Quoto Warlock aggiungendo che tutto sommato il risultato non poteva essere che eccellente, dal momento che si tratta di un bike park realizzato con cuore, sudore e anima da chi il Freeride lo vive dalla F alla E.
Speriamo che nei progetti futuri ci siano un pò di tutte queste cose sottoelencate, e speriamo sopratutto che non ci facciano ancora aspettare troppo!
Avrei solo una domanda per gli addetti ai lavori: al di là dell'enorme soddisfazione personale, con tutto ciò che ne consegue, che altro vi torna in tasca? Ovvero.. qualcuno ci guadagna in tutto questo? Nel senso non lucrativo-fine a se stesso del termine, bensì si sono creati nuovi posti di lavoro etc..?
Riprendendo la domanda originaria di Flyboy, come diceva un simpatico conduttore televisivo, la domanda sorge spontanea. In effetti negli ultimi decenni sulle alpi il turismo si è orientato tutto sull'alpinismo e sullo sci, nei tempi moderni sullo snowboard (decisamente "politicamente scorretto" fino a pochi anni fa..), chissà che la prossima "moda" a sorgere non sia proprio quella per le
ruote grasse. Conoscendo da vicino il tipico tradizionalismo altoatesino, forse queste discipline ci metteranno un pò ad attecchire e ad essere accettate e quindi "commercializzate" dalle strutture locali, ma una volta entrate nel cuore, e capite le potenzialità economiche, difficilmente se ne potrà fare a meno.. daltronde sci e bicicletta sono accomunati da un'infinità di luoghi, situazioni ed emozioni. Non sarà difficile attrarre nuovi adepti.. :-?