Beh... direi che dipende con chi esci... :)Raramente vedo sui sentieri una Bianchi...anzi forse non ne ho mai incontrata una...ok non è importante ma può essere un segnale sulla,diffusione del marchio. Naturalmente questa bici mi piace, mi piace il colore e logicamente pure il montaggio. Non mi piace il prezzo, o meglio mi piacerebbe di più se fosse fatta in Italia, invece non è così, è fatta chissà dove ma la fanno pagare come fosse fatta a mano a Treviglio. Così i ciclisti si comprano ad un bel po di mila euro in meno bici ugualmente montate e fatte chissà dove come la Bianchi. È un discorso trito e ritrito ma purtroppo sempre attuale. Saluti sportivi.
Sarà per vicinanza territoriale, ma qui non sono affatto rare.
Per il discorso del Made in Italy: la progettazione e prototipazione viene eseguita qui, la realizzazione degli stampi di produzione anche. La produzione dei telai è a Taiwan come il 90% dei telai in carbonio al mondo, almeno quelli di serie di buona qualità (in Cina costano meno ma non sono così specializzati) perchè è da anni un polo mondiale specializzato con le migliori tecnologie e costi più contenuti. I telai poi tornano e sono testati sempre qui, verniciati e montati. Tieni anche conto che il Countervail è utilizzato solo da Bianchi in ambito ciclistico quindi non rischi di trovarti materiali più economici per rispermiare. E' 100% made in italy? No...ma del resto nemmeno tutta la componentistica della trasmissione o dei freni lo è.