quelli del topic Nerve....Avventure e panorami in sella alle nostre bimbe!

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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kharma

Biker superis
23/12/11
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Guarda...non era la prima volta che uscivo con la neve (sempre 5/10cm...non mezzo metro!).
La Nervona si comporta benissimo...quest'anno ho esagerato con le gomme "invernali" (Conti Trailking con camera...2.4 davanti e 2.2 dietro).
Mi sembravano dure da spingere sul compatto...ma sull'umido, gelato ed innevato vanno da dio (a pressioni leggermente minori ovviamente).
 

lucarst2

Biker popularis
7/12/16
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Zona Varese. .. campo dei fiori.. anche qui bello bianco
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nuraghes

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due bimbe nerovestite, una più magrolina, l'altra più grassoccia
Era da giorni che pensavamo a dove andare...quando si parla di neve non si può mai sapere come, dove, quando, per quanto...
Alla fine confermiamo per il Linas: io ho la sensazione che sia un’ottima scelta; non ce ne pentiremo. Qualcuno decide addirittura di prendersi una giornata di ferie, per essere presente. Anche in questo caso, ne varrà la pena...
Alle 8:25 Johnny è davanti a casa mia, in perfetto orario. E già da questo mi rendo conto che sarà una giornata memorabile... :)
Arriviamo puntuali a Villacidro, dove attendiamo i compagni di nevicata: Ci raggiungono quasi subito Giorgio e Gianni, seguiti poco dopo da Massimo e infine dal Joker, presente nonostante abbia lavorato fino a notte.
Un caffè veloce: “dove andiamo?”. Optiamo per una partenza da Villascema, per risalire poi verso Genna Farraceus, e decidere lassù se proseguire, a seconda del meteo.
In poco tempo siamo allo spiazzo davanti alla sorgente. Ci prepariamo rapidamente e intanto iniziamo a gustare le temperature sotto zero... Il cielo intanto si addensa di nuvole minacciose.
Si parte! I primi metri in asfalto sono insolitamente faticosi, almeno per me, ma il ritmo è da passeggiata...appena il tempo di superare il primo insidioso guado ed ecco...iniziano a cadere i primi fiocchi. La salita per Genna Farraceus non è cambiata, è sempre un mazzo, cosi ci ritroviamo ben presto a scendere di sella, mentre progressivamente la nevicata aumenta, e senza nemmeno sapere come ci ritroviamo avvolti da un tappeto bianco tutt’attorno a noi: è quello che aspettavo! Apro subito le danze tirando una palla di neve addosso a Gianni. A breve si scateneranno agguati e vendette implacabili (Joker la pagherà...aaah se la pagherà!). Ci fermiamo di quando in quando per fare foto, ricompattarci, lanciare neve in faccia a chi si distrae.
Un problemino alla catena della mitica 5.3 di Johnny ci blocca qualche minuto di troppo, ma non è un problema, il posto è bellissimo, continua a nevicare tutt’attorno a noi e tutto è bianco e candido come...come...come neve, insomma!
Io rifletto su come sia curiosa la vita, al tg dicevano di girare con le catene, e sono proprio le catene che ci fanno fermare...mah...comunque, non faccio in tempo a pensare questa scemenza, che Johnny da bravo meccanico ha già riparato il guasto, e si riparte.
Continuiamo a salire, il lungo spintage fino a Genna Farraceus è costantemente interrotto dal lancio di bombe bianche, più gli speciali strattagemmi di nonno Gatzor, sempre innovativo ed esperto quanto si tratta di trovare nuovi modi di bombardarci.
Arriviamo alla casetta di legno che di neve ce n’è già una quindicina di cm, anche di più in certi punti. Si scatena una vera tormenta a colpi di proiettili nevosi, e ci sentiamo tutti molto bambini. Non ci si può fermare troppo però, a sfreddarsi si fa in fretta, a -2 gradi... Decidiamo di continuare a salire in direzione Genna Eidadi...
Intanto la nevicata prosegue, ora diminuendo di intensità, ora aumentando rapidamente.
Normalmente questa salita è già dura di suo, stavolta però affondiamo nella neve e un vento gelido complica e affatica ulteriormente... Saliamo per un bel tratto, decidendo infine che...c’è voglia di discesa! E poi tanto di neve ne abbiamo visto a fura, vediamo un pò che succede a scendere.... ;)
E viaaa, si parte come se fossimo sugli slittini...che spasso! Il fondo rende tutto molto comico e allegro, le bici scendono facendo un fracasso assurdo con i freni (specie la mia...)...sembra un corteo nuziale, è bellissimo! La discesa lungo i tornanti è abbastanza spedita, e arriviamo rapidamente a Genna Farraceus...ora inizia la parte più bella, la discesa sul sentiero da cui siamo faticosamente saliti in precedenza. Prima però...altre palle di neve!
E’ il momento di andare, e siamo tutti entusiasti di buttarci giù tra alberi e curve, ripidoni e rocce, tutto coperto da un manto nevoso ora anche più abbondante che al primo passaggio.
Ogni tanto ci si ferma a far foto, il posto è magico...
Quando arriviamo al guado prima dell’asfalto, dopo una lunga discesa tutta spensieratezza e risate, ecco che la nevicata si trasforma rapidamente in pioggia, e benché non siamo certamente asciutti, stavolta l’acqua penetra ovunque, senza pietà... Io arrivo all’auto che sono letteralmente fradicio, ma anche i miei compagni di giro sono bagnati come pulcini...
Rimandiamo la bevuta al bar alla prossima volta, e corriamo tutti a farci una bella doccia bollente.
Io torno a casa con un sorriso a trentadue denti, soddisfattissimo di tutto. La scelta del posto è stata azzeccatissima, nonostante ci fosse un vento tremendo in tutta la salite per Genna Farraceus non ne abbiamo minimamente sentito, protetti come eravamo dai monti, e soprattutto ci siamo goduti un giro stupendo con una nevicata continua che ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, in un’atmosfera da presepe che mi mancava proprio in bicicletta.
Grazie a tutti i matti che hanno risposto alla chiamata, speriamo che per la prossima volta ci siano anche gli altri amici che oggi ci sono mancati...
Alla prossima!!! :)

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Icio71@Alba

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Era da giorni che pensavamo a dove andare...quando si parla di neve non si può mai sapere come, dove, quando, per quanto...
Alla fine confermiamo per il Linas: io ho la sensazione che sia un’ottima scelta; non ce ne pentiremo. Qualcuno decide addirittura di prendersi una giornata di ferie, per essere presente. Anche in questo caso, ne varrà la pena...
Alle 8:25 Johnny è davanti a casa mia, in perfetto orario. E già da questo mi rendo conto che sarà una giornata memorabile... :)
Arriviamo puntuali a Villacidro, dove attendiamo i compagni di nevicata: Ci raggiungono quasi subito Giorgio e Gianni, seguiti poco dopo da Massimo e infine dal Joker, presente nonostante abbia lavorato fino a notte.
Un caffè veloce: “dove andiamo?”. Optiamo per una partenza da Villascema, per risalire poi verso Genna Farraceus, e decidere lassù se proseguire, a seconda del meteo.
In poco tempo siamo allo spiazzo davanti alla sorgente. Ci prepariamo rapidamente e intanto iniziamo a gustare le temperature sotto zero... Il cielo intanto si addensa di nuvole minacciose.
Si parte! I primi metri in asfalto sono insolitamente faticosi, almeno per me, ma il ritmo è da passeggiata...appena il tempo di superare il primo insidioso guado ed ecco...iniziano a cadere i primi fiocchi. La salita per Genna Farraceus non è cambiata, è sempre un mazzo, cosi ci ritroviamo ben presto a scendere di sella, mentre progressivamente la nevicata aumenta, e senza nemmeno sapere come ci ritroviamo avvolti da un tappeto bianco tutt’attorno a noi: è quello che aspettavo! Apro subito le danze tirando una palla di neve addosso a Gianni. A breve si scateneranno agguati e vendette implacabili (Joker la pagherà...aaah se la pagherà!). Ci fermiamo di quando in quando per fare foto, ricompattarci, lanciare neve in faccia a chi si distrae.
Un problemino alla catena della mitica 5.3 di Johnny ci blocca qualche minuto di troppo, ma non è un problema, il posto è bellissimo, continua a nevicare tutt’attorno a noi e tutto è bianco e candido come...come...come neve, insomma!
Io rifletto su come sia curiosa la vita, al tg dicevano di girare con le catene, e sono proprio le catene che ci fanno fermare...mah...comunque, non faccio in tempo a pensare questa scemenza, che Johnny da bravo meccanico ha già riparato il guasto, e si riparte.
Continuiamo a salire, il lungo spintage fino a Genna Farraceus è costantemente interrotto dal lancio di bombe bianche, più gli speciali strattagemmi di nonno Gatzor, sempre innovativo ed esperto quanto si tratta di trovare nuovi modi di bombardarci.
Arriviamo alla casetta di legno che di neve ce n’è già una quindicina di cm, anche di più in certi punti. Si scatena una vera tormenta a colpi di proiettili nevosi, e ci sentiamo tutti molto bambini. Non ci si può fermare troppo però, a sfreddarsi si fa in fretta, a -2 gradi... Decidiamo di continuare a salire in direzione Genna Eidadi...
Intanto la nevicata prosegue, ora diminuendo di intensità, ora aumentando rapidamente.
Normalmente questa salita è già dura di suo, stavolta però affondiamo nella neve e un vento gelido complica e affatica ulteriormente... Saliamo per un bel tratto, decidendo infine che...c’è voglia di discesa! E poi tanto di neve ne abbiamo visto a fura, vediamo un pò che succede a scendere.... ;)
E viaaa, si parte come se fossimo sugli slittini...che spasso! Il fondo rende tutto molto comico e allegro, le bici scendono facendo un fracasso assurdo con i freni (specie la mia...)...sembra un corteo nuziale, è bellissimo! La discesa lungo i tornanti è abbastanza spedita, e arriviamo rapidamente a Genna Farraceus...ora inizia la parte più bella, la discesa sul sentiero da cui siamo faticosamente saliti in precedenza. Prima però...altre palle di neve!
E’ il momento di andare, e siamo tutti entusiasti di buttarci giù tra alberi e curve, ripidoni e rocce, tutto coperto da un manto nevoso ora anche più abbondante che al primo passaggio.
Ogni tanto ci si ferma a far foto, il posto è magico...
Quando arriviamo al guado prima dell’asfalto, dopo una lunga discesa tutta spensieratezza e risate, ecco che la nevicata si trasforma rapidamente in pioggia, e benché non siamo certamente asciutti, stavolta l’acqua penetra ovunque, senza pietà... Io arrivo all’auto che sono letteralmente fradicio, ma anche i miei compagni di giro sono bagnati come pulcini...
Rimandiamo la bevuta al bar alla prossima volta, e corriamo tutti a farci una bella doccia bollente.
Io torno a casa con un sorriso a trentadue denti, soddisfattissimo di tutto. La scelta del posto è stata azzeccatissima, nonostante ci fosse un vento tremendo in tutta la salite per Genna Farraceus non ne abbiamo minimamente sentito, protetti come eravamo dai monti, e soprattutto ci siamo goduti un giro stupendo con una nevicata continua che ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, in un’atmosfera da presepe che mi mancava proprio in bicicletta.
Grazie a tutti i matti che hanno risposto alla chiamata, speriamo che per la prossima volta ci siano anche gli altri amici che oggi ci sono mancati...
Alla prossima!!! :)

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Fighissimo!!! Sicuro che non sei andato in trasferta..? Più che la Sardegna sembra il trentino :)
 

Icio71@Alba

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Azz. .. icio ti sei incapronito? Nerve tenuta o vi siete lasciati?

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La Nerve con la forca nuova è uno spettacolo.. Non si tocca. :)

E poi ..vuoi mica abbandonare i nervisti.. :)
Chi polemizza poi con Nughi.. ;)

La jeffsy .. Mi ha fatto perdere la testa.. :)
Con la pike RTC e le geometrie +gravity ..
La terrò x i tracciati tosti.

Dopo lungo meditare.. Ho rotto gli indugi (anche xche la userà forse anche mio figlio).

La capra (stupenda) l'avrei usata poco.. La strive forse un po di più'.. La spectral invece troppo simile alla mia Nerve attuale.
La jeffsy e' una cosa a se :) in teoria il giusto mix .. Tra un' am e un' enduro.
È una 29 (cosa che dovrò farci l'abitudine come ai gommoni da 2.4) quindi diversa dalla Nerve 27.5, ma allo stesso tempo cattiva al punto giusto (vista girare anche su tracciati da enduro e in bike park).. Senza perdere in pedabilita'.

Vedremo e valutero' in futuro.
 

lucarst2

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La Nerve con la forca nuova è uno spettacolo.. Non si tocca. :)

E poi vuoi mica abbandonare i nervisti.. :)

La jeffsy .. Mi ha fatto perdere la testa.. :)
Con la pike RTC e le geometrie +gravity ..
La terrò x i tracciati tosti.

Dopo lungo meditare.. Ho rotto gli indugi (anche xche la userà forse anche mio figlio).

La capra (stupenda) l'avrei usata poco.. La strive forse un po di più'.. La spectral invece troppo simile alla mia Nerve attuale.
La jeffsy e' una cosa a se :) in teoria il giusto mix .. Tra un' am e un' enduro.
È una 29 (cosa che dovrò farci l'abitudine come ai gommoni da 2.4) quindi diversa dalla Nerve 27.5, ma allo stesso tempo cattiva al punto giusto (vista girare anche su tracciati da enduro e in bike park).. Senza perdere in pedabilita'.

Vedremo e valutero' in futuro.
Ottimo acquisto non avevo riconosciuta... che modello? Ti sei sverginato con il carbonio o classico all. ..
Comunque in futuro farò come te... specrtal in garage e non si tocca... e affianchero un enduro o 29 cattiva....al momento yt in cima alla classifica senza rivali

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Icio71@Alba

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Ottimo acquisto non avevo riconosciuta... che modello? Ti sei sverginato con il carbonio o classico all. ..
Comunque in futuro farò come te... specrtal in garage e non si tocca... e affianchero un enduro o 29 cattiva....al momento yt in cima alla classifica senza rivali

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ALU :)

Presa in stock.. con un rapporto allestimento /prezzo veramente buono.
E.. Cosa ancora più bella.. Non necessita di up :)

PS. Oltretutto sono usciti i modelli nuovi.. Anche x YT..
Semplice cambio di colore con Aumento del prezzo e scesi di livello nell'allestimento
 

nuraghes

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Fighissimo!!! Sicuro che non sei andato in trasferta..? Più che la Sardegna sembra il trentino :)
Ciao Icio!! Eh eh no no , siamo in Sardegna...anche qui fa freddo, ogni tanto...al mio paese materno ha fatto un metro di neve, pensa un po'! il maltempo ha fatto anche parecchi danni, ma a livello nazionale non se n'è parlato, visti anche i tristi eventi in Abruzzo...

La Nerve con la forca nuova è uno spettacolo.. Non si tocca. :)

E poi ..vuoi mica abbandonare i nervisti.. :)
Chi polemizza poi con Nughi.. ;)

La jeffsy .. Mi ha fatto perdere la testa.. :)
Con la pike RTC e le geometrie +gravity ..
La terrò x i tracciati tosti.

Congratulazioni Icio, bellissima bici, l'ho consigliata proprio qualche settimana fa ad un amico, che infatti ora se la pedala tutto contento..gran mezzo! Ehm, ma è per tuo figlio o...per te? [emoji1]
Però guai a te se molli i nervisti, sei lo scimmiatore ufficiale del gruppo! 😜
Ora, visto che siamo nel topic giusto, perché non posti qualche report degli ultimi giri e qualche foto? Magari anche del nuovo schiacciasassi in azione!

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Inauguriamo la nuova veste del forum con un altro giro e...un altro report! :yeah!:
Al solito è un racconto scritto per gli amici di pedalate, quindi spero non vi secchino troppo i riferimenti topografici e personali...

Il progetto è molto semplice: voglio chiudere tutte le possibili discese dal Santu Miali, bellissima vetta del Linas che domina dai suoi 1062 metri la pianura del Campidano. Il giro di oggi è stato un altro tassello in questa direzione. Ero sceso già da Genna Farraceus, da Narti, da Castangias via Cuccur’e Frissa e persino dall’asfalto di Coxinas, proprio in occasione dell’ultimo giro abortito sul finale per un guasto meccanico. Mi mancavano giusto un paio di vie: una di queste era un passaggio poco battuto, almeno nella sua parte superiore, il sentiero 108.
Anche stavolta il buon Crow è stato complice (e vittima) delle mie bellicose intenzioni, ormai il duo è rodato a dovere, lui mi aspetta costantemente e io in cambio gli preparo i giri. :D
L’idea di partenza era di salire fino alla vetta, cosi da Santumializzare anche il buon Johnny, fare una passeggiata su e giù per i panettoni nel consueto, godurioso freeride, per poi scendere in qualche modo seguendo la traccia del sentiero fino a Coxinas.
Il primo dubbio riguardava la modalità di salita; stanchi della via da Genn’e Cannas avremmo potuto arrampicarci da Villascema, in modo da intercettare la cima di passaggio verso il single: pur non avendola mai percorsa in salita tuttavia la conoscevo in discesa, e sapevo che avrebbe significato farci del male con un portage modello siluro nel deretano. Il secondo dubbio, ben più amletico, riguardava lo stato del sentiero 108, per il quale avevo scomodato nientemeno che il mitico Gege, ottenendo solo di sapere che l’aveva percorsa qualche anno fa con BK e che lo ricordava piuttosto pietroso e chiuso. Roba potenzialmente impegnativa insomma.
Niente da fare, ci piace farci del male: confermiamo tutto, preparo la traccia, alle 9 e mezza siamo allo spiazzo a margine dell’abitato di Villacidro, a quota 180 mt. Si parte!!!
In poco tempo arriviamo sulle sponde del lago di Leni, che incredibilmente è ancora mezzo vuoto, nonostante le grandi piogge e nevicate degli ultimi tempi. A proposito di nevicate, arriviamo a Villascema dopo poco più di una settimana dal giro nevicato, e sembra di stare in un posto del tutto diverso. Quand’ecco che scopriamo nella corona di monti attorno che alcuni piccoli cumuli di neve sono ancora aggrappati cocciutamente…chissà se anche sul Santu Miali...
La salita è sempre faticosa, ma che bello il sottobosco tutto umido, il rumore costante dell’acqua nel vicino fiume e…un cervo con un palco di corna enormi che attraversa di corsa il sentiero proprio davanti a me!
Intanto Johnny è sempre un po’ avanti, anche quando scendiamo di sella e iniziamo il lungo spintage fino a Genna Farraceus. Pausa cibarie e si riparte! Ora ci aspetta la salita per la vetta e, tranne una piccola discesina provvidenziale per ritemprare le forze e godere di un panorama mozzafiato, è tutto un’unica grande salita a piedi, con la bici spesso e volentieri sulle spalle. In qualche modo arriviamo (con metri di lingua a terra) fino ai panettoni sommitali. Che bello fermarsi a godere di un po’ di cibo, mentre attorno a noi piccoli gruppi di capre corrono allegre tra le pietre. Potessi afferrarne una me la farei subito alla brace, altro che storie.
Ma…ehi…che è quello?? Aaaahh una "pozzanghera" di neve! Piccola pausa poco più in basso, per ricordare l’ultima uscita e camminare di nuovo sul bianco. E invece del pupazzo di neve, una scultura “apotropaica” a forma di fallo: cosi nessuno al ritorno potrà dirci che non c’era un caxxo di neve!”.
Neanche il tempo di ripartire ed ecco poco distante una bella "piscina": che fai, non ti ci fiondi? E pensa un po’, parliamo di neve alta un mezzo metro, roba che appena ci entriamo dentro sprofondiamo fino alle ginocchia. Il vento deve averla accumulata lì dopo le tormente dei giorni scorsi…ci buttiamo sopra come bambini, a piangere dal ridere.
Bagnati fradici possiamo finalmente raggiungere la vetta. Foto di rito, specie per la nuova cima conquistata da Johnny, e poi si va. La passeggiata tra i “colli” sommitali è sempre una fig@ta, con tanto di chiazze bianche sullo sfondo, quand’ecco arriviamo al sentiero 108. Ed è subito amore!
Il sentiero non è sculato come lo immaginavamo, anzi sembra ben tenuto. E’ tecnico, a tratti ripido, follemente bello: la prima parte costeggia il nascente torrente che andrà a formare, assieme a molti altri, la cascata di Sa Spendula, ed è un tripudio di cascate e cascatelle, sotto alberi eroici, sparsi sul crepaccio.
A seguire tratti pietrosi seguiti da altri più puliti: arriviamo infine ad una lunga parte in sottobosco, con passaggi ripidi e decisamente tecnici in successione e curve strettissime da farsi tutte in serrati nose press (se solo fossimo capaci. Però qualcuno ci riesce, e che ululati allora!).
Con un sorriso a trentadue denti arriviamo alla carrareccia che in sottobosco riporta a coxinas. In ultimo tagliamo in freeride attraverso il bosco, in una discesa super ripida dove io mi gioco una quantità di jolly impressionante, lasciando correre la bici tra gli alberi.
Poco tempo dopo siamo sulla stradina che ci riporta fino al limite dell’asfalto per Villacidro. Ma non ne abbiamo abbastanza, scendiamo direttamente da un ripido e tecnicisssssssimo single che collega la stradina al sentiero 108, nello spezzone che corre dalla dighetta sul torrente Coxinas fino a Sa Spendula.
Qualche tratto a piedi, qualche difficoltà, ma anche tante soddisfazioni (Johnny si beve in sella alla sua Rockrider un passaggio cazzzzzutissimo, e io penso che con quella bici forse non riuscirei nemmeno a piedi ahaha). Eccoci al sentiero 108, che tra pezzi sassosi e tratti puliti e veloci ci riporta al paese. Guglie e pareti di roccia, spettacolari, ci salutano quasi invitandoci a tornare presto: arriviamo a Villacidro appena in tempo per qualche scalinata volante, due pedalate in salita e poi giù in asfalto fino all’auto.
Pausa bar, felici come sempre di aver chiuso bene l’avventura, con un po’ di stanchezza e qualche acciacco. Ma che giornata!
 

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due bimbe nerovestite, una più magrolina, l'altra più grassoccia
Oggi giretto su e giù per le collinette dietro casa...
Sarà che sono uscito anche ieri, sarà che sono sempre più grasso (:sumo:), ma oggi ogni maledetta salitina l'ho sentita assai :/
Però in discesa mi sono proprio divertito, la nerve è davvero giocosa e va proprio dappertutto, con discese ripide, saltini, freeride, è proprio bella! L'unico ambito in cui la sento davvero limitata è il tecnico gradonato con pietroni sparsi, ma per il resto è persino più giocosa e pronta della mia strive, che trovo invece molto più pigra e meno manovrabile, almeno in alcuni frangenti.
Che bella bici! Ora aspetto solo il nuovo stem, pagato BEN 6 euro, per vedere se trovo una postura ancora più comoda... ;-)

Una curiosità... qualcuno di voi ascolta musica quando gira in solitaria? Oggi mi sono messo in loop un pezzo dei miei (amatissimi) Genesis e nelle discese sono andato più veloce del solito :)
Voi che ascoltate?


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Oggi giretto su e giù per le collinette dietro casa...
Sarà che sono uscito anche ieri, sarà che sono sempre più grasso (:sumo:), ma oggi ogni maledetta salitina l'ho sentita assai :/
Però in discesa mi sono proprio divertito, la nerve è davvero giocosa e va proprio dappertutto, con discese ripide, saltini, freeride, è proprio bella! L'unico ambito in cui la sento davvero limitata è il tecnico gradonato con pietroni sparsi, ma per il resto è persino più giocosa e pronta della mia strive, che trovo invece molto più pigra e meno manovrabile, almeno in alcuni frangenti.
Che bella bici! Ora aspetto solo il nuovo stem, pagato BEN 6 euro, per vedere se trovo una postura ancora più comoda... ;-)

Una curiosità... qualcuno di voi ascolta musica quando gira in solitaria? Oggi mi sono messo in loop un pezzo dei miei (amatissimi) Genesis e nelle discese sono andato più veloce del solito :)
Voi che ascoltate?


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Se la Nerve va in crisi solo sui gradoni ..

A me la Nerve continua a piacere sempre di più, e .. tanto x non smentirmi... Con la revelation 140.. Ho trovato la quadra del cerchio. Dovresti provare.. :)
Solida e con effetto cuscino.Avrei dovuto metterla tanto tempo fa'.. Ma vuoi poi mettere le pagine e pagine ti chiacchiere :)

Nughi tranquillo.. Non abbandono i Nervisti!! Sono i number one..
..E nemmeno di essere l'assistente dello scimmione.

X curiosità. Con lo stem l'hai accorciato ancora o sei ritornato alla misura piu lunga?
 
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due bimbe nerovestite, una più magrolina, l'altra più grassoccia
Se la Nerve va in crisi solo sui gradoni ..

A me la Nerve continua a piacere sempre di più, e .. tanto x non smentirmi... Con la revelation 140.. Ho trovato la quadra del cerchio. Dovresti provare.. :)
Solida e con effetto cuscino.Avrei dovuto metterla tanto tempo fa'.. Ma vuoi poi mettere le pagine e pagine ti chiacchiere :)

Nughi tranquillo.. Non abbandono i Nervisti!! Sono i number one..
..E nemmeno di essere l'assistente dello scimmione.

X curiosità. Con lo stem l'hai accorciato ancora o sei ritornato alla misura piu lunga?

Sono sicuro che è un bell'aiuto in discesa, però al momento non ne sento la necessità, se avessi bisogno di una 140 credo che forse cambierei direttamente bici... Ormai la nerve la uso per i giri più pedalati, quindi mi va benone :)
ehehe bravo rimani tra i canyonisti, qui da me diversi amici hanno abbandonato mamma canyon per yt, specialized, transition a altre, ma io sono ancora fedele alla linea! :prost:
Lo stem l'ho preso da 50, quello attuale è quello di primo montaggio, da 70...vediamo come va, purtroppo con i problemini alla schiena devo rinunciare ad una guida corretta per averne una più eretta, ho visto che tende a farmi meno male cosi, anche se perdo parecchio in altro...
 

Icio71@Alba

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Sono sicuro che è un bell'aiuto in discesa, però al momento non ne sento la necessità, se avessi bisogno di una 140 credo che forse cambierei direttamente bici... Ormai la nerve la uso per i giri più pedalati, quindi mi va benone :)
ehehe bravo rimani tra i canyonisti, qui da me diversi amici hanno abbandonato mamma canyon per yt, specialized, transition a altre, ma io sono ancora fedele alla linea! :prost:
Lo stem l'ho preso da 50, quello attuale è quello di primo montaggio, da 70...vediamo come va, purtroppo con i problemini alla schiena devo rinunciare ad una guida corretta per averne una più eretta, ho visto che tende a farmi meno male cosi, anche se perdo parecchio in altro...

Ah.. Ok
Io mi sono trovato bene con
lo stem accorciato. La sella è sempre invece la scelta più delicata.. Con la mia sono ancora in fase di rodaggio.
X la forca.. L'escursione (140) è un in più che ci sta, ma la differenza sostanziale sta' nella qualità' della forca stessa. L'idrauilica e' di un'altro pianeta rispetto alla mia evolution e poi x la solidità strutturale (forca+PP). Provando la pike, ancora da settare bene (che comunque richiede un po' di attenzioni..), devo dire che la revelation gli assomiglia molto (cioè ne riprende i concetti base), quindi ideale x la Nerve. Mi piace la sensazione di solidità' che percepisci da queste 2 forche RHX, e con il fatto che lavorano bene ti dimentichi di dover smanettare.
Diciano che x il cambio forca, ho avuto fortuna nel trovare l'occasione giusta, nel comprare e nel vendere, quindi me la sono cavata con poco.

Vedo che i tuoi compari si trattano bene. :)
YT è un bel concorrente x canyon e non solo. Le bici sono belle, allestite bene (anche se quest'anno qualche limatura l'hanno fatta anche loro), e i prezzi sono molto aggressivi.

Sul forum non ce ne proprio.. Nervisti sono i number one.

Confido tra 10/15 GG di iniziare la stagione a pieno regime. Andare a singhiozzo è sempre faticosamente traumatizzante.

Questo è il mio ragazzo YT :)
 

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Luca Rst

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Ah.. Ok
Io mi sono trovato bene con
lo stem accorciato. La sella è sempre invece la scelta più delicata.. Con la mia sono ancora in fase di rodaggio.
X la forca.. L'escursione (140) è un in più che ci sta, ma la differenza sostanziale sta' nella qualità' della forca stessa. L'idrauilica e' di un'altro pianeta rispetto alla mia evolution e poi x la solidità strutturale (forca+PP). Provando la pike, ancora da settare bene (che comunque richiede un po' di attenzioni..), devo dire che la revelation gli assomiglia molto (cioè ne riprende i concetti base), quindi ideale x la Nerve. Mi piace la sensazione di solidità' che percepisci da queste 2 forche RHX, e con il fatto che lavorano bene ti dimentichi di dover smanettare.
Diciano che x il cambio forca, ho avuto fortuna nel trovare l'occasione giusta, nel comprare e nel vendere, quindi me la sono cavata con poco.

Vedo che i tuoi compari si trattano bene. :)
YT è un bel concorrente x canyon e non solo. Le bici sono belle, allestite bene (anche se quest'anno qualche limatura l'hanno fatta anche loro), e i prezzi sono molto aggressivi.

Sul forum non ce ne proprio.. Nervisti sono i number one.

Confido tra 10/15 GG di iniziare la stagione a pieno regime. Andare a singhiozzo è sempre faticosamente traumatizzante.

Questo è il mio ragazzo YT :)
Che bella!!!... basta basta acquisti! !! Se no mi tocca vendere un rene. ..
Adesso oltre che per yt...mi è venuta la fissa ebike (alias Flyer uproc6)
 

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