Report 10 minuti con Yeti Cycles

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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klasse

Biker superis
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Una filosofia un po' snob, soprattutto visti i problemini piuttosto diffusi che hanno gli ultimi modelli e che fanno crollare il palco, o per lo meno incrinare.
Un po' snob si.. però preferisco cosi piuttosto che inizino a fare le cose solo seguendo quello che il mercato chiede al momento..
ii problemini speriamo che lo risolvino con i prossimi modelli..
Perchè al omento cosa stanno facendo?
Mica vanno in controtendenza, fanno quello che serve per restare sul mercato, punto e basta. Il formato di ruota è la prima cosa, il nuovo desing ogni due o tre anni è la seconda, la ricerca e sviluppo sui campi gara che poi il cliente richiede e segue la produzione.
Fanno quello che va fatto e deve essere fatto, che lo facciano bene o meno bene è la domanda da porsi.
Il posizionamento brand in italia è avvenuto solo dopo che Santa Cruz ha mollato il distributore in comune, quindi non è che fanno miracoli anche loro, fanno quello che va fatto, alle volte meglio altre peggio.
Di yeti ce ne sarebbero a centinaia in giro se il distributore non avesse avuto un marchio dominante come Santa Cruz sulla stessa lista di prodotti, di Santa Cruz fino a due anni fa ne vedevi a cammionate e a che prezzi, adesso c'è yeti, domani???
Posso solo affermare una cosa, fino a quando tutto era fatto in Colorado, certi numeri non si potevano fare, e l'eslusività del prodotto, non parlo di qualità perchè per me la qualità come termine non esiste, è troppo grande e diverso il suo significato, giustificava la rarità, quindi il prezzo, ma oggigiorno proprio no.
 
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Haran

Biker superis
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Orbea Rallon M-Team / Yeti Sb5.5 / Cannondale Scalpel Carbon 1 Hi-Mod
Una filosofia un po' snob, soprattutto visti i problemini piuttosto diffusi che hanno gli ultimi modelli e che fanno crollare il palco, o per lo meno incrinare.
Un po' snob si.. però preferisco cosi piuttosto che inizino a fare le cose solo seguendo quello che il mercato chiede al momento..
ii problemini speriamo che lo risolvino con i prossimi modelli..
Perchè al omento cosa stanno facendo?
Mica vanno in controtendenza, fanno quello che serve per restare sul mercato, punto e basta. Il formato di ruota è la prima cosa, il nuovo desing ogni due o tre anni è la seconda, la ricerca e sviluppo sui campi gara che poi il cliente richiede e segue la produzione.
Fanno quello che va fatto e deve essere fatto, che lo facciano bene o meno bene è la domanda da porsi.
Il posizionamento brand in italia è avvenuto solo dopo che Santa Cruz ha mollato il distributore in comune, quindi non è che fanno miracoli anche loro, fanno quello che va fatto, alle volte meglio altre peggio.
Di yeti ce ne sarebbero a centinaia in giro se il distributore non avesse avuto un marchio dominante come Santa Cruz sulla stessa lista di prodotti, di Santa Cruz fino a due anni fa ne vedevi a cammionate e a che prezzi, adesso c'è yeti, domani???
Posso solo affermare una cosa, fino a quando tutto era fatto in Colorado, certi numeri non si potevano fare, e l'eslusività del prodotto, non parlo di qualità perchè per me la qualità come termine non esiste, è troppo grande e diverso il suo significato, giustificava la rarità, quindi il prezzo, ma oggigiorno proprio no.
Grande, concordo in pieno
(e parlo da possessore di Yeti)
 

marco

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Ma che dici mai?!?! lo fanno per passione.....

ma che discorso è? Se fai quello che ti piace, ogni giorno di lavoro è un giorno di vacanza (pagata). Non per questo devi smettere di pensare al (tuo) futuro.

Poi ci sono i babbei che credono di sopravvivere con la "passione" senza avere un piano, idolatrati dai webeti, fin quando non finiscono in rovina. Chi invece ha successo e prima o poi incassa i frutti del suo lavoro, viene subito bollato come venduto.
 

FOF

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Tutto comprensibile... vendiamo finché qualcuno è disposto a pagarci la pensione ai Caraibi, spesso con buona pace del futuro di dipendenti, indotto e clienti che hanno creduto nel progetto. Questa è la vera tendenza e noi Italiani ne siamo maestri, abbiamo venduto la moda ai francesi, la manifattura ai cinesi, perfino l’arte agli americani... cosicché oggi siamo un paese di morti di fame disoccupati con una ex-classe imprenditoriale disponibile unicamente alla settimana bianca, quella si tutta nostrana. Questo testimonia unicamente quanto sia vuota di significato la presunta superiorità dei marchi più “blasonati”, tant’è che fra 10 anni degli attuali marchi ne esisteranno forse 1/3 e torneremo tutti a comprare la bici al supermercato, rigorosamente on-line. È solo la fine di un modello socio-economico? O forse siamo talmente assuefatti al cinismo liberista che parlare di etica e passione risulta beota? A mio parere la seconda che...
 

marco

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Altro commento che non capisco. Vendere l'azienda non significa mandarla in malora. Vedere Santa Cruz. Questi due hanno fatto crescere Yeti molto negli ultimi anni. Quando ero andati a trovarli prima del lancio della prima bici con Switch Infinity, credo nel 2014, avevano la metà dei dipendenti e 1 solo edificio. Anzi, se vuoi farla crescere da un certo punto in poi hai bisogno di banche, finanziamenti, investitori.

Etica. Forse dovresti sapere cos'è prima di citarla.
 
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pk71

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Nicolai G16
ma che discorso è? Se fai quello che ti piace, ogni giorno di lavoro è un giorno di vacanza (pagata). Non per questo devi smettere di pensare al (tuo) futuro.

Poi ci sono i babbei che credono di sopravvivere con la "passione" senza avere un piano, idolatrati dai webeti, fin quando non finiscono in rovina. Chi invece ha successo e prima o poi incassa i frutti del suo lavoro, viene subito bollato come venduto.

La penso come te, se hai la fortuna di fare un lavoro che ti piace ogni giorno è "vacanza", e la penso esattamente come te anche quando parli del pensare al proprio futuro, aggiungo anche che conviene farlo al momento giusto ovvero quando il tuo brand tira.

Quello che volevo esprimere (e quello che mi da fastidio) è l'ipocrisia delle persone quando parlano della loro "missione" e "devozione" alla qualità e al servizio dei biker, della loro passione, amore, ecc. ecc. ........"perché io non lo faccio per me, ma lo faccio per te!".........

E poi (evidentemente ho la febbre e ti do ragione un'altra volta :-o), ci sono i webeti.

Credimi non intendevo bollarli come venduti....................ma come ipocriti si.
 

FOF

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Tutto comprensibile... vendiamo finché qualcuno è disposto a pagarci la pensione ai Caraibi, spesso con buona pace del futuro di dipendenti, indotto e clienti che hanno creduto nel progetto. Questa è la vera tendenza e noi Italiani ne siamo maestri, abbiamo venduto la moda ai francesi, la manifattura ai cinesi, perfino l’arte agli americani... cosicché oggi siamo un paese di morti di fame disoccupati con una ex-classe imprenditoriale disponibile unicamente alla settimana bianca, quella si tutta nostrana. Questo testimonia unicamente quanto sia vuota di significato la presunta superiorità dei marchi più “blasonati”, tant’è che fra 10 anni degli attuali marchi ne esisteranno forse 1/3 e torneremo tutti a comprare la bici al supermercato, rigorosamente on-line. È solo la fine di un modello socio-economico? O forse siamo talmente assuefatti al cinismo liberista che parlare di etica e passione risulta beota? A mio parere la seconda che...

Altro commento che non capisco. Vendere l'azienda non significa mandarla in malora. Vedere Santa Cruz. Questi due hanno fatto crescere Yeti molto negli ultimi anni. Quando ero andati a trovarli prima del lancio della prima bici con Switch Infinity, credo nel 2014, avevano la metà dei dipendenti e 1 solo edificio. Anzi, se vuoi farla crescere da un certo punto in poi hai bisogno di banche, finanziamenti, investitori.

Etica. Forse dovresti sapere cos'è prima di citarla.
Parto dalla fine: per quale ragione non dovrei sapere cos’è l’etica? Non mi pare che tu mi conosca personalmente.
Proseguo facendoti notare che le grandi aziende (in termini di merito imprenditoriale) guidano il mercato, non lo subiscono, mutano con esso e si perpetuano nel tempo grazie alla tenacia e lungimiranza dei propri manager, facendo riferimento al tuo esempio: un manager alla guida di un progetto valido trova finanziatori e banche, evidentemente il loro progetto non ha tali caratteristiche o piuttosto loro non hanno più interesse a renderlo tale.
Concludo: hai ragione quando dici che vendere l’azienda non significa mandarla in malora, ma voglio farti questa domanda: scommetteresti sul futuro di qualcosa a te caro quando non sei più tu a gestirlo o governarlo direttamente? Non serve una risposta e senza farne una questione politica ti faccio notare che un signore che ha vinto un elezione di secondo piano lo ha fatto al grido di “American first”... e non “venture capital first”... probabilmente anche a casa Yeti qualcuno è preoccupato del proprio futuro...

Notte e lunga vita al Mag!
 

fafnir

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Parto dalla fine: per quale ragione non dovrei sapere cos’è l’etica? Non mi pare che tu mi conosca personalmente.
Proseguo facendoti notare che le grandi aziende (in termini di merito imprenditoriale) guidano il mercato, non lo subiscono, mutano con esso e si perpetuano nel tempo grazie alla tenacia e lungimiranza dei propri manager, facendo riferimento al tuo esempio: un manager alla guida di un progetto valido trova finanziatori e banche, evidentemente il loro progetto non ha tali caratteristiche o piuttosto loro non hanno più interesse a renderlo tale.
Concludo: hai ragione quando dici che vendere l’azienda non significa mandarla in malora, ma voglio farti questa domanda: scommetteresti sul futuro di qualcosa a te caro quando non sei più tu a gestirlo o governarlo direttamente? Non serve una risposta e senza farne una questione politica ti faccio notare che un signore che ha vinto un elezione di secondo piano lo ha fatto al grido di “American first”... e non “venture capital first”... probabilmente anche a casa Yeti qualcuno è preoccupato del proprio futuro...

Notte e lunga vita al Mag!
Secondo me fanno bene, sono arrivati ad un successo clamoroso di recente, per certi versi ingiustificato, e dal momento che la ruota gira fanno bene a voler ottenere il massimo del profitto dalla vendita del marchio nel suo periodo di maggior valore.
Quella di andare a lavorare col sorriso secondo me è una barzelletta, una leggenda.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
nessuna azienda sopravvive senza vendere. ogni tanto sarebbe il caso di ricordarselo, così come che lo scopo delle aziende è quello di produrre profitti.


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marco

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Concludo: hai ragione quando dici che vendere l’azienda non significa mandarla in malora, ma voglio farti questa domanda: scommetteresti sul futuro di qualcosa a te caro quando non sei più tu a gestirlo o governarlo direttamente? Non serve una risposta e senza farne una questione politica ti faccio notare che un signore che ha vinto un elezione di secondo piano lo ha fatto al grido di “American first”... e non “venture capital first”... probabilmente anche a casa Yeti qualcuno è preoccupato del proprio futuro...

Notte e lunga vita al Mag!

Etica è lavorare per 30 anni ad un progetto come yeti, non mollare nei momenti di difficoltà, dare da mangiare a 60 persone/ famiglie, e pensare al futuro, il proprio compreso visto che nessuno ringiovanisce. Anche se venisse venduta e loro lasciassero spazio ad altri alla guida, cosa c’è di male, e perché dovrebbero essere degli ipocriti @pk71 ?

Trovo più ipocrita non mollare il timone a 80 anni, credendo di sapere far bene il proprio lavoro come a 40.

Ripeto, guarda Santacruz, Pinarello, Rapha, Assos, ecc. Tutte vendute dai loro fondatori ma che continuano a prosperare grazie a nuovi finanziamenti e nuove motivazioni.
 

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Notte e lunga vita al Mag!

Etica è lavorare per 30 anni ad un progetto come yeti, non mollare nei momenti di difficoltà, dare da mangiare a 60 persone/ famiglie, e pensare al futuro, il proprio compreso visto che nessuno ringiovanisce. Anche se venisse venduta e loro lasciassero spazio ad altri alla guida, cosa c’è di male, e perché dovrebbero essere degli ipocriti @pk71 ?

Trovo più ipocrita non mollare il timone a 80 anni, credendo di sapere far bene il proprio lavoro come a 40.

Ripeto, guarda Santacruz, Pinarello, Rapha, Assos, ecc. Tutte vendute dai loro fondatori ma che continuano a prosperare grazie a nuovi finanziamenti e nuove motivazioni.
Sarò breve, ma è doveroso che ti segnali che continui a fare esempi non adeguati: hai ragione, hanno fatto mangiare 60 persone per anni, ma da domani? Al contrario di quanto vai portando ad esempio questi due non hanno 80 anni. Basta semplicemente affermare che per loro è giunto il momento di massimizzare, il resto non sarà affare loro.
Gli altri marchi che hanno venduto hanno fatto lo stesso, ribadisco che i risvolti sociali non più contemplati. Leggiti la recentissima intervista a Stiglitz (premio Nobel non certo famoso per essere un bacchettone moralista) su questi argomenti. Ciao e buon lavoro.
 

marco

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Sarò breve, ma è doveroso che ti segnali che continui a fare esempi non adeguati: hai ragione, hanno fatto mangiare 60 persone per anni, ma da domani? Al contrario di quanto vai portando ad esempio questi due non hanno 80 anni. Basta semplicemente affermare che per loro è giunto il momento di massimizzare, il resto non sarà affare loro.
Gli altri marchi che hanno venduto hanno fatto lo stesso, ribadisco che i risvolti sociali non più contemplati. Leggiti la recentissima intervista a Stiglitz (premio Nobel non certo famoso per essere un bacchettone moralista) su questi argomenti. Ciao e buon lavoro.

Continuo a non capire il tuo punto. Non è che vendendo un'azienda (ammesso che la vogliano veramente vendere) mandi per strada 60 famiglie. Non confondiamo il chiudere con il vendere. La tua domanda "e domani?" è una domanda a cui nessuno sa rispondere, menchemeno Yeti.

L'unica cosa certa è la morte.
 

Bald

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Concludo: hai ragione quando dici che vendere l’azienda non significa mandarla in malora, ma voglio farti questa domanda: scommetteresti sul futuro di qualcosa a te caro quando non sei più tu a gestirlo o governarlo direttamente? Non serve una risposta e senza farne una questione politica ti faccio notare che un signore che ha vinto un elezione di secondo piano lo ha fatto al grido di “American first”... e non “venture capital first”... probabilmente anche a casa Yeti qualcuno è preoccupato del proprio futuro...

Notte e lunga vita al Mag!

Etica è lavorare per 30 anni ad un progetto come yeti, non mollare nei momenti di difficoltà, dare da mangiare a 60 persone/ famiglie, e pensare al futuro, il proprio compreso visto che nessuno ringiovanisce. Anche se venisse venduta e loro lasciassero spazio ad altri alla guida, cosa c’è di male, e perché dovrebbero essere degli ipocriti @pk71 ?

Trovo più ipocrita non mollare il timone a 80 anni, credendo di sapere far bene il proprio lavoro come a 40.

Ripeto, guarda Santacruz, Pinarello, Rapha, Assos, ecc. Tutte vendute dai loro fondatori ma che continuano a prosperare grazie a nuovi finanziamenti e nuove motivazioni.
Sarò breve, ma è doveroso che ti segnali che continui a fare esempi non adeguati: hai ragione, hanno fatto mangiare 60 persone per anni, ma da domani? Al contrario di quanto vai portando ad esempio questi due non hanno 80 anni. Basta semplicemente affermare che per loro è giunto il momento di massimizzare, il resto non sarà affare loro.
Gli altri marchi che hanno venduto hanno fatto lo stesso, ribadisco che i risvolti sociali non più contemplati. Leggiti la recentissima intervista a Stiglitz (premio Nobel non certo famoso per essere un bacchettone moralista) su questi argomenti. Ciao e buon lavoro.
Stiglitz... ci mancava qua

Non ho parole, solo gran voglia che i vostri sogni diventino realtà e cominciaste a vivere nella nuova Argentina europea.
 
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Notte e lunga vita al Mag!

Etica è lavorare per 30 anni ad un progetto come yeti, non mollare nei momenti di difficoltà, dare da mangiare a 60 persone/ famiglie, e pensare al futuro, il proprio compreso visto che nessuno ringiovanisce. Anche se venisse venduta e loro lasciassero spazio ad altri alla guida, cosa c’è di male, e perché dovrebbero essere degli ipocriti @pk71 ?

Trovo più ipocrita non mollare il timone a 80 anni, credendo di sapere far bene il proprio lavoro come a 40.

Ripeto, guarda Santacruz, Pinarello, Rapha, Assos, ecc. Tutte vendute dai loro fondatori ma che continuano a prosperare grazie a nuovi finanziamenti e nuove motivazioni.
Sarò breve, ma è doveroso che ti segnali che continui a fare esempi non adeguati: hai ragione, hanno fatto mangiare 60 persone per anni, ma da domani? Al contrario di quanto vai portando ad esempio questi due non hanno 80 anni. Basta semplicemente affermare che per loro è giunto il momento di massimizzare, il resto non sarà affare loro.
Gli altri marchi che hanno venduto hanno fatto lo stesso, ribadisco che i risvolti sociali non più contemplati. Leggiti la recentissima intervista a Stiglitz (premio Nobel non certo famoso per essere un bacchettone moralista) su questi argomenti. Ciao e buon lavoro.
Stiglitz... ci mancava qua

Non ho parole, solo gran voglia che i vostri sogni diventino realtà e cominciaste a vivere nella nuova Argentina europea.
Solo per evidenziare che la realtà argentina è esattamente quanto Stiglitz vorrebbe evitare per i cosiddetti PIGS, infatti teorizza la necessità di rimanere nell’euro. In opposizione a quanto accaduto in Argentina.
 

marco

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Solo per evidenziare che la realtà argentina è esattamente quanto Stiglitz vorrebbe evitare per i cosiddetti PIGS, infatti teorizza la necessità di rimanere nell’euro. In opposizione a quanto accaduto in Argentina.

lasciamo stare la politica per favore? Ho già cancellato i messaggi in cui vi siete allegramente insultati, vorrei evitare di doverlo rifare.
 
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