Mi fa piacere che finalmente qualcuno spieghi perché le BTwin non lo convincono, argomentando motivi e non restando sul vago come leggo troppo spesso.
Nel merito, senza fare necessariamente il crociato BTwin, posso dare il mio piccolo parere:
1. I francesi sono insopportabili, hanno progettato tanti obbrobri ma sono stati molto spesso innovatori proprio per la loro capacità di osare, in qualunque campo, sbattendosene dell'ortodossia della "tradizione". Quello che magari a certi occhi può sembrare un'indecisione progettuale di fondo, senza un costrutto, per me può essere benissimo interpretato come una continua rimessa in discussione di principi che via via possono essere rivoluzionati, se ciò comporta, nel complesso, un'evoluzione.
2. L'armonia ha una componente oggettiva e "matematica", è vero, ma per me armonia non sempre fa rima con performance. Senza mettermi a fare nomi, che tanto manco me li ricordo, ho visto a volte mtb full suspended che erano dei veri e propri cessi a pedali dal punto di vista armonico, salvo che poi, se buttate giù a cannone per un pendio tutto scassato, diventavano dei draghi sputafuoco. Quindi, la pulizia geometrica fine a se stessa, credo che possa aiutare ma non sia la cosa più importante in un progetto. E comunque nemmeno io vedo tutta questa dis-grazia nelle mtb della BTwin.
Secondo me la vera "debolezza" della BTwin agli occhi dell'ortodossia mtb-istica, è che fa bici "facili", che costano al massimo 1500 euro con rapporti q/p tali da sbaragliare spesso la concorrenza. Non offre nulla nelle fasce di prezzo delle semi-divinità (3k, 4k e oltre), forse perché sa che in quelle fasce sarebbe fatta a pezzi dai brand blasonati con i quali è chiaramente in difetto per storia e forse, perché no, per capacità costruttive ad altissimo livello. Sono scelte di marketing, che peraltro mi pare stiano pagando benone.