Difficoltà in discesa consigli

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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dario979

Biker novus
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Prima di tutto credo tu debba iniziare ad uscire da solo per prendere confidenza col mezzo, non puoi pensare di uscire con gli amici che magari sono navigati e di tenere il loro passo, soprattutto se adesso ti ritrovi con la paura di cadere. Finchè non sconfiggi questa non riuscirai mai ad avere una guida fluida.
Secondariamente non esiste che esci con le scarpe da ginnastica con pedali spd, personalmente lo faccio solo se vado a prendere il pane o a bere un caffè veloce con la bici, ma se consideri che in discesa le scarpette vanno lasciate attaccate ai pedali ti ho già detto tutto.
Terza cosa come già ti hanno detto in molti: 50km/h in discesa su sterrato con una xc o di fronte a te hai il mare e lo sterrato è tirato come una tavola da biliardo oppure daresti del filo da torcere anche Greg Minnaar.
Il reggisella fisso personalmente non lo vedo come un problema, i nuovi assetti permettono di andare in fuorisella abbastanza agevolmente, testato personalmente questa settimana in una scalinata con notevole aumento di pendenza negli ultimi 10 gradini, pensavo di ribaltarmi e invece sono riuscito ad arretrare agevolmente e lasciarmi il timore di trovarmi la bici sopra il casco alle spalle.
Mettiti da solo su strade non troppo complicate e impara a prendere confidenza col mezzo ovviamente a velocità contenute. Andar veloce sono capaci tutti, ma non tutti sanno frenare al punto e nel modo giusto.
Si le scarpe le ho prese subito ovviamente, ma al momento dell'accaduto ne ero sprovvisto...li ho fatto un grandissima cazzata...
 

dario979

Biker novus
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Certo boh, leggere nello stesso topic e dalla stessa persona "paura di cadere in discesa" e "50km/h su sterrato o salti di 50cm" fa parecchio ridere.
Immagino...
Però con questo non sono d'accordo:



Non è un errore mandare i più bravi davanti, anzi, è uno dei modi migliori per imparare a lasciarsi andare.
Anzitutto, copi le loro linee che si suppone siano migliori delle tue, imparando man mano come scegliere quelle ottimali.
Inoltre, per un fattore forse adrenalinico, la spinta a "inseguire" chi sta davanti ti consente di fare a cuor leggere passaggi che da solo o come capofila non faresti, o faresti male, o con troppa paura e/o troppe precauzioni. Invece quando cerchi di stare dietro alla "lepre" ti ritrovi a fare il passaggio alla velocità "giusta" e soprattutto non con lo sguardo rivolto sotto l'anteriore, ma avanti verso il compagno che devi seguire. Ne conseguono, solitamente, passaggi molto più fluidi e rilassati che non se li facessi da solo, facendoti capire che in fondo non erano così impossibili come pensavi.
Io, per esempio, che ho il grosso limite dei ripidi che terminano con curve secche, domenica scorsa ne ho affrontati due in sequenza su un sentiero mai fatto, perché stavo seguendo il tizio davanti a me. Non li avrò fatti benissimo, ma li ho fatti in sella: se fossi stato solo, quasi di certo mi sarei bloccato.
Si sono d'accordo, infatti quando sono uscito da solo sono caduto... il problema è che ora sono un po' più bloccato anche se seguo... cmq vedremo spero di trovare qualche percorso più tranquillo...
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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La questione collarino reggisella per i telai in carbonio non è leva o brugola. Per i telai in carbonio si usa un collarino particolare, o almeno sarebbe meglio usare quello, diverso da un collarino "normale" e che io sappia non esiste a levetta.
La differenza è che i collarini standard stringono su di un solo punto, in pratica stringendo assumono la forma di una goccia, i collarini per i telai in carbonio hanno un sistema particolare che li fa stringere in modo radiale, ovvero diminuisce il diametro che conserva una forma perfettamente tonda.
La cosa diventa davvero molto importante sopratutto se al telaio in carbonio è abbinato reggisella in carbonio
 
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Sciuscia

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La questione collarino reggisella per i telai in carbonio non è leva o brugola. Per i telai in carbonio si usa un collarino particolare, o almeno sarebbe meglio usare quello, diverso da un collarino "normale" e che io sappia non esiste a levetta.
La differenza è che i collarini standard stringono su di un solo punto, in pratica stringendo assumono la forma di una goccia, i collarini per i telai in carbonio hanno un sistema particolare che li fa stringere in modo radiale, ovvero diminuisce il diametro che conserva una forma perfettamente tonda.
La cosa diventa davvero molto importante sopratutto se al telaio in carbonio è abbinato reggisella in carbonio


Il Maestro torna ed elargisce subito una grande perla :adore!: .
 
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markxxx79

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La questione collarino reggisella per i telai in carbonio non è leva o brugola. Per i telai in carbonio si usa un collarino particolare, o almeno sarebbe meglio usare quello, diverso da un collarino "normale" e che io sappia non esiste a levetta.
La differenza è che i collarini standard stringono su di un solo punto, in pratica stringendo assumono la forma di una goccia, i collarini per i telai in carbonio hanno un sistema particolare che li fa stringere in modo radiale, ovvero diminuisce il diametro che conserva una forma perfettamente tonda.
La cosa diventa davvero molto importante sopratutto se al telaio in carbonio è abbinato reggisella in carbonio


Tipo questo che ho sulla enduro , ma serve per telai in carbonio ( ce l'ho perché me lo ha regalato il sivende con l'acquisto della sella )
 

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tetonazionale

Biker superis
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Scusate non ho intenzione di accendere un flame... Ma.... Perché usare il carbonio per un telaio da MTB? Che collarino a parte è soggetta a cadute e urti trasversali magari su corpi appuntiti ecc ecc? Posso capire in bdc ma in MTB non era meglio un bel telaio in alluminio leggero? Se parliamo solo di peso alla fine il vantaggio sono pochi etti. E se parliamo di reattività anche li a meno di spendere una fucilata non vedo differenze tra un buon alluminio e un carbonio. Sto sbagliando?

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dario979

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Scusate non ho intenzione di accendere un flame... Ma.... Perché usare il carbonio per un telaio da MTB? Che collarino a parte è soggetta a cadute e urti trasversali magari su corpi appuntiti ecc ecc? Posso capire in bdc ma in MTB non era meglio un bel telaio in alluminio leggero? Se parliamo solo di peso alla fine il vantaggio sono pochi etti. E se parliamo di reattività anche li a meno di spendere una fucilata non vedo differenze tra un buon alluminio e un carbonio. Sto sbagliando?

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Guarda io alal fine mi sono fidato dei consigli... certo... secondo me ho speso molto e ho qualcosa ben sopra alle mie capacità, ma non saprei risponderti con vera congnizione di causa.
 

Anto00RR

Biker grossissimus
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Te lo dico per esperienza personale conta fino a 10 prima di fare certe cose, goditi il giro...fino a 2 mesetti fa io e qualche mio amico a ogni giro scendevamo come se non ci fosse un domani, senza toccare i freni e senza la minima paura, c'erano tratti dove sfioravamo i 50 e prendevamo le curve al massimo senza neanche riflettere sullo strapiombo di x00 metri che stava all'esterno, tanto che gli amici "responsabili" ci prendevano per pazzi; conta che io e questi miei amici abbiamo tutti delle xc/trail leggere e stavamo dietro a quelli del gruppo con le enduro, senza integrale ma semplicemente con casco da xc e nessuna protezione (Da pazzi); qualche volta abbiamo rischiato (e anche di brutto), però senza mai "assaggiare" il terreno. Tutto ciò sino a quando uno dei miei migliori amici ha fatto 20m di volo a 47kmh in un tratto con terra compatta e foglie e con a lato un bello strapiombo, primo giro con la bici nuova (grand canyon) e primo giro col casco (dopo averlo letteralmente obbligato a metterlo); dopo la caduta non ha dato segni di coscienza per 5 minuti abbondanti, dopo si è svegliato e non ricordava affatto cosa fosse successo, graffi dappertutto, casco aperto letteralmente (se non ci fosse stato questo non so..) e la bici semi distrutta. Dopo questa bruttissima esperienza (anche per noi perché lo spavento è stato molto) considerando che un altro mio amico è arrivato lungo su un albero (senza conseguenze) perché tanta era la polvere in aria che non si vedeva nulla abbiamo deciso di usare di più i freni e il cervello, adesso scendiamo alla metà della velocità, con le protezioni, in sicurezza, ci concentriamo sui tratti tecnici piuttosto che su quelli veloci e ci godiamo molto di piu il giro quindi...non correre rischi inutili, il gioco non vale la candela.
Ovviamente questo non significa che devi scendere come una lumaca però ripeto: pensa bene prima di fare una cosa.
Sul discorso della sicurezza: secondo me ti conviene montare un telescopico, imparare a frenare bene e seguire qualche corso di tecnica di guida

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dario979

Biker novus
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Te lo dico per esperienza personale conta fino a 10 prima di fare certe cose, goditi il giro...fino a 2 mesetti fa io e qualche mio amico a ogni giro scendevamo come se non ci fosse un domani, senza toccare i freni e senza la minima paura, c'erano tratti dove sfioravamo i 50 e prendevamo le curve al massimo senza neanche riflettere sullo strapiombo di x00 metri che stava all'esterno, tanto che gli amici "responsabili" ci prendevano per pazzi; conta che io e questi miei amici abbiamo tutti delle xc/trail leggere e stavamo dietro a quelli del gruppo con le enduro, senza integrale ma semplicemente con casco da xc e nessuna protezione (Da pazzi); qualche volta abbiamo rischiato (e anche di brutto), però senza mai "assaggiare" il terreno. Tutto ciò sino a quando uno dei miei migliori amici ha fatto 20m di volo a 47kmh in un tratto con terra compatta e foglie e con a lato un bello strapiombo, primo giro con la bici nuova (grand canyon) e primo giro col casco (dopo averlo letteralmente obbligato a metterlo); dopo la caduta non ha dato segni di coscienza per 5 minuti abbondanti, dopo si è svegliato e non ricordava affatto cosa fosse successo, graffi dappertutto, casco aperto letteralmente (se non ci fosse stato questo non so..) e la bici semi distrutta. Dopo questa bruttissima esperienza (anche per noi perché lo spavento è stato molto) considerando che un altro mio amico è arrivato lungo su un albero (senza conseguenze) perché tanta era la polvere in aria che non si vedeva nulla abbiamo deciso di usare di più i freni e il cervello, adesso scendiamo alla metà della velocità, con le protezioni, in sicurezza, ci concentriamo sui tratti tecnici piuttosto che su quelli veloci e ci godiamo molto di piu il giro quindi...non correre rischi inutili, il gioco non vale la candela.
Ovviamente questo non significa che devi scendere come una lumaca però ripeto: pensa bene prima di fare una cosa.
Sul discorso della sicurezza: secondo me ti conviene montare un telescopico, imparare a frenare bene e seguire qualche corso di tecnica di guida

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Guarda, la mia non è sfrontatezza (anche perché non sono proprio un ragazzino) ma pura incapacità, a parte che sono caduto nuovamente... Ma.quando dico che sono sceso a grandi velocità non è stata per mia scelta ma per incapacità di frenare, sto capendo adesso che ci vuole arretramento anche in frenata per caricare la ruota posteriore, ma la cosa principale è che mentre le persone ( con più esperienza) con cui sono uscito mi hanno detto che si comincia da quei sentieri, in realtà guardando i livelli di difficoltà in rete e parlando con altri invece non sono alla mia portata. Ultima caduta su un ripido e di un centinaio di metri con sassi grossi (simil greto del torrente) non riuscivo a frenare o meglio frenavo ma senza efficacia perché non lo so fare in certe situazioni.
In più ho visto che la sella era completamente arretrata e per cui non riesco a fare fuori sella pena il fatto che poi non riesca a rientrare. Ne concludo che per prima cosa devo cercare percorsi più semplici dove ho il tempo di pensare come muovermi e che devo valutare i consigli che mi vengono dati sul grado di facilità perché è relativa.
 

markxxx79

Biker meravigliosus
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Guarda, la mia non è sfrontatezza (anche perché non sono proprio un ragazzino) ma pura incapacità, a parte che sono caduto nuovamente... Ma.quando dico che sono sceso a grandi velocità non è stata per mia scelta ma per incapacità di frenare, sto capendo adesso che ci vuole arretramento anche in frenata per caricare la ruota posteriore, ma la cosa principale è che mentre le persone ( con più esperienza) con cui sono uscito mi hanno detto che si comincia da quei sentieri, in realtà guardando i livelli di difficoltà in rete e parlando con altri invece non sono alla mia portata. Ultima caduta su un ripido e di un centinaio di metri con sassi grossi (simil greto del torrente) non riuscivo a frenare o meglio frenavo ma senza efficacia perché non lo so fare in certe situazioni.
In più ho visto che la sella era completamente arretrata e per cui non riesco a fare fuori sella pena il fatto che poi non riesca a rientrare. Ne concludo che per prima cosa devo cercare percorsi più semplici dove ho il tempo di pensare come muovermi e che devo valutare i consigli che mi vengono dati sul grado di facilità perché è relativa.

Direi che è la soluzione migliore....
 

AlBike72

Biker cesareus
23/11/13
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Guarda, la mia non è sfrontatezza (anche perché non sono proprio un ragazzino) ma pura incapacità, a parte che sono caduto nuovamente... Ma.quando dico che sono sceso a grandi velocità non è stata per mia scelta ma per incapacità di frenare, sto capendo adesso che ci vuole arretramento anche in frenata per caricare la ruota posteriore, ma la cosa principale è che mentre le persone ( con più esperienza) con cui sono uscito mi hanno detto che si comincia da quei sentieri, in realtà guardando i livelli di difficoltà in rete e parlando con altri invece non sono alla mia portata. Ultima caduta su un ripido e di un centinaio di metri con sassi grossi (simil greto del torrente) non riuscivo a frenare o meglio frenavo ma senza efficacia perché non lo so fare in certe situazioni.
In più ho visto che la sella era completamente arretrata e per cui non riesco a fare fuori sella pena il fatto che poi non riesca a rientrare. Ne concludo che per prima cosa devo cercare percorsi più semplici dove ho il tempo di pensare come muovermi e che devo valutare i consigli che mi vengono dati sul grado di facilità perché è relativa.
Per esattezza direi che si fa arretrare il corpo durante la frenata per bilanciare le masse/peso che si spostano avanti per non metterer in sovacarico l'anteriore, per di piu su un terreno instabile. Un sovracarico mette in crisi l'anteriore e di colpo puo perdere aderenza, e come minimo, si perde direzionabilita ed eficenza frenante.
Cosi facendo, di conseguenza si carica di piu anche il retrotreno, che aiuta nella stabilita.
 
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maxfrusciante

Biker superioris
29/3/12
846
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Verona
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Trek
A tal problema ti do 3 consigli, poi vedi tu se ne trovi uno utile:
1) Corso Mtb;
2) Fai pratica tanta pratica e impara a cadere, tanto si cade sempre anche quando sai andare bene...esercitarsi a cadere ti salva il c..o tante tante volte...;
3) Compra un reggisella telescopico ma dipende dalla tua seduta e dalle geometrie della bici...io sulla mia 29' nn ho mai potuto montarlo...


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franchi

Biker tremendus
12/6/10
1.341
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BG
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Fathom 29r 0
Scusa ma come ci si esercita a cadere?
Ti butti giu' apposta?

A tal problema ti do 3 consigli, poi vedi tu se ne trovi uno utile:
1) Corso Mtb;
2) Fai pratica tanta pratica e impara a cadere, tanto si cade sempre anche quando sai andare bene...esercitarsi a cadere ti salva il c..o tante tante volte...;
3) Compra un reggisella telescopico ma dipende dalla tua seduta e dalle geometrie della bici...io sulla mia 29' nn ho mai potuto montarlo...


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step90

Biker superis
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Catanzaro
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Vitus sentier vr+ 27
Non si deve mai esagerare in mtb, a meno che non si fa una gara pagata a peso d'oro..
Le discese su sterrato sono molto insidiose rispetto all'asfalto, si può conoscere benissimo la propria bici e le proprie capacità, ma non si conosce il fondo su cui si posano le gomme, e anche se ci si va 100 volte il fondo cambia sempre sopratutto dopo le piogge.
Andando a 30kmh si riescono a vedere bene gli ostacoli e la traiettoria più pulita. A 50kmh la visione del terreno è già molto sfocata e serve molta più concentrazione affaticandosi velocemente e la finestra di tempo per decidere di trovare ed effettuare la scelta migliore si riduce drasticamente.
A 100kmh l'unica cosa che può salvare la pelle è l'automatismo delle azioni che permettono di appunto di salvarci.
Più ci si allena nelle azioni per salvarci in caso di errori o emergenza e più diventano automatiche.
Quindi prima di gettarsi a 50kmh nei burroni è sempre meglio aver fatto 1000 km di discese a 20 o 30 kmh e aver già fatto il percorso a velocità bassa almeno 3 4 volte per capire anche come può cambiare il percorso e sopratutto la vegetazione che è quella che spaesa sempre.

Scusa ma come ci si esercita a cadere?
Ti butti giu' apposta?
Io non mi sono mai esercitato a cadere, al contrario mi sono esercitato sempre a restare o in sella e mantenere o riprendere il controllo del mezzo quando si perde o al massimo a finire con i piedi per terra e la bici chissà dove.
Infatti le uniche volte che mi è capitato di prendere stecche anche a 40kmh è stata sempre e solo la bici a cadere e non io che che sono rimasto in piedi. Sarò come i gatti? Boh..
Una cosa utile però è imparare proprio a mollare la bici e scansarsi di colpo.
Il difficile è farlo se si impunta l'anteriore..
 
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AlessioDH

Biker novus
30/3/16
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Calco lc
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Nukeproof mega 2015
Senza offesa per quelli che girano con le bici da cross country peró secondo me se non se bravo a girare in bici perchè non ti sei preso una bici da all mountain/trail con cui secondo me ti ci divertiti di più,ti permetteva di più e poi per via della geometria più slanciata non avrebbe dato l'impressione di cappottarti in avanti quando vai in discesa. Altra cosa secondo me essendo tu un neofita la bici i carbonio non ti serve proprio a niente,anzi non serve alla maggior parte dei cross countrysti che non fanno gare ma girano solo per passatempo. Questo è il mio pensiero,sarà che sono un ragazzo giovane e non capisco tanto quelli che girano i discesa con la sella in gola che peró hanno la bici in carbonio e quindi pensano di andare forti...
Qualche consiglio per la discesa:
Un solo dito sul freno,impara a conoscere i propri freni,prendere dimestichezza con la propria bici,peso indietro nei tratti ripidi e mai farsi prendere dal panico mentre si gira in tratto sopra le proprie capacità(altrimenti la caduta è assicurata) e poi comunque so che magari questa cosa per nel cross country è vista come una bestemmia,ma se non hai sicurezza in discesa ti consiglio di provare ad usare dei pedali flat in modo da avere i piedi liberi i caso di emergenza(a meno che non sai sganciare velocemente e quando voi il piede con i clipless)


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