Scusa, ma a me il concetto espresso da
@ilmaio pare un po' diverso: su percorsi asfaltati un mezzo diverso dalla bdc può andare se lo usi per farci brevi sgambatine così, giusto per tenersi in forma. Poi magari ho inteso male io eh, ma dicendo
"[...] se invece si usa la bdc per andarsene in giro in tranquillità, [...], solo per fare un po' di movimento e tenersi in forma, allora sì." (cit.) personalmente capisco che una stradale diversa da una bdc va bene solo se si hanno obiettivi estremamente bassi. Se ho capito male, vi prego di correggermi...!
Tralasciando il discorso sulle fitness o mtb depotenziate che dir si voglia, che abbiamo capito che a
@ilmaio piacciono ma non vedo perché ritenerle l'unica soluzione sensata per il 99% dei cicloamatori e tutto il resto è moda, né perché ribadirlo in ogni thread della sezione
gravel, ci sono anche altri utilizzi principalmente stradali della bicicletta oltre a quello agonistico o filo-agonistico e quello da jogger a due
ruote...e spesso per questi utilizzi si è meglio accompagnati da una bici che non è una bdc.
A me ad esempio delle gare, delle medie orarie, di scannarmi coi compagni di uscite non me ne frega una beata mazza, ma ho una passione per i giri lunghi, magari di più giorni e spesso in solitaria, per le salite e il collezionare passi, per scendere a ritmo allegro, arrivare lontano -che implica il non andare troppo piano- e vedere posti nuovi, senza che un po' di vento contrario o qualche km di sterrata me lo impedisca; mi piace però anche saltare in sella ogni volta che ho un'oretta libera senza sentirmi piombato da una bici adatta solo a viaggiare. Un utilizzo del genere è lontano sia dall'assillo del cronometro che dalla passeggiatina per smuovere un po' i muscoli.
E infatti, dopo aver usato per anni una bdc su strada e una gravel su sterro -oltre ad una dropbar 29er rigida per giri lunghi e viaggi in montagna- mi sono fatto una telaio apposito. Ora, tralasciando la geometria di sterzo particolare (che ho voluto perché preferisco avere ciò che mi può servire durante il giorno a portata di mano in una borsa anteriore), qualsiasi gravel non troppo fuoristradistica, montata con un paio di ruote leggere e di gomme lisce ampie e scorrevoli è perfettamente adatta allo scopo...che poi mi sembra molto simile a quello descritto dall'OP.
Il maggior peso è ampiamente compensato dal maggior comfort, soprattutto quando si pedala per tante ore, e anche sulle brevi distanze si perde molto poco. Mi è capitato anche di uscire in gruppo, come al solito arrancando in pianura e allungando in salita. Non sono neanche tanto convinto che servano due set di gomme: a meno di non voler osare sterrati più da mtb che da gravel, un paio di gomme lisce sui 40mm gonfiate con criterio ti scarrozzano ovunque senza particolari problemi, e stando attenti a sceglierle leggere e scorrevoli (e questa è la nota dolente: ce ne sono poche sia larghe che "supple", e costicchiano) le velocità su asfalto, ciclocomputer alla mano, non sono inferiori rispetto a di un paio di 25/28mm di buona qualità e sicuramente migliori rispetto a quelle di un set di gommine da bdc economiche.
Infine, per questo tipo di utilizzi, mai e poi mai vorrei trovarmi un flat sotto le mani: la comodità di poter cambiar presa e quindi posizione, il controllo che la presa bassa regala in discesa, sono manne dal cielo quando passi tante ore in sella.
Quindi, per concludere, secondo me una gravel, o meglio ancora una bici pensata per essere confortevole su molti fondi e molte diverse distanze, può benissimo essere costruita in modo da essere altamente prestazionale e estremamente divertente senza bisogno di continui rimaneggiamenti (gomme, rapporti...) in base a durata e tipologia di percorso, ponendo pochi limiti e dunque espandendo sensibilmente il range di utilizzi rispetto a mezzi più specifici, rimettendoci quasi nulla sul fronte della velocità pura su asfalto rispetto ad una bdc.