Punt Il sabato mattina, da Pinerolo (Val Pellice, Chisone, Germanasca)…

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Se settembre mantiene una condizione meteo favorevole, vorrei organizzarmi un’ultima “gita fuori porta”, con l’intenzione è quella di vedere un posto nuovo: Pian del Re.
Non mi sto a complicare la vita per la salita, volendo fare tutto pedalabile e senza spenderci troppo tempo, quindi salgo di asfalto (l’intento principale per questa volta è la nuova meta).

Ma per scendere vorrei sdoppiare il percorso quanto più mi è possibile, sfruttando sterrate, sentieri e quanto offre la zona, sempre con l’intento di non fare un giro troppo arzigogolato per andare a pescare tracce che deviano troppo dalla via ideale, che permette di svolgere in giro in un arco di 4÷5 ore max. Pescando su internet ho trovato una serie di tracce, da cui ho estratto il collage allegato.

Qualcuno sa dirmi se c’è qualche porzione da evitare o consigli a contorno?

Grazie anticipatamente!
 

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Se settembre mantiene una condizione meteo favorevole, vorrei organizzarmi un’ultima “gita fuori porta”, con l’intenzione è quella di vedere un posto nuovo: Pian del Re.
Non mi sto a complicare la vita per la salita, volendo fare tutto pedalabile e senza spenderci troppo tempo, quindi salgo di asfalto (l’intento principale per questa volta è la nuova meta).

Ma per scendere vorrei sdoppiare il percorso quanto più mi è possibile, sfruttando sterrate, sentieri e quanto offre la zona, sempre con l’intento di non fare un giro troppo arzigogolato per andare a pescare tracce che deviano troppo dalla via ideale, che permette di svolgere in giro in un arco di 4÷5 ore max. Pescando su internet ho trovato una serie di tracce, da cui ho estratto il collage allegato.

Qualcuno sa dirmi se c’è qualche porzione da evitare o consigli a contorno?

Grazie anticipatamente!

Il percorso che hai tracciato è ok, ma fermati al Pian del Re. Se vuoi salire fino al lago di Fiorenza lascia la bici al Pian del Re e prosegui a piedi, il sentiero altrimenti ha ciclabilità ridottissima ( a scendere, a salire, ciao). Per il resto hai tracciato le uniche opzioni decenti per tornare giù. E' un giro che non farei mai, al Pian del Re ci vado in bdc almeno quell'asfalto ha un senso, visto che la discesa fatti salvi i primi 200m di disl non ha alcun interesse paesaggistico e tecnico (oltre forse al pezzetto a valle di Crissolo verso Oncino/San Giacomo).
Se proprio vuoi farlo, in salita, devia verso Ciampetti, poi raggiungi Ostana-Villa, da lì scendi un poco e risali per Ciampagna e Borgo di Crissolo, su stradina tranquilla e più bella della provinciale principale di fondovalle e per qualche minuto ti puoi anche illudere di fare un bel giro in mtb.
Se la prendi in ottica cicloturistica ok, può anche essere interessante... ;-) o-o
 
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Il percorso che hai tracciato è ok, ma fermati al Pian del Re. Se vuoi salire fino al lago di Fiorenza lascia la bici al Pian del Re e prosegui a piedi, il sentiero altrimenti ha ciclabilità ridottissima ( a scendere, a salire, ciao). Per il resto hai tracciato le uniche opzioni decenti per tornare giù. E' un giro che non farei mai, al Pian del Re ci vado in bdc almeno quell'asfalto ha un senso, visto che la discesa fatti salvi i primi 200m di disl non ha alcun interesse paesaggistico e tecnico (oltre forse al pezzetto a valle di Crissolo verso Oncino/San Giacomo).
Se proprio vuoi farlo, in salita, devia verso Ciampetti, poi raggiungi Ostana-Villa, da lì scendi un poco e risali per Ciampagna e Borgo di Crissolo, su stradina tranquilla e più bella della provinciale principale di fondovalle e per qualche minuto ti puoi anche illudere di fare un bel giro in mtb.
Se la prendi in ottica cicloturistica ok, può anche essere interessante... ;-) o-o


Grazie mille!
Non ho bdc, quindi mi adatto ;-) .
 

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Grazie mille!
Non ho bdc, quindi mi adatto ;-) .

Se vuoi rendere il giro un poco più interessante ed evitare strade principali e toglierti un po' dal fondovalle, potresti partire dal ponte al bivio per Oncino, salire quindi a Oncino-Meire Tirolo-Punta Tivoli da cui si gode di ottima vista sul Viso, per poi scendere su sentiero a Crissolo e da qui andare al Pian del Re. Per la discesa va bene poi seguire quella che hai tracciato. Così facendo ti eviti bitume a/r da Paesana.
 
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Tour verso Pian del Re fatto e non mi è affatto dispiaciuto (sarà per me l’effetto novità!).
Ascesa che appaga gli occhi per il panorama che si andava aprendo man mano che si saliva (e pazienza se era asfalto); piuttosto mi sarei aspettato un discreto traffico quantomeno di bdc ed elettriche, pensando che fosse per queste una meta ultra-rinomata, invece incrociate in tutto 4-5 bdc. Sarà che era un sabato (22 settembre), seppur spettacolare come clima e meteo.
Salita al lago Fiorenza, quasi esclusivo di portage (ma ne vale la pena, tanto è vicino) e discesa fatta in sella al 50%, con tanto di capitombolo!:scassat:
(Vabbè una volta l’anno ci sta e questo era quello del 2018) :mrgreen:.

Poi diversi chilometri di single-track (quindi più di 200 metri di dislivello), mai banale, tant’è che nella prima porzione c’è qualche passaggio per me sopra le righe, che mi sono fatto a piedi. Insomma…: divertito!
E se fosse più a portata di mano credo che sarebbe per me un classico da ripetere annualmente.

p.s. Zona piaciuta talmente tanto che il giorno seguente ci ho voluto portare tutta la famiglia, in versione trekking, facendomi (da solo) il giro dei laghi.Alcune foto sotto sono anche di parte di quel giro.

DSCN0463_ok.JPG DSCN0503.JPG DSCN0510_ok.JPG DSCN0464_ok..JPG DSCN0466_ok..JPG DSCN0535_ok.JPG
 
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ho mantenuto la sterrata fino a quota 1740 metri, ovvero dove intercetta il sentiero 222 (GTA) che scende da Punta Muret e scende verso Granero: 2.7 km di piacevole sentiero, con dislivello negativo totale di 570 metri, quasi tutto in sella [...] Da lì io ho puntato verso Bovile tramite il sentiero di valle (si risale 150 metri in 2 km, quasi tutto su sentiero, a spinta per qualche decina di metri se si opta di passare attraverso Bovile).
Infine l'ultima porzione di sentiero (il più tosto tecnicamente) che scende fino a borgata Rey, in 1.6 km e 160 metri di dislivello.
Quindi in totale circa 6 km di percorso quasi tutto su sentiero, che vale la fatica dell'ascesa a quota 1740.
In futuro voglio approfondire meglio come completare dalla borgata Rey, la discesa verso Pomaretto (il poco tempo residuo non mi ha permesso di sperimentare troppo, ma sulle Fraternali pare ci siano più alternative, tra SV/200 e VR/234)

Domattina voglio provarlo! O forse mi conviene buttarmi sul 222 di cui avevi parlato successivamente (v. citazione sotto)?

Sentiero 222: fatelo!

Oggi era il giorno che gli avevo dedicato e finalmente l’ho portato a termine, con soddisfazione perché ne vale la pena. Partito da quota 1730 ho lasciato con piacere il solito diretto verso Granero, anche perché lo avevano appena risalito una decina di moto che ne avevano “ruspato” il fondo, con pietre e terra appena rivoltati.
Sostanzialmente come qualità lo paragonerei all’altro, forse un pelino meno difficile (basti dire che io l’ho fatto interamente in sella), considerando che la parte alta è con fondo compatto e bello liscio, senza alcuna difficoltà e se non fosse per una buona pendenza lo si potrebbe classificare come facile. Poi man mano che scende si aggiunge un po’ di pepe, sempre di più, visto che si fa più scalinato e sinuoso, quindi anche gli amanti del tecnico avranno modo di rifarsi.

Il bello è che giunti a Traverse non finisce lì. Io avevo l’intento di puntare verso San Martino e da qui fare il traverso che scende verso Perrero (come da carta Fraternali), ma ho imboccato invece un’altra via che puntava nell’altra direzione, sbucando al borgo di Villasecca superiore, divertente anch’essa! Poco male; un giorno rifarò il 222 e questa volta cercherò meglio l’altra via per Perrero, per metterle a confronto.

La zona è una continua scoperta; questa opzione vale 800 metri di dislivello in gran parte su sentieri, piacevolissimi, a parte i polsi abbastanza provati per quanto ho utilizzato i freni.
 

mbike

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Domattina voglio provarlo! O forse mi conviene buttarmi sul 222 di cui avevi parlato successivamente (v. citazione sotto)?

Dunque gli ultimi ragguagli che posso darti:
Se si parla di andare verso Bovile e poi Selvaggio (tramite sentiero che si stacca tra Vrocchi e Grange) sono almeno due anni che non ci metto più ruota, dato che un paio di anni fa ho trovato l'imbocco praticamente occluso da vegetazione alta e per timore quindi di trovarlo sporco successivamente (per mancata manutenzione). Passando negli ultimi mesi l'ho visto invece percorribile (l'imbocco), ma non so cosa ci aspetta poi... (visto anche quanto sotto che potrebbe riguardare un po' tutta la zona).
Per quanto riguarda il sentiero GTA che scende da quota 1740, ne ho parlato più recentemente qui. Poi ci sono tornato il mese scorso e la situazione era un po' migliorata, ma ancora c'erano (meno) tronchi/rami di traverso, anche se qualcuno aveva fatto by-pass. Quell'ultima volta ho svoltato poi su 222 che è andato bene fino alla fine.
 
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Grazie, ti ho letto proprio prima di partire, così ho optato per il 222 su Traverse. Gli alberi caduti sulla parte alta del GTA ci sono ancora, anche se si aggirano con varianti laterali.

Il 222 è carino, soprattutto in basso prima di Traverse. Sono sceso poi diretto verso Perrero (no variante per S. Martino e poi Perrero). Quasi tutto super semplice e largo su fondo erboso.

Circa il sentiero verso Faure che si prende sopra Vrocchi, oggi l'imbocco mi è parso pulito da poco. Non so come prosegua però.
 

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Per me l'opzione migliore è questa:
http://tc.mtb-mag.com/traccia.php?id=464560
Partenza da Villaretto (Roure) con salita per sterrata da Ville Cloze e bel traverso su sentiero che porta alla strada poco sotto Pra Catinat; e discesa dal Selleries per sentiero per Selleiraut e Villaretto (difficoltà iniziale S3, breve; poi S2, poi un lungo S1 e di nuovo S2 nella parte finale).
 

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Per me l'opzione migliore è questa:
http://tc.mtb-mag.com/traccia.php?id=464560
Partenza da Villaretto (Roure) con salita per sterrata da Ville Cloze e bel traverso su sentiero che porta alla strada poco sotto Pra Catinat; e discesa dal Selleries per sentiero per Selleiraut e Villaretto (difficoltà iniziale S3, breve; poi S2, poi un lungo S1 e di nuovo S2 nella parte finale).

Grazie!
La partenza da Villaretto è quella cui avevo pensato, ora mi studio la traccia.
Come vedi la discesa con un frontino?
 

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La parte iniziale dal rifugio al torrente è impestata. Al massimo scendi dalla bici, tanto dura poco. Poi fino alle grange sotto continua a essere abbastanza difficile, ma si fa. Sella giù ;) Da lì a Selleiraut te la godi e anche dopo, fino alla chiesetta, dove le difficoltà aumentano di nuovo, mulattiera ripida con tornanti, ma comunque fattibile.
 

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La parte iniziale dal rifugio al torrente è impestata. Al massimo scendi dalla bici, tanto dura poco. Poi fino alle grange sotto continua a essere abbastanza difficile, ma si fa. Sella giù ;) Da lì a Selleiraut te la godi e anche dopo, fino alla chiesetta, dove le difficoltà aumentano di nuovo, mulattiera ripida con tornanti, ma comunque fattibile.

Ci sono anche alternative di discesa più "easy"? al netto dell'interpretabilità della scala, io S3 in sella non ne ho mai fatti...:oops:
Per di più credo che mi toccherà andarci da solo, quindi vorrei stare bello tranquillo. ;-)
 

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Guarda che è breve. E nulla vieta di farlo a piedi quel tratto. Alternativamente, una volta che ti sei rilassato al rifugio, puoi tornare indietro dalla strada sterrata, una volta in fondo girare a dx sulla strada pianeggiante verso il pratone di Pra Catinat, imboccare a sx il sentiero che scende a Puy e da Puy scendere a Fenestrelle per un bel sentiero quasi tutto scorrevole. Ma dal rifugio alla strada sopra Puy sprechi un bel po' di metri di dislivello su sterrata. Infatti io quando faccio Puy non salgo affatto fino al Selleries.
 
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IL GRANERO MA NON CON PLACCHE GHIACCIATE
Sopra il rifugio Granero, a 2700 m. Quindi, a differenza di quello che ho letto da qualche parte, il povero biker stava salendo. Spingendo o portando, lì è ripido. Forse voleva scendere nel Queyras dal col Sellière. I nevai sono veramente pericolosi, specie con la zavorra della bici.
 

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Sopra il rifugio Granero, a 2700 m. Quindi, a differenza di quello che ho letto da qualche parte, il povero biker stava salendo. Spingendo o portando, lì è ripido. Forse voleva scendere nel Queyras dal col Sellière. I nevai sono veramente pericolosi, specie con la zavorra della bici.
No.. Era salito dal pra-colle della croce sceso a l'echalp e salito al selliere dal vallone del visó.. È scivolato durante la discesa a piedi..
Siamo stati in giro tutta la notte a cercarlo fin quando non è stato trovato a circa 2600 mt sopra il granero.. Quindi a metà tra il rifugio ed il colle selliere.. Aveva quasi finito il giro .
Lo conoscevo molto bene, spesso uscivamo insieme.. Siamo tutti molto scossi dall'accaduto
 
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