Nel surf esiste una definizione, soul surfer, che indica quei praticanti che riconoscono un valore spirituale al loro sport, se ne impippano delle gare, dei nuovi trick e dello stress relativo. Godono della bellezza estatica che stare nelle onde dà e basta, e non amano la riduzione del surf a mercato.
Di soul bikers non ho mai sentito parlare, ma credo sarebbe una categoria in cui moltissimi si riconoscerebbero. Io di certo. Due settimane fa scendendo dalla cresta spoglia che dal passo di Cuvignone arriva a valle è uscito dal bosco a fianco un branco di caprioli, che hanno corso diverse decine di metri al mio fianco. Chi conosce il posto sa che li il sole tramonta proprio di fronte, c'era luce arancione dappertutto. Non so quanti watt sviluppavo io, ne i quadrupedi, non mi sono cronometrato, so però che i caprioli sono arrivati in basso molto prima di me, nonostante non avessero
protezioni a norma. Ma è stato un momento di illuminazione perfetto.
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