Campionati del mondo di MTB, Livigno

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Nel giorno delle prove veloci, si presenta il tracciato studiato e costruito appositamente per gli amanti del freeride, il Mottolino Bike Park. Ben 600 metri di dislivello in discesa che hanno ottenuto il sigillo di qualità da parte di una delle aziende più prestigiose del settore, l’americana Kona, leader tra i produttori di mountain bike

[comunicato stampa] - Livigno (SO), 3 settembre 2005. Non si deve aspettare la fine dei mondiali di mountain bike per assistere al follow-up che la rassegna iridata avrà generato a beneficio di Livigno. Da questa estate infatti, i biker amanti del freeride hanno a disposizione una nuova palestra dove scaricare tutta l’adrenalina della downhill, il Mottolino Bike Park. Il tracciato, che prende il nome dal noto impianto di risalita, ha visto le prime macchine di movimentazione terra lavorare sulla discesa del Passo d’Eira dal 30 giugno scorso e dopo poche settimane l’intero itinerario è stato consegnato alle ruote intagliate dei freerider. Curve a gomito e paraboliche, salti, curve e controcurve, dossi e cunette: ce n’è per tutti i gusti! E per tutti gli utenti perché, sembrerà strano, ma il Mottolino Bike Park è aperto anche ai neofiti delle discese mozzafiato. Si tratta di un tracciato che mostra un dislivello totale di circa 600 metri: partenza (2402 metri) e arrivo (1815 metri) coincidono con le stazioni dell’impianto che durante l’inverno trasporta oltre un milione di sciatori dei 12.000.000 che animano il piccolo Tibet nella stagione bianca . E per restare in tema di skipass, il costo del “giornaliero” è di 14 Euro per un adulto (ridotto a 10 Euro per i bambini) e con 24 Euro si può accedere alla “promozione biker” che prevede un pranzo al rifugio in quota. Il Mottolino Bike Park nasce con l’obiettivo di creare una pista da riscaldamento per i downhiller che parteciperanno al mondiale, e l’opportunità di crearla come struttura permanente ha generato un interesse inaspettato.

L’eco del Mottolino Bike Park, infatti, a distanza di pochi mesi dall’inaugurazione, è giunta oltre oceano dove i dirigenti di Kona, storico brand leader nel campo delle mountain bike, hanno inserito il nuovo tracciato di freeride nell’ambito del proprio programma Kona’s Groove Approved, un prestigioso sigillo di qualità. Si tratta del dodicesimo impianto al mondo a cui l’azienda statunitense ha concesso la propria “certificazione”: cinque in nord America, due in centro e sud America e uno in Australia. In Europa l’impianto di Livigno viene dopo quelli di Les Gets in Francia, Todtnau Black Forrest in Germania e Leogang in Austria. Le opportunità per il pubblico sono molteplici: la titolazione conquistata dal neonato impianto valtellinese consentirà agli amanti della specialità di poter testare (anche in anteprima) i principali modelli di Kona, non solo da freeride o downhill ma anche le più importanti versioni da cross country. Maggiori informazioni su www.konabikeparks.com sito web tra i più frequentati dagli afficionados dell’off road.

Test e ancora test al Mottolino Bike Park, perché anche Dainese, storico nome nel campo della protezione su due ruote, ha aderito all’iniziativa di avere un centro qualificato e specializzato dove mettere in mostra i prodotti e testare i prototipi prima di immetterli sul mercato. Maggiori informazioni presso la Mottolino Spa sul sito www.mottolino.com oppure allo 034.2970.025 una linea telefonica in grado di dare qualsiasi risposta.
 

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FRANCIA DOMINATRICE AI MONDIALI DI DOWNHILL

Pronostici rispettati a Livigno per le prove di discesa: fra gli uomini Fabien Barel si conferma iridato, in campo femminile dodicesimo titolo per l’imbattibile Anne Caroline Chausson. Titoli juniores a Australia e Gran Bretagna, domani chiusura della rassegna.


[comunicato stampa] - Livigno (SO), _3 settembre 2005. La Francia si conferma nazione regina della discesa ai Campionati Mondiali UCI di Mountain Bike in svolgimento a Livigno. I transalpini si sono aggiudicati i titoli Elite sia maschile che femminile con coloro che venivano additati alla vigilia come i favoriti. La gara maschile ha visto la conferma sul trono iridato di Fabien Barel, già vincitore quest’anno del titolo francese e di quello europeo a Commezzadura, che aveva puntato tutta la sua stagione sulla gara valtellinese. Barel aveva scelto una tattica particolare per la gara iridata: in qualificazione si è fermato durante la discesa per una quindicina di secondi per non avere uno dei migliori tempi: “Ho preferito così per avere a disposizione una pista più pulita e non subire troppa pressione psicologica sapendo i tempi dei miei rivali più forti”. Barel ha atteso a lungo prima di avere la conferma della sua vittoria, vedendo infrangersi contro il suo tempo gli assalti di inglesi, australiani, sudafricani. Alla fine Barel, con 3’54”77, ha preceduto di 77 centesimi l’australiano Samuel Hill, miglior tempo in qualificazione, e di 3”02 il sudafricano Greg Minnaar, primo in Coppa del Mondo e iridato 2003. Il miglior italiano è stato Alan Beggin, che ha chiuso al 28. posto con 16”01 di ritardo.

Nella prova femminile la più grande discesista di sempre, la francese Anne Caroline Chausson, ha rischiato di veder sfumare la sua vittoria data quasi per certa a causa di una scivolata poco prima del secondo intermedio. Rimasta miracolosamente in piedi, ha conservato appena 37 centesimi di vantaggio sulla connazionale Sabrina Jonnier, che già l‘aveva seguita sul podio agli Europei, bronzo all’altra francese Emmeline Ragot, al suo primo anno da senior dopo due titoli mondiali juniores. Per la Chausson (4’27”34 il suo tempo finale) è il 12esimo titolo mondiale di specialità, a cui ne vanno aggiunti 5 di 4Cross e 2 di Bmx. Buona prova per l’azzurra Michela Thaler, 13esima a 27”16. Fra gli juniores i titoli sono andati all’australiano Amiel Cavalier in 4’05”79 davanti al britannico Brendan Fairclough e all’altro australiano Liam Panozzo (13esimo l’azzurro Claudio Cozzi), e alla britannica Rachel Atherton in 4’39”67 davanti alla neozelandese Scarlett Hagen e dalla canadese Micayla Gatto. Domani chiusura della rassegna iridata con l’assegnazione dei titoli maschili di Trial e soprattutto con le attesissime prove Elite di cross country, nelle quali l’Italia conta con Marco Bui di lottare per il podio.


CLASSIFICHE

DOWNHILL ELITE MEN

Rank Surname Nat Time Gap

1. BAREL Fabien FRA 3’54”

2. HILL Samuel AUS 3’55” +0.77

3. MINNAAR Greg RSA 3’57” +3.02

4. PEAT Steve GBR 3’58” +3.37

5. ATHERTON Gee GBR 4’01” +7.21

6. AMOUR Karim FRA 4’02’’ +7.82

7. ATKINSON Bryn AUS 4’03” +8.47

8. GRACIA Cédric FRA 4’03” +8.74

9. RANKIN Nathan NZL 4’03” +8.84

10. BEAUMONT Marc GBR4’03” +8.85



DOWNHILL ELITE WOMEN

Rank Surname Nat Time Gap

1. CHAUSSON Anne Caroline FRA 4’27”

2. JONNIER Sabrina FRA 4’27” +0.37

3. RAGOT Emmeline FRA 4’31” +4.18

4. New Zealand 4’35’’ +8.64

5. SANER Marielle SUI 4’38” + 11.37

6. MOSELEY Tracy GBR 4’39” + 11.97

7. PRUITT Kathleen USA 4’39’’ + 12.26

8. GASKELL Helen GBR 4’40” + 12.76

9. GROS Céline FRA4’41’’ + 13.93

10. LE CAER Nolvenn FRA 4’46’’ + 18.81



DOWNHILL JUNIOR MEN

Rank Surname Nat Time Gap

1. CAVALIER Amiel AUS 4’05’’

2. FAIRCLOUGH Brendan GBR 4’07’’ +1.36

3. PANOZZO Liam AUS 4’11’’ +5.54

4. BADOUARD Antoine FRA 4’14’’ +8.58

5. SIMMONDS Matthew GBR 4’14” +8.73

6. EVES Ayden AUS 4’17” + 12.03

7. MITCHELL Andrew CAN 4’18” + 12.74

8. BLENKINSOP Samuel NZL 4’19’’ + 13.26

9. POKOJ Darren AUS 4:19.09 + 13.30

10. PEYER Lars SUI 4:19.46 + 13.67



DOWNHILL JUNIOR WOMEN

Rank Surname Nat Time Gap

1. ATHERTON Rachel GBR 4’39’’

2. HAGEN Scarlett NZL 4’49” +9.36

3. GATTO Micayla CAN 5’11” + 31.60

4. BORDERES Sophie FRA 5’24’’ + 44.55

5. KOCZKA Zsofia HUN 5’29’’+ 49.60

6. CAPAUL Sabrina SUI 5’29” + 50.23

7. JOLIDON Sidonie SUI 5’38’’ + 58.54







CURRICULUM VINCITORI



ELITE MEN

CHI E’ BAREL

Fabien Barel è nato il 26 luglio 1980 a Peille (Francia). Ha iniziato a praticare la mountain bike seguendo il fratello. Barel ha raccolto l’eredità del più grande downhiller di sempre, il suo connazionale Nicolas Vouilloz, aggiudicandosi lo scorso anno il titolo mondiale a Les Gets, la sua località preferita dove si diletta anche a sciare d’inverno. A Livigno lo scorso anno si era aggiudicato la manche finale di Coppa del Mondo. Quest’anno ha trascurato parzialmente il circuito di Coppa (vincendo comunque la tappa di Mont St.Anne) per dedicarsi alla caccia di titoli: suo quello francese, quello europeo vinto a Commezzadura in Trentino, ed ora quello mondiale.



ELITE WOMEN

CHI E’ LA CHAUSSON

Anne Caroline Chausson, nata in francia l8 ottobre 1977, è già da tempo considerata la più grande specialista di sempre. La sua collezione di titoli è inarrivabile: quello conquistato a Livigno è il 12. in discesa, una collezione iniziata nel 1993 da junior e ininterrotta fino allo scorso anno, quando per una grave caduta poco prima della gara iridata di Les Gets dovette rinunciare alla partecipazione. Ai titoli iridati di downhill ne vanno aggiunti 5 di 4Cross e 2 di Bmx, specialità dei suoi inizi e dove conta di riprendere per partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008. In Coppa del Mondo, dopo avere dominato ininterrottamente dal 1998 al 2002, ha rinunciato a seguire integralmente il circuito. Ha vinto anche gli ultimi tre titoli europei.



JUNIOR MEN

CHI E’ CAVALIER

Amiel Cavalier è nato a Wollongong (Australia/New South Wales) il 24 maggio 1987. Ha iniziato a praticare il ciclismo agonistico nel 2001. Nel 2003 è entrato in nazionale, vincendo poi il titolo nazionale l’anno successivo. Quest’anno, grazie all’appoggio del suo sponsor Scott, ha potuto fare esperienza in Coppa del Mondo cogliendo come miglior risultato il 18. posto a Pila. Sempre quest’anno ha vinto il titolo australiano di 4Cross e quello continentale di downhill. Ai Mondiali di categoria era finito 18. nel 2003 e 7. lo scorso anno.



JUNIOR WOMEN

CHI E’ LA ATHERTON

La britannica Rachel Atherton è nata il 6 dicembre 1987, e fa parte di una famiglia di discesisti: i suoi fratelli maggiori Gee e Dan sono finiti rispettivamente 5. e 41. nella gara Elite maschile. La Atherton si è messa in evidenza lo scorso anno, conquistando il titolo nazionale, quattro presenze nelle prime 10 posizioni in prove di Coppa del Mondo (compreso il 7. posto alle finali di Livigno) e soprattutto l’argento fra le juniores ai Mondiali di Les Gets dietro la neozelandese Hagen, con la quale si è vendicata quest’anno a Livigno. Nel 2005 ha ottenuto, oltre al titolo mondiale, quello europeo a Commezzadura sempre fra le juniores e il 2. posto in Coppa del Mondo a Santa Catarina in Brasile. Nel ranking Uci è settima proprio davanti alla grande Chausson.
 

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AI MONDIALI DI LIVIGNO IL 4CROSS PARLA AMERICANO

Pronostici rispettati ai mondiali di mtb a Livigno nel competizione serale di 4Cross, con le vittorie andate a Brian Lopes e a Jill Kintner. Brutta caduta per l’ex iridato, il ceko Prokop costretto al ricovero in ospedale.

[Comunicato Stampa] - Livigno (SO), 3 Settembre 2005. Il 4Cross è yankee. Ai Campionati Mondiali di Mountain Bike di Livigno, la gara più spettacolare ha premiato la scuola a stelle e strisce con due medaglie d’oro e una di bronzo. Il titolo maschile è andato allo specialista Brian Lopes, 34 anni, già campione del mondo nel 2002, da svariati anni nell’elite delle discipline più veloci. Lopes ha dominato il torneo senza mai essere impensierito, dagli ottavi di finale fino all’ultimo appuntamento. Nella finale lo statunitense ha preceduto l’australiano Jared Graves e il francese Mickael Deldicke. Gli unici italiani che erano riusciti a superare le qualificazioni, Andrea Bruno, Guido Dracone e Oscar Colombo, sono tutti usciti nei sedicesimi di finale.

Nella gara femminile pronostici ugualmente rispettati con il titolo che è andato all’americana Jill Kintner, miglior tempo in qualificazione ma soprattutto dominatrice durante la stagione di Coppa del Mondo. Atleta nata e cresciuta nel BMX, disciplina nella quale tornerà a gareggiare in vista di Pechino 2008. La finale vedeva in pista ben tre americane contro l’australiana Katrina Miller, capace comunque di non lasciarsi stritolare dalla morsa statunitense e di conquistare l’argento, relegando al terzo posto l’altra grande specialista americana Tara Llanes. Molto apprezzato dai concorrenti il percorso proposto dagli organizzatori di Livigno, estremamente spettacolare e tecnico, tanto che non sono mancati i sorpassi e le cadute lungo il tracciato.

Da rimarcare, negli ottavi di finale, un grave incidente occorso al campione del mondo 2003, il ceco Mickal Prokop, che era già caduto durante le prove e per il quale si è reso necessario il ricovero in ospedale: per il fortissimo biker rottura di tibia e perone diagnosticata dallo staff medico dell’International Medical Center di Livigno che ne ha disposto il ricovero nell’ospedale di Samaden (Svizzera) per l’intervento chirurgico.





RESULTS



4CROSS MEN FINAL

Rank Code Name Surname Nat

1. LOPES Brian / USA

2. GRAVES Jared / AUS

3. DELDYCKE Mickael / FRA

4. MINNAAR Greg / RSA



4CROSS MEN FINAL

Rank Code Name Surname Nat

1. KINTNER Jill / USA

2. MILLER Katrina/ AUS

3. LLANES Tara / USA

4. BUHL Melissa / USA



CURRICULUM VINCITORI



CHI E’ LOPES

Brian Lopes è nato il 6 settembre 1971. Ha iniziato a competere in Mtb agli inizi degli anni Novanta, abbinando subito la downhill alle altre specialità veloci, dal dual slalom al dual fino ad arrivare al 4Cross dove ha ottenuto i suoi migliori risultati. Quello vinto a Livigno è il terzo titolo iridato conquistato dall’americano, dopo quelli di Dual nel 2001 a Vail e di 4Cross nel 2002 a Kaprun. Al suo attivo anche la Coppa del Mondo 1998, 2000 e 2001 nel dual e 2002 nel 4Cross. Quest’anno si è aggiudicato le tappe di Coppa del Mondo di Schladming (Aut) e Angel Fire Resort (Usa).



CHI E’ LA KINTNER

Jill Kintner è nata il 24 ottobre 1981 in California. Quest’anno ha dominato in Coppa del Mondo, aggiudicandosi le tappe di Mont St.Anne (Can), Santa Catarina (Bra), Angel Fire Resort (Usa) e Pila (Ita). Nella passata stagione era stata seconda ai Mondiali di Les Gets alle spalle della ceka Hurakova, ma soprattutto ha vinto la finale di Coppa del Mondo a Livigno, prendendo confidenza con il tipo di tracciato proposto dagli organizzatori valtellinesi (comunque diverso da quello dei Mondiali). Al suo attivo anche il bronzo ai Mondiali 2003 a Lugano.
 

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La norvegese Dahle domina nettamente la prova femminile cross country elite dei Campionati Mondiali UCI di Livigno. La nostra Paola Pezzo a chiuso al quattordicesimo.

[comunicato stampa] - Livigno (SO), _4 settembre 2005. Niente da fare contro Gunn-Rita Dahle. La norvegese trentaduenne ha conquistato a Livigno il suo terzo titolo mondiale di cross country, secondo consecutivo, dimostrando di essere nettamente superiore a tutte le avversarie. La Dahle ha preso il largo già dopo un quarto d’ora di gara, staccando subito la sua rivale più accreditata alla vigilia, la canadese Marie Helene Premont che quest’anno l’aveva preceduta occasionalmente in Coppa del Mondo. La canadese è andata progressivamente spegnendosi, complice anche una caduta nel primo giro, rimanendo fuori dal podio. La Dahle ha proseguito la sua gara indisturbata, fino ad accumulare due minuti di vantaggio sulla polacca Maja Wloszczowska, che nell’ultima tornata ha contenuto il sorprendente ritorno della svizzera Petra Henzi, che a 36 anni coglie la più grande soddisfazione della sua carriera.

L’attenzione degli appassionati italiani era tutta puntata su Paola Pezzo. La pluriolimpionica, partita nelle retrovie, è stata autrice di un bel recupero nella prima parte di gara fino ad arrivare alle soglie dell’ingresso nelle prime dieci posizioni, poi ha iniziato ad accusare crampi alle gambe ed è finita più indietro, 14esima a 10 minuti esatti dalla vincitrice: “Ho dato tutto per il pubblico che mi ha incitato lungo tutto il percorso, da questo punto di vista è stata una gara bellissima. Con questo Mondiale chiudo con la Nazionale e il cross country, continuerò a fare qualche Marathon per il piacere di correre in mountain bike, senza alcuna aspettativa”. Immediatamente alle sue spalle, ad appena 9”, l’altra azzurra Eva Lechner, bloccata da un salto di catena all’inizio del secondo giro quando era dodicesima e in rimonta.





CLASSIFICA XC ELITE WOMEN



Rank Name Nat Time Gap

1. DAHLE Gunn-Rita NOR 1:47:19

2. WLOSZCZOWSKA Maja POL 1:49:28 +2:09

3. HENZI Petra SUI 1:50:26 +3:07

4. PREMONT Marie-Helene CAN 1:51:33 +4:14

5. SPITZ Sabine GER 1:52:46 +5:27

6. SYDOR Alison CAN 1:53:08 +5:49

7. MC CONNELOUG Mary USA 1:53:33 +6:14

8. Séverine FRA 1:54:20 +7:01

9. KALENTIEVA Irina RUS 1:54:44 +7:25

10. ENOCSSON Anna SWE 1:54:55 +7:36



INTERVISTE XC ELITE WOMEN



Dahle Gunn-Rita, NOR: un giorno perfetto questo di oggi, grazie a Livigno per l’organizzazione. Mi ritengo fortunata, nel 2005 ho avuto tanti successi, ho vinto l’oro agli europei, in coppa del mondo e in maratona. Ero emozionata sul podio, anche per la presenza e il sostegno avuto oggi qui dalla mia famiglia presente a fare il tifo. Correrò ancora, lo annuncio ufficialmente, sino alle olimpiadi del 2008: non so se questa sia una buona o cattiva notizia per le mie avversarie. Amo il cross country, ma devo dire che le maratone stanno diventando sempre più difficili, il loro livello si avvicina sempre più a quello del cross country. In futuro intendo continuare ad allenarmi in Italia su strada, è un’ottima preparazione per la MTB e poi sto bene con le ragazze del team.



Wloszczowka, Maja, POL: sono felice dell’argento di oggi, il secondo titolo mondiale dopo quello dello scorso anno. Devo dire che forse non me lo sarei aspettato. Il segreto del mio successo e di quello della squadra Junior del mio paese è un lavoro di squadra, un bravo allenatore che è qui in sala e che ringrazio. Allenarsi con le ragazze più giovani è importante, loro guadagnano in esperienza ed insieme facciamo un bel gioco di squadra.



Heinzi, Petra, SUI: quest’anno sono in grande forma: dopo il successo nella maratona ora questa medaglia, oggi è un giorno perfetto per me. Mi sono acclimatata per una settimana a Muottas Muragls in Engadina (2.300 m slm) e da martedì siamo qui a Livigno. Ho iniziato tardi a correre in MTB, ho incontrato il mio allenatore a 28 anni e oggi a 36 posso dire di sentirmi giovane, mi piace correre e continuerò le gare anche nei prossimi anni.



CURRICULUM XC VINCITRICI ELITE DONNE



CHI E’ DAHLE

La norvegese Gunn-Rita Dahle è nata il 10 febbraio 1973, ed ha vissuto due distinte carriere in Mtb: nella prima era arrivata molto giovane ai vertici, cogliendo il terzo posto agli Europei di Bassano del Grappa 1996 e piazzandosi fra le prime anche alle Olimpiadi di Atlanta. Poi è seguito un lungo periodo di eclissi, nel quale la scandinava ha avuto alcuni problemi fisici che le hanno impedito di emergere sia nella Mtb sia nell’altra sua grande passione, il ciclismo su strada. Ritornata i vertici dopo il 2000, dal 2002 ha iniziato a collezionare una serie infinita di vittorie: tre titoli mondiali di XC (02-04-05), il titolo olimpico ad Atene 2004, quattro titoli europei (dal 2002 al 2005), tre Coppe del Mondo (dal 2003 al 2005), due titoli mondiali Marathon (2004-2005) L’ultima sua sconfitta risale alla prima prova di Coppa del 2005 a Spa-Francorchamps (Bel), dove è giunta alle spalle della canadese Premont.



CURIOSITA’ XC ELITE DONNE



IL CROSS COUNTRY DONNE E’ SEMPRE PIU’ AVANTI CON L’ETA’

Una annotazione a margine della gara femminile di cross country vinta dalla norvegese Dahle riguarda l’età media delle atlete emerse dalla lunga e difficile prova di Livigno. La media delle prime 10 classificate è infatti superiore ai 31 anni, a dimostrazione di un ricambio generazionale quanto mai difficile. La più giovane è la polacca Wloszczowska, argento a Livigno a 22 anni ancora da compiere. Dietro di lei le altre Under 23 (categoria che il prossimo anno avrà una competizione propria) sono la tedesca Morath, undicesima, l’azzurra Lechner, quindicesima.
 

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IL FRANCESE JULIEN ABSALON SI CONFERMA IRIDATO DI CROSS COUNTRY

Secondo titolo mondiale consecutivo per il francese Julien Absalon, che a Livigno si è aggiudicato il cross country Elite davanti allo svizzero Sauser e allo spagnolo Hermida. Bui 11. e primo degli italiani.


[comunicato stampa] - Livigno (SO), _4 settembre 2005. E’ stato il mondiale delle conferme. Ai Campionati Mondiali di Mountain Bike a Livigno le attesissime prove elite di cross country hanno ribadito i verdetti dello scorso anno. Dopo la vittoria fra le donne della norvegese Dahle, la prova maschile ha incoronato per il secondo anno consecutivo il francese Julien Absalon, vincitore di una gara molto combattuta e resa selettiva dal caldo e dall’altura (siamo a oltre 1.800 metri di quota). Absalon ha inizialmente seguito l’offensiva iniziale dell’azzurro Marco Bui, poi ha reagito all’azione dello svizzero Ralph Naef, finché nel secondo dei tre giri previsti si è trovato da solo insieme all’altro favorito della vigilia, lo svizzero Christoph Sauser vincitore della Coppa del Mondo. La soluzione della gara si è avuta dopo 1h20’ di gara, quando in un lungo tratto di single track Absalon ha progressivamente staccato il rivale, transitando alla campana con 11” di vantaggio che ha poi agevolmente gestito nell’ultima porzione di percorso. Sauser ha chiuso alle sue spalle a 18”, terzo a 54” lo spagnolo José Hermida, già oro nella staffetta, che ha regolato lo svedese Kessiakoff.

Gli italiani confidavano molto nelle possibilità di Marco Bui, partito molto forte e rimasto per un terzo di gara insieme ai più forti, per poi venire staccato in salita e retrocedere fino al 16. posto, prima di una bella reazione finale che l’ha portato a chiudere in 11. posizione: “Ho patito tanto l’altura: la gamba era buona ma non riuscivo ad ossigenarmi, così ho lasciato andare i primi sapendo di non poter reggere il loro ritmo e recuperando qualcosa nel finale”. Gli altri azzurri sono arrivati tutti oltre il trentesimo posto.



CLASSIFICA XC ELITE UOMINI

Rank Name Nat Time Gap

1. ABSALON Julien FRA 2:07:34

2. SAUSER Christoph SUI 2:07:52 + 18

3. HERMIDA RAMOS Jose Antonio ESP 2:08:28 + 54

4. KESSIAKOFF Fredrik SWE 2:09:06 +1:32

5. FRISCHKNECHT Thomas SUI 2:11:49 +4:15

6. FUMIC Manuel GER 2:11:51 +4:17

7. PAEZ LEON Hector Leonardo COL 2:12:03 +4:29

8. BUNDI Silvio SUI 2:12:21 +4:47

9. BECKINGSALE Oliver GBR 2:12:42 +5:08

10. COLOMA NICOLAS Carlos ESP 2:12:52 +5:18



INTERVISTE XC ELITE UOMINI



Absalon Julien, FRA: la mia tecnica oggi é stata quella di partire controllando gli avversari che sapevo essere forti, quelli sul podio ed anche Bui. In seguito nel secondo giro ho attaccato al massimo, per stare davanti. Non è stata una gara semplice, ho forato all’ultimo giro. Mi sono accorto che stavo perdendo aria al primo punto di rifornimento, non pensavo di aver bucato ed ho preso la grande salita con la gomma quasi a terra. Accorgendomi che avevo forato, al secondo ristoro mi sono fermato ed ho dovuto sostituirla. Mi ero accorto che anche Christoph aveva bucato. Ero un po’ nervoso. Subito dopo sono caduto nel fiume. Nell’ultimo giro, ultima salita sono arrivati anche i crampi. Ho dovuto scendere dalla bici, per sciogliere il crampo alla gamba destra. Per quanto riguarda il percorso e l’altitudine: percorso difficile, salite ripide/rapporto piccolo, e poi il tratto d’erba in pianura/rapporto grande, qui è difficile cambiare il ritmo e la muscolatura quindi si contrae. Ogni anno mi prefiggo un obbiettivo principale: l’anno scorso le olimpiadi, quest’anno la Coppa del Mondo in Europa e questo Campionato in Italia. Sono felice di avere regalato la vittoria al mio team Bianchi in Italia, molto importante per me e per loro. E’ stato importante provare prima il percorso, e adattarmi bene all’altitudine. Sono stato qui 10 giorni in ritiro, poi ho corso in Francia una gara nazionale e sono stato lontano dall’ambiente, poi sono tornato a Livigno per queste gare.



Sauser Christoph, SUI: sono a Livigno per la seconda volta: dopo lo scorso anno, anche quest’anno una medaglia d’argento. In questa gara ho avuto anche io un problema di materiale: quando mi sono accorto che perdevo aria, avrei dovuto fermarmi subito e pompare aria. Invece ho continuato, ma poi nel tratto prima dell’erba ho capito che avrei dovuto ripararla perché era bucata. Ho perso 30/40 secondi. Il percorso è difficile, ma non credo sia un problema il fatto che si fanno 3 giri e 1/2 , lunghi, invece di più giri brevi. Nel XC correre significa pedalare per circa 2 ore a la testa è bassa. Per il pubblico, magari è diverso. Qui comunque col binocolo si poteva vedere anche il lato opposto della montagna. Il tifo è stato bellissimo, la gente si è divertita. Mi sono allenato per 3 settimane negli USA, l’altitudine non è stato un problema, è importante prepararsi in anticipo.



Hermida José, ESP: sono a Livigno per la prima volta, e ho conquistato qui 2 medaglie: ho contribuito al 25% dell’oro della staffetta, e nella gara di oggi sapevo quali sarebbero stati i miei avversari più temibili e volevo dare il massimo. Ero più tranquillo quando ho visto che eravamo noi tre in testa alla gara, poi ho visto che gli altri due avevano bucato, ma era tardi per riuscire a prenderli. Mi è piaciuto il percorso, anche se il giro è lungo la tifoseria era ovunque e tutti potevano divertirsi.



CURRICULUM XC VINCITORE ELITE UOMINI



CHI E’ ABSALON

Julien Absalon è nato il 16 agosto 1980 a Saint Amé (Francia). Si è messo in luce nel 1998, quando a Mont St.Anne (Can) ha conquistato il titolo mondiale juniores. Nel 2001 si è ripetuto fra gli Under 23, vincendo anche il titolo europeo di categoria. Altro titolo mondiale nel 2002, sempre fra gli Under 23. Nel 2003, al suo primo anno da Elite, si è aggiudicato la Coppa del Mondo conquistando l’argento agli Europei. La sua grande stagione è stata il 2004, quando ha abbinato al trionfo ai Giochi Olimpici di Atene quello dei Mondiali di Les Gets, fra la sua gente che ha invaso la stazione invernale francese. Quest’anno ha impostato la preparazione in funzione dell’appuntamento mondiale, vincendo due tappe di Coppa del Mondo a Spa-Francorchamps (Bel) e Madrid (Spa) e ottnendo l’argento agli Europei di Kluisbergen (Bel) dietro il connazionale Peraud. Sposato con Emilie, ama praticare tutti gli sport all’aria aperta, dallo snowboard al parapendio al motocross. Possiede una bici da strada tre da ciclocross e quattro Mtb. Il suo sogno è poter essere ai vertici alle edizioni dei Giochi Olimpici di Pechino 2008 e Londra 2012.
 

marco

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NEL TRIAL DOPPIETTA DELLO JUNIOR INGLESE SLINGER


[comunicato stampa] - Livigno (SO), _4 settembre 2005. Due titoli alla Gran Bretagna, uno a Spagna, Belgio e Francia. Questo il bilancio della giornata finale dei Campionati Mondiali Trial ospitati a Livigno insieme alla rassegna iridata di mountain bike. Protagonista assoluto della giornata il britannico Ben Slinger, che siè aggiudicato il titolo juniores sia nella specialità 20 pollici (il diametro delle ruote) che nella 26 pollici. Nella prima linger, con 12 penalità, ha preceduto il polacco Serwin, finito a pari punteggio, e il tedesco Thoma (16 penalità). Nella seconda alle spalle dell’inglese con 2 sole penalità sono finiti il suo connazionale Savage (8) e il belga Wesley Belaey (8). A completare la festa della famiglia di quest’ultimo è arivato però l’oro di suo fratello Kenny Belaey nella prova 26”, grazie alle sole 4 penalità ottenute a fronte delle 6 del francese Hernance e delle 7 dello spagnolo Ros Charral. Quest’ultimo si è rifatto nella 20”, aggiudicandosi l’oro con 1 solo punto di penalità subìto nelle otto isole che componevano il percorso. Alle sue spalle argento al tedesco Hosel (8 punti) e bronzo all’altro spagnolo De La Pena (17). Nella classifica a squadre infine titolo alla Francia con 357,9 punti davanti alla Spagna (347) e alla Germania (344).



CHI E’ ROS CHARRAL



Lo spagnolo Benito Ros Charral è nato il 2 maggio 1981. E’ considerato uno dei grandi di sempre della specialità: quello vinto a Livigno è il terzo titolo mondiale consecutivo nella specialità 20”. A Livigno ha battuto il tedesco Hosel, iridato 2002 e che già lo aveva seguito sul podio nel 2004. All’attivo dello spagnolo anche la prova di Coppa del Mondo 2005 di Graz, dove alla vigilia delle finali è in testa alla challenge.



CHI E’ BELAEY



Il belga Kenny Belaey è nato il 26 gennaio 1983. Già iridato nel 2002, non era più riuscito ad assurgere alle stesse vette, chiudendo terzo nel 2003 e sesto lo scorso anno. Vincitore la passata stagione della Coppa del Mondo, quest’anno si è già assicurato il titolo europeo sul percorso di casa a Kluisbergen e il primato parziale in Coppa del Mondo con le vittorie di Graz e Madrid.
 

marco

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Calato il sipario sul Campionato Mondiale UCI di Mountain Bike e Trial, gli organizzatori di Livigno contano numeri e cifre dell’evento.

[comunicato stampa] - Livigno (SO) 7 settembre 2005. L’organizzazione di un evento mondiale può essere paragonata alla conformazione di un iceberg: ciò che noi vediamo del grande masso ghiacciato è solo un settimo della sua totalità, il resto è la parte sommersa, quella nascosta. E così, ciò che abbiamo visto in questi giorni a Livigno, rappresenta solo una minima parte dell’intera organizzazione che ha lavorato esattamente per 1067 giorni dal giorno dell’assegnazione da parte della federazione internazionale. Le persone coinvolte sono state centinaia: i protagonisti dell’iniziativa “volontario volentieri” sono state 287 che hanno supportato l’organizzazione a fianco di 81 addetti al pronto soccorso e oltre cinquanta (ma probabilmente è un numero in difetto) addetti alla sicurezza. Alla cerimonia di apertura 311 sono stati i figuranti che hanno dato il via ai 16esimi Campionati Mondiali UCI di Mountain Bike e Trial e che hanno assegnato 18 titoli iridati. Il numero totale degli addetti all’organizzazione è difficile identificarlo con precisione ma una stima realistica non può essere inferiore a 750 persone.

I giornalisti ufficialmente accreditati hanno raggiunto la soglia di 272 - in rappresentanza di 170 testate giornalistiche - di cui 104 con la qualifica di fotografo, valori record per un mondiale di mtb! Sul fronte delle immagini televisive sono state 71 le persone coinvolte da RAI che ha avuto la responsabilità della produzione e la messa in onda da parte dell’emittente televisiva è stata di 145' in trasmissioni collocate in palinsesto “terrestre” e di 205' su satellite, di cui 60' in diretta; a questi vanno aggiunti i notiziari nazionali e regionali. Gli atleti accreditati e dunque iscritti sono 782 provenienti da 51 nazioni dei cinque continenti.

Sul piano della comunicazione sono state stampate 20.000 copie del programma ufficiale, e in quattro tranche la bellezza di 45.000 volantini (e 6.000 locandine), mentre le tre edizioni del MTB Magazine sono state prodotte nel numero di 7.000 per il mese di giugno, 8.000 per luglio e 10.000 per agosto.

I contatti avuti sul sito ufficiale della manifestazione www.livignobike.it nella giornata dell’avvio hanno superato le 2.500 visite singole che sono quasi raddoppiate (4.546 per la precisione) nella giornata clou del 4 settembre. Per restare in tema di tecnologie, 183 sono le connessioni internet che hanno collegato in tempo reale tutti i punti nevralgici dell’organizzazione, ad una velocità di 100 Mbps. Gli spettatori presenti alla gara di 4Cross di sabato sera erano 15.000 e altrettanti quelli del giorno dopo per le due competizioni di Cross Country.

Fiore all’occhiello della organizzazione, è stato il Mountain Bike World Village, l’area espositiva che ha accolto il cuore pulsante della manifestazione. Su una superficie totale di 21.000 mq sono stati allestiti 86 stand di aziende ed enti accreditati, tra cui lo splendido padiglione di Casa Valtellina che ha occupato un’area di 850 mq. e sono stati 17 i “national team” che hanno richiesto spazio all’interno dell’expo. Lo spazio riservato ai piccoli nel Kid’s Bike Park è di circa 2.100 mq a cui si deve sommare l’area occupata da Natur.Card di 850 mq, mentre il North Shore Show è stato installato su un’area di 1.650 mq. Grazie a 6.000 chili di legna.

L’intera area espositiva e gran parte dei tracciati sono stati separati e protetti da quasi 20.000 metri di recinzioni metalliche mentre gli striscioni ufficiali della manifestazione di colore arancione hanno raggiunto quota 15.000 metri lineari.

Per il commento dal vivo della cronaca delle gare e degli spettacoli di intrattenimento è stato utilizzato un impianto audio di 60mila watt distribuito da 4.000 metri di cavi.

Infine la comunicazione stampa: a partire da inizio anno fino alla vigilia delle gare sono stati scritti 48 comunicati (di cui la metà tradotti e spediti ad una mailing list di 1.050 tra testate e giornalisti stranieri), una media di quasi due comunicati a settimana. Al termine della manifestazione i comunicati hanno raggiunto quota 75 invii.
 

giobike

Biker tremendus
12/10/04
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bassano del grappa
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marco ha scritto:
Calato il sipario sul Campionato Mondiale UCI di Mountain Bike e Trial, gli organizzatori di Livigno contano numeri e cifre dell’evento.

...Sul fronte delle immagini televisive sono state 71 le persone coinvolte da RAI che ha avuto la responsabilità della produzione e la messa in onda da parte dell’emittente televisiva è stata di 145' in trasmissioni collocate in palinsesto “terrestre” e di 205' su satellite, di cui 60' in diretta; a questi vanno aggiunti i notiziari nazionali e regionali. ....

Mah :nunsacci: :omertà: :pirletto:
 

meme77

Biker superis
Sono contento che la maggior parte di chi ci é stato dice che tutto é andato bene....
io ero un Volontario Volentieri e mi son fatto a livigno 10 giorni di lavoro-divertimento!! è stata dura ma alla fine tutto é andato per il verso giusto!!
Un ringraziamento va ancora all'organizzazione cha ha saputo tenere a bada poco meno di 300 scalmanati volontari!!

ciao ciao meme77 emanuele
 

bigiopagani

Biker serius
18/8/04
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brescia
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:il-saggi: ho visto mondiali di f.1.dal vivo,di sbk(moto)dal vivo e svariate manifestazioni in tutta europa,la passione da poco aquisita x il free.ride mi ha portato con la famiglia a Livigno ven.sab.e dom.!!!!!BRAVIBRAVIBRAVI................e ancora di piu'.Contesto ambientale favoloso,tempo favoloso(bruciati dal sole)gente favolosa,ven.sera alle 1.00 sembrava di passeggiare in v. ceccarini!!!spettacoli di contorno,park x bambini(tutto esaurito sempre,e che bighette...specy)piste devastanti,maxischermo,e tutto aggratise.....ok,non e' corretto ma ho parcheggiato il camper 3 gg.nella zona espositori,ho!io venerdi' ci sono entrato e nessuno mi ha piu'mandato via.........comunque 10 e lode all'organizzazione !(il sabato sera al ristoranteBIVIO alle 23 ci hanno cortesemente chiesto di uscire perche' c'era una cena ""privata"",niente po'po'di meno che 6 giapmanager honda(il boss si e' seduto x primo,e poi dopo ha invitato tutti gli altri a sedere)e io spiavo................... :omertà:
 
M

meacma

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Anche io ho fatto qualche foto a Livigno nei 3 giorni di permanenza.
Complimenti tutto perfetto (anche i fuochi d'artificio di sabato sera) sono stati molto belli.
 

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meacma

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meme77

Biker superis
Ciao gabry eccoti finalmente..... vedo che ti sei ricordato di rinzraziare noi dell' MTB LOOK.... :yeah!: :yeah!: :yeah!: :yeah!:

Che dire di Matteo ALIAS il Talebano..... una gran persona (soprattutto perche ci ha sopportato per 10 giorni)

Alla prox.... ci si vede a fortezza...
 

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