega ancora di più.. ) tipo una curva su un prato in piano, se tu pieghi tenendo le braccia simmetriche rispetto al manubrio ( tue parole ) è ovvio che ti strai, non è moto gp...
Sui lati delle gomme ci sono dei tasselli che sono spesso più alti di quelli centrali, più forza si imprime su questi tasselli e più hanno grip.

Ora prova a dirmi...

Sempre considerando una curva senza appoggio in piano.

Secondo te si riesce a imprimere più forza sui tasselli interni della gomma piegando con corpo + bici o piegando maggiormente la bici e rimanendo col corpo leggermente meno inclinato rispetto al terreno?

Se la risposta è la seconda, ed è ovvio che sia così, è palese che le braccia non siano simmetriche ma quella esterna sia piegata ( per caricare appunto l'interno gomma anteriore spingendo maggiormente sul manubrio nella sua parte esterna ) e quella interna distesa

E' un po' come il discorso che hai fatto tu per la parte bassa del corpo -> pedali ben messi, ginocchio esterno non largo ma che va verso il tubo centrale della bici e, così facendo, il sedere va in automatico fuori dalla bici, spostandosi lateralmente.

Perchè caricare così la ruota dietro e non quella davanti?! Ai posteri l'ardua sentenza :D


( tutto ciò scritto da un fermone )
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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mi spiace micel ma non sono d'accordo.
Le foto (non solo le mie, quelle prese da run di gara nel web) dimostrano come sia meglio andare a caricare le gomme con entrambe le braccia e non solo con il braccio esterno.


ps finisco poi che ora mangio.... raida come mangi.. yo
 
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Uruk

Biker serius
15/6/09
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Bike
Canyon
...Credo invece che tenere le spalle in asse con la bicicletta...

intendi le spalle parallele al manubrio?
Ciao e grazie
 

Jack Bisi

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sì, intendo proprio quello.. e la testa "indicativamente" in linea con la ruota/ forcella (leggermente spostata perchè inclinata ecc ma è solo per dare dei punti di riferimento)....
 

Jack Bisi

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Aspetta io non ho MAI detto di non piegare la bici.
............. se tu pieghi tenendo le braccia simmetriche rispetto al manubrio ( tue parole ) è ovvio che ti strai, non è moto gp...

Ma perchè dici così... come hai visto nelle foto tutti anche in coppa del mondo di dh assumono questa posizione e non si sdraiano...

Sui lati delle gomme ci sono dei tasselli che sono spesso più alti di quelli centrali, più forza si imprime su questi tasselli e più hanno grip.

verissimo.. ma chi ti dice che quando vai a piegare l'intero sistema corpo-bici questi tasselli non lavorano... è lì che ti sbagli.

Ora prova a dirmi...

Sempre considerando una curva senza appoggio in piano.

Secondo te si riesce a imprimere più forza sui tasselli interni della gomma piegando con corpo + bici o piegando maggiormente la bici e rimanendo col corpo leggermente meno inclinato rispetto al terreno?

decisamente di + dal sistema corpo+bici poichè più pesante. è fisica

Se la risposta è la seconda, ed è ovvio che sia così (nain nain nain!!!), è palese che le braccia non siano simmetriche ma quella esterna sia piegata ( per caricare appunto l'interno gomma anteriore spingendo maggiormente sul manubrio nella sua parte esterna ) e quella interna distesa

E' un po' come il discorso che hai fatto tu per la parte bassa del corpo -> pedali ben messi, ginocchio esterno non largo ma che va verso il tubo centrale della bici e, così facendo, il sedere va in automatico fuori dalla bici, spostandosi lateralmente.

ok ma questa è una conseguenza della posizione e della rotazione fisiologica delle spalle verso l'uscita di curva, non è che bisogna andare a forzare la posizione e spostare volutamente il sedere fuori dalla bici, viene in automatico assumendo la posizione giusta.


Perchè caricare così la ruota dietro e non quella davanti?! Ai posteri l'ardua sentenza :D

perchè la posteriori la carichi con le gambe, l'anteriore con le braccia e col corpo... avendo tu la possibilità di compiere una rotazione al livello del bacino non si può pretendere di caricare allo stesso modo la ruota che da la direzione (strettamente legata alle braccia e alla parte alta del corpo) e la ruota condotta (rigida sulla bici e costretta a seguire una linea imposta e innaturale per lei che tenderebbe ad andare dritta per la sua strada e non a curvare e soprattutto comandata dal movimento e dal carico delle gambe, quindi della parte inferiore del corpo).

( tutto ciò scritto da un fermone )

(tutto ciò scritto da un fermone, ma basandosi sulla propria esperienza e sulle foto di grandi campioni che ho postato per avvalorare la mia tesi):celopiùg:

YO:celopiùg:
 

Ride_Your_Passion

Biker popularis
29/8/11
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grande jack... scusa una cosa, la rubrica sarà dedicata al solo dh o dedicherai qualcosina anche per il dirt/park???? trovo molto interessanti i tuoi articoli ma mi sembrano troppo specifici per il dh (almeno finora) ;) YO
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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ciao.
La mia intenzione è di fare una rubrica che vada a toccare tutto il gravity, freestyle compreso.
Ho già pronti ollie e manual, e ho già in mente di andare a spiegare come saltare e ache i trick (tailwhip e backflip compresi ^^). Ovviamente sto cercando di seguire una progressione abbastanza lineare, per cui è inutile che spieghi come fare 360 se ancora non ho spiegato come saltare....
comunque col tempo arriverà tutto!!!!
olaaaa
Jack
 
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miguel76

Biker tremendus
1/7/09
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Roma
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Ho qualche perplessità anch'io sull'impostazione che suggerisci di assumere in curva. Non parlo di tutto quello che scrivi perché sono d’accordo con i suggerimenti riguardo lo sguardo sempre in avanti o “lungo” come dicono alcuni. Sono perfettamente d’accordo con la posizione delle gambe che suggerisci, e quindi col conseguente “culo in fuori” e sella dietro al ginocchio. Ovviamente d’accordo per quanto riguarda il pedale esterno. Ma per quanto riguarda la posizione delle spalle e delle braccia no, non sono d’accordo. Quella posizione che tu suggerisci: ”tenere le spalle in asse con la bicicletta permetta di caricare maggiormente la ruota anteriore e quindi di condurre al meglio la nostra curva” a mio modo di vedere (ma non credo di essere l’unico) può andar bene nei park o nelle pumptrack, dove le curve paraboliche o munite di sponda aiutano fortemente a mantenere sia il grip che la giusta traiettoria. Inoltre le spalle e le braccia impostate come da te descritto aiutano a sfruttare al massimo la forza centrifuga che si genera, e che è possibile sfruttare in quel tipo di curve visto lo spostamento del baricentro che la forza centrifuga genera, regalandoti una velocità in uscita considerevole.
Nella foto che ti allego si vede Greg Minnaar affrontare una curva munita di appoggio o sponda, non molto pronunciata dire il vero ma sufficiente, e il grafico che ho sovrapposto ti mostra la distribuzione delle forze di base: PESO/FORZA CENTRIFUGA/RISULTANTE.
gmdh.jpg


Nonostante l’appoggio di cui la curva è munita la posizione di Minnaar è comunque leggermente “aperta” verso l’uscita della curva con le spalle un po’ spostate verso la traiettoria. Ma qui abbiamo un appoggio e possiamo sfruttare le forze nella maniera che t’ho descritto prima.
Nella foto seguente si vede invece Andrea Bruno affrontare una curva su un trail “naturale” di una prova del Superenduro e si vede bene come per ricercare il maggior grip possibile adotta la posizione con cui tu non sei d’accordo, ovvero: estensione del braccio interno alla curva, chiusura del gomito del braccio esterno alla curva e spalle e testa rivolte verso l’uscita della curva.
56487537.jpg


Queste due impostazioni sono entrambe valide ma, a mio modo di vedere, in ambiti diversi e in condizioni diverse. Ciao!!
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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ma guarda io continuo ad essere della mia opinione. greg minaar la conferma e Andrea Bruno anche. A ben vedere nella sequenza Andrea assume la posizione che dico io durante la cuva (prima delle foto in sequenza ravvicinata)... quello che fa dopo (che alla 3° foto in sequenza ravvicinata si avvicina ad avere la posizione che dici te) non è così rilevante perchè come puoi vedere dalla sequenza non è già più in curva, sta già rilanciando.

come vedi nel momento di massima piega (quindi di massima curva) che si nota bene poichè preso da davanti nella sequenza la testa è circa in linea con la forcella (abbiamo già detto che rimane leggermente spostata verso l'esterno, ma leggermente) e quindi non c'è una inclinazione imposta alla bici, bensì una inclinazione di tutto il sistema corpo-mezzo.

bello il disegno, molto corretto ed esaustivo!!!!

ola
Jack
 

Alessandro Notari

Biker ultra
28/10/08
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Parma
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con curve in contropendenza posso essere daccordo sul fatto di inclinare la bici (ma lo vedremo poi).. in assoluto se si entra alla giusta velocità l'inclinazione che andiamo ad assumere è comunque sufficiente a far lavorare i tasselli laterali.

come ho scritto all'inizio questa è la tecnica base per una curva. poi pian piano andremo a vedere i vari esempi più specifici. ci sono ad esempio tecniche in cui "si saltella" o comunque si spezza la curva, altre in cui la bici si muove molto sotto di noi inclinandosi e raddrizzandosi velocemente. Quella spiegata è la base con cui affrontare ogni curva con sicurezza, come dice anche il titolo sono LE BASI da cui partire per affrontare le curve.


Per quanto riguarda la sella alta ti direi di leggere a fondo L'ingrediente segreto. avendo infatti poca escursione al ginocchio (quasi completamente steso) dovrai andare a lavorare tanto con la caviglia. inoltre considera che puoi leggermente spostare il sedere sulla sella portandolo verso l'esterno (cioè ti appoggi sulla chiappa interna per capirci) ed in questo modo riesci a guadagnare un pò di escursione per la gamba esterna!!!
(comunque l'ideale è sempre fare le curve in piedi e non seduti!!)

olaaa
Jack

Ah ecco, era giusto quello che stavo pensando io! le curve le faccio per la maggior parte in piedi, a meno di non essere su asfalto.
Cominciavo a pensare di non avere capito niente di come si usa una mtb:paur:!!
Sempre grandi articoli Jack, continua cosi :voxpopul:
 

ing.spaz

Biker serius
15/3/12
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Rieti
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Cristian Peterlin ha scritto:
L'angolo di inclinazione della bicicletta dipende esclusivamente dalla velocità di ingresso; se entri veloce e non pieghi è fisicamente impossibile che la bici giri nel tempo e nello spazio a disposizione.
Ovvio che più vai a lavorare sulla spalla, maggiore è il rischio di scivolare...per cui è sempre meglio non azzardare troppo (come ben sanno i campioni del DH) se non si vuole andare faccia a terra.
Comunque, caricando bene il peso e "pompando" in curva, è possibile portare la bici alla massima inclinazione..

@Jack: complimenti per la rubrica!!! Tra l'altro ho visto che anche tu conosci i ragazzi del pump di Caselle...chissà che una volta o l'altra ci si veda lì!

Chi viene dalla moto sa che spingere in avanti la manopola interna alla curva che si va ad affrontare porta la moto a piegare da sola, basta provare a farlo sul dritto e vedere che direzione si imbocca. Tutto ciò non è assoluatemnte contro la fisica e se facessi pressione sulla manopola esterna chiuderesti il manubrio.
Quello che credo intenda Jack è che è inutile andare a piegare eccessivamente se nel frattempo si scarica l' anteriore e che è errato riproporre in sella alla bici movimenti da motociclista (ed infatti in moto si fa pressione sulla pedana interna e sul serbatoio, con la coscia esterna, per portare in piega mezzo..e pilota).
correggimi se sbaglio, jack
Ciao ;)
 

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