Marco ha scritto:
Hai fatto benissimo... io la tv la guardo pochissimo ed il piu delle volte si tratta di dvd... tanto ormai è solo spazzatura quello che si vede. Unica variante i documentari che sono bellissimi
personalmente sono stufo di tutta quasta demagogia.
siamo in piena crisi, anzi forse il peggio deve ancora venire, e questi ti fanno il regalino di 1500+1500 pensando che ti risolva il problema di indebitarti a comperare un auto da 30.000 euro !
ma ca@?=$£o ..... ma questi dove hanno il cervello ? ma perche devo comperarmi un auto a tutti i costi ?
E poi ti preparano la trappola del credito al consumo con rate e interessi ad hoc.
Tanto ormai sappiamo che la fiat, con tutti gli aiuti di stato che ha ricevuto e che riceverà, potrebbe regalare le auto. gliele abbiamo gia pagate tutti noi !
Ma non hanno neancora imparato la lezione del motivo per cui il pianeta è caduto in questa grave crisi finanziaria ?
fino a ieri ci hanno fatto sentire degli idioti perche abbiamo avuto e comperato troppo, e adesso ci vogliono far comperare ancora di piu e senza soldi.....
scusate lo sfogo ma a volte mi sembra di vivere in una specie di mondo tipo matrix..
) e ,sopratutto, a trasferire i costi della crisi sui cittadini i quali coi loro risparmi(quelli che ne hanno ancora ....gli altri coi debiti
) devono garantire la ripresa dell' economia messa in crisi da POLITICI-INDUSTRIALI e BANCHIERI (avidi e incompetenti).- LEVARE L'IVA SUI MEZZI ECOLOGICI TIPO BICI
beh mi sembra giusto:in pratica,secondo te,sarebbe giusto investire tutti i propri(mediamente modesti) risparmi in un auto di cui non si ha bisogno,rimanendo senza un euro e indebitandosi con le rate. Nel caso di una spesa improvvisa(ad es dentista o lavori da fare in casa),si aggiungeranno altre rate,oppure ci si impicca con un prestito da una finanziaria:bel modo di ragionare! Se le ditte licenziano,non è certo responsabilità di chi guadagna uno stipendio modesto,aiutarle;il problema è che un sistema fondato non sulla soddisfazione di bisogni necessari,ma su ritmi di vendita frenetici,legati alla soddifazione di bisogni fittizi,non può reggere:la crisi dei mutui è nata proprio da questo:la necessità di far girare il mercato vendendo case(ma anche auto, elettrodomestici ecc.) a persone che non erano in grado di pagarle e che sono diventate insolventi,anche se il mercato"girava".
L'elemento più importante per informarsi è però la propria onestà intellettuale. Se si cercano in rete informazioni che rinforzino i propri convincimenti, senza cercare i pareri discordanti, non si fa altro che replicare in forma digitale il modello cartaceo, per cui i milanisti preferiscono la Gazza e gli juventini Tuttosport.
Insomma, mutatis mutandis, quello che scrive kinnik qualche post sopra.
a te.
Sono due cose completamente diverse. L'autorevolezza è una "conseguenza" della valutazione di tutta una serie di elementi, la citazione delle fonti (prima ancora della verificabilità) è una di queste. Wikipedia da questo punto di vista va benissimo per controllare al volo chi è stato il primo presidente della Repubblica o qual è la superficie dell'Angola, cioè dati fattuali difficilmente falsificabili in quanto facilissimamente verificabili, ma è assolutamente non affidabile quando si entra in argomenti discorsivi ed soggetti ad interpretazioni. Quando non si sa chi è che sostiene tale interpretazione e non ci sono neppure citazioni, non è possibile valutarla: magari è corretta e "vera", ma non ci sono gli elementi per giudicarlo.
Falsificare una "credenziale" è facilissimo: nessuno ti impedisce di scrivere che sei un "ricercatore". però è altrettanto facile scoprire che non sei "affiliato" a nessun ente di ricerca. Così come è facile rilanciare la notizia che che "un ricercatore ha scoperto che...", ma se sai dove cercare è altrettanto facile verificare se il tale ricercatore ha o no pubblicato la ricerca e dove e, se hai un appoggio presso un'università (leggi: un amico studente...) anche sapere cosa dice esattamente.
Bada bene, è un meccanismo psicologico perfettamente comprensibile, che va conosciuto per evitare di "filtrare" involontariamente le informazioni. Diciamo che ci vorrebbe più pragmatismo e meno ideologia.
