Piccola Errata Corrige!!!!!
Si, OK.
NO!
Ciò che realmente determina la forza frenante è (come giustamente detto nel punto 1) la capcità di fare leva della leva freno ed il coefficiente d'attrito che sviluppa la pastiglia. Ed è totalmente ininfluente dalle supuerfici.
Questo perchè:
Il concetto di "Forza = Pressione x Superficie" è corretto, però è altresì vero che "P= F / S" e la pressione di un fluido è costante in ogni suo punto solo se si parla di gas (quando si ha a che fare con liquidi e/o fluidi Bingham le cose cambiano un pochino )
E' corretto dire che per il principio dei vasi comunicanti la pressione è uguale su entrambe le superfici dei pistoni, però poi finisce lì.
Quello che è da considerare è che per l'equilibrio statico delle forze, la forza di compressione esercitata dalle pastiglie sul disco è uguale alla forza di compressione esercitata dai pistoni sulle pastiglie, che a sua volta è uguale alla forza esercitata dall'olio sulle pareti dei pistoni, che a sua volta è identica alla forza esercitata dalle leva del freno.
A questo punto, per concludere ciò che resta da dire è che la frenata è data dall'alttrito che si crea tra disco e pastiglia e la forza d'attrito è uguale a "Fa = F x A"
dove: F = forza esercitata dal freno
e A = coefficiente d'attrito del materiale con cui è fatta la pastiglia.
Ai fini teorici, avere una pastiglia grande il doppio significa solo avere una pressione esercitata dimezzata (che motiplicato per il doppio della superficie crea la stessa forza)
Ai fini pratici invece, avere una pastiglia più grande significa avere un componente critico soggetto a minori stress fisico/meccaico/chimici (vedi surriscaldamento, consumo, vetrificazione-perdita di attrito)
Ed avere dei pistoni più grandi invece vuol dire avere maggiore "modularità" della frenata perchè più è grande la superficie del pistone e maggiore è il volume di olio da dover muovere per ottenere lo stesso spostamento (che tradotto in termini di modularità vuol dire che si riesce a dosare con più precisione la forza applicata).
Dany non ha parlato di pastiglie più grandi ma di pistoni più grandi che trasformano la presisone dell'olio nella forza esercitata sulle pastiglie. Quindi dato che con pistoni più grandi si esercitano una forza maggiore sulle pastiglie, si aumenta la forza di attrito finale sul disco.
Pistoni più grandi non vuol dire modularità. E' vero che occorre spignere più volume d'olio ma una volta che le pastiglie sono a contatto non si muove più olio. Nella pinza e solo nella pinza non si muove più olio perchè i pistoni hanno portato le pastiglie contro al disco non si muovono più, stop fine corsa pistoni, ma aumentando la forza sulla leva freno aumenta la pressione e quindi la forza sulla pastiglie e quindi la forza di attrito.
Per la modulabilità entrano in gioco altri fattori come il rapporto di leva della leva freno il coefficente di attrito pastiglia/disco, e la dilatazione del tubo freno
Avete mai provato a stringere nel pugno il tubo del freno e a premere la leva? Si sente come se il tubo si gonfia appena appena. Ebbene questo è dovuto all'elasticità della tubazione in resina.
Se il tubo freno fosse un tubo rigido di metallo indeformabile e assoluta assenza di aria nel circuito, una volta portato le pastiglie a contatto con il disco la leva freno non si muove più e all'aumentare della forza sulla leva freno si aumenta la pressione nell'impianto, quindi la pressione sui postoni, quindi la forza che questi spingono sulle pastiglie e in ultimo la forza di attrito, ma la leva non si muoverebbe.
Con i tubi in resina dopo aver portato le pastiglie a contatto, se aumentiamo al forza sulla leva freno e quindi la pressione nel tubo questo si dilata di pochissimo ma fa si che la leva freno si vuova ancora per compensare l'aumento di volume all'interno del tubo deformato, dando maggiore possibiità di modulare la frenata.
o-o