[FOTO] in azione delle nostre enduro/AM, parte quinta

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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JoRo

Biker superioris
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Sender cf 8.0 - motorino
Beh il mondo mi pare stia discretamente dopo 110 anni :smile: :smile:
Mi auto correggo, mi sa che intendi l'altitudine :mrgreen:
 

miciolo

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SU E GIU' PER LA VAL RENDENA (TN)

Il week end appena trascorso io e Paolino decidiamo di andare a svegliare l'Ila che si sta godendo la frescura in quel di Carisolo in Val Rendena.
Partenza "intelligente" da Piacenza il venerdì sera, con le immancabili code sulla SS45bis a Brescia.
Per l'occasione Ila unisce al giro del Lago di Valagola, che facciamo solitamente, anche la risalita alla Malga Ritorto passando per Madonna di Campiglio.

Sabato mattina, bei freschi e riposati, partiamo:



la salita sulla strada vecchia per Sant'Antonio e poi verso il Lago di Valagola è tranquilla e non faticosa.

al lago:



ancora qualche pedalata per raggiungere il sentiero che a ritroso ci riporta verso Sant'Antonio:



qualche breve tratto lo si fa a spinta:



con belle vedute sulla Presanella:



su le protezioni:



e scendiamo a valle sui trail Circinnà e Cavradoss:





...sosta pappatoria di lamponi:



e via verso Madonna di Campiglio:



Arriviamo in prossimità della Malga Ritorto zigzagando tra i vari merenderos:



fatto qualche centinaia di mt in direzione Malga Milegna la confusione sparisce e siamo solo noi con il Gruppo del Brenta:









l'attrazione principale è il Gruppo del Brenta che si rivela in tutta la sua bellezza:



con i suoi Sfulmini:



La discesa dalla Milegna sul sentiero che porta a Sant'Antonio è da antologia; quello che invece da Sant'Antonio, tagliando la strada vecchia scende a Pinzolo, lo è ancora di più!!:



...dolce finale....





Abbiamo opportunamente evitato i sentieri non permessi percorrendone altri lo stesso molto divertenti. Percorrerli in agosto, a mio avviso, vuole dire prestare il fianco ad inutili discussioni.:espulso!:
....meglio percorrerli fuori stagione!! :medita:

@beep beep : tutte le foto sono QUI

Un grazie alla ila's mum per l'ospitalità e soprattutto per averci fatto fare, il giorno dopo, un girettino a piedi di 10 km, ...così per smaltire l'acido lattico del giorno prima...:bacetto:
 

miciolo

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ALTA VAL NURE (PC/PR/GE)

Il giro fatto ieri, in compagnia di Ila e Paolino, è a mio avviso il + bel giro che si possa fare sul nostro Appennino da un punto di vista escursionistico.
Essenziale è scegliere la giornata con meteo perfetto e la compagnia giusta in quanto si pedala ma si spinge anche, il tutto ripagato dalla bellezza dei luoghi.
Chi fa parte della categoria allergica a mettere il piede a terra ignori questo post.
Partiamo già in quota dal Passo dello Zovallo al confine tra le province di Parma e Piacenza.
Passando nelle adiacenze di Fontana Gelata ora si può raggiungere Lago Nero pedalando grazie alla sistemazione del sentiero:



Il successivo tratto sino in cima al Monte Bue inizialmente è con bici a spinta /spalla ma poi si pedala:



Dal Monte Bue scendiamo sulla selletta sottostante:



per arrivare sul Monte Maggiorasca:



spettacolare:









Passiamo alla Rocca del Prete, altro posto iperpanoramico:



Dopo aver fatto il pieno di energia, grazie alla torta del Rifugio di Prato Cipolla, su sentieri lisci come un biliardo raggiungiamo Passo Crociglia.

Passaggio tra i lamponi:



Nostra prossima meta è la Ciapa Liscia dove, in prossimità delle sorgenti che sgorgano direttamente dalla parete, alleggeriamo gli zaini fulminandoci i panini:







Breve tratto a spinta e raggiungiamo la particolarissima Valle Tribolata:



Altro bel tratto a spinta/portage di 20 minuti circa per raggiungere il Groppo Rosso:







Ultima fatica per raggiungere la sommità del Monte Roncalla:



Ora il rientro via Fontana Gelata è sul solito sentiero, anche questo di recente sistemazione.
Ora si fa tutto in sella:





Tutto questo in 30 km x 1300mt D+ con bitume zero.

Tutte le foto x avere un'idea + completa dei luoghi sono QUI
 

miciolo

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TETE DE PANEYRON (UBAYE) FR

E' da quasi un anno che, dopo essere stati nel Queyras, a me e Ila è entrato il tarlo Ubaye.
Una regione in Francia appena oltre il confine che, a patto di essere disposti a spingere/portare le bike, ti regala sentieri in quota sin oltre i 3000 mt.
La traccia del giro di questo post si trova con facilità in rete;
noi per non sbagliare l'abbiamo presa dal sito Cicloalpinismo apportando alcune modifiche al fine di renderlo un po' più umano e più consono alla nostra età.

Lo start è dal Col de Vars ( alt.2108 mt). Perdiamo subito quota scendendo a recuperare una sterrata che presenta numerosi tratti in discesa e salite facilmente pedalabili:



La comoda sterrata in salita si trasforma in sentiero dalla pendenza accentuata:



più ci alziamo e più il sentiero si addolcisce:





Svalichiamo alla Crete des Couniets e davanti ai nostri occhi si presenta un traverso da antologia, stretto ma sempre pedalabile a patto di non guardare giù:





Il bel traverso ci porta al Col Serenne dove inizia il primo feroce portage del giro, breve (150 mt D+) ma tremendamente ripido:



Ila si ricorda che in passato strimpellava la chitarra:



Superato questo primo tratto a spinta scatta la commozione; un traverso lunghissimo in cresta con una percentuale molto alta di ciclabilità:













Sul nostro tragitto il Lac d' Etoile:



si continua a salire e a scendere in un ambiente unico, complice anche il meteo perfetto.



Ecco un altro laghetto:



E dopo l'ennesima spallata, molto sofferta dall'Ila, raggiungiamo la nostra meta, la Tete de Paneyron (mt 2785 alt.)



a dire il vero, ai fini statistici, abbiamo raggiunto anche la quota 2821 mt ma non ho trovato in rete il nome del monte.

Ora ci aspetta una discesa da leccarsi i baffi, molto flow ma anche in alcuni tratti molto ripida:





Dopo aver perso quota il rientro al Col de Vars è ordinaria amministrazione.

E la prima è andata!!!
 

miciolo

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TETE DE LA FREMA (UBAYE) FR - 3151 MT

Oggi escursione alla scoperta del primo 3000 dell'anno in terra transalpina.
La Tete de la Frema con i suoi 3151 mt si trova nelle Alpi Cozie sullo spartiacque tra Italia e Francia e divide la Val Maira (CN) dalla Valle dell'Ubaye.
Partiamo di buonora causa i soliti siti meteo che prevedono temporali nel pomeriggio ed alle 7:30 siamo in sella al paesino di Foillouse (mt 1900).

Percorriamo inizialmente un sentiero tra i pascoli:



balzano all'occhio le numerose stelle alpine:



transitiamo anche in prossimità della casa del pastore:



Si continua a salire alternando tratti pedalati a tratti di portage al cospetto del Brec de Chambeyron:











e siamo ai 2752 mt del Pas de la Couletta con il sottostante Lac Premier:



ancora qualche centinaio di metri:



e si presenta anche il Lac Long:



Ancora un piccolo sforzo e siamo ai 2.927 mt del Col de la Gypière:



Un breve tratto in sella



e siamo pronti per la spallata finale alla Tete de la Frema proprio davanti a noi:





i 200 mt di portage, tra gli incitamenti degli escursionisti, passano alla svelta e ci ritroviamo in cima:







La vista è spaziale:



Per la discesa ci aggiorniamo a domani.....
 

miciolo

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TETE DE LA FREMA
La discesa


Dopo aver raggiunto la nostra "Cima Coppi" e aver scambiato quattro chiacchiere con i numerosi escursionisti sia Italiani che Francesi ci prepariamo per la discesa.
Anzi Ila si prepara per la discesa, io come son salito scendo. Le protezioni sono rimaste a casa ma tanto in caso di caduta qui non servono. :prega:

X scendere al sottostante Col de la Gypière abbiamo due tracce; noi preferiamo ritornare per la via percorsa anche in salita, via più aerea ma meno ripida e soprattutto meno frequentata dagli escursionisti:





Uno sguardo all'alta Val Maira:



e si scende sempre con la massima attenzione:







durante la discesa si ha l'opportunità di ammirare il bel Lago dei nove colori:





Il sentiero tecnicamente non è difficile, ...solo un po' esposto:









Dal Col de la Gypière il sentiero si addolcisce ulteriormente:



in prossimità del Lac Long:



una libidine lasciare andare la bici su questi sentieri:



ci lasciamo alle spalle il nostro Chambeyron, che ci ha accompagnati per tutto il giro











Il sentiero ed il divertimento terminano a Foillouse dove recuperiamo la Ila mobile.

Grazie a tutti quelli che leggono queste righe e guardano queste foto :balla-co:
 

cer-mtb

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basta che sia mtb...
...semplicemente fantastico!! Che bei giri che fate...;-)
"una libidine lasciare andare la bici su questi sentieri"....li definirei sentieri "commoventi":mrgreen:
La prima di settembre saremo anche noi in val Maira..
 
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La prima di settembre saremo anche noi in val Maira..
...e fate bene!!!
Di sicuro non troverete cancelli o tornelli vari come succede in certe zone del Nord Est.
Di sicuro non troverete merenderos che, forti del fatto che magari vi trovate su un sentiero vietato, vi vengono a fare la morale. Non ci sono impianti di risalita!!!
Nessuno ti obbliga a percorrere strade sterrate e sentirti un fuorilegge appena metti la ruota su un sentiero.
Per tutti questi motivi sono già diversi anni che preferiamo passare le nostre vacanze in Piemonte/Francia dove non sei visto come il barbaro invasore ma anzi ....quasi come un marziano!!.
X la Val Maira, una delle valli cuneesi che mi è rimasta nel cuore puoi consultare per gli itinerari il sito:
https://www.cicloalpinismo.com/p/elenco-itinerari.html
Buona vacanza:prost:
 

cer-mtb

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basta che sia mtb...
...tutto vero...e incredibile!!
Grazie per il link, che conosco bene..
Comunque già conosciamo un po' perché siamo stati anche l anno scorso..
Stupendo ;-)
:prost::prost:
 
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LE GRAND BERARD (UBAYE) FR - 3.046 mt

Altra escursione nella Vallata dell'Ubaye alla ricerca del secondo tremila.
La scelta cade sul Grand Berard, montagna delle Alpi Cozie, che con i suoi 3.046 mt fa proprio al caso nostro.

Partiamo dalla Cappelletta nei pressi di Saint'Anne ed iniziamo a pedalare su un comodo sterrato che si trasforma presto in sentiero:



un po' a spinta:



un po' a spalla:





un po' anche pedalando, vediamo la nostra meta davanti a noi:



Arriviamo con le nostre bike al Pas du Reverdillon (mt 2.825) dove proseguiamo a piedi in direzione cima del Grand Berard a 3.046 mt.
Ben contenti di lasciare le bici al passo per affrontare gli ultimi 220 mt D+ catalogati EE/F tra un mare di sfasciumi e anche alcuni tratti verticali:





e siamo in cima!!!



la discesa non è semplicissima:



ma la portiamo a casa e siamo pronti a recuperare le bike per affrontare il lungo vallone: un single trail che in 7 km ti fa scendere di 1.100 mt D- e dove c'è di tutto: pietraie, curve e tornanti, pascoli; il tutto sempre all'insegna del flow:





















Arrivati nel bosco il fondo del sentiero diventa moquette di aghi di pino:



Durante tutto il giro abbiamo visto sei escursionisti (3 + 3).

Non male per essere ancora in Agosto ;-)
 

miciolo

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CHAPEAU DE GENDARME (UBAYE) MT 2.682 - FR

Altro classico del cicloalpinismo transalpino è la risalita allo Chapeau de Gendarme che, con i suoi 2.682 mt, domina la media Vallata dell'Ubaye.
Chapeau de Gendarme perchè da qualche angolazione la montagna ricorda il copricapo di Napoleone e dei gendarmi in genere.
Lo start è dai 1.135 mt slm di Barcelonnette dove guadagniamo quota prima su una fresca sterrata nel bosco e poi su sentiero che, tra i calanchi, ci conduce a Le Super-Sauze 1700:



ma dai, è anche l'ultimo giorno di apertura degli impianti. Vuoi non sfruttarli?
Ci leviamo 500 mt di pallosa sterrata di servizio alle piste da sci con la seggiovia;-)



Scesi dalla seggiovia percorriamo un bel trail:



che ben presto inizia a salire:



negli ultimi 600 mt lineari si supera un dislivello di 300 mt D+:





la salita è impegnativa ma con i dovuti tempi raggiungiamo la cima:



il tempo di alleggerire lo zaino del nostro pranzo, di mettere le protezioni e siamo pronti per la discesa:



sotto lo sguardo di curiosi escursionisti:



dopo un primissimo tratto un po' "ruvido" il sentiero diventa ciclabile:





...ma qualcosa non torna; il giro preparato prevedeva un breve tratto di via ferrata che non abbiamo fatto.
Un'occhiata al GPS e ...siamo sul trail sbagliato, vediamo il trail giusto sull'altro versante. :soffriba::pirletto:
Peccato che tra noi e il sentiero giusto ci sia in mezzo un canalone che, con fatica, riusciamo a superare tra un mare di sfasciumi :free::



E siamo ritornati in traccia :yeah!:







il tempo di scambiare due chiacchiere anche con un gruppo di giovani stambecchi:



altre immagini QUI

...un po' stambecchi li siamo anche noi, per necessità:



il sentiero diventa bellissimo:







Raggiungiamo la Ila-mobile salvi!!
Altro bel girone!! :-?:
 
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