Sella Ronda Hero 2017

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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andrea.f1

Biker popularis
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Reggio Emilia
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Grazie a tutti per le belle parole; ho visto che Sonic ha già risposto, ma ormai avevo "il colpo in canna" anche per il "corto", ragion per cui lo sparo!
Il fatto è che io, ciclista della domenica con poco allenamento ma grande amore per le montagne ed i tracciati con contenuti tecnici, sono drogato di SRH!
Credo dalle mie parole traspaia ancora l'emozione che mi pervade al solo ricordo: onestamente, tra tutte le gare fatte, il SRH è l'unica che mi rimane dentro 365 giorni all'anno con ricordi legati ad ogni centimetro percorso, al divertimento, alla fatica, allo sconforto, al sudore, al freddo, alle emozioni vissute in gruppo, agli scenari impareggiabili sempre cangianti...

Rispondendo al tema del "corto" (che io chiamo "medio", vista la durezza del percorso), tracciato assolutamente favoloso (anche se un po' rovinato dalle modifiche introdotte dopo i mondiali-vedi Pordoi) che peraltro è il VERO SELLARONDA, ecco le info sulle salite:

Il mio Garmin Gpsmap 62s segna 63.2 km e 3215 m di dislivello positivo (molto vicino ai 3.300 m dichiarati dall'organizzazione), fatti con 600 km di allenamento nelle gambe in 8h20' (con ben 46' di soste dedicate all'abbuffata nei fantastici 4 ristori, necessari per me per poter ambire ad arrivare in fondo!).
Media imbarazzante, la metà di qualunque altra GF (ad esempio la Dolomiti Superbike che è lunga il doppio!).
La Hero è questo: una gara a parte, nessun numero è confrontabile con le altre GF; ci vuole cuore e tanta tanta testa per arrivare in fondo...

Con gli innesti che hanno fatto per allungare il tracciato dall'originario 52 km, già di per sé non certo una passeggiata, il "corto" è veramente molto duro: non c'è un metro che non sia o in salita verticale o in picchiata verso il basso.

Per il Dantercepies vale l'identico discorso già fatto per il lungo (prima parte su asfalto per ca. 1,1 km salendo di 100 m al 9% medio, poi in 4.5 km arrampicata di altri 650 m con pendenza media pesante al 14.4%, picchi oltre il 20%); è il primo, c'è l'adrenalina da gara, sei gasatissimo...durissimo, ma si fa sul velluto; una "segaccia" come me con 600-700 km nelle gambe lo fa in un'ora.

Il Pralongià/Campolongo, originariamente il più abbordabile dei passi, con il tracciato allungato sul Pralongià rispetto alle prime edizioni e l'aggiunta rispetto al lungo di una seconda salita, diventa alla fine quasi 2 passi in 1, visto che viene "spezzato" a metà: il "primo" tratto prima della deviazione dal "lungo" risulta pari a ca. 4.7 km con pendenza media al 10.2%, il "secondo" pari a 5.5 km con pendenza media del 5,5%. Più duro quindi complessivamente della versione del lungo.
Stesso fantastico su e giù fino a Pralongià rispetto al lungo, mai durissimo se non per una brevissima rampetta, poi goduria da rider su ST scorrevolissimo ancora su e giù tutto pedalabile fino al Campolongo.

Il Pordoi rimane secondo me il passo più facile, benchè sia lunghetto (7.2 km di ascensione per 650 m di d+, pari a quasi il 9%), ha perso il suo fascino da quando lo hanno adattato per i mondiali (percorso donne). IMHO questo è secondo me il tratto più insulso dell'intero "medio": preferivo quando si stava sull'altro versante, dato che ora ci si perde il fantastico ST a mezza costa in condivisione con il lungo e le belle e toste rampe di raccordo prima di questo punto, procedendo su uno sterratone (pendenza media intorno al 10%) che inizia come pista da sci, poi diventa mulattiera ma rimane sempre abbastanza insulso come tracciato e panorama; gli ultimi 1800 m sono sulla SS del Pordoi, con pendenza media intorno al 7%.
Il fondo in prossimità di Arabba può essere un po' fangoso se ha piovuto, e risultare dunque un pò faticoso da pedalare; poi i sassi affiorano per fortuna e si pedala meglio, con pendenze abbastanza costanti e mai impossibili; un solo brevissimo tratto duro su pratone in contropendenza in prossimità del raccordo con la SS del Pordoi.

Il Sella, lì in fondo, è il vero "plus" del corto: non solo è probabilmente il più bello tra i passi come panorama, ma è anche il più duro e divertente tra i passi di questo percorso, la più massacrante delle sfide, l'Ornella del giro "medio". Non sono mai riuscito a farlo tutto in sella, a differenza degli altri passi del corto, tutti interamente pedalabili. Il Sella si divide in due tronconi, il primo lungo ca.2,6 km con pendenza media del 15%, e una seconda parte di 2,5 km al 4.2% con presenza di brevi rampe ripidissime. La prima parte è una mazzata dal primo metro, ma diventa ancora più improba per fondo un po' sconnesso e pendenze letali nel bosco poco dopo. Appena si scoprono le prime radure non cambia solo il panorama, assolutamente eccelso, ma anche le pendenze, che tornano "umane" salvo brevi strappi secchissimi, comunque fattibili perchè anche il fondo diviene più liscio.
La parte finale nella valle al cospetto del Sas de Mezdì, Sassopiatto e Sassolungo bisogna semplicemente viverla per capirla...come in un cartone di Holly e Benji i giganti dolomitici affiorano piano piano all'orizzonte, carichi di austera fierezza, surreali nella loro bellezza. Il brutale muro finale prima del controllo chip si affronta in trans contemplativo, prima di quello che considero uno dei tratti di single track più affascinanti che si possano fare, prima verso la città dei sassi, in velocità, poi su comoda mulattiera facile su e giù in mezzo al magico mondo della città dei sassi, e poi in velocità fino al rifugio Comici in un flow inebriante di panorami al cospetto dell'impattante Gruppo di Sella, del surreale Sassolungo e del maestoso gruppo di Puez-Odle, giocando con il cangiante attrito dei vari fondi su cui si rotola a piacere (ghiaietto, terra, fango) ...

Ricordate: questo non è un corto adatto per i meno allenati, è una tracciato tostissimo duro quanto i lunghi di tante altre gare, per il quale bisogna prepararsi assolutamente, diffidare dai proclami!
In ogni salita ci sono rampe mortali sopra al 20-25% (1-2 sul Danter, 1-2 sul Campolongo-Pralongià, 1 sul Pordoi, almeno 4-5 sul Sella). Occhio a bruciarsi via: i chilometri sembrano pochi ma non esiste un metro piano!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! complimenti per analisi e descrizione...
 
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Oasis58

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In effetti, in questo momento (mancano solo quattro settimane al via) per chi come me è alla prima esperienza e diciamola tutta, un po' su con gli anni ...... il dettaglio dei particolari di Ceszij e gli altri sono di grandissimo aiuto.
Sarà un po' meno "salto nel buio", perché capire come dosare le risorse vale più di un grande allenamento.
Grazie !
 

federicomodena

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premesso che durante l'inverno faccio tanto skialp, quindi parto con una ottima base, nel 2014 mi sono presentato a selva con solo 500 km nelle gambe e ho concluso il corto soffrendo in 8 ore.L'edizione successiva conscio delle difficoltà mi sono ripresentato con 1500 km e ho chiuso in 7 ore in scioltezza...quindi state tutti tranquilli, vedo che avete ottimi kilometraggi e nessuno è incosciente di presentarsi impreparato all'appuntamento...buon divertimento e godetevela, soprattutto a chi va per la prima volta...vedrete che vi resterà per sempre!

Il mio problema è che quando sono in gara mi si chiude la vena e di solito inizio a spingere fin dall inizio qua e ' meglio lavorare più di testa che di gambe per reggere fino alla fine [emoji51]


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ceszij

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cesano maderno
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Di niente ragazzi, ogni biker é un fratello!

Nel corto ci sono dei pezzi che si fanno sicuramente a piedi a causa degli ingorghi?

Si, i pezzi più tecnici della prima discesa verso corvara (2 punti diversi se non ricordo male-ma tutto il resto della discesa é goduuuuria flow) e il tratto più tosto dell'intero tracciato scendendo dal pordoi... Stop. Per il resto tutto liscio come traffico, a parte un po' di rallentamento sulla prima salita,non particolarmente fastidioso vista la durezza del pendio...
 

ceres67

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In effetti, in questo momento (mancano solo quattro settimane al via) per chi come me è alla prima esperienza e diciamola tutta, un po' su con gli anni ...... il dettaglio dei particolari di Ceszij e gli altri sono di grandissimo aiuto.
Sarà un po' meno "salto nel buio", perché capire come dosare le risorse vale più di un grande allenamento.
Grazie !

Condivido in pieno!! :-)
 
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Oasis58

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domanda per i GRAMMOMANIACI,cosa lascereste a casa (o non) ?
  • il reggisella telescopico al posto di uno normale
  • lo zaino oppure metter tutto nelle tasche della maglia
  • scarpe all-mountain al posto di uno scarpino "XC"
  • la go-pro e mi porto solo lo smartphone
  • un bella coppia di gomme all-mountain (Vittoria Morsa) al posto di una gomma XC (Vittoria Barzo, per esempio)
PS: sono un po grammomaniaco anch'io ....
 

Nappino

Biker novus
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domanda per i GRAMMOMANIACI,cosa lascereste a casa (o non) ?
  • il reggisella telescopico al posto di uno normale
  • lo zaino oppure metter tutto nelle tasche della maglia
  • scarpe all-mountain al posto di uno scarpino "XC"
  • la go-pro e mi porto solo lo smartphone
  • un bella coppia di gomme all-mountain (Vittoria Morsa) al posto di una gomma XC (Vittoria Barzo, per esempio)
PS: sono un po grammomaniaco anch'io ....

Le gomme da all-mountain ed il reggisella telescopico non servono. Non c'è niente di tecnico. Per il resto puoi portare quel che vuoi.
Io porto sempre i cantucci con le mandorle ed uno zenzero intero che mordo di tanto in tanto...... :D
 
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big_63

Biker poeticus
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Il mio problema è che quando sono in gara mi si chiude la vena e di solito inizio a spingere fin dall inizio qua e ' meglio lavorare più di testa che di gambe per reggere fino alla fine
emoji51.png



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è necessario gestirsi, bisogna partire con un bel margine rispetto alle soglia, alcuni atleti che conosco per tirarla dall'inizio alla fine cercando nella "corta" un tempo diciamo intorno alle 4hr, oltre a buone doti arrivano all'appuntamento con ca 400 Hr di allenamento da gennaio
 

scudo80

Biker tremendus
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Lodi
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Io invece non ho moltissimo dislivello nelle gambe, purtroppo abitando in pianura diventa davvero difficile fare metri se non spostandosi in auto
ad oggi sono a circa 2000 km con 20.000 metri credo, ma ho fatto degli allenamenti mirati e un po di gare tra XC e GF
spero di essere pronto! :prega::prega: :smile::smile::smile:
 

Vinciguerra

Biker superioris
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Il gpx presente sul sito registra un dislivello di 4500, ma ho letto molte opinioni sulla discussione dello scorso anno che il dislivello reale è sui 4000. Qualcuno potrebbe condividere il gpx del lungo dell'anno scorso così mi studio bene le salite? Grazie in anticipo

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federicomodena

Biker superioris
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MODENA
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EPIC HT 2020
Anche il corto non rispecchia il dislivello dichiarato,amici che L hanno fatto L anno scorso a tutti ha segnato 3000mt d+


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federicomodena

Biker superioris
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EPIC HT 2020
Io invece non ho moltissimo dislivello nelle gambe, purtroppo abitando in pianura diventa davvero difficile fare metri se non spostandosi in auto
ad oggi sono a circa 2000 km con 20.000 metri credo, ma ho fatto degli allenamenti mirati e un po di gare tra XC e GF
spero di essere pronto! :prega::prega: :smile::smile::smile:

Anche io abito in pianura,spesso mi muovo in macchina per andare sulle colline per poter fare del dislivello


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istria

Biker tremendus
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croatia
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domanda per i GRAMMOMANIACI,cosa lascereste a casa (o non) ?
  • il reggisella telescopico al posto di uno normale
  • lo zaino oppure metter tutto nelle tasche della maglia
  • scarpe all-mountain al posto di uno scarpino "XC"
  • la go-pro e mi porto solo lo smartphone
  • un bella coppia di gomme all-mountain (Vittoria Morsa) al posto di una gomma XC (Vittoria Barzo, per esempio)
PS: sono un po grammomaniaco anch'io ....

reggi non serve
zaino non serve
scarpe da xc meglio se non carbonio
go pro decidi tu :-)
gomme xc ok
 

Sonic_ITA

Biker tremendus
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Gradisca d'Isonzo
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Orbea Oiz M-Pro (Mai Molar) - Marin Team CXR 29er custom 2x (Prestigiosa) - Marin Team CXR 29er custom 3x (Mulo)
domanda per i GRAMMOMANIACI,cosa lascereste a casa (o non) ?
  • il reggisella telescopico al posto di uno normale
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  • scarpe all-mountain al posto di uno scarpino "XC"
  • la go-pro e mi porto solo lo smartphone
  • un bella coppia di gomme all-mountain (Vittoria Morsa) al posto di una gomma XC (Vittoria Barzo, per esempio)
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Dico anch'io la mia...

-Non serve il reggisella (magari alla 3Epic...).
-Lo zaino dipende: dalle previsioni meteo e dal tempo che, realisticamente, pensi di impiegarci. Anche cosa metterci dentro dipende dalle stesse cose.
-Le scarpe, le metterei abbastanza comode. Non troppo rigide, come ha detto Istria.
-De gustibus... Ricordate che, da regolamento UCI, la go-pro è vietata.
-Non servono gomme da trattore. Anche qui, magari, può dipendere dal meteo. Certo però che, personalmente, non userei gomme di carta velina. Sarebbe un peccato doversi fermare per aver tagliato una gomma, anche se di punti veramente critici non ce ne sono granchè...

Per quanto riguarda i punti dove si "deve" scendere, oltre a quelli indicati da Ceszij ce n'è uno di qualche decina di metri anche nella discesa verso Arabba. In realtà sarebbe fattibile, almeno con buone condizioni meteo (come quelli nella discesa verso Corvara del resto), ma di solito ci si trova gente a piedi...
 

Classifica mensile dislivello positivo