A noi biker piace essere turlupinati

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emmellevu

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credo che per il ciclismo e qualsiasi altro "hobby" il prezzo lo facciano le aziende e, raramente, i consumatori perché nella formazione del prezzo la componente "utilità" è molto bassa mentre è alta la componente "figaggine".
Il prezzo lo fanno le aziende per ottimizzare il proprio posizionamento e raggiungere i propri obiettivi (per esempio massimo margine o penetrazione di un nuovo mercato o promozione e sviluppo del brand o ...), tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori.
 

cesare RBO

Biker perfektus
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in realtà certi discorsi di economia non sarebbero di per se particolarmente complessi, anzi... cominciano a diventare più articolati e complessi perché intervengono nel processo (che porta dall'ideazione del prodotto alle mani del consumatore finale) una lunga serie di variabili e soggetti il cui comportamento è legato a fattori locali come pure globali. Fattori anch'essi dipendenti da variabili esterne che possono essere assai mutevoli quando non (virtualmente) imprevedibili... vedi esempio del coronavirus.
In linea di massima con gli, ormai vecchi (che non vuol dire peggiori o sbagliati), stilemi classici del capitalismo il prezzo si componeva (principalmente e mediamente) proprio delle due voci costi (progettazione, di produzione, distribuzione) + congruo margine di ricavo... ogni step intermedio fino ad arrivare al cliente finale caricava sul prodotto queste voci. Il caso limite in negativo era il Monopolio (privato) che infatti nelle economie moderne era tendenzialmente avversato (a volte anche con le cattive) in quanto poteva imporre il prezzo ad capocchiam (cioà fuori da ogni parametro logico) costringendo gli acquirenti a sottostare alle sue logiche ed uccidendo il concetto di libera concorrenza. Gli Stati Uniti sono stati i primi (fine 800) a ravvisare la necessità di imporre regole (antitrust, concorrenza, prezzi calmierati, politiche dell'occupazione e dei salari, controlli di qualità statali ecc) che limitassero gli effetti speculativi più marcati (con risultati assai altalenanti dipendendo in primis dalla qualità della classe politica).
Da qualche decennio il prezzo (il primo prezzo, poi intervengono una miriade di fattori) è semplicemente "il prezzo più alto che la maggior parte dei potenziali acquirenti è disposta a spendere per godere di quel bene o servizio"... ovviamente il modo migliore per alzare considerevolmente quel prezzo è rendere quanto più desiderabile possibile quel bene... e qui intervengono marketing, pubblicità, sponzorizzazioni ecc...
Ormai il prezzo (al dettaglio) di un bene non ha davvero più nulla a che fare con il reale valore (costo di produzione, valore materie prime, distribuzione etc) del bene stesso... quando poi si parla di beni che classicamente venivano definiti "voluttuari" (e le nostre amate bici rientrano perfettamente in questa categoria) il prezzo è "a fantasia" (per modo di dire, ovviamente, nel senso che può avere dei range enormi e totalmente svincolati da valore, costi ecc) e l'unico limite reale è la nostra capacità di spesa (in gran parte aggirabile con l'introduzione di carte di credito e rateizzazione) e la nostra "spinta" (bisogno, desiderio etc) a fare nostro quel bene.
E a proposito di "spinta"... è ovvio che un sistema siffatto funziona e si basa su due grandi cardini:
Il primo è il grado di "insoddisfazione" o soddisfazione temporanea... altrimenti (e vista anche la qualità medio alta delle realizzazioni nel nostro settore) quel bene durerebbe almeno 10 anni prima di sentire la vaga necessità di sostituirlo con qualcosa di meglio o semplicemente di "diverso". (traduzione: saremo perennemente insoddisfatti e alla ricerca di un nuovo momento di appagamento... poi il ciclo riparte e continua:smile:)
Il secondo è l'obsolescenza programmata (per costringere anche il più riottoso ed impermeabile al marketing degli acquirenti) che può essere attuata in vari modi i più comuni sono il classico pezzetto da due soldi che si rompe e devi ricomprare tutto un apparato complesso (a costi elevati e cominci a valutare che forse non ne vale la pena e conviene ricomprare tutto il bene nuovo), il cambio di standard (un classico). Oppure, semplicemente, l'utilizzo di materiali (ottimi e perfino eccelsi di partenza) che per loro stessa natura e composizione con il tempo si degradano e non solo alterano le loro prestazioni ma diventano potenzialmente insicuri (è il caso classico del carbonio, o meglio delle resine associate...)

La percezione conta assai più della realtà... quindi... ;-)
 

cesare RBO

Biker perfektus
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possiamo dire che il sistema è (in generale) stato talmente modellato (la maggior parte delle norme sono state scrritte dalle imprese per le imprese con la classe politica utile solo a ratificarle e promulgarle) sulle esigenze delle imprese che normalmente (a meno di eventi "traumatici particolari) per fallire (o andarci vicino) bisogna davvero impegnarsi e infatti avviene (quasi sempre) a causa di giochi finanziari (accollarsi enormi rischi per mantenere alti i dividendi) o vere e proprie ruberie (un classico delle tante aziende a gestione familiare e familistica anche mooolto grandi) e/o gestione folle e speculativa (ancorpiù quando statali o in parte statali)... gli esempi si sprecano, dall'Alitalia ad Airitaly, l'ILVA o per restare al nostro settore RaceFace, Niner etc... o vogliamo parlare del settore bancario e finanziario?:smile::pirletto:
ma sono andato OT e chiudo... :hahaha: :-P:
 
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Ma te quanto le vuoi pagare delle Brembo P06181? Il costo alla coppia è più o meno quello ma ovviamente ce ne vogliono due di coppie per l'anteriore di un'auto. Le Valeo te le tirano dietro anche a 8€ la coppia, le Bosh arriviamo a 20€.
Avevo capito tutto il set anteriore, se solo una coppia il discorso cambia..
 
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cesare RBO

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certo è che non mi dispiacerebbe affato (mera curiosità intellettuale utile a meglio comprendere dinamiche generali e particolari) avere qualche dato comparativo tipo ricavo medio (per il marchio) per singolo telaio e per bici completa (magari anno per anno) di qualche marchio tipo YT, Canyon (ma anche Cube, Radon, Rose, Ghost), Intense, Santa Cruz, Specialized... :mrgreen:
 

Honestlypino

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Ma te quanto le vuoi pagare delle Brembo P06181? Il costo alla coppia è più o meno quello ma ovviamente ce ne vogliono due di coppie per l'anteriore di un'auto. Le Valeo te le tirano dietro anche a 8€ la coppia, le Bosh arriviamo a 20€.

Ma seriamente le vendono a coppia e non a 4 per entrambe le ruote/lati? :????: ...non ne ho mai prese online,ma in negozio le scatole sono sempre da 4.
 
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si, i ferodi per le auto vengono venduti in confezioni da 4, ovvero per asse anteriore o asse posteriore.
Mai visto che venissero vendute solo 2.
 

giosimario

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Il prezzo lo fanno le aziende per ottimizzare il proprio posizionamento e raggiungere i propri obiettivi (per esempio massimo margine o penetrazione di un nuovo mercato o promozione e sviluppo del brand o ...), tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori.
guarda, che le aziende tengano in considerazione le esigenze dei consumatori mi pare una favoletta.
Semmai le aziende creano le esigenze dei consumatori per poi vendere loro il prodotto targettizzato su quell'esigenza.
L'economia di scala ormai c'entra poco: il valore di una merce ed il suo prezzo sono cose ben distinte.
Per chiarire il concetto faccio un esempio pratico: VW, Audi, seat e skoda.
I bulloni antifurto dei cerchi skoda costano meno di quelli volkswagen che costano meno di quelli audi. Sono sostanzialmente uguali ed intercambiabili (o almeno lo erano quando avevo la octavia). Cambiava la scatola ed il logo.
Non c'è una ragione di merito, ma solo di psicologia sociale.
 

emmellevu

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guarda, che le aziende tengano in considerazione le esigenze dei consumatori mi pare una favoletta.
Semmai le aziende creano le esigenze dei consumatori per poi vendere loro il prodotto targettizzato su quell'esigenza.
L'economia di scala ormai c'entra poco: il valore di una merce ed il suo prezzo sono cose ben distinte.
Per chiarire il concetto faccio un esempio pratico: VW, Audi, seat e skoda.
I bulloni antifurto dei cerchi skoda costano meno di quelli volkswagen che costano meno di quelli audi. Sono sostanzialmente uguali ed intercambiabili (o almeno lo erano quando avevo la octavia). Cambiava la scatola ed il logo.
Non c'è una ragione di merito, ma solo di psicologia sociale.
Le aziende che vendono prodotti senza considerare i bisogni del consumatore e ad un prezzo decisamente più alto del valore percepito dal consumatore sono le aziende che falliranno nel futuro.
 
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nel catalogo Brembo vedo solo referenze che portano 2 coppie di ferodi per modello, ma non potendo controllare tutti i modelli, non ne ho la certezza. Mi passeresti un link gentilmente? Non sapevo che vendessero 1 coppia per volta.
Scusa ho letto male, hai detto giusto, vendono o solo x l asse anteriore quindi dx e sx o il posteriore
 

AlfreDoss

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nel catalogo Brembo vedo solo referenze che portano 2 coppie di ferodi per modello, ma non potendo controllare tutti i modelli, non ne ho la certezza. Mi passeresti un link gentilmente? Non sapevo che vendessero 1 coppia per volta.
E anche questo mi fa pensare che quelle che ha comprato l'utente di cui sopra non siano originali.
 

sembola

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Però qui non mi trovi d’accordo.
La tecnologia di una gomma per auto, anche economy, credo sia un gradino sopra qualsiasi gomma per bicicletta. Le mescole devono sopportare abusi per peggiori. Ti cercherò un articolo che parlava proprio di questo, anche se paragonava mescole economy e mescole fighe per pneumatici di auto (e concludeva meglio Marche premium; in asia maxxis è premium tra l’altro).
stay tuned

ciao marti

Le gomme da auto sono così sostanzialmente da decenni, e non è un caso se la loro produzione è stata delocalizzata (per dire, le Pirelli che montano le F1 vengono fatte in Turchia). Usare l'argomento della "tecnologia" per venderle fa parte del marketing (vedi appunto la fornitura nella F1).

Il punto, lo ripeto, è un altro. Con una gomma auto "economy" ci puoi girare in modo adeguato in pista o correre un rally? No, ti ci vuole una gomma ben più performante e parecchio più costosa, per cui il Minion da 50 euro lo devi paragonare con una copertura da diverse centinaia di euro (e te ce ne vogliono 4....) che dura poche centinaia di km e che su strada probabilmente ti farebbe finire fuori. Oppure , perchè non hai bisogno di prestazioni particolari, la gomma auto economica va benissimo: ma in quel caso la devi paragonare con la gomma da bici "cinese" da 15 euro.

I paragoni, di prestazioni e di prezzo, vanno fatti tra oggetti destinati ad usi simili.
 

Burnout111

Biker velocissimus
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Graziella 1964
Secondo me è inutile continuare a girarci intorno: il mondo delle bici, come quello di altri sport o hobby oppure come per alcuni brand auto-moto premium, vede prezzi di acquisto per i prodotti di molto pompati per assicurare un ampio margine di guadagno e non ho nulla contro, ci mancherebbe, ognuno è libero di decidere il prezzo di vendita dei propri prodotti e nessuno mi impone di comprarli, la mia è solo un'osservazione in accordo con chi ha creato il topic.
Secondo me il ragionamento che fanno è il seguente: hai la possibilità di acquistare una mercedes classe S? allora non avrai problemi a pagare un tagliando banalissimo con cambio olio e filtri a 1000-1500 ed oltre euro. Hai la possibilità di acquistare una bici da 2000-3000 euro, allora non avrai problemi a pagare un'olio catena a 150 euro il litro.
Anche volendo confrontare i pneumatici cinesi per mtb da 15 euro con pneumatici cinesi per auto da 23 euro, il confronto sarebbe impietoso. Un michelin primacy 4 in dimensioni ormai comuni 205/55/r16 con indice di velocità a 250km/h si trova a 60 euro.
100 ml di dot 5.1 per freni mtb circa 10 euro (circa 100 euro litro) e con la stessa cifra (10 euro) si acquista un litro di olio dedicato al mondo auto-moto con le stesse specifiche.
100 ml di olio per catena, forbice di prezzo da 5 a 14 euro (da 50 a 140 euro litro).
Olio minerale freni (un banalissimo olio minerale) boccettine da 100 ml in vendita a 6-7 euro (quindi 60-70 euro litro) quando gli oli motori semisintetici o sintetici per i moderni motori si arrivano ad acquistare anche a 4 euro il litro cosi come i minerali per sistemi idraulici arrivano a costare 3 euro il litro, anche se è vero che le confezioni di oli per freni mtb da 1 litro costano circa 15-16 euro ma è un prezzo comunque alto per un olio minerale, visto che non stiamo parlando di un olio sintetico ad alte prestazioni addivato per rispondere a determinate normative e performance.
Discorso pasticche freni: una coppia di caccoline per mtb 10 euro praticamente come il costo di una coppia di ferodi per una ruota di un'auto, con la differenza che quelli per auto devono rispondere a normative di sicurezza europee ben precise, standard di qualità, hanno un costo di ricerca e sviluppo ben più alto, cosi come hanno un costo ben maggiore da sopportare per quanto riguarda il marketing, la produzione, il mondo della pubblicità e degli sponsor, oltre ad un costo in materie prime maggiore.
Più un prodotto è venduto in piccole quantità e più il margine di guadagno deve essere alto.
 
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Le gomme da auto sono così sostanzialmente da decenni, e non è un caso se la loro produzione è stata delocalizzata (per dire, le Pirelli che montano le F1 vengono fatte in Turchia). Usare l'argomento della "tecnologia" per venderle fa parte del marketing (vedi appunto la fornitura nella F1).

Il punto, lo ripeto, è un altro. Con una gomma auto "economy" ci puoi girare in modo adeguato in pista o correre un rally? No, ti ci vuole una gomma ben più performante e parecchio più costosa, per cui il Minion da 50 euro lo devi paragonare con una copertura da diverse centinaia di euro (e te ce ne vogliono 4....) che dura poche centinaia di km e che su strada probabilmente ti farebbe finire fuori. Oppure , perchè non hai bisogno di prestazioni particolari, la gomma auto economica va benissimo: ma in quel caso la devi paragonare con la gomma da bici "cinese" da 15 euro.

I paragoni, di prestazioni e di prezzo, vanno fatti tra oggetti destinati ad usi simili.
Ma te sei così sicuro che ci sia tutta questa ricerca e sviluppo nelle gomme da MTB? Ma pure le pastiglie alettate che razza di novità sarebbe quando i dissipatori di calore esistono in elettronica dall'invenzione del transistor o nell'automotive dall'invenzione di pistoni e cilindri?
A me sembra che ci fanno pagare fior fior di quattrini per pneumatici che al posteriore durano una stagione, devono sopportare sollecitazioni di un sistema di appena 100kg o pastiglie freno in resina che durano un battito di ciglia.
Poi si, son d'accordo con te che i costi non possano essere quelli di quelli dell'automotive, così come la pasta integrale costa di più di quella bianca pur avendo meno lavorazioni.
Però se metto di fianco 250gr di pasta integrale e 500gr di pasta bianca non ho lo stesso effetto di pastiglie MTB vs pastiglie automotive. Cioè, avendole tra le mani come è capitato a me, io dubito che non avresti anche tu la sensazione da pollo che ho provato io così come se avessi tra le mani una gomma d'auto e una MTB.
 
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cesare RBO

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Le aziende che vendono prodotti senza considerare i bisogni del consumatore e ad un prezzo decisamente più alto del valore percepito dal consumatore sono le aziende che falliranno nel futuro.

certo... "percepito"... per quello si impegnano cosi tanto nel modellare quelle percezioni, per spalmarle su quello che loro vorrebbero e non per quello che è... (anche quando poi il prodotto è effettivamente ottimo)... si chiamano apposta "bisogni indotti"...
ad ogni cambio di stagione ci sono frotte di biker (perché stiam parlando grossomodo del settore ciclo) che aspettano bava alla bocca e portafoglio in mano (prima ancora di aver potuto valutare sul serio il prodotto) la possibilità di prenotare il nuovo "giocattolo" che sarà (ogni santa volta) rivoluzionario e segna una svolta epocale rispetto al modello precedente (che era stato lanciato con gli stessi roboanti proclami) che di colpo diventa all'occhio dei fashion victims vecchio, inutile, obsoleto, persino brutto (ovviamente non è cosi)... e ritorniamo al discorso dell'insoddisfazione perenne o della soddisfazione temporanea.
Attenzione che anche io seguo con attenzione le evoluzioni del prodotto ma con ben altri scopi, intenzioni e "spirito"... e non è certo una questione di quanti soldi hai a disposizione (nessuno ci resti male ma mi fa una certa tristezza chi la pensa cosi) per fortuna... essere liberi di fare le proprie scelte non significa essere liberi dal giudizio che ne consegue... e anche qui, per fortuna.
Certo, con simili discorsi stiamo generalizando ed in piccolissima parte estremizzando visto che poi ogni marchio ha una sua specifica "impronta", una filosofia, un modo di fare, produrre e relazionarsi con l'utenza finale (e con tutti i protagonisti intermedi) ma parlando di "massimi sistemi" è scontato che venga fatto e venga rilevato il trend principale...
 

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