America's Cup

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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noise

Biker velocissimus
16/5/06
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Lucca
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Bike
Yeti SB5.5
Sono contento di dover aspettare solo due anni per vedere la nuova edizione (maggio 2009) ma francamente mi sembra una vera porcheria rendere pubbliche le nuove regole il 31 di ottobre di quest'anno.
In questo modo il defender ha un vantaggio di posizione incredibile nei confronti degli sfidanti. Non mi sembra molto "fair". Il rischio è di vedere in gara poche barche o molte barche non competitive. A mio parere ciò sarebbe contrario anche agli interessi di ACM (Bertarelli).

Purtroppo era quello di cui si lamentavano tutti...la possibilità di avere una gara che già in partenza (anzi molto prima) è svantaggiata per gli sfidanti...avere dei mesi di ritardo di progettazione rispetto al defender, con la nuova edizione più vicina rischia di far diventare incolmabile il gap che sicuramente si verrà a creare...
Personalmente credo che così Bertarelli faccia una pessima figura, rischiando di conseguenza molto, in termini di immagine e di ritorno economico...
 

The Advocate

Biker tremendus
18/5/06
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La faccia la rischia di sicuro, non credo peraltro che un eventuale flop di ACM possa incidere sulle sue "risorse personali" ..........
In ogni caso se prima veniva visto con simpatia ora credo che le sue quotazioni siano teribilmente in discesa
 

dexter

Biker dantescus
10/5/03
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Prov. Mo
garuti.eu
la coppa fara la fine della F1 che col padre padrone Ecclestone è stata strizzata fino all'ultimo in nome dei suoi interessi personali? speriamo di no
 

The Advocate

Biker tremendus
18/5/06
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Riporto senza commentare l'articolo apparso oggi su Gazzetta.it

Doping in coppa America. Dopo la seconda della regata di finale fra Alinghi e Team New Zealand, come da protocollo, sono stati sorteggiati alcuni velisti per uno dei test di routine, uno degli svizzeri (si tratta di uno dei senatori e non è un italiano) è stato trovato positivo — pare — a una sostanza riconducibile alla cannabis. Il pare, ormai molti mesi dopo la fine della regata più importante del mondo, non deve sorprendere perché il vero mistero non è come sia stato scoperto l'inganno, ma come sia stato tenuto nascosto per così lungo tempo.
NORVEGESI - Dopo aver ripetuto che Alinghi non rischia nulla della sua Coppa è il caso di spiegare che ad effettuare i controlli era stata incaricata un'agenzia norvegese (Antidoping Norway), che una volta terminato l'evento ha fatto sapere che tutto si era svolto a termini di regolamento. Qualche settimana più tardi anche la federazione mondiale (Isaf) aveva confermato che non si erano registrati casi di doping durante i mesi di regate (i controlli sono stati effettuati anche a sorpresa). Ancora a luglio e in agosto, a successive richieste, la federazione mondiale della vela a domanda precisa, ha continuato a ripetere che a Valencia era stato tutto regolare. Ma di fatto la federazione mondiale — a quello che si è potuto capire — non ha effettuato controlli direttamente, ma si è appunto limitata a rilanciare quello che era stato annunciato dalla agenzia norvegese. Adesso qualcuno stanco di tenersi questo peso sul cuore pare abbia deciso di parlare e di raccontare tutto. Quindi a giorni, forse già oggi, conosceremo la sentenza e i dettagli di questa strana storia.
CONTROANALISI - Di più. Certamente in questo periodo il soggetto in questione (il nome passa quasi in secondo piano, visto anche il tipo di sostanza che non migliora le prestazioni) ha richiesto le controanalisi che hanno dato ancora esito positivo. Anche in questo caso nessuna notizia è trapelata. Già in passato (ai tempi della Coppa in Nuova Zelanda) si erano allungate ombre di doping, subito fugate da una serie di annunci trionfalistici. Oggi c'è da fare ammenda, ma soprattutto ci sono da fornire spiegazioni al pubblico. Negli altri sport, dal ciclismo all'atletica, si è aperta una gara per la trasparenza (basta pensare a cosa è accaduto nell'ultimo Tour de France), qui invece non solo non si è saputo nulla, ma non si è saputo nulla per mesi. Il velista in questione si prenderà una sonora squalifica (forse due anni, che potrebbero venirgli comminati a breve), visto il documento che firmava prima delle regate. E potrebbe anche essere citato in giudizio per danni da Alinghi, che proprio in questa fase è impegnato su altri fronti per lanciare la nuova campagna. Tutto legittimo, ma per la credibilità della vela (o meglio della Coppa) sarebbe importante capire come mai nessuno degli organizzatori (Ac Management è una società creata da Ernesto Bertarelli inventore di Alinghi appositamente per l'evento), o meglio della agenzia antidoping incaricata dei controlli, abbia parlato prima. E’ forse più "comprensibile" come la Isaf non sia entrata nel merito: la coppa America è una regata velica tutta sua e non ha mai avuto grandi rapporti con la federazione internazionale. Anzi diciamo che in passato ci sono state anche parecchie tensioni. Adesso si attendono gli sviluppi, ma soprattutto un po' di chiarezza: la forza di Alinghi e le sue vittorie non sono in discussione, ma lo sport del terzo millennio ha bisogno di più certezze

MAH!
 

williamwallace

Biker forumensus
27/6/06
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prato
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apparte la possibile rilevanza penale derivante dall'uso di cannabis non capisco che aiuto si potrebbe avere nella pratica sportiva quando magari uno ha bisogno del 110% dell'attenzione........t'immagini se il positivo era l'uomo in cima all'albero.............:-((
 

laveladileo

Biker dantescus
12/4/06
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Visto che Oracle BMW e Alinghi non si sono accordati sulle regole del gioco, gli svizzeri hanno deciso di posticipare la data della regata (senza per altro indicarla) anche in attesa della sentenza dell'alta corte di New York che ha dato ragione agli americani.

Probabilmente vedremmo una sfida tra Oracle BMW e Alinghi .

Adesso è ancora troppo presto per sapere cosa succederà, staremmo a vedere.
 

laveladileo

Biker dantescus
12/4/06
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La sentenza dell'alta corte di New York rimette tutto in discussione. Lo sfidante della prossima edizione sarà il sindacato americano e non quello spagnolo. Ora Alinghi deve trovare un accordo con i rivali. Coutts: "Bisogna rimettere in rotta la Coppa"

NEW YORK (Usa), 27 novembre 2007 - Quello che mancava alla coppa America era una sentenza che stravolgesse le poche certezze che questa regata aveva sommato da quando Alinghi, nel luglio di quest’anno, aveva rivinto il trofeo velico più antico e prestigioso del mondo, battendo 5-2 i neozelandesi. Oggi il giudice dell’alta corte di New York, Cahn, ha accolto il ricorso presentato da Bmw Oracle. Al sindacato statunitense, legato al Golden Gate Yacht Club, il giudice attribuisce i galloni di Challenger of record, in pratica di primo sfidante dell'America's Cup. Secondo la corte, il ruolo è stato assegnato in maniera illegittima al team iberico di Desafio Espanol, emanazione diretta del Club Náutico Español de Vela (CNEV). Ma non è tutto. Al di là di quello che gli organizzatori (sempre svizzeri, in questo caso Ac Management) avevano annunciato nei giorni scorsi, la coppa America numero 33 si dovrebbe correre nel 2009 (come originariamente ipotizzato), questo è quello che si aspetta il giudice.
Alinghi adesso dovrà trovare un accordo con gli sfidanti e in particolare con gli americani di Oracle. Russell Coutts, vincitore di tre edizioni della coppa America consecutive e ora skipper e a.d. di Oracle, si è detto soddisfatto per la vittoria all'Alta Corte di New York. "Siamo molto contenti per la decisione - ha dichiarato - perché essa consente a tutti di concentrarsi sul rimettere in rotta la Coppa al più presto». Ernesto Bertarelli, presidente di Alinghi, dal canto suo ha replicato: "Siamo ovviamente dispiaciuti della decisione che decreta l'invalidità tecnica del Cnev e ora aspettiamo di parlare con Golden Gate Yc per garantire un futuro all'America's Cup".
Le ipotesi sul tavolo paiono essere solo un paio: ci si mette d’accordo (ma americani e svizzeri hanno fatto tutt’altro negli ultimi mesi, fino quasi a insultarsi) e si corre con le nuove imbarcazioni Ac90, appunto fra poco più di un anno e mezzo. Oppure salta il banco della trattativa e si va in acqua in accordo con il Deed of Gift (il "regolamento" che governa la Coppa) e allora a sfidarsi sarebbero solo Alinghi e Bmw Oracle. In quel caso si andrebbe in regata fra meno di un anno (verosimilmente nel settembre del prossimo anno a Valencia, subito dopo i Giochi olimpici) a bordo di trimarani lunghi 90 piedi, 27 metri circa. Il ricorso (teoricamente possibile) era stato escluso da Alinghi in ogni caso, prima ancora di conoscere la decisione del giudice Cahn. Manterranno la parola, o ci ripenseranno gli svizzeri che non escono benissimo da questa vicenda? Come canterebbe Adriano Celentano: La situazione della coppa America non è buona…


tratto da:
http://www.gazzetta.it
 

laveladileo

Biker dantescus
12/4/06
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Questa coppa sta perdendo di credibilità!! (non capisco perché coppa e non Brocca America)

Per colpa di due ricconi che litigano

Sbagliano tutti e due, ma lo svizzero molto di più
(naturalmente è il mio pensiero)

Quasi sicuramente la prossima Coppa si correrà con 2 catamarani (o trimarani) e faranno solo 3 prove
(anzi forse solo 2 se le prime 2 saranno vinte dalla stessa barca)
 

The Advocate

Biker tremendus
18/5/06
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E' dell'altro ieri la notizia della prima sconfitta di Alinghi.

Il caparbio Larry Ellison proprietario del Team Oracle ha vinto in tribunale.

La sfida sarà un testa a testa tra gli uomini di San Francisco ed Alinghi.

L'altra (pessima) notizia è che alcuni degli uomini di Luna Rossa sono partiti per altri lidi.
 

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