Che telai per gravel assemblata?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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albasnake

Biker tremendus
29/8/16
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Scusate ma per quale ragione la presenza dei più moderni standard, spesso ideati per ambiti di utilizzo diversi da quelli in cui li si ritrova, sarebbe da considerarsi un fattore determinante (o anche solo importante) in sé e per sé, acriticamente?
Mi spiego con qualche esempio pratico:
-perni passanti: è indubbio che possano fare una discreta differenza su un mezzo ammortizzato,ma siamo sicuri che abbiano la stessa importanza su un telaio rigido perdipiù con impostazione di derivazione stradale e montato con gomme di sezione contenuta (almeno rispetto ad una mtb)? Il vantaggio principale dei p.p. è nella più solida connessione tra i due lati di carro e telaio, cosa che porta indubbi vantaggi quando questi non sono rigidamente collegati tra di loro. Ma su una gravel (o una bdc, o una mtb rigida), con telaio e forcella rigida, la possibilità che i due steli della forcella o i due lati del carro post. si comprimano in misura -leggermente- differente, ad esempio impattando non perpendicolarmente contro un ostacolo, è assente. Ci può essere una certa flessione torsionale, soprattutto all'anteriore in frenata, ma se il frameset è progettato in maniera adeguata è rilevabile solo in laboratorio, senza risvolti negativi nel mondo reale. Se lo standard ant. (ovvero dove le flessioni torsionali sono più marcate e influenti) è il 12x100, poi, la differenza di comportamento con un q.r. o un bolt-on da 9mm è minima. Inoltre una certa flessibilità non è cosa negativa, perché permette di ottenere un livello di comfort maggiore...insomma, un frameset progettato e realizzato accuratamente con q.r. ant. e post. sarà con ogni probabilità più godibile da guidare di uno costruito al risparmio dotato di p.p.; se la rigidezza è un fattore importante, fanno molta più differenza le ruote dello standard di fissaggio. E per quanto sia evidente che il mercato stia andando in questa direzione in tutte le categorie dalla bdc alla dh, attualmente -e suppongo ancora per un bel po'- a livello economico c'è ancora una grossa convenienza rimanendo sul q.r. Tutt'al più si può filettare l'asse cavo del mozzo e fissarlo al telaio con due viti M6, ottenendo buona parte dei vantaggi dei p.p. e risparmiando pure peso, che tanto tutti quanti andiamo in giro con un multitool appresso.
-sterzo conico: l'unica ragione che vedo per preferirlo è il fatto che ormai quasi tutte le forcelle carbon sono dotate di cannotto conico. Ma a livello funzionale, se si rimane su telai di metallo, lo sterzo conico è superfluo. Il discorso è in linea di massima lo stesso: un telaio progettato e costruito con criterio è sufficientemente rigido in quella zona anche con un cannotto dritto. Anzi, un'eccessiva rigidezza può limitare il comfort senza portare alcun vantaggio a livello di precisione di guida. Ricordiamoci che stiamo parlando di una gravel, non di una mtb, per cui si suppone che non affronterà percorsi tecnici ad andature sostenute, ma piuttosto si ritroverà a percorrere lunghi tratti di strada leggermente sconnessa, asfaltata o meno, dove un po' di flessibilità in più può alla lunga fare una grossa differenza, sia come affaticamento che di conseguenza come prestazioni.
-freni flat mount: qui molto dipende dal budget a disposizione. Se si pensa di spendere tanto, può aver senso cercare un telaio con attacchi f.m., dato che la maggior parte dei freni a disco idraulico da strada viene ormai prodotta secondo tale standard. Ma se il budget non è illimitato, un tealio IS2000 non ha nessuno svantaggio, e alcuni vantaggi: a livello funzionale la differenza è inesistente, ma c'è il vantaggio non trascurabile (soprattutto se si pensa di fare giri lunghi, o lontano da grossi centri abitati, in autonomia) di poter smontare la pinza per metterci mano in caso di problemi senza dover poi riallineare il caliper, semplicemente smontando dal telaio la pinza insieme all'adattatore.
-passaggio cavi interni: certo, il risultato estetico può essere più gradevole (anche se va a gusti, personalmente una bici in cui non si vedono i cablaggi mi sembra un po' nuda), ma lo sbattimento aggiuntivo quando si deve fare manutenzione è un prezzo discretamente alto da pagare per una miglioria puramente estetica. Già, perchè con le guaine di ottima qualità che si trovano al giorno d'oggi, una guaina a tutta lunghezza ripara i cablaggi dallo sporco tanto quanto un passaggio interno, ma senza gli sbattimenti aggiuntivi.

Con ciò non volgio dire che i nuovi standard siano necessariamente da buttare nel cesso. Solo, forse si dovrebbe riflettere un po' di più se e in quali situazioni possono portare vantaggi. E soprattutto, almeno parlando di bici completamente rigide, la qualità progettuale e costruttiva del frameset ha un impatto immensamente maggiore sulla qualità del riding rispetto a quello che potrebbe avere l'adeguamento ai più moderni standard, quindi personalmente non sceglierei un telaio perchè pur costando poco si adegua ai dettami più moderni, ma cercherei quello con il miglior rapporto tra prezzo e qualità delle tubazioni, delle finiture (come le saldature, che non hanno una valenza solamente estetica) e delle geometrie. Anche tenendo a mente che spesso mantenendosi sugli standard classici si può avere componentistica di qualità superiore ad un prezzo inferiore.
Premesso che condivido molto la tua analisi, c'è un solo aspetto a cui secondo me hai dato troppo poco peso, è contenuto nel discorso sui freni flat mount: la reperibilità dei componenti. Comprare un telaio con interfacce "già vecchie" potrebbe non essere limitante fin da oggi, ma presto o tardi lo diventerà.
Poi va anche visto bene se l'acquisto è fine a se stesso o se c'è da lavorarci sopra. Mi spiego meglio: chi si compra un telaio e si assembla la bici, è probabile che sia un cantiere in divenire, in questo caso mantenere la massima compatibilità possibile è oggettivamente una priorità. Per fare un esempio banale, ho scelto proprio una forcella con PP da 15 per poter intercambiare le ruote con una possibile futura mtb, pur consapevole che non era assolutamente necessario.
 

Railspike

Biker Blasphemius
22/9/15
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Trek Fuel Ex 8
io ho un telaio Lynskey da strada (triathlon).
molto bello e ben fatto.
guarda anche su CRC, c'è il GR Pro scontato 40% se c'è ancora la tua taglia.
se non sbaglio ci sono test di gravelcyclist sui telai lynskey
Ciao, si ho visto. Io sono taglia ML stando al sito Lynskey, su CRC hanno solo M o XL. Stabo per prenderlo ma poi mi sono ricordato delle sofferenze sulla mia prima mtb che mi vendettero di una taglia più piccola. Provo a temporeggiare in attesa. Stavo già per comprare sul sito Lynskey, la GR 260. Meno "pregiata" in quanto costruita interamente di titanio 3AL-2.5V.
Boh, mi do un'altra settimana di ripensamenti, e poi vedo se prendere bici intera dagli USA, oppure solo telaio su qualche sito.
 

ChristianR

Biker tremendus
18/2/03
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Mottarone
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Scusate ma per quale ragione la presenza dei più moderni standard, spesso ideati per ambiti di utilizzo diversi da quelli in cui li si ritrova, sarebbe da considerarsi un fattore determinante (o anche solo importante) in sé e per sé, acriticamente?
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Si, tutto molto bello, argomentazione a tratti anche corretta, ma volenti o nolenti i prodotti si evolvono e allora o ti accontenti a priori sapendo già di che morte morire oppure cerchi per quanto possibile di non partire comprando "vecchio".
Che poi abbi pazienza, ma:
- se smonti una pinza freno mentre sei fuori non è che ci voglia un'ora per allinearla, pinzi, avviti e al 90% va già bene così.
- lo sterzo conico ti consente di abbinare oggi qualsivoglia forcella, infatti io ho messo una full carbon invece di quella di granito e oscena offerta da Ridewill. Col tubo classico non trovi quasi più niente.
- Per le ruote siamo passati dal dover pagare per gli adattatori PP a dover pagare per quelli QR visto che anche lì ormai le ruote in commercio per disco sono praticamente tutte PP.

Riporto solo la mia esperienza, è stato citato un telaio che io uso, quindi ho detto la mia sul perchè a quel prezzo lo ritengo un best buy per chi vuol provare una bici diversa.
Mi serviva una bici "di scorta", ho detto "perchè non farla Gravel", ho voluto spendere il meno possibile, mi è andata bene che ho trovato qualcosa che di fatto è allineato ai prodotti attuali.
Se invece uno ha una sola bici allora si, c'è altro in circolazione sicuramente superiore.
 

rockarolla

Biker urlandum
28/2/12
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Singular Swift dropbar 29er, OnOne Inbred 29" 120mm, Simoncini Oh!SweetNuthin' allrounder, Bianchi Nth dropbar citybike
Ma credete seriamente che Avid smetta di vendere i suoi Bb7 road (o Trp i suoi Spyre) in versione pm entro breve (ma anche tra 5-8-10 anni)? O che Shimano smetta di vendere gli ottimi mozzi Xt per qr in un momento qualsiasi del futuro più o meno prossimo (senza considerare che ogni mozzo per p.p. può essere riconvertito a qr, quindi poter usare le ruote della propria mtb sulla gravel, operazione che in ogni caso molto spesso necessita di adattatori visto che lo standard ant. che pare si sia imposto in questo ambito è il 12x100, non è un problema. Altro piccola considerazione: il mercato della mtb sta andando con una certa decisione verso il boost, polverizzando ogni sogno di intercompatibilità...).

È ovvio che molto dipende da cosa si vuol fare in futuro, ma per un telaio in alluminio da 100€ mi sembra che i componenti sopra citati siano già eccellenti, e salire di gamma come di prezzo mi pare uno spreco assoluto finché non si cambia anche il telaio. Teniamo a mente che se a livello prestazionale spesso (ma non sempre) l'influenza maggiore è quella della componentistica, a livello di feeling e a maggior ragione su una rigida con gomme relativamente strette è il frameset, seguito da copertoni e ruote, a far la differenza.
Ora, non ho provato il telaio in questione, ma in varie occasioni ho avuto modo di sperimentare che la differenza di feeling tra un telaio economico e uno più ragionato -confrontando mele con mele- è assolutamente non trascurabile. Giusto per fare un esempio, la OnOne Inbred, telaio dall'eccellente rapporto q/p ampiamente apprezzato che pure ho e guido con soddisfazione, è una putrella con una risposta dinamica assolutamente morta se paragonata all'altra 29" che ho (Singular Swift) o ad altre, sempre hardtail da 29" in acciaio, su cui ho avuto la fortuna di poggiare le chiappe (Niner Sir9, Transition Trans-am ecc). Hai voglia a montare la Inbred con la componentistica più raffinata del mondo, otterrai una bici magari più leggera e foorse addirittura più veloce, ma un telaio migliore anche montato peggio sarà sempre più godibile. Se poi si elimina dall'equazione la forca ammortizzata e si riduce la sezione dei pneumatici, il divario si spalanca...
Insomma, il succo del discorso è che la compatibilità future proof è un argomento, a mio giudizio comunque spesso sopravvalutato, cui ha senso dare la priorità se si parte da una base su cui può valere la pena programmare corposi investimenti futuri, altrimenti è solo una serie di sigle ad effetto sulla scheda delle specifiche. E ad ogni modo, ma qui siamo nel campo delle scelte personali, preferisco spendere qualcosa di più per un frameset (e per gomme e ruote, per le quali però già con poco più di 200€ si possono avere prodotti ottimi se ci se le fa in casa) di comprovata qualità risparmiando magari sulla componentistica e rinunciando in futuro ad alcuni componenti all'ultimo grido (certo che di ottimi e funzionali non ne mancheranno), che vestire di componenti pregiati -ora o più avanti- un frameset di progettazione, costruzione e rendimento al massimo mediocre richiamato dalle sirene dei più recenti, quanto spesso inutili e transitori standard.

Il discorso può complicarsi per quanto riguarda lo sterzo conico. Qui, c'è poco da dire, a meno di non scegliere un frameset full-steel l'opzione migliore è una forca in carbonio, e di forche in carbonio con sterzo dritto da 1-1/8" ormai se ne trovano ben poche (eventualmente dare un'occhiata su carboncycles.cc può essere d'aiuto). Con la consapevolezza che si andrà ad usare un telaio non all'altezza della forcella e sul quale lo sterzo conico non apporta alcuna miglioria apprezzabile...!
 
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