Mi pare che si stia facendo un po' di confusione tra coppia (che si esprime in Newton x metro) e forza (che si esprime in Newton). Prescindendo per un attimo dalla chiave dinamometrica, noi applichiamo una forza alla leva della chiave che si traduce in una coppia pari al prodotto della forza per la lunghezza della leva.
Quella che stabilisce il corretto serraggio è la coppia che posso ottenere con una lunga chiave da laboratorio o con la chiavetta del
multitool applicando forze molto diverse, cioè inversamente proporzionali alla lunghezza della leva.
Poi non capisco perché dovrei impugnare una chiave, dinamometrica o meno, nel punto sbagliato. Anzi, proprio se non è dinamometrica, usandola male, non acquisirò mai la sensibilità per sapere a che coppia sto serrando.
3.8 CHIAVI TORSIOMETRICHE
Via via che la velocità e le dimensioni degli aeromobili aumentano
ciascun componente strutturale è sottoposto a sollecitazioni
e vibrazioni sempre più elevate.
E' fondamentale, quindi, che ogni componente sopporti, ne più
ne meno, lo sforzo per il quale è stato specificatamente progettato.
Alfine di distribuire appropriatamente il carico sull'intera struttura
mantenendosi nei limiti di sicurezza previsti, è necessario
che dadi, bulloni, prigionieri e viti siano serrati ai valori di coppia
forniti dal progettista.Rispettando le coppie di serraggio, assegnate
a ciascun organo di fissaggio, l'insieme della struttura
può sviluppare la massima resistenza riducendo notevolmente
le possibilità di rotture per fatica.
Per misurare in modo preciso il valore della copia applicata
viene usata una Chiave Dinamometria o Torsiometrica.
3.8.1 GENERALITA'
La Chiave Torsiometrica è una chiave munita di un dispositivo
atto a segnalare quando il momento torcente applicato ad un
dado, bullone, prigioniero o vite, supera un valore prefissato in
modo da evitare un serraggio eccessivo.
Ciò è ottenuto inserendo tra la bocca della chiave ed il fusto,
sul quale il tecnico esercita lo sforzo, un dispositivo dinamometrico
che indica in modo continuo il momento torcente applicato
alla bocca stessa, od un meccanismo tarato in modo da impedire
la trasmissione dello sforzo quando esso supera un predeterminato
valore.
3.8.2 TIPI DI CHIAVI TORSIOMETRICHE
I tipi di chiavi torsiometriche più comuni sono le chiavi a lettura
diretta, le chiavi a quadrante e le chiavi a scatto.
3.8.3 CHIAVI TORSIOMETRICHE A LETTURA
DIRETTA
Le chiavi torsiometriche a lettura diretta si basano sul principio
delle deformazioni elastiche.
Il fusto che collega la bussola intercambiabile con l'impugnatura,
è reso "Elastico" e le deformazioni del fusto stesso vengono
indicate da un indice su una scala graduata.
In genere le chiavi torsiometriche a lettura diretta offrono il vantaggio
di settori graduati che permettono di seguire la progressione
dello sforzo di serraggio.
3.8.4 CHIAVI TORSIOMETRICHE A QUADRANTE
Anche questo tipo di chiave si basa su un principio delle deformazioni
elastiche.
L' unica differenza tra questo tipo di chiave e le chiavi a lettura
diretta, consiste nel fatto che la progressione dello sforzo di
serraggio viene indicato da un quadrante che offre maggiore precisione dell'indicazione della coppia rispetto a quella offerta
dalle chiavi a lettura diretta.
3.8.5 CHIAVI TORSIOMETRICHE A SCATTO
Le chiavi torsiometriche a scatto si caratterizzano per un dispositivo
a scatto che entra in funzione nell'attimo in cui si raggiunge
la coppia prestabilita.
Infatti, tra la bussola e l'impugnatura è inserito o, un giunto a
sfere che scatta quando il momento torcente supera un valore
che dipende dal precarico dato da una molla, oppure un
sistema di leve che scatta quando il sistema di leve raggiunge
la posizione di punto morto con uno sforzo dipendente dal precarico
dato alla molla.
In altri casi si ricorre ad una frizione precaricata con una molla.
3.8.6 SCELTA DELLA CHIAVE TORSIOMETRICA
Nella scelta del tipo appropriato di chiave torsiometrica si dovrà
tener conto di quanto segue
• L'accuratezza della maggior parte delle chiavi torsiometriche
tende a diminuire agli estremi del proprio campo di utilizzo. Il
valore di torsione da misurare deve trovarsi compreso fra il
30% e 60% del campo di utilizzo della chiave
• I gradi di incremento della chiave torsiometrica non devono
essere superiori al 10% del valore di torsione da misurare.
La chiave torsiometrica deve essere calibrata nelle stesse
unità di torsione specificate per l'organo di unione.
3.8.7 IMPIEGO DELLA CHIAVE TORSIOMETRICA
Per ottenere un accurato valore di torsione sull'impugnatura
della chiave torsiometrica è indispensabile applicare, lentamente,
una forza uniforme.
L'applicazione rapida, non uniforme, o scorretta della forza può
causare errori nella coppia applicata.
Una scorretta applicazione della forza sulla chiave torsiometrica,
specie nel caso di impiego di prolunga, può modificare il
punto di applicazione della forza stessa sulla chiave, influenzando
il calcolo del valore di torsione applicato all'organo di
unione.
E' inteso che, dove non specificatamente indicato, i valori di
coppia forniti dalle tabelle sono applicabili all'installazione di
dadi che possono essere awitati a mano.
Per tutti gli altri casi vanno applicati i seguenti criteri
• Nel serraggio dei dadi autobloccanti, si dovrà tener conto,
oltre alla coppia prescritta, della coppia necessaria per fare
ruotare tutto il dado sulla vite o del valore della torsione di frizione
(Prevailing Torque).
• Il valore della torsione di frizione dovrà essere rilevato
quando al dado manca un giro per appoggiare.
• Se la coppia di torsione di frizione è inferiore ad un terzo del
serraggio prescritto essa dovrà essere ignorata mentre se è
uguale o superiore ad un terzo della coppia prescritta essa dovrà essere aggiunta al valore di coppia indicata nelle
tabelle.
• Quando si deve bloccare l'organo di unione agendo sulla
testa del bullone, una parte della torsione applicata è assorbita
dall'attrito dovuto alla rotazione del bullone nel foro. La
quantità di torsione assorbita è variabile. Per questo motivo i
valori di torsione sono riferiti a serraggi dalla parte del dado.
• Se l'organo di unione è inserito in un foro che aumenta la
resistenza al serraggio serrare al valore più elevato.
• Se l'organo di unione è inserito in un foro filettato la cui lunghezza
di filettatura è maggiore del diametro del bullone, utilizzare
la coppia di serraggio indicata. Se la lunghezza della
filettatura del foro è minore del diametro, usare una coppia di
serraggio ridotta.
• Se l'organo di unione è nuovo, cioè installato per la prima
volta procedere come segue
• Serrare l'organo di unione al valore di coppia suggerito.
• Svitare l'organo di unione di mezzo giro.
• Riserrare al valore di tensione suggerito.
• Questa procedura aiuta a pulire ed a raccordare la filettatura
in modo da permettere un più accurato serraggio.
• I dadi a corona possono essere serrati oltre il normale valore
al fine di allineare il dado al foro della coppiglia. Non superare
il serraggio massimo consentito.
• "Non serrare organi di unione quando questi sono troppo
freddi o riscaldati. Il serraggio deve avvenire quando questi
sono alla temperatura ambiente. Un organo di unione riscaldato
può svitarsi quando raffreddato, mentre bloccando un
organo troppo freddo, questo può essere sottoposto a sforzi
eccessivi quando riscaldato.
• Se gli organi di unione devono essere serrati in serie, scegliere
il valore medio del campo di serraggio. Se alcuni
organi sono serrati ad un valore minimo ed altri ad un valore
massimo, la forza non è distribuita uniformemente. Una
distribuzione di forze non uniforme può causare rotture
all'organo di unione. Non applicare i valori di serraggio finali
durante la prima passata. Dopo che è stato applicato il
valore medio del serraggio svitare gli organi di unione uno
alla volta prima di applicare il valore di serraggio finale. Il
serraggio di una sequenza diametralmente opposta (a
croce) è in molti casi da preferirsi.
In tutti i casi, per ottenere un corretto serraggio, assicurarsi che
i filetti siano puliti e liberi da intaccature, sbavature, vernice
grasso e lubrificanti che potrebbero falsare i valori.
Esistono, tuttavia, alcune applicazioni in cui, sui filetti, è impiegato
lubrificante o un componente anti-grippaggio. In questi
casi attenersi alle istruzioni specifiche fornite dai costruttori.
Il valore di coppia di un organo di unione già installato non può
essere controllato. Nel caso in cui ci fossero dubbi sul suo serraggio
sarà opportuno allentare l'organo di unione di uno o due
giri e provvedere a serrano nuovamente usando una chiave
dinamometrica tarata al valore di coppia consigliato.
Poichè la perfetta efficienza della chiave torsiometrica è fondamentale
per un appropriato serraggio degli organi di unione è
indispensabile attenersi alle seguenti norme:
• Dopo una prolungata inoperatività, o dopo una spedizione,
prowedere ad azionare le chiavi torsiometriche per alcuni
cicli onde permettere ai meccanismi interni di distribuire un
velo di lubrificante su tutte le parti in movimento.
• Dopo l'uso, prima di riporre la chiave torsiometrica a scatto
nella propria custodia, provvedere a regolare al più basso
valore di coppia per mettere la molla nelle condizioni di
riposo.
3.9 USO DI PROLUNGHE PER
CHIAVI TORSIOMETRICHE
Con il termine di Prolunga si intende una parte interposta fra la
bussola, o innesto, della chiave torsiometnica e l'organo di
unione da serrare.
3.9.1 PROLUNGHE CONCENTRICHE
L'impiego di una prolunga concentrica che lavora in asse con la
chiave torsiometrica, non presenta particolari difficoltà, Il valore
di coppia applicato è il valore di serraggio indicato 3.9.2 PROLUNGHE NON CONCENTRICHE
L'uso di prolunghe non concentriche che non lavorano in asse
con la chiave torsiometrica presenta un problema matematico.
Questo tipo di prolunga influenza la lunghezza della leva. Il
valore di torsione applicato non è il valore di torsione indicato.
E' necessario calcolare la variazione della lunghezza della leva
per determinare il corretto valore di torsione indicato.
3.9.3 TARATURA DELLE CHIAVI
TORSIOMETRICHE
Le chiavi torsiometriche devono essere tarate tutte le volte che
vengono prelevate dal magazzino, o dalle dispense, oppure
tutte le volte che la taratura viene modificata e, comunque, ad
intervalli regolari non superiori ad un mese.
La taratura deve essere eseguita, sul dinamometro, da personale
specializzato, espressamente autorizzato dal Controllo di
Qualità.
Se la chiave viene lasciata cadere, o se si sospetta che possa
essersi starata per una ragione qualsiasi, essa deve essere
immediatamente controllata col dinamometro.