la pazzia umana non ha limiti
articolo del piccolo di trieste di oggi
articolo del piccolo di trieste di oggi
Sabotata la pista ciclabile con
tondini chiodati:
incidente sfiorato per un escursionista che è finitoinfilzato dallarnese.
Sul fatto indaga già il corpo regionale Forestale e a
quanto pare non vi sono dubbi: chi ha conficcato, seppellendoli per 40 centimetri nel sottosuolo, sei tondini in ferro del diametro di 6 millimetri nel sentiero tra Sgonico e Sales voleva arrecare danno alle persone, presumibilmente ai ciclisti che spessissimo percorrono
in mountain-bike la strada. Il sabotaggio è avvenuto nella
località Col dellagnello, sul monte Lanaro, e ha interessato
un breve tratto del sentiero, ma non si esclude la possibilità che il raid vandalico sia stato
condotto anche in altri punti. Per questo siraccomandadi
segnalare alla forestale o ai guardiacaccia della Provincia,
pure intervenuti sul posto dopo la segnalazione del cittadino, ogni ulteriore avvistamento
di chiodi. Il solito ignoto deve aver lavorato un bel po per
produrre la sua trappola: stando
alle tracce rivenute, ha preso dei tondini in ferro, li ha
seppelliti con una pesante mazza, facendoli sprofondare
per 40 centimetri. Solo la punta acuminata del ferro, per un
altezza di 5-6 centimetri, è rimasta in superficie, leggermente inclinata a mo di uncino,
proprio per bloccare e quindi tagliare legommedi biciclette.
In questo modo, infatti, il malcapitato che si fosse
trovato a correre per di lì sulle due ruote, avrebbe fatto un volo di un paio di metri, piombando a terra. Uno
scherzetto che avrebbe potuto provocare serie ferite. Per
fortuna, invece di un bikers è passato un escursionista, che
ha poggiato il piede sul chiodo inclinato, senza tuttavia farsi del male. Resosi conto però del grosso pericolo ha subito allertato chi di dovere. Forestale e polizia territoriale, una volta ispezionato il luogo, hanno
rinvenuto nel tratto ben sei profilati conficcati nel suolo, a
brevissima distanza luno dallaltro. Sopralluoghi sono
stati condotti anche nelle vicinanze, manon si può escludere la presenza di altre trappole in aree diverse. Per
questo si raccomanda ai ciclisti di prestare molta attenzione ai sentieri percorsi e di segnalare
ogni anomalia
tondini chiodati:
incidente sfiorato per un escursionista che è finitoinfilzato dallarnese.
Sul fatto indaga già il corpo regionale Forestale e a
quanto pare non vi sono dubbi: chi ha conficcato, seppellendoli per 40 centimetri nel sottosuolo, sei tondini in ferro del diametro di 6 millimetri nel sentiero tra Sgonico e Sales voleva arrecare danno alle persone, presumibilmente ai ciclisti che spessissimo percorrono
in mountain-bike la strada. Il sabotaggio è avvenuto nella
località Col dellagnello, sul monte Lanaro, e ha interessato
un breve tratto del sentiero, ma non si esclude la possibilità che il raid vandalico sia stato
condotto anche in altri punti. Per questo siraccomandadi
segnalare alla forestale o ai guardiacaccia della Provincia,
pure intervenuti sul posto dopo la segnalazione del cittadino, ogni ulteriore avvistamento
di chiodi. Il solito ignoto deve aver lavorato un bel po per
produrre la sua trappola: stando
alle tracce rivenute, ha preso dei tondini in ferro, li ha
seppelliti con una pesante mazza, facendoli sprofondare
per 40 centimetri. Solo la punta acuminata del ferro, per un
altezza di 5-6 centimetri, è rimasta in superficie, leggermente inclinata a mo di uncino,
proprio per bloccare e quindi tagliare legommedi biciclette.
In questo modo, infatti, il malcapitato che si fosse
trovato a correre per di lì sulle due ruote, avrebbe fatto un volo di un paio di metri, piombando a terra. Uno
scherzetto che avrebbe potuto provocare serie ferite. Per
fortuna, invece di un bikers è passato un escursionista, che
ha poggiato il piede sul chiodo inclinato, senza tuttavia farsi del male. Resosi conto però del grosso pericolo ha subito allertato chi di dovere. Forestale e polizia territoriale, una volta ispezionato il luogo, hanno
rinvenuto nel tratto ben sei profilati conficcati nel suolo, a
brevissima distanza luno dallaltro. Sopralluoghi sono
stati condotti anche nelle vicinanze, manon si può escludere la presenza di altre trappole in aree diverse. Per
questo si raccomanda ai ciclisti di prestare molta attenzione ai sentieri percorsi e di segnalare
ogni anomalia