L'Italia è il paese delle centomila leggi che normano tutto ed il contrario di tutto... e per lo stesso motivo è anche il paese in cui tutti pensano di avere ragione e di aver diritto a fare ciò che nella loro testa sembra giusto....
Affermare che il pedone dovrebbe togliersi dalla traiettoria ogni volta che ode un rumore di bici in avvicinamento mi sembra un pensiero alquanto egoistico e miope, dato che ci potrebbe anche essere il trekker audioleso o magari quelli che, passeggiando e chiacchierando in compagnia, non stanno lì ad ascoltare il minimo rumore alle loro spalle.
Il sentiero, se non espressamente vietato all'una o all'altra categoria, appartiene a tutti, con la differenza che il pedone cammina lento e spesso in compagnia, mentre il ciclista solitamente va lento solo in salita, mentre in discesa se può lascia correre il mezzo.
Con questo non voglio dire che si debbano vietare tutti i sentieri alle mtb, ma solo che non ci si può aspettare che il pedone sia pronto a mettersi da parte anche quando gli si arriva di fronte a velocità sostenuta.... se ha modo di vederci per tempo potrà anche essere gentile ed educato mettendosi in parte, ma sarà sempre e solo un atto di cortesia, né regolamentato, né obbligatorio.
E' fondamentale, dunque, che sia il ciclista, data la sua maggior velocità e concentrazione a tenere ben d'occhio il tracciato e adeguare la velocità a quelli che potrebbero essere i rischi nascosti o potenziali (famiglia con bambini a piedi appena dietro l'angolo, ecc).
Ovviamente in mtb ci vado anch'io, ma più di qualche volta m'è capitato di passeggiare a piedi nei sentieri vicino a casa e di sentirmi inveire alle spalle da qualche gruppo di bikers perché non m'ero accorto tempestivamente del loro rapidissimo arrivo.... senza contare che una volta saltato in mezzo agli arbusti per farli passare non m'hanno nemmeno ringraziato..... Adulti con trailbikes e qualche ragazzino al seguito.... bella educazione per i giovani!
A parti invertite, invece, m'è capitato di scendere su un sentiero esclusivamente pedonale e di essere offeso pesantemente da una signora anziana, alla quale non avevo causato alcun tipo di problema dato che m'ero fermato in attesa del suo passaggio facendo la massima attenzione a non crearle disagio prima, durante e dopo il nostro incrocio..... ma la mia sola presenza le è bastato per scatenare l'eterna discordanza tra anziani e giovani (anche se ormai tanto giovane non sono nemmeno).
Questa è l'Italia, in cui i pedoni ritengono di avere il diritto esclusivo ed i bikers il diritto di passare alla velocità che più gli aggrada...... in cui gli amanti della montagna salgono con cibo e bibite nello zaino e poi lasciano le bottiglie ed i sacchetti di plastica per terra..... in cui i ciclisti perdono le borracce e nemmeno si preoccupano di tornare a raccoglierle....
Parer mio, sui sentieri di montagna ci dovrebbero poter passare tutti, pedoni, ciclisti ed e-bikers, con l'accortezza però di avere sempre la massima attenzione per il prossimo e per la natura, senza pensare di avere diritto di investire l'incauto pedone che per errore attraverso il tracciato del bike park e senza offendere il ciclista che con massima attenzione e prudenza si muove nel sentiero stretto ed affollato..... ma se ognuno pensa di aver ragione e/o più diritto delle altre categorie, beh, allora ben vengano le leggi restrittive: vorrà dire che andremo tutti a piedi e le bici le potremo utilizzare solo su ciclabili e bike park!
Per la cronaca, ho una "bici da enduro" (possiamo dirlo?) con la quale faccio giri AM un po' dappertutto, e anche quando trovo una bella strada sterrata larga in discesa, dove si possono mollare i freni, se incontro pedoni affiancati che ostruiscono l'intero passaggio rallento fino a fermarmi (se serve), in attesa che mi lascino uno spazio.... star lì è un loro sacrosanto diritto, quanto mio!
Clap clap clap...m'hai letto nei pensieri..imho una tra le più belle letture/insegnamento per chi pratica l' arte