Il nuovo Codice della Strada e i ciclisti

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Biker superis
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st.moritz (CH)
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IO vivo e lavoro in Svizzera dove il senso civico e la coscienza è migliore dell' Italia, Durante il periodo Estivo ho un noleggio di mtb , e nel prezzo del noleggio do anche il casco , che comunque non è obbligatorio.Come esperienza vi posso dire che la maggior parte dei miei clienti Italiani quando gli dico che il casco è compreso nel prezzo ,mi rispondono sempre :" è obligatorio ?", io rispondo No , e loro beh allora non lo prendiamo tanto non facciamo cose estreme .
Mentre quando dico la stessa cosa a persone straniere , di qualsiasi nazionalità , sono ben contenti di poterlo avere .
questo mi succede anche d'inverno come maestro di sci, molti genitori non mettono il casco ai figli perchè tanto non è obbligatorio.
Io penso che non devessere la legge ad imporlo madobbiamo capire che è meglio proteggersi anche se andiamo a prendere il pane.
 
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Biker serius
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Ciao, ripropongo questo topic per segnalare probabili cambiamenti del codice della strada.http://m.ilgiornale.it/news/2019/02...rada-ecco-cosa-cambia-con-la-riforma/1643216/ Per i ciclisti ci sarebbero molti miglioramenti il problema sarà far capire agli automobilisti e motociclisti il significato dei nuovi segni per terra,non essendo l'Italia un paese educato sotto questo punto di vista.Trovo il punto sul divieto di fumo in auto una miglioria sulla sicurezza in quanto in un paio di volte mi sono trovato con un mozzicone e cenere lanciati dal finestrino addosso.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Aspetterei il testo definitivo; avere la precedenza ai semafori o agli stop non so cossa possa voler dire..
Al di là di quello che sarà effettivamente scritto negli aggiornamenti del CdS posso dirti cosa accade in altri paesi: per per esempio la linea di stop per le bici è davanti a quella per i mezzi a motore per evitare che al verde le auto possano non vedere le bici e "girargli addosso". A Bruxelles alcuni incroci hanno appositi cartelli che autorizzano le bici ad ignorare i semafori.
 
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Biker serius
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Al di là di quello che sarà effettivamente scritto negli aggiornamenti del CdS posso dirti cosa accade in altri paesi: per per esempio la linea di stop per le bici è davanti a quella per i mezzi a motore per evitare che al verde le auto possano non vedere le bici e "girargli addosso". A Bruxelles alcuni incroci hanno appositi cartelli che autorizzano le bici ad ignorare i semafori.
Esattamente! È praticamente quello che succede oggi per i pedoni quando c'è un semaforo pedonale che scatta in contemporanea con quello "automobilistico".
 

Zeus78

Biker perfektus
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la linea di stop per le bici è davanti a quella per i mezzi a motore per evitare che al verde le auto possano non vedere le bici e "girargli addosso"

se davvero aggiornano in questo modo il codice della strada dalle mie parti potrebbe essere un problema visto che ai semafori ancora deve scattare il verde che già dalle retrovie stanno suonando il clacson, con questo aggiornamento non suoneranno più, ti passeranno direttamente sopra...
 

gipipa

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alcune cose sono, per lo meno nella realtà del traffico italiano delle vere e proprie follie.
uso delle corsie bus/taxi, contromano, parcheggio marciapiedi ...
rendiamoci solo conto di quali gravi conseguenze potrebbero avere questi comportamenti
 

sembola

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se davvero aggiornano in questo modo il codice della strada dalle mie parti potrebbe essere un problema visto che ai semafori ancora deve scattare il verde che già dalle retrovie stanno suonando il clacson, con questo aggiornamento non suoneranno più, ti passeranno direttamente sopra...
Non hai capito il senso di avere lo stop delle bici davanti al resto del traffico, che è di evitare che le auto partano e ti girino addosso perchè non ti vedono.

alcune cose sono, per lo meno nella realtà del traffico italiano delle vere e proprie follie.
uso delle corsie bus/taxi, contromano, parcheggio marciapiedi ...
rendiamoci solo conto di quali gravi conseguenze potrebbero avere questi comportamenti
Tipo far capire che si può fare a meno dell' auto? In effetti sarebbe una conseguenza gravissima, una vera follia :roll:
Ah, nella mia città ci sono diversi senso unici "eccetto bus" e nessuno ha trovato da ridire. Forse perchè nessun pennivendolo ha sbraitato di "bus contromano" :spetteguless:
 

gipipa

Biker tremendus
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chiarisco l'esempio, basandomi sulla situazione nella città in cui vivo, torino.
probabilmente nei piccoli centri la situazione sarà diversa.
già ora c'è molto astio verso le bici perchè i ciclisti, costretti a loro mvolta dall'aggressività delle auto, circolano spesso ui marciapiedi e soprattutto sotto i portici. figuriamoci se poi quegli stessi posti diventassero dei parcheggi selvaggi di bici.
usare le corsie riservate significherebbe rallentare ulteriormente il trasporto pubblico, avere il rischio di caduta causa rotaie dei tram, e prendersi ogni sorta di insulto da parte degli stessi autisti dei mezzi.
contro mano. beh si commenta da sè. soprattutto in vie strette e magari con visibilità limitata. è evidente che trovarsi di fronte, inaspettata, una bici che potrebbe essere da qualsiasi lato esponga a rischio incidente.
l'unica vera soluzione nelle grosse metropoli è la realizzazione di piste ciclabili in sede riservata.
 

sembola

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già ora c'è molto astio verso le bici perchè i ciclisti, costretti a loro mvolta dall'aggressività delle auto, circolano spesso ui marciapiedi e soprattutto sotto i portici. figuriamoci se poi quegli stessi posti diventassero dei parcheggi selvaggi di bici.
Su questo sono d'accordo, l'esercizio dei propri diritti non deve diventare prevaricazione dei diritti degli altri, mai.
Poi però bisogna ragionare su quella che definisci tu stesso "aggressività", quanto sia accettabile che esista e quando e come è lecito difendersi.


usare le corsie riservate significherebbe rallentare ulteriormente il trasporto pubblico...
Tutto da dimostrare. Una bici non è un'auto, e se le bici fossero molte allora i "rapporti di forza" sarebbero da rivedere.


... avere il rischio di caduta causa rotaie dei tram...
Rischio già esistente, come sa benissimo chi gira in città dotate di tram.


, e prendersi ogni sorta di insulto da parte degli stessi autisti dei mezzi.
In questo paese un giorno bisognerà iniziare a far pagare alla gente i propri comportamenti. Se non lo fa lo Stato finirà che lo fanno i comuni cittadini, e non sarebbe una cosa positiva.


contro mano. beh si commenta da sè. soprattutto in vie strette e magari con visibilità limitata. è evidente che trovarsi di fronte, inaspettata, una bici che potrebbe essere da qualsiasi lato esponga a rischio incidente.
Di nuovo, non è un contromano ma un controsenso , applicabile solo in centri urbani su strade già col limite dei 30 km/h. Lo ripeto, nella mia città ci sono "sensi unici eccetto bus urbani", che mi risultano essere leggermente più ampi di una bicicletta, e nessuno ha notato un aumento di incidenti, così come non è stata rilevata nelle centinaia di città europee dove è applicata pe rle bici (ho già scritto che a Bruxelles le strade sono ben più strette di quelle di Milano o Torino, e sono quasi tutte così).

l'unica vera soluzione nelle grosse metropoli è la realizzazione di piste ciclabili in sede riservata.
Sarebbe la soluzione migliore senza dubbio, ma è solo raramente praticabile, specialmente con la struttura urbanistica prevalente nelle nostre città. A meno di essere pronti ad eliminare i parcheggi delle auto o a demolire gli edifici, e temo che sarebbe più facile la seconda della prima...
 

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Biker serius
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probabilmente nei piccoli centri la situazione sarà diversa.
già ora c'è molto astio verso le bici perchè i ciclisti, costretti a loro mvolta dall'aggressività delle auto, circolano spesso ui marciapiedi e soprattutto sotto i portici. figuriamoci se poi quegli stessi posti diventassero dei parcheggi selvaggi di bici.
usare le corsie riservate significherebbe rallentare ulteriormente il trasporto pubblico, avere il rischio di caduta causa rotaie dei tram, e prendersi ogni sorta di insulto da parte degli stessi autisti dei mezzi.
contro mano. beh si commenta da sè. soprattutto in vie strette e magari con visibilità limitata. è evidente che trovarsi di fronte, inaspettata, una bici che potrebbe essere da qualsiasi lato esponga a rischio incidente.
l'unica vera soluzione nelle grosse metropoli è la realizzazione di piste ciclabili in sede riservata.
Non credo che l'obiettivo sia quello di far diventare i ciclisti dei kamikaze. Bisognerebbe interpretare meglio, magari pensando che questa volta abbiano veramente intenzione di fare qualcosa per incentivare ad andare in bici.
 

kikhit

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probabilmente nei piccoli centri la situazione sarà diversa.
già ora c'è molto astio verso le bici perchè i ciclisti, costretti a loro mvolta dall'aggressività delle auto, circolano spesso ui marciapiedi e soprattutto sotto i portici. figuriamoci se poi quegli stessi posti diventassero dei parcheggi selvaggi di bici.
usare le corsie riservate significherebbe rallentare ulteriormente il trasporto pubblico, avere il rischio di caduta causa rotaie dei tram, e prendersi ogni sorta di insulto da parte degli stessi autisti dei mezzi.
contro mano. beh si commenta da sè. soprattutto in vie strette e magari con visibilità limitata. è evidente che trovarsi di fronte, inaspettata, una bici che potrebbe essere da qualsiasi lato esponga a rischio incidente.
l'unica vera soluzione nelle grosse metropoli è la realizzazione di piste ciclabili in sede riservata.

Io in bici ci vado al lavoro ogni giorno, non faccio un metro su marciapiedi e neppure sotto i portici, sebbene ne incontri diversi. L'aggressività delle auto, dato di fatto, è però solo un alibi non credibile.

Con la frequenza dei bus cittadini, con passaggi anche in ora di punta difficilmente sotto i 10 minuti, difficilmente si rallenterebbe il traffico. Con le rotaie di convivo da sempre. E se gli autisti del bus mi dovessero insultare perché li rallento, li saluto e gli faccio un bel sorriso, prima o poi se ne faranno una ragione, il problema è loro, non mio.
 
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gipipa

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il problema è mio per una semplicissima ragione, in bici quello che rischia è il ciclista.
io ho smesso di usare la bici in città per vari motivi, tutti legati all'aggressività del traffico automobilistico. vado a piedi o con i mezzi.
mi hanno già fatto cadere perchè non mi hanno dato la precedenza, i mezzi mi hanno già invitato a levarmi dai piedi restandomi a 5 cm dal posteriore, ecc ecc
le piste ciclabili le stanno pian piano facendo. e dove ci sono funzionano molto bene. ovviamente la loro creazione in una rete complessiva richiede decenni.
 

kikhit

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il problema è mio per una semplicissima ragione, in bici quello che rischia è il ciclista.
io ho smesso di usare la bici in città per vari motivi, tutti legati all'aggressività del traffico automobilistico. vado a piedi o con i mezzi.
mi hanno già fatto cadere perchè non mi hanno dato la precedenza, i mezzi mi hanno già invitato a levarmi dai piedi restandomi a 5 cm dal posteriore, ecc ecc
le piste ciclabili le stanno pian piano facendo. e dove ci sono funzionano molto bene. ovviamente la loro creazione in una rete complessiva richiede decenni.

Penso che ci muoviamo in due città diverse ma che si chiamano allo stesso modo ;-) Forse l'unica pista ciclabile decente a Torino è quella che corre lungo la Spina tra largo Orbassano e piazza Baldissera, fatte escluse quelle nei parchi e poche altre...
 

giovi@

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chiarisco l'esempio, basandomi sulla situazione nella città in cui vivo, torino.
probabilmente nei piccoli centri la situazione sarà diversa.
già ora c'è molto astio verso le bici perchè i ciclisti, costretti a loro mvolta dall'aggressività delle auto, circolano spesso ui marciapiedi e soprattutto sotto i portici. figuriamoci se poi quegli stessi posti diventassero dei parcheggi selvaggi di bici.
usare le corsie riservate significherebbe rallentare ulteriormente il trasporto pubblico, avere il rischio di caduta causa rotaie dei tram, e prendersi ogni sorta di insulto da parte degli stessi autisti dei mezzi.
contro mano. beh si commenta da sè. soprattutto in vie strette e magari con visibilità limitata. è evidente che trovarsi di fronte, inaspettata, una bici che potrebbe essere da qualsiasi lato esponga a rischio incidente.
l'unica vera soluzione nelle grosse metropoli è la realizzazione di piste ciclabili in sede riservata.
secondo me sei troppo drastico nel giudizio.
torino e una citta vivibilissima per chi va in bici. prova ad andare a milano, e poi ti accorgerai della differenza!
guarda che gia ora e pieno di bici che vanno contro mano, e non mi sembra che ci siano stragi di ciclisti per questo. ovviamente nessuno fara corso re umberto, o corso vittorio emanuele contromano. questa cosa e dedicata piu che altro alle stradine interne.
per quanto riguarda i parcheggi sui marciapiedi....ma perche te conosci qualche ciclista che lega la bici su un palo in mezzo ad una strada? tutti legano la bici su un marciapiede gia da ora, e non mi sembra tutto sto problema.
 
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guarda, ieri pomeriggio mi sono capitati due episodi che calzano con gli esempi che ipotizzavo.
io a piedi attraversavo una strada a senso unico. una bici in contromano credendo che la avessi vista e che la evitassi io, mi è arrivata a 10 cm prima di capire che non avevo guardato da quella parte e che doveva fermarsi o evitarmi. io me ne sono accorto all'ultimissimo, solo spaventandomi.
poi dopo mentre uscivo con l'auto dal mio cortile una bici sfreccia sul marciapiedi davanti al portone mancando il muso dell'auto per poco. io non ho nessuna visibilità sul marciapiedi. se non fossi uscito a velocità ridottissima l'insidente sarebbe stato garantito.
e a situazioni di questo genere che penso. e che sarebbero legittimate dalle modifiche di cui si discute.
oltretutto con apertura di contenziosi assicurativi belli complicati.
 

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guarda, ieri pomeriggio mi sono capitati due episodi che calzano con gli esempi che ipotizzavo.
io a piedi attraversavo una strada a senso unico. una bici in contromano credendo che la avessi vista e che la evitassi io, mi è arrivata a 10 cm prima di capire che non avevo guardato da quella parte e che doveva fermarsi o evitarmi. io me ne sono accorto all'ultimissimo, solo spaventandomi.
poi dopo mentre uscivo con l'auto dal mio cortile una bici sfreccia sul marciapiedi davanti al portone mancando il muso dell'auto per poco. io non ho nessuna visibilità sul marciapiedi. se non fossi uscito a velocità ridottissima l'insidente sarebbe stato garantito.
e a situazioni di questo genere che penso. e che sarebbero legittimate dalle modifiche di cui si discute.
oltretutto con apertura di contenziosi assicurativi belli complicati.
Bhe ma se attraversi la strada guardando solo dalla parte del senso di marcia il pericolo lo crei te.
 

Somis

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e a situazioni di questo genere che penso. e che sarebbero legittimate dalle modifiche di cui si discute.
Quando si attraversa a piedi una strada è buon senso controllare che sia libera sia a destra che a sinistra. Per il marciapiede non mi sembra di aver letto che le modifiche in discussione ne prevedano l'utilizzo alle bici.
 
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kikhit

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guarda, ieri pomeriggio mi sono capitati due episodi che calzano con gli esempi che ipotizzavo.
io a piedi attraversavo una strada a senso unico. una bici in contromano credendo che la avessi vista e che la evitassi io, mi è arrivata a 10 cm prima di capire che non avevo guardato da quella parte e che doveva fermarsi o evitarmi. io me ne sono accorto all'ultimissimo, solo spaventandomi.
poi dopo mentre uscivo con l'auto dal mio cortile una bici sfreccia sul marciapiedi davanti al portone mancando il muso dell'auto per poco. io non ho nessuna visibilità sul marciapiedi. se non fossi uscito a velocità ridottissima l'insidente sarebbe stato garantito.
e a situazioni di questo genere che penso. e che sarebbero legittimate dalle modifiche di cui si discute.
oltretutto con apertura di contenziosi assicurativi belli complicati.

1. nella proposta di modifica del CdS non vi è scritto da nessuna parte che le bici potranno circolare anche sui marciapiedi... e chi ci va ora è un imbecille, è pericoloso e non fa che legittimare pregiudizi e luoghi comuni su chi si sposta in bici.

2. la circolazione contromano, una volta che la regola viene approvata, resa pubblica, ecc., non sarebbe un problema, poiché tu sai che una bici ti può arrivare anche dal senso contrario di marcia. Nel caso che citi e che ti è capitato di recente, dando per scontato che tu fossi sulle strisce pedonali, la bici avrebbe in ogni caso dovuto fermarsi, contromano o meno.


Io nei miei spostamenti quotidiani urbani, caso mai, i problemi maggiori li riscontro sulle ciclabili (ostacoli, pedoni, cani, auto parcheggiate, ecc.).
 

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