Telaio e geometrie: l\'angolo sella

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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End of Time

Noleggio, Centro sospensioni Andreani, e-commerce
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Velino's mountain
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Ho un noleggio...
Ottimo articolo, ma c'è un altro aspetto fondamentale da considerare in pedalata con angolo di sella disteso che a mio avviso è il più importante di tutti.
Quando si pedala ovviamente si estrae il cannotto per avere maggiore altezza, ma cosi facendo si sposta anche indietro la sella, questo determina con angolo di sella "aperto" un braccio di leva sfavorevole della gamba sul pedale, la forza di spinta in parole povere non verrà da sopra sul pedale ma da dietro, causando scomodità e dispendio di energia. Non potremo sfuttare correttamente il baricentro per applicare la forza sui pedali in quanto esso si troverà arretrato, cosa che non accade con un angolo di sella "chiuso"
 

santacruzbk

Biker ultra
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Rho (MI)
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Cannondale Synapse Carbon + Canyon Spectral CF8
Secondo me, in fase di pedalata, oltre ad un concetto di "ribaltamento", l'angolo sella influisce parecchio sull'arretramento quindi sullo stile di pedalata più gradito.
 
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fra78s

Biker velocissimus
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Ottimo articolo, ma c'è un altro aspetto fondamentale da considerare in pedalata con angolo di sella disteso che a mio avviso è il più importante di tutti.
Quando si pedala ovviamente si estrae il cannotto per avere maggiore altezza, ma cosi facendo si sposta anche indietro la sella, questo determina con angolo di sella "aperto" un braccio di leva sfavorevole della gamba sul pedale, la forza di spinta in parole povere non verrà da sopra sul pedale ma da dietro, causando scomodità e dispendio di energia. Non potremo sfuttare correttamente il baricentro per applicare la forza sui pedali in quanto esso si troverà arretrato, cosa che non accade con un angolo di sella "chiuso"

Si, peccato che quando si impostano le misure sulla bici oltre ad impostare l'altezza sella va anche impostato il parametro più imporante che é l'arretramento, che deve essere fisso qualsiasi sia l'inclinazione reale del tubo sella!
 

cossar931

Biker forumensus
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FVG
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TREK
Non sono d'accordo su una cosa:
"Ed in pedalata? La posizione di pedalata invece rimane uguale. La distanza sella-manubrio è uguale, pertanto il biker sarà posizionato in maniera identica tra le due bici. Stesso angolo di inclinazione del busto, stessa posizione delle braccia. La differenza si sentirà invece nella distribuzione dei pesi e nella tendenza della bici ad impennarsi sul ripido, come abbiamo visto nel capitolo precedente."

Sulla bici noi regoliamo l'arretramento della sella ad una distanza fissa dal m.c. sia con angolo sella molto verticale, sia se molto disteso. Questo ci comporta che la distanza punta sella cambi tra le 2 configurazioni (bici verde e bici rossa).

In campo pedalato, la vera lunghezza della posizione in bici dovrebbe essere determinata dal reach perchè l'arretramente dal m.c. deve essere fisso. L'angolo piantone io andrei a valutarlo solo per individuare il miglior assetto in relazione alle proporzioni di femore e tibia e giustificando magari quindi la scelta di un reggisella dritto o arretrato.

In campo discesa invece le considerazioni fatte nell'articolo sono più valide in quando le misure biomeccaniche sono meno importanti, ma anzi un diverso angolo sella può favore o meno sentire la sella tra le gambe più o meno avanzata.
 

Danybiker88

Redazione
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Torino
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Non ho valutato gli aspetti biomeccanici della pedalata per il semplice fatto che, ad esclusione delle bici da XC, le altre biciclette da AM od enduro (quelle su cui ci sono più differenze tra i valori di angolo sella), hanno comunque una posizione in sella che biomeccanicamente non è ottimale.
Tra l'altro su di una full bisogna anche considerare le variazioni geometriche determinate dall'affondamento della sospensione posteriore, affondamento che aumenta con il crescere della pendenza. Volendo essere pignoli e prendendo in considerazione tutte le variabili il discorso può diventare insomma molto più complesso...
 
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Happykiller

Biker pazzescus
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Sentinella
L'angolo sella reale non è molto indicativo. IMHO
È l'angolo sella effettivo che conta, perché è il triangolo tra manopole, movimento centrale e centro della sella che determina la posizione ergonomica sulla bici e determina la reale percezione di tutti gli altri parametri fissi.
Dato che nella totalità delle bici full l'angolo reale e quello effettivo sono diversi, più è inclinato il cannotto reggisella e più sarà necessario recuperare l'angolo ideale giocando con l'avanzamento/arretramento della sella sui suoi binari.

Una volta stabilita la posizione ideale della sella alta rispetto al manubrio e al movimento centrale, l'inclinazione del tubo sella diventa secondario: potrebbe essere anche molto inclinato, con innesto nel telaio in posizione molto avanzata rispetto al BB; questo influenzerebbe solo l'ingombro della sella in discesa.

Se la taglia della bici è perfetta per i propri parametri morfologici, anche un'inclinazione del cannotto di 60° potrebbe essere comodo: sella alta al punto giusto (sia in altezza che in arretramento rispetto al BB) per pedalare e sella bassa che non intralcia nei ripidi e si stringe bene tra le ginocchia quando serve.
Se però l'altezza (gamba, ecc) del biker non è l'ideale per quella taglia, ma comunque entro al range previsto tra una taglia e l'altra, un'inclinazione reale accentuata del tubo sella porterebbe ad avere una seria difficoltà nel ricalibrare l'inclinazione effettiva per mantenere un'ergonomia adeguata.

La vecchia Scott Octane aveva la possibilità di variare il parametro di inclinazione del seat-tube e, se non ricordo male, si muoveva variando insieme anche il punto d'incidenza tra la linea del ST e quella del wheelbase.

Altra cosa che sembra essere considerata da Liteville e da poche altre case è la lunghezza del carro in relazione alla taglia: se l'inclinazione del tubo sella rimane invariato tra le taglie, in quanto rispetta parametri biomeccanici per una migliore ergonomia, sarebbe da modificare per ciascuna taglia anche la lunghezza del carro, in quanto lo spostamento del baricentro lungo la linea inclinata del ST determina una diversa ripartizione dei carichi sulle due ruote, se il carro non rispetta un adeguamento proporzionale della sua lunghezza.

La maggior parte delle factory non va a impegolarsi con queste modifiche perché implicherebbe uno studio particolareggiato dello schema della sospensione in ciascuna variante delle taglie. Poi la moda vuole il carro più corto possibile (che ha senso, ma con le giuste considerazioni del caso), quindi si evita di andare ad allungare il carro col crescere delle taglie.


Beh... capisco la difficoltà di Dany di affrontare un argomento alla volta. Ogni parametro della bici è legato agli altri in modo insolubile... ed è abbastanza complicato. o-o
 

fra78s

Biker velocissimus
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Non ho valutato gli aspetti biomeccanici della pedalata per il semplice fatto che, ad esclusione delle bici da XC, le altre biciclette da AM od enduro (quelle su cui ci sono più differenze tra i valori di angolo sella), hanno comunque una posizione in sella che biomeccanicamente non è ottimale.
Tra l'altro su di una full bisogna anche considerare le variazioni geometriche determinate dall'affondamento della sospensione posteriore, affondamento che aumenta con il crescere della pendenza. Volendo essere pignoli e prendendo in considerazione tutte le variabili il discorso può diventare insomma molto più complesso...

Trovo però che non rispettare l'arretramento sella sia dannoso in tutte quelle discipline dove di debba pedalare a lungo, per cui lo si dovrebbe rispettare anche su bici da am o enduro! Poi che non si riesca a rispettarlo in maniera maniacale é un conto, ma quanto meno essere il più vicini possibili al punto corretto!
 

fitzcarraldo358

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Trovo però che non rispettare l'arretramento sella sia dannoso in tutte quelle discipline dove di debba pedalare a lungo, per cui lo si dovrebbe rispettare anche su bici da am o enduro!
Ma siamo sicuri che l'arretramento ideale da un punto di vista biomeccanico sia lo stesso in pianura e in salita? E' una cosa che mi sono chiesto, e io (che di biomeccanica ne so nulla) mi trovo meglio con meno arretramento in salita rispetto a quello giusto per la pianura. E sono sicuro non sia solo questione di distribuzione del peso, ma proprio di geometria della pedalata.
Per questo su una bici da enduro o am con le quali si va molto in salita, molto in discesa e poco o nulla in pianura vedo molto meglio un angolo sella effettivo più verticale e una sella meno arretrata di quella che la biomeccanica vorrebbe per una bici da xc o strada.
 

rockarolla

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Credo che analizzare la geometria della bici in base ai valori tradizionali, impostati sui classici telai a diamante ormai non utilizzati più nemmeno sulle bdc (spesso slopate pure loro), sia una potenzialmente fuorviante complicazione. Nelle telai moderni, nei quali il tubo orizzontale non è mai orizzontale e il tubo sella è spesso disassato e/o piegato, gli unici riferimenti univoci sono quelli di stack e reach, per quanto riguarda la posizione in pedalata, a cui aggiungere l'altezza bb e l'interasse (e la sua ripartizione tra front e rear end) per quanto riguarda il comportamento dinamico. Gli altri valori, quelli "tradizionali", risultano più facilmente interpretabili alla luce di quelli sopra citati. In effetti, un telaio con stesso ov (e carro e angolo sterzo, come nell'esempio dell'articolo) ma Seat tube più inclinato, ad esempio, risulta più corto per via del minor valore di reach (dando per scontato che sia cmq possibile un corretto arretramento della sella rispetto al bb) e più agile ma meno stabile a causa del front end proporzionalmente più corto rispetto al rear end, con una distribuzione dei pesi più avanzata a parità di stack.
Il problema è che pochissimi sono i costruttori che forniscono i valori di stack e reach...
 

fra78s

Biker velocissimus
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Ma siamo sicuri che l'arretramento ideale da un punto di vista biomeccanico sia lo stesso in pianura e in salita? E' una cosa che mi sono chiesto, e io (che di biomeccanica ne so nulla) mi trovo meglio con meno arretramento in salita rispetto a quello giusto per la pianura. E sono sicuro non sia solo questione di distribuzione del peso, ma proprio di geometria della pedalata.
Per questo su una bici da enduro o am con le quali si va molto in salita, molto in discesa e poco o nulla in pianura vedo molto meglio un angolo sella effettivo più verticale e una sella meno arretrata di quella che la biomeccanica vorrebbe per una bici da xc o strada.

Ma in teoria l'arretramento dovrebbe essere sempre quello, però in salita si cerca una maggior spinta sui pedali, un po come avviene per le bici da cronometro!
 

bis

Biker augustus
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Ma siamo sicuri che l'arretramento ideale da un punto di vista biomeccanico sia lo stesso in pianura e in salita? E' una cosa che mi sono chiesto, e io (che di biomeccanica ne so nulla) mi trovo meglio con meno arretramento in salita rispetto a quello giusto per la pianura. E sono sicuro non sia solo questione di distribuzione del peso, ma proprio di geometria della pedalata.
Per questo su una bici da enduro o am con le quali si va molto in salita, molto in discesa e poco o nulla in pianura vedo molto meglio un angolo sella effettivo più verticale e una sella meno arretrata di quella che la biomeccanica vorrebbe per una bici da xc o strada.
L'arretramento sella tiene inevitabilmente conto anche della forza di gravita'.
Se uno pensa al metodo empirico del filo a piombo se ne rende conto.
In salita diventa quindi ovvio spostarsi avanti, cosi' da adeguare la posizione del ginocchio all'inclinazione della bici.
Peccato che spostandosi avanti si riduce anche la distanza dal movimento centrale, perdendo cosi' un po' di efficienza.
Non e' un caso che le BDC per le gare in salita vengono settate con la sella piu' avanti.
 

fitzcarraldo358

Biker incredibilis
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L'arretramento sella tiene inevitabilmente conto anche della forza di gravita'.
Se uno pensa al metodo empirico del filo a piombo se ne rende conto.
In salita, diventa quindi ovvio spostarsi avanti, cosi' da adeguare la posizione del ginocchio all'inclinazione della bici.
Peccato che spostandosi avanti si riduce anche la distanza dal movimento centrale, perdendo cosi' un po' di efficienza.
Non e' un caso che le BDC per le gare in salita vengono settate con la sella piu' avanti.
Infatti, per questo dicevo che su una bici da am/enduro un angolo sella più verticale lo vedo appropriato.
 

rockarolla

Biker urlandum
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Ma non esiste nessun parametro che definisca l'angolo sella tenendo conto del SAG?

A me sembra sia una cosa da tenere in conto, su una enduro fa molta differenza


Beh, andrebbe considerato anche il sag anteriore, e per quanto questo sia tendenzialmente minore, a quel punto la differenza è minima: l'apertura dell'angolo sella dovuta all'affondamento della sospensione posteriore è quasi completamente compensato da quello della forca.
 

g-col66

Biker superioris
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YT CAPRA CF PRO RACE

... concordo con altri forumendoli è difficile affrontare un tale argomento che può sembrare apparentemente semplicissimo ma che ci introdurrebbe in svariati campi, dalla biomeccanica alla fisica ecc. ecc. E' uno dei tanti parametri che però deve essere tenuto in considerazione, infatti le geometrie sono un'aspetto fondamentale per determinare il comportamento della bicicletta a secondo dell'utilizzo che se ne vuole fare. Questa disattenzione o leggerezza può determinare grande difficoltà nella guida, rendendo anche un mezzo valido inadatto ai percorsi ma solo per una scelta errata o una cattiva regolazione della stessa.

L'articolo comunque per me è molto chiaro, concetti semplici, illustrati bene che aiutano anche i meno esperti a compiere scelte più appropriate per il settaggio o l'acquisto.

Grazie DANYBIKER88
 

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