Allenamento mirato

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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diego2810

Biker novus
12/2/11
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roma
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Salve a tutti
Prima di spiegarvi il mio problema vi dico un po' di me. Ho 42 anni , e sono innamorato delle due ruote. Il 2016 tra MTB e BDC ho percorso all'incirca 10.000 km , durante l'inverno le uscite sono nel weekend e durante la settimana 2/4 allenamenti sui rulli. Ho i muscoli delle cosce abbastanza grandi e credo di avere una bella potenza. Nel weekend almeno un'uscita va dai 100/140 km con dislivello di 1400/2000 in solitaria con media da 26/27 kmh. Nelle uscite in gruppo nei tratti rettilinei tiro i miei compagni per lunghi tratti senza particolari problemi.
Ora che sapete un po' di me vi espongo il mio problema , nelle partenze fulminee di Granfondo o marathon mi ritrovo già dopo i primi km di salita con le gambe finite , imballate , mi vedo sorpassare dai miei compagni meno allenati per poi riprenderli di solito verso fine gara , la resistenza al lungo non mi manca ma non riesco a tenere il ritmo gara .
Chiedo consigli per migliorare in questa grande lacuna .
Grazie per eventuali consigli.

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ghelo

Biker serius
Ciao Diego,
il problema (comune a molti) è da ricercarsi in una difficoltà iniziale nello smaltire l'acido lattico (ciclo di Cori). Le cause sono molteplici e soggetto-dipendenti. Sicuramente alcuni primi tentativi da suggerirti è provare differenti uscite pre gara (mi riferisco al giorno precedente) oltre che differenti riscaldamenti prima della partenza (anche se per gli amatori spesso sono vanificati visti i lunghi tempi di attesa in griglia).
Secondo step, se hai contatti con un nutrizionista, valuterei la parte nutrizionale (beta alanina pre start?)
 

john deere power

Biker cesareus
19/1/13
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varese interland
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cube elite scr 29"
Salve a tutti
Prima di spiegarvi il mio problema vi dico un po' di me. Ho 42 anni , e sono innamorato delle due ruote. Il 2016 tra MTB e BDC ho percorso all'incirca 10.000 km , durante l'inverno le uscite sono nel weekend e durante la settimana 2/4 allenamenti sui rulli. Ho i muscoli delle cosce abbastanza grandi e credo di avere una bella potenza. Nel weekend almeno un'uscita va dai 100/140 km con dislivello di 1400/2000 in solitaria con media da 26/27 kmh. Nelle uscite in gruppo nei tratti rettilinei tiro i miei compagni per lunghi tratti senza particolari problemi.
Ora che sapete un po' di me vi espongo il mio problema , nelle partenze fulminee di Granfondo o marathon mi ritrovo già dopo i primi km di salita con le gambe finite , imballate , mi vedo sorpassare dai miei compagni meno allenati per poi riprenderli di solito verso fine gara , la resistenza al lungo non mi manca ma non riesco a tenere il ritmo gara .
Chiedo consigli per migliorare in questa grande lacuna .
Grazie per eventuali consigli.

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su bdc forum,si era parlato di questo in una discussione,dove interveniva un noto preparatore che aveva anche scritto un libro: "pedala con il cuore e con la testa" di Gianni Tendola.sono andato a cercare ma non ricordo proprio che discussione fosse.in pratica x ovviare al tuo problema che e' una lacuna molto comune,il preparatore proponeva allenamenti con partenze a razzo a freddo:pronti via,si pedala a ritmi di soglia anaerobica,quindi rapporti medio-lunghi ad alte frequenze ,ma non ricordo con che tempistiche,mi dispiace proprio.a spanne ti potrei dire pronti via 10-15 minuti alla soglia.ij pratica con lew partenze a razzo a freddo,si produce una marea di acido lattico e quindi ci si abitua a smaltirlo. se riusciro' a trovare la discussione in oggetto,ti faro' sapere sicuramente..in ogni caso,ci si cimenta spesso in allenamenti lunghi,trascurando quelli specifici sull'intensita',che sono indispensabili x assorbire bene le grosse variazioni di ritmo(ti assicuro che anche in una granfondo ce ne sono proprio tante)e le partenze a razzo senza riscaldamento.quindi in fase di preparazione ,nei due mesi antecedenti le gare,almeno un allenamento settimanale deve avere delle ripetute alla soglia anaerobica,e uno-due allenamenti devono prevedere tratti alla soglia di 3-6 min su salite di 15-40 min fatte al medio oppure in pianura sotto forma di accelerazioni sempre di 3-6 min
 

john deere power

Biker cesareus
19/1/13
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su bdc forum,si era parlato di questo in una discussione,dove interveniva un noto preparatore che aveva anche scritto un libro: "pedala con il cuore e con la testa" di Gianni Tendola.sono andato a cercare ma non ricordo proprio che discussione fosse.in pratica x ovviare al tuo problema che e' una lacuna molto comune,il preparatore proponeva allenamenti con partenze a razzo a freddo:pronti via,si pedala a ritmi di soglia anaerobica,quindi rapporti medio-lunghi ad alte frequenze ,ma non ricordo con che tempistiche,mi dispiace proprio.a spanne ti potrei dire pronti via 10-15 minuti alla soglia.ij pratica con lew partenze a razzo a freddo,si produce una marea di acido lattico e quindi ci si abitua a smaltirlo. se riusciro' a trovare la discussione in oggetto,ti faro' sapere sicuramente..in ogni caso,ci si cimenta spesso in allenamenti lunghi,trascurando quelli specifici sull'intensita',che sono indispensabili x assorbire bene le grosse variazioni di ritmo(ti assicuro che anche in una granfondo ce ne sono proprio tante)e le partenze a razzo senza riscaldamento.quindi in fase di preparazione ,nei due mesi antecedenti le gare,almeno un allenamento settimanale deve avere delle ripetute alla soglia anaerobica,e uno-due allenamenti devono prevedere tratti alla soglia di 3-6 min su salite di 15-40 min fatte al medio oppure in pianura sotto forma di accelerazioni sempre di 3-6 min
dimenticavo:su bdc forum chiedete a Roberto Massa,e' il preparatore del forum,molto disponibile e preparato,ha anche la sua rubrica personale: http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=173760
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Milano
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Molto semplice: nei primi minuti di allenamento il corpo non è in grado di attivare il meccanismo di trasformazione dell'energia aerobico.
Attiva quindi il meno efficiente meccanismo anaerobico lattacido.

Soluzione: allenare la tolleranza al lattato ed abituarsi a scaldarsi in soglia
 

Vietto

Biker cesareus
16/11/15
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Genova
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MDE Damper, Marino Custom
Butto li la mia risposta, ai tempi che correvo, avendo lo stesso tuo problema, ovviavo effettuavo un riscaldamento tirato invece che la solita sgambatina agile.
Qualche minuto a 40/Km/h (correvo su strada) poi rallentavo e con calma andavo alla partenza.

Su di me funzionava.
 

Classifica mensile dislivello positivo