come e cosa mangiare mentre si pedala

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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M-Phoenix

Biker immensus
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Morewood Kalula, Commencal Meta Ht Sx
io la sera prima mangio la pasta o la pizza. La mattina uno yogurt, il pan brioche col miele (o marmellata) e un succo di frutta. In bici porto acqua (tipo Lete/Uliveto) e mentre pedalo mangio 1-2 mele e una decina di mandorle. Per pranzo (in bici si intende) pan brioche con miele o marmellata, tramezzino al prosciutto e parmigiano + banana.
La cosa che non deve mancarmi però sono le MANDORLE!
Però non gareggio... ma 5-6 ore in bici ci resto...
 
(argomento: Medicina)
Rossi Angelo è specialista in Medicina dello Sport e si occupa di ciclismo e di sport di montagna (alpinismo, escursionismo, sci di fondo, sci-escursionismo).

Nell'articolo presentato si è cercato di rendere chiaro, pratico e soprattutto leggibile da tutti, un argomento la cui letteratura è piuttosto varia ed eterogenea.


Gli integratori alimentari nello sport
(di Angelo Rossi)


integratori1.jpg

GLI INTEGRATORI ALIMENTARI NELLO SPORT DI MONTAGNA
Gli integratori alimentari non sono altro che i normali nutrienti, comunemente presenti nel cibo che consumiamo, selezionati e concentrati industrialmente allo scopo di facilitare la copertura del fabbisogno giornaliero. Un integratore alimentare diventa utile quando ciò che mangiamo non è in grado di soddisfare le necessità minime di alcuni nutrienti specifici necessari all’organismo per funzionare regolarmente.
Questo in montagna può avvenire nella lunga permanenza in quota (alpinismo extraeuropeo), nei trekking e nelle traversate di più giorni e nelle ripetute prestazioni di alto livello (guide alpine, sci agonistico, ecc.).
Per “l’alpinista della domenica” basta e avanza la normale alimentazione, con un po’ di riguardo all’assunzione dei liquidi.
Si definisce invece supplementazione l’utilizzo di sostanze fisiologicamente presenti nell’organismo, di solito coinvolte nel metabolismo energetico muscolare, il cui turn-over è spesso incrementato, ma la cui carenza clinica in corso di esercizio, e in particolare un loro significativo effetto nel migliorare la prestazione, non è sempre dimostrato.


integratori2.jpg

La supplementazione portata all’eccesso si avvicina al doping e può creare gravi danni all’organismo (vedi assunzione di alte dosi di creatina nei calciatori, già finita agli onori della cronaca).
L’assunzione di dosi eccessive o comunque ingiustificate, così come il ricorso a sostanze specifiche soltanto perché propagandate come genericamente efficaci, ma i cui effetti metabolici possono essere inutili se non controproducenti nello svolgimento della prestazione, può comportare una serie di problemi relativi alla tutela della salute dell’individuo; al tempo stesso però, anche la mancata assunzione di un integratore in caso di effettiva necessità, può influenzare negativamente la qualità dell’atto sportivo.

INTEGRATORI IDRO-SALINI

La pratica sportiva si caratterizza in genere per un più o meno rilevante incremento della produzione di energia da parte delle cellule muscolari impegnate. Conseguentemente si verifica un incremento della quantità di calore prodotto, che a sua volta è responsabile dell’innalzamento della temperatura corporea tipico della pratica sportiva.

Il reintegro idro-salino

L’acqua costituisce il 40-60% della massa corporea. In condizioni normali di temperatura e a riposo un soggetto assume mediamente 2,5 litri di acqua al giorno, con le bevande e attraverso gli alimenti. In condizioni di intenso lavoro e in condizioni ambientali che richiedono forte sudorazione, l’assunzione di acqua può aumentare di sei volte rispetto al normale.
Pertanto, l’organismo umano sottoposto ad uno sforzo fisico, attiva quei meccanismi (termoregolazione) in grado di indurre un’adeguata riduzione della temperatura corporea (termodispersione). Il meccanismo più efficace in tale senso è certamente l’evaporazione del sudore.
Per alpinisti impegnati in attività di rilevante impegno, tanto più se in quota, si possono verificare variazioni considerevoli del peso, fino a 5-6 kg, in grandissima parte rappresentati dall’acqua persa per la sudorazione.
Una carenza di acqua è mal tollerata dall’organismo: una perdita del 2% del volume dell’acqua corporea totale altera la termoregolazione e influisce negativamente sull’efficienza e sulle capacità fisiche; mentre una perdita del 5% comporta il rischio di crampi ed è in grado di determinare una riduzione del 30% della prestazione fisica; perdite maggiori risultano particolarmente pericolose sino a mettere in serio rischio la vita.
A ciò concorrono anche le perdite di minerali normalmente disciolti nel sudore: sodio, cloro (NaCl, il comune sale da cucina), potassio e magnesio. Durante l’attività fisica, nonostante venga assunta una congrua quantità di liquidi, l’organismo può comunque andare incontro ad uno stato di parziale disidratazione, in quanto la velocità con cui vengono persi i liquidi con il sudore risulta decisamente superiore alle possibilità di assimilazione. Da ciò deriva la necessità che lo sportivo inizi a bere già prima dello svolgimento dell’attività fisica, continui a farlo anche nel corso della prestazione e prosegua il reintegro idro-minerale anche dopo l’attività.
Nel corso dell’esercizio fisico le bevande a base di integratori idro-salini ottimali devono essere leggermente ipotoniche. Tradotto vuol dire che è preferibile bere bevande contenenti molta acqua e pochi sali, a temperatura fresca e non fredda per non provocare disturbi gastro-intestinali. Questo concetto è importante perché il sudore contiene più acqua che sali, per cui i liquidi devono essere reintegrati maggiormente.
In definitiva, CORREGGERE LA DEPLEZIONE DI ACQUA ED ELETTROLITI SEMBRA ESSERE IL PIÙ IMPORTANTE AIUTO ERGOGENO NUTRIZIONALE FINORA STUDIATO E RACCOMANDATO DA OGNI ESPERTO DI FISIOLOGIA DELL’ESERCIZIO FISICO.

INTEGRATORI ENERGETICI
La capacità di prestazione fisica, durante un’attività sportiva prolungata, risulta compromessa anche dall’esaurimento delle scorte di glicogeno (la forma di deposito degli zuccheri nel nostro organismo), nonché dalla riduzione della concentrazione ematica del glucosio (ipoglicemia).
Un adeguato ed appropriato apporto di energia prima, durante e dopo la pratica sportiva, è importante per qualunque forma di esercizio fisico tanto più quanto maggiori sono la durata e l’impegno della prestazione e di conseguenza il dispendio energetico.
Se da un lato l’organismo dispone di riserve energetiche lipidiche e proteiche ampiamente sufficienti per le “normali” necessità metaboliche anche delle più faticose discipline sportive, ben diversa è la situazione per quanto riguarda le riserve glucidiche.
La componente glucidica di deposito del nostro organismo, il glicogeno muscolare ed epatico, è presente in quantità estremamente contenute e l’intero ammontare delle riserve glucidiche potrebbe coprire solo parzialmente le specifiche richieste che si verificano nel corso della maggior parte delle attività di montagna.
L’esigua disponibilità di carboidrati a livello muscolare rappresenta certamente il fattore in grado di limitare maggiormente la gran parte delle prestazioni sportive e di condizionare in grande misura l’insorgenza del senso di fatica.
Quando la glicemia si abbassa al di sotto del limite fisiologico dei 70 mg/dL, si verifica un rapido peggioramento delle capacità fisiche: viceversa un buon livello glicemico, garantendo un adeguato rifornimento di glucosio ai muscoli in attività e al sistema nervoso centrale, può prolungare la durata dello sforzo fisico, migliorare le capacità di attenzione mentale e di coordinazione neuro-muscolare, e ritardare, più in generale, la comparsa dei sintomi della fatica.


integratori3.jpg

Gli integratori energetici di primo piano sono i carboidrati, principalmente per le prestazioni di lunga durata come l’alpinismo. La scelta tuttavia deve essere molto oculata sia in termini di quantità assunta che in termini di qualità (in rapporto all’indice glicemico). Per limitare al massimo gli sbalzi della glicemia e dell’insulina, occorre limitare l’assunzione di cibi ad alto indice glicemico: evitare il saccarosio (zucchero da cucina), e preferire carboidrati con un basso indice glicemico; il fruttosio, ad esempio, non causa fluttuazioni della glicemia e dell’insulina. Queste notizie hanno convinto alcuni atleti a mangiare cucchiaini di fruttosio e a ricorrere agli alimenti che lo contengono (miele e frutta). Non è una buona idea; il fruttosio è efficace al 50% per il rimpiazzo di glicogeno nei muscoli. Diete ad alto contenuto di fruttosio causano anche un aumento di acidi grassi nel sangue e dei livelli di acido urico. Il fruttosio pertanto può essere d’aiuto in piccole dosi: ne è sufficiente una piccola quantità aggiunta alle bevande. Ecco alcune regole fondamentali per una corretta assunzione di carboidrati:
  1. Assumere carboidrati in piccoli pasti durante tutta la giornata.
  2. Assumere principalmente carboidrati con un basso indice glicemico (pane, pasta, biscotti, ecc.).
  3. Utilizzare bevande contenenti prevalentemente polimeri di glucosio ma anche una piccola quantità di fruttosio (vedi tabella soluzione reidratante).
  4. Assumere abitualmente 100 grammi di carboidrati complessi tre ore prima della prestazione.
  5. Sorseggiare una bevanda reidratante durante l’esercizio, con una frequenza di 500-700 mL all’ora, in base all’intensità e alla durata dell’esercizio fisico ed alle condizioni ambientali.
LA SOLUZIONE REIDRATANTE PER L’ADULTO
  • 1 litro di acqua
  • 1 punta di cucchiaino di sale
  • 2 cucchiai di zucchero
  • il succo di un limone oppure di due arance
Il volume e il contenuto energetico totale dei liquidi ingeriti sono di primaria importanza nell’influenzare la velocità dello svuotamento gastrico: all’aumentare del contenuto energetico la velocità di svuotamento rallenta. Come già sottolineato, una soluzione ipotonica, a parità di contenuto energetico, lascia lo stomaco in tempi più brevi. Per quanto riguarda la temperatura, le bevande fresche (8-10° C) lasciano lo stomaco più rapidamente di quelle calde e sono più gradevoli. L’insorgenza di crampi gastro-intestinali può avvenire solamente se il volume dei liquidi assunti è troppo elevato. Per concludere possiamo affermare che le caratteristiche di una bevanda ottimale dovrebbero garantire:
rapido svuotamento gastrico;
ottimo assorbimento intestinale;
adeguato apporto di minerali;
adeguato apporto glucidico;
buona palatabilità;
buona capacità dissetante. A parte i prodotti in commercio, si può confezionare una SOLUZIONE REIDRATANTE nel seguente modo:

  • 1 litro acqua;
  • una punta di cucchiaino di sale;
  • due cucchiai di zucchero;
  • il succo di un limone oppure di due arance.
INTEGRATORI PROTEICI

Il fabbisogno proteico dello sportivo è di 1-1.4 grammi pro chilo di peso corporeo al dì. In una attività alpinistica media è sufficiente assumere una dieta variata con proteine sia animali che vegetali, per coprire il fabbisogno.
Nei lunghi viaggi, nei soggiorni in quota e in ambiente extra-europeo sarà necessario pensare a una integrazione proteica, cercando però di non eccedere nelle quantità per non sovraccaricare la funzionalità renale (iperazotemia). Gli integratori proteici possono essere ricondotti alle seguenti categorie:
miscele di aminoacidi, combinazioni mirate di aminoacidi e aminoacidi singoli.

Miscele di aminoacidi
Contengono aminoacidi essenziali ed eventualmente anche non essenziali. Le dosi giornaliere consigliate devono tener conto del ruolo integrativo di tali prodotti, che sono destinati a completare l’apporto proteico della razione alimentare quando questo, da solo, non basta ad ottimizzare il bilancio azotato dell’organismo.

Combinazioni mirate di aminoacidi

Si prefiggono delle finalità particolari. Gli aminoacidi a catena ramificata (in sigla BCAA) costituiscono un terzo delle proteine di tutti i muscoli; sono tre aminoacidi essenziali (leucina, isoleucina e valina) che devono essere assunti con la dieta in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli: si trovano principalmente nelle uova, nella carne e nei formaggi. In condizioni normali una dieta sana, varia ed equilibrata è già di per sé sufficiente a fornire la giusta quantità di questi nutrienti.
Dal momento che durante gli sforzi fisici intensi e prolungati si ha una riduzione dei livelli nel sangue di BCAA, si ritiene che l’integrazione dietetica con questi aminoacidi sia in grado di migliorare le risposte fisiologiche e di prevenire i sintomi di affaticamento durante gli sport di resistenza. La quantità di assunzione degli aminoacidi ramificati non deve comunque superare di norma i 5 g al giorno, come somma dei tre aminoacidi.

Aminoacidi singoli

  • Glutamina Non è un aminoacido essenziale, ma è tuttavia estremamente importante per lo sportivo: circa il 20% di tutto il pool di aminoacidi circolante nel sangue è costituito infatti da glutamina che si può perciò definire il veicolo più importante per il trasporto di azoto tra i tessuti.
    Più pesante è l’allenamento, più forte è lo stress e più alto è il consumo di glutamina da parte della componente muscolare.
    Queste affermazioni non giustificano però l’utilizzo di elevate dosi di glutamina, in quanto, se è in eccesso, provoca l’accumulo di ammoniaca, sostanza tossica in grado di inibire il rendimento organico.
  • Carnitina La carnitina è una molecola importante nel metabolismo degli acidi grassi.
    Le sue funzioni principali sono il trasporto degli acidi grassi all’interno del mitocondrio e l’attivazione del Coenzima A, importante nei processi ossidativi.
    Durante un lungo esercizio di resistenza, i grassi diventano la maggiore fonte energetica: non si esauriscono però i grassi ma potrebbero finire le scorte delle sostanze chimiche che ne permettono l’uso. Lo sforzo prolungato depaupera rapidamente la carnitina presente nel muscolo.
    Le principali fonti alimentari di carnitina comprendono la carne e i latticini.
    Al momento non esistono dati sufficienti a dimostrare un suo effetto positivo sulla prestazione fisica. Solo in alcuni studi è stato dimostrato che l’integrazione di carnitina può tornare utile per influenzare positivamente la performance di prove particolarmente lunghe di tipo aerobico.
  • Creatina La carnitina è una molecola importante nel metabolismo degli acidi grassi.
    Le sue funzioni principali sono il trasporto degli acidi grassi all’interno del mitocondrio e l’attivazione del Coenzima A, importante nei processi ossidativi.
    Durante un lungo esercizio di resistenza, i grassi diventano la maggiore fonte energetica: non si esauriscono però i grassi ma potrebbero finire le scorte delle sostanze chimiche che ne permettono l’uso. Lo sforzo prolungato depaupera rapidamente la carnitina presente nel muscolo.
    Le principali fonti alimentari di carnitina comprendono la carne e i latticini.
    Al momento non esistono dati sufficienti a dimostrare un suo effetto positivo sulla prestazione fisica. Solo in alcuni studi è stato dimostrato che l’integrazione di carnitina può tornare utile per influenzare positivamente la performance di prove particolarmente lunghe di tipo aerobico.
ANTIOSSIDANTI

L’esercizio fisico aumenta i processi ossidativi nel muscolo, portando ad un aumento della produzione di radicali liberi e di perossidi lipidici. Dopo l’esercizio sono stati osservati danni sub-cellulari, in parte dovuti all’attacco di radicali liberi.
L’allenamento induce però livelli più alti degli enzimi antiossidanti nel tessuto muscolare e riduce la vulnerabilità del muscolo al danno perossidativo.
L’apporto di vitamine antiossidanti potrebbe svolgere una funzione protettiva nei confronti del danno muscolare indotto da allenamenti ripetuti, molto faticosi, svolti magari a grandi altitudini o con frequenti variazioni di fuso orario. Agenti antiossidanti sono la vitamina A, la vitamina E, la vitamina C e il selenio.
COENZIMA Q10

Il coenzima Q10, conosciuto anche come ubidecarenone, è costituito da una serie di molecole coinvolte nella produzione di energia tramite l’adenosina trifosfato (ATP). Il coenzima Q10 è noto anche come forte antiossidante e tiene sotto controllo gli effetti negativi dei radicali liberi.
Il coenzima Q10 si trova nelle membrane cellulari del corpo, fa parte dei mitocondri (le centrali energetiche della cellula) ed è un componente importante del sistema di trasporto degli elettroni (coinvolto in parecchi processi metabolici del corpo umano): è però talmente ben rappresentato nell’organismo, che una supplementazione farmacologia risulta di nessuna utilità (fa bene solo a chi lo vende!).

CONCLUSIONE

È molto difficile valutare la reale efficacia di un integratore alimentare nel migliorare la performance fisica perché, nel perseguimento del benessere, molte aziende di integratori fanno affermazioni false sui reali benefici dei loro prodotti.
Il comportamento più logico è quello di individuare le situazioni critiche dovute a eccessivi carichi di attività sportiva, a difficoltà nell’assumere la normale alimentazione, a repentini cambi di clima e fuso orario.
In tutti gli altri casi dovrebbe essere sufficiente la normale alimentazione, con un po’ di buon senso e un occhio di riguardo al bilancio idrico.
 

Logreq

Biker perfektus
Dipende dall'uscita che devo fare...... Sinceramente ho fatto le vacanze in bici quest'anno da Cremona a Vaduz in Liechtenstein. Le mie tappe erano di 5 - 7 ore giornaliere (dipendeva dalla tappa giornaliera) e quindi dovevo nutrirmi in continuazione perchè il corpo aveva sempre fame e sete.
Praticamente la mia colazione era composta da:
250/300 grammi di pasta con poco olio
2 fette di pane con prosciutto
ed almeno 300 ml di succo di frutta
Durante il viaggio mi nutrivo con piccoli panini con marmellata, fruttini, galatine, banane, borracce con polase. Ho evitato le barrette perchè mi facevano venire fame. Durante le tappe dove dovevo fare delle scalate usavo qualche tavolozza di cioccolata (in svizzera poi.....:smile::smile:).
Inoltre usavo maltodestrine in gel.
Devo dire che i primi due giorni era davvero uno schifo alzarsi e mangiare pasta ma poi ci fai l'abitudine (come quelli che mangiano panino con prosciutto e birra alle 7 del mattino:smile::smile:).
Quando mi alleno a casa invece è totalmente diverso perchè cmq anche lo sforzo è diverso rispetto alla mega sfacchinata (ma bellissima) di questa estate.
 

CYBRIDO

Biker tremendus
23/9/08
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VICENZA
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Ciao a tutti !

Quando faccio gare di 40-50 km cosa dovrei mangiare a colazione ? E subito prima della gara ? Durante la gara se vuoi tenere alto il ritmo mi risulta difficile mangiare cibi solidi. Cosa mi consigliate ? Bastano gli integratori tipo gatorade endurance solubile ? Grazie a tutti
 

chicco82

Biker extra
Dipende a mio avviso dal tipo di gara, ad esempio in un xc di circa un ora e mezza e piu utile alimentarsi con carbo gel prima e durante la gara , durante una gran fondo e fondamentale la colazione al mattino ricca di carboidrati , durante la gara carbo gel , mentre in una marathon e indispensabile mangiare per i primi 60 km cibi solidi come barrette e carbo gel per il finale di gara.L integrazione comunque varia dall allenamento dall eta e comunque da una infinita di farrori.
 

FRWalter

Biker urlandum
17/6/08
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Sulle nuvole
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con tutto il gas che c'è nella coca-cola sai come ti gonfi...

direte....basta scorreggiare! :))):

Mah, io mi libero dai gas della coca-cola con un'altra prosaica emissione sonora, per via orale piuttosto che per via rettale.

A proposito: è normale "barrire come un elefante" mentre si pedala?!? A me, specie dopo mangiato, vengono di quei rutti che mi si irrita l'esofago.

Comunque anch'io, per il poco che ho fatto finora, propendo per: Isostad o Enervit nella borraccia (poco concentrato perchè ho notato che cancella le proprietà dissetanti dell'acqua, o meglio, le annebbia), e barrette proteiche (oppure cerealiche :mrgreen: ) come rifornimento "on the go". Mi piace molto il croccante caramellato di arachidi ed è un formidabile integratore di carboidrati, ma alla terza masticata ti si fa un pastone tra i denti peggio del cemento armato, e se non annaffi tutto con 1/2 borraccia minimo ti va di traverso, quindi bocciato.

Poi si sa: c'è chi si porta la bustina di zucchero, chi quella di miele, chi quella di integratore-urto. Il mondo è bello perchè è vario.

Gente che usa la "bomba" di Fantozzi (quella con metredina, silvamina, aspirina, franceschina, cocaina e peperoncino di Cayenna, con la quale "li stacchi a tutti quanti e ti fa puro arrizzà :smile: ) mi deve ancora capitare...

Ah, consiglio: questa l'ho imparata a Città del Messico e FA MIRACOLI. Dopo un grosso sforzo, una birra con mezzo limone spremuto dentro, il sale sul bordo del bicchiere e un pizzichino anche dentro. Ti rimette al mondo, è VERAMENTE carburante per i razzi.

Domanda per Chicco82: ma con tutto quel "carbo-gel" che dici tu, che immagino, come suggerisce il nome, sia un integratore di carboidrati, non si rischia che la glicemia raggiunga picchi irripetibili?!?
 

FRWalter

Biker urlandum
17/6/08
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Sulle nuvole
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Dipende dall'uscita che devo fare......

Devo dire che i primi due giorni era davvero uno schifo alzarsi e mangiare pasta ma poi ci fai l'abitudine (come quelli che mangiano panino con prosciutto e birra alle 7 del mattino:smile::smile:).
Quando mi alleno a casa invece è totalmente diverso perchè cmq anche lo sforzo è diverso rispetto alla mega sfacchinata (ma bellissima) di questa estate.

A me invece i mega-panini con salame e caciottina al peperoncino che mi scofanavo prima delle partenze con bagaglio a seguito all' Isola d'Elba già mi mancano...
 

dorons

Biker serius
23/12/05
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Follonica
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.......
Personalmente sciolgo in acqua delle maltodestrine (è un integratore come gli altri, lo trovate in qualsiasi negozio un po’ specializzato) che non procurano il “rimbalzo” ipoglicemico (o ipoglicemia reattiva) di cui abbiamo parlato e che produce l’effetto contrario da quello desiderato… x cui occhio con gli zuccheri semplici!!
le maltodestrine forniscono energia in tempi relativamente lunghi in quanto vengono assorbite lentamente. Ne bastano pochi grammi per mantenere i livelli di glicemia costanti, durante l’attività fisica permettono di risparmiare il glicogeno dei muscoli.
Inoltre mi porto sempre una-due bustine di miele d’acacia (solo xchè mi piace più degli altri) che è un energetico di “pronto impiego” in quanto viene assorbito in pochi minuti senza passare attraverso lunghi e laboriosi processi digestivi….. x cui lo prendo proprio nel momento del bisogno!
In certi momenti della stagione, ad esempio d'estate, quando la sudorazione è eccessiva sciolgo un po’ di sali minerali insieme all’acqua ed alle suddette maltodestrine.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, così facendo vi garantisco oltre alla comprovata e scientifica efficacia del metodo, darete anche una bella boccata d’aria al portafoglio visto quanto costano gli “inutili” integratori già pronti che trovate in commercio…. Poi fate voi (ovviamente)…

Vorrei provare la tua "ricetta", ma non ho ben capito quante maltodestrine sciogliere in una borraccia da 500ml
Io ci butto dentro una bustina di carbogel e mi tengo il miele in tasca (che di solito non uso mai)

Attendo istruzioni :-)
 

puntino60

Biker popularis
13/5/08
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rescaldina
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per gli escursionisti come me.. prima di partire nulla di meglio di un bel panino con mozzarella.. poi durante una barretta della deca.. secondo me è la cosa migliore.. hai grassi e carboidrati e sei leggero.. duri tantissimo.. ovvio.. e sei in gara è molto sbagliato!
cmq cn quest'alimentazione reggo 70 km senza problemi.. il mio amico che esce con me.. mangia due brioche, il caffelatte e due biscotti durante e dura molto meno..

quanto al bere.. d'inverno l'acqua basta, de'estate.. maltodestrine e sali in borracco a da mezzo litro.. e poicamel back pieno d'acqua!
scusate ma è normale che in 60 km d'estate faccio fuori quasi 4 litri e d'inverno 1 e mezzo?
 

monorotula

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per gli escursionisti come me.. prima di partire nulla di meglio di un bel panino con mozzarella.. poi durante una barretta della deca.. secondo me è la cosa migliore.. hai grassi e carboidrati e sei leggero.. duri tantissimo.. ovvio.. e sei in gara è molto sbagliato!
cmq cn quest'alimentazione reggo 70 km senza problemi.. il mio amico che esce con me.. mangia due brioche, il caffelatte e due biscotti durante e dura molto meno..

..

Esemplare, direi.
 

orecchie di lupo

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14/3/09
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Merate (Lecco)
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dipende molto da quello che si fa : io non corro , vado con i miei ritmi e li so amministrare..........peso anzi molto poco (54 kg) e quindi ho bisogno di roba da bruciare subito......super colazione con caffelatte e pane miele o marmellata.....in gita acqua bella fresca e per le mini soste i fruttini di mela cotogna....leggeri e sani.....+zuccherini con grappa(roba alpina) e normalissimi ma semplici panini.....non disdegno la frutta secca , leggera leggera....se fai am è bene non ripartire subito dopo mangiato , che ti scassi :bleah:ed ocio ai colpi di freddo se si va a 2500, che col vento sembra di essere in mutande....
 

gammaray

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A me e' stato consigliato nelle gare di resistenza (oltre le 2 ore) di mangiare e di bere regolarmente durante la gara ogni 1/2 ora cosi': ai 0 ed ai 30 di ogni ora mangiare un bocconcino alternando pane secco(grissini o fette biscottate) gherigli di noce (2 o 3 x volta) e albicocche secce; bere 2 sorsi ai 10 e 40 (cioe' 10' dopo aver mangiato). Confermo il gatorade fatto in casa con acqua, una punta di sale, 2 cucchiaini di zucchero e una spremuta di limone x 1 litro di acqua
 

centurie

Biker tremendus
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Soma Sandworm
Mah, io mi libero dai gas della coca-cola con un'altra prosaica emissione sonora, per via orale piuttosto che per via rettale.

A proposito: è normale "barrire come un elefante" mentre si pedala?!? A me, specie dopo mangiato, vengono di quei rutti che mi si irrita l'esofago.

Comunque anch'io, per il poco che ho fatto finora, propendo per: Isostad o Enervit nella borraccia (poco concentrato perchè ho notato che cancella le proprietà dissetanti dell'acqua, o meglio, le annebbia), e barrette proteiche (oppure cerealiche :mrgreen: ) come rifornimento "on the go". Mi piace molto il croccante caramellato di arachidi ed è un formidabile integratore di carboidrati, ma alla terza masticata ti si fa un pastone tra i denti peggio del cemento armato, e se non annaffi tutto con 1/2 borraccia minimo ti va di traverso, quindi bocciato.

Poi si sa: c'è chi si porta la bustina di zucchero, chi quella di miele, chi quella di integratore-urto. Il mondo è bello perchè è vario.

Gente che usa la "bomba" di Fantozzi (quella con metredina, silvamina, aspirina, franceschina, cocaina e peperoncino di Cayenna, con la quale "li stacchi a tutti quanti e ti fa puro arrizzà :smile: ) mi deve ancora capitare...

Ah, consiglio: questa l'ho imparata a Città del Messico e FA MIRACOLI. Dopo un grosso sforzo, una birra con mezzo limone spremuto dentro, il sale sul bordo del bicchiere e un pizzichino anche dentro. Ti rimette al mondo, è VERAMENTE carburante per i razzi.

Domanda per Chicco82: ma con tutto quel "carbo-gel" che dici tu, che immagino, come suggerisce il nome, sia un integratore di carboidrati, non si rischia che la glicemia raggiunga picchi irripetibili?!?
tu sei un mito!!!ho ancora i dolori allo stomaco dal ridere che mi son fatto con la descrizione dei tuoi barriti!!sei un grande:celopiùg::celopiùg::celopiùg:
 

yatahaze

Biker ultra
22/7/12
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riuppo questo topic

io di solito mi porto per giro di 50-60km e 1000 mt di dislivello

della frutta secca e una banana oltre che a tanta acqua

domanda: ma quanta frutta secca dovrei mangiare?? non he ho proprio idea
 

SoLow

Biker superis
Kinder cereali, barrette muesli, pick up (biscotto con annessa barretta di cioccolato) ho provato pure con un plumcake MAI più!
In genere prendo quello che mi trovo in casa che occupi poco spazio e che stia nel borsellino sottosella on in tasca degli shorts.
 

CYBRIDO

Biker tremendus
23/9/08
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riuppo questo topic

io di solito mi porto per giro di 50-60km e 1000 mt di dislivello

della frutta secca e una banana oltre che a tanta acqua

domanda: ma quanta frutta secca dovrei mangiare?? non he ho proprio idea

se la mangi per ottenere energia per il giro non serve a niente; la frutta secca essendo carica di grassi e proteine ti darà la sua carica energetica dopo 2-3 ore. se invece la mangi per appagare il tuo stomaco mangiane quanta ne vuoi.

per giri così corti se ti serve energia immediata devi attingere solo nei carbo molto semplici, zucchero, miele, dolci.
 

yatahaze

Biker ultra
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se la mangi per ottenere energia per il giro non serve a niente; la frutta secca essendo carica di grassi e proteine ti darà la sua carica energetica dopo 2-3 ore. se invece la mangi per appagare il tuo stomaco mangiane quanta ne vuoi.

per giri così corti se ti serve energia immediata devi attingere solo nei carbo molto semplici, zucchero, miele, dolci.

ah davvero? avevo letto che i dolci aumentano il livello di glicemia e passa subito poi l'effetto positivo facendoti invece venire più fame

io mango papaya disidratata per ottenere energia per il giro, o meglio per non rischiare di rimanerne senza....a volte sono cmq giri di oltre 3-4 ore

acqua quanti litri durante?
 

CYBRIDO

Biker tremendus
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VICENZA
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ah davvero? avevo letto che i dolci aumentano il livello di glicemia e passa subito poi l'effetto positivo facendoti invece venire più fame

io mango papaya disidratata per ottenere energia per il giro, o meglio per non rischiare di rimanerne senza....a volte sono cmq giri di oltre 3-4 ore

acqua quanti litri durante?

se i 50-60 km li fai in 2 ore o mangi prima di uscire allora ti puoi fare anche la pasta a lento rilascio di energia oppure tassativamente se mangi durante devi usare solo carbo semplici. ovvio che la glicemia va su, ma se dosi le quantità in più volte il problema non lo avverti.
meglio ancora non prendere niente e fare un buon post workout.
per quanto riguarda l'acqua non c'è una dose fissa, devi bere in base a quello che il tuo fisico ti chiede, cercando di ascoltare con attenzione.
 

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