crisi su giacca invernale
- Creatore Discussione Andrebat68
- Data di inizio
Il tema dell’abbigliamento invernale è un evergreen. Come i servizi dei tg sul caldo estivo, solo con segno meno sul termometro.
Tutti portano la loro esperienza, ma non esiste una scienza esatta perché sono troppe le variabili per stilare un vademecum con le istruzioni e gli accorgimenti.
Soffriamo il freddo e sudiamo ognuno a modo suo, i giri sono tutti diversi e le soluzioni tantissime se si porta lo zaino. Fino a cose abbastanza improbabili come sopra.
Io sudo molto e non soffro il freddo, almeno fino a quando non arrivo zuppo a fine salita in inverno e a quota significativa.
Quasi sempre scendo dall’auto (o esco di casa) e supero alla svelta l’impatto col freddo, bastano due battute spiritose e pochi metri di salita. Se non parto sentendo almeno un po’ di fresco, è matematico che mi dovrò spogliare dopo poche decine di metri. In salita non ho mai freddo, con un buon intimo la schiena resta asciutta e mi basta cambiarmi quando punto le ruote verso il basso.
Poi c’è chi non porta lo zaino e al massimo si concede un marsupio e peggio ancora sfrutta le tasche della magli da xc/bdc, questi ultimi non sono cool.
Il marsupio è una bella comodità e se sai sfruttare lo spazio ci sta un cambio, ma se la temperatura è bassa ti dovrai portare la giacca appesa e non è il massimo.
Se il piano è viaggiare leggeri e non cambiarsi, a quanto ho capito entrano in campo queste maglie a rete che sembrano andare bene a tutti se mixate con i capi giusti. Magari le proverò.
Se posso dare un consiglio direi evitare di fissarsi sul massimo comfort: è un’utopia.
Vedo gente che si veste come per una spedizione al polo nord, a volte con capi poco adatti a girare nel bosco.
Finiranno vittime di rami e spine ad imprecare in preda allo sconforto.
Allenate il fisico e la mente a sopportare, spendere centinaia di euro in capi più o meno tecnologici e costosi sembra la via più semplice, ma non sempre vi darà soddisfazioni.
Spesso è solo questione di atteggiamento. La mtb non è uno sport per fighette, altrimenti quando fa freddo meglio stare a casa come diceva il mod.
Io stesso ieri sono uscito convinto che facesse un freddo becco perché c’era nebbia fuori casa. Giù dal furgone avevo già i primi dubbi di essermi portato troppe cose.
Appena in sella ho sentito subito caldo, ho riposto la giacca e sono salito fino alla malga a quota 1400 con la maglia tecnica estiva a maniche corte e la camicia TLD (spot per farvi capire il capo). Avevo la salopette lunga, potendo sarei rimasto solo con i baggy.
Stessa cosa a inizio discesa, complice l’aria frizzante: dopo pochi metri via la giacchetta e rimasto con la maglia intima invernale e una t-shirt sopra.
Penso che abbia aiutato il vino rosso con cui ho accompagnato il pane e salame
Tutti portano la loro esperienza, ma non esiste una scienza esatta perché sono troppe le variabili per stilare un vademecum con le istruzioni e gli accorgimenti.
Soffriamo il freddo e sudiamo ognuno a modo suo, i giri sono tutti diversi e le soluzioni tantissime se si porta lo zaino. Fino a cose abbastanza improbabili come sopra.
Io sudo molto e non soffro il freddo, almeno fino a quando non arrivo zuppo a fine salita in inverno e a quota significativa.
Quasi sempre scendo dall’auto (o esco di casa) e supero alla svelta l’impatto col freddo, bastano due battute spiritose e pochi metri di salita. Se non parto sentendo almeno un po’ di fresco, è matematico che mi dovrò spogliare dopo poche decine di metri. In salita non ho mai freddo, con un buon intimo la schiena resta asciutta e mi basta cambiarmi quando punto le ruote verso il basso.
Poi c’è chi non porta lo zaino e al massimo si concede un marsupio e peggio ancora sfrutta le tasche della magli da xc/bdc, questi ultimi non sono cool.
Il marsupio è una bella comodità e se sai sfruttare lo spazio ci sta un cambio, ma se la temperatura è bassa ti dovrai portare la giacca appesa e non è il massimo.
Se il piano è viaggiare leggeri e non cambiarsi, a quanto ho capito entrano in campo queste maglie a rete che sembrano andare bene a tutti se mixate con i capi giusti. Magari le proverò.
Se posso dare un consiglio direi evitare di fissarsi sul massimo comfort: è un’utopia.
Vedo gente che si veste come per una spedizione al polo nord, a volte con capi poco adatti a girare nel bosco.
Finiranno vittime di rami e spine ad imprecare in preda allo sconforto.
Allenate il fisico e la mente a sopportare, spendere centinaia di euro in capi più o meno tecnologici e costosi sembra la via più semplice, ma non sempre vi darà soddisfazioni.
Spesso è solo questione di atteggiamento. La mtb non è uno sport per fighette, altrimenti quando fa freddo meglio stare a casa come diceva il mod.
Io stesso ieri sono uscito convinto che facesse un freddo becco perché c’era nebbia fuori casa. Giù dal furgone avevo già i primi dubbi di essermi portato troppe cose.
Appena in sella ho sentito subito caldo, ho riposto la giacca e sono salito fino alla malga a quota 1400 con la maglia tecnica estiva a maniche corte e la camicia TLD (spot per farvi capire il capo). Avevo la salopette lunga, potendo sarei rimasto solo con i baggy.
Stessa cosa a inizio discesa, complice l’aria frizzante: dopo pochi metri via la giacchetta e rimasto con la maglia intima invernale e una t-shirt sopra.
Penso che abbia aiutato il vino rosso con cui ho accompagnato il pane e salame
il maggior problema è gestire l'inevitabile sudore in salita per poter scendere senza soffrire il freddo...Il tema dell’abbigliamento invernale è un evergreen. Come i servizi dei tg sul caldo estivo, solo con segno meno sul termometro.
Tutti portano la loro esperienza, ma non esiste una scienza esatta perché sono troppe le variabili per stilare un vademecum con le istruzioni e gli accorgimenti.
Soffriamo il freddo e sudiamo ognuno a modo suo, i giri sono tutti diversi e le soluzioni tantissime se si porta lo zaino. Fino a cose abbastanza improbabili come sopra.
Io sudo molto e non soffro il freddo, almeno fino a quando non arrivo zuppo a fine salita in inverno e a quota significativa.
Quasi sempre scendo dall’auto (o esco di casa) e supero alla svelta l’impatto col freddo, bastano due battute spiritose e pochi metri di salita. Se non parto sentendo almeno un po’ di fresco, è matematico che mi dovrò spogliare dopo poche decine di metri. In salita non ho mai freddo, con un buon intimo la schiena resta asciutta e mi basta cambiarmi quando punto le ruote verso il basso.
Poi c’è chi non porta lo zaino e al massimo si concede un marsupio e peggio ancora sfrutta le tasche della magli da xc/bdc, questi ultimi non sono cool.
Il marsupio è una bella comodità e se sai sfruttare lo spazio ci sta un cambio, ma se la temperatura è bassa ti dovrai portare la giacca appesa e non è il massimo.
Se il piano è viaggiare leggeri e non cambiarsi, a quanto ho capito entrano in campo queste maglie a rete che sembrano andare bene a tutti se mixate con i capi giusti. Magari le proverò.
Se posso dare un consiglio direi evitare di fissarsi sul massimo comfort: è un’utopia.
Vedo gente che si veste come per una spedizione al polo nord, a volte con capi poco adatti a girare nel bosco.
Finiranno vittime di rami e spine ad imprecare in preda allo sconforto.
Allenate il fisico e la mente a sopportare, spendere centinaia di euro in capi più o meno tecnologici e costosi sembra la via più semplice, ma non sempre vi darà soddisfazioni.
Spesso è solo questione di atteggiamento. La mtb non è uno sport per fighette, altrimenti quando fa freddo meglio stare a casa come diceva il mod.
Io stesso ieri sono uscito convinto che facesse un freddo becco perché c’era nebbia fuori casa. Giù dal furgone avevo già i primi dubbi di essermi portato troppe cose.
Appena in sella ho sentito subito caldo, ho riposto la giacca e sono salito fino alla malga a quota 1400 con la maglia tecnica estiva a maniche corte e la camicia TLD (spot per farvi capire il capo). Avevo la salopette lunga, potendo sarei rimasto solo con i baggy.
Stessa cosa a inizio discesa, complice l’aria frizzante: dopo pochi metri via la giacchetta e rimasto con la maglia intima invernale e una t-shirt sopra.
Penso che abbia aiutato il vino rosso con cui ho accompagnato il pane e salame
Infatti e secondo me la soluzione migliore è cambiarsi. Certo non puoi farlo dopo ogni salita, se il giro ne prevede diverse.
Mi consigliate un buon gilet da usare in questi periodo, solo in discesa da sudati? sono soggetto a tracheiti e finora il sistema migliore, che continuo ad usare, è fregare un quotidiano in un bar e mettermelo piegato sul petto, tra l'intimo e l'antivento... 
budget? hai pensato anche ad un intimo con pannello frontale antivento?Mi consigliate un buon gilet da usare in questi periodo, solo in discesa da sudati? sono soggetto a tracheiti e finora il sistema migliore, che continuo ad usare, è fregare un quotidiano in un bar e mettermelo piegato sul petto, tra l'intimo e l'antivento...
Castelli fawesome. Ma comunque preferisco abbigliamento diverso in inverno, il gilet lo vedo poco praticoMi consigliate un buon gilet da usare in questi periodo, solo in discesa da sudati? sono soggetto a tracheiti e finora il sistema migliore, che continuo ad usare, è fregare un quotidiano in un bar e mettermelo piegato sul petto, tra l'intimo e l'antivento...
aggiornamento... oggi prima uscita con l?abbigliamento preso parte alta intimo brynje sopra maglia intima craft warm maglia endura mt 500 giacca andura singletrack sottocasco x-bionic e fascia per il collo windestopper , parta bassa pinocchietto 3/4 decathlon pantaloncini cinesi calze x_bionic scarpe cube , partenza circa 9 gradi forse 8 giro tranquilllo trail tranquillo niente enduro anche per il fango, primi 200 metri la giacca finisce nello zaino proseguo inizio a salire ed ho caldo inizio a sudare e probabilmente anche la maglia craft è di troppo probabilmente sarebbe bastata l'initmo brynje ela maglia endura cmq maglia a perta , arrivo in cima al primo tratto di salita qualche km sono leggermente sudato il sotto casco x-bionic funzia davvero bene traspira benissimo inizio la discesa sento la mancanza di uno strato vindstopper sono leggermente infreddolito ma provo a resistere ma si sente il sudore metto la giacca decisamento meglio e provo anche il passamontagna windstopper decathlon così sto davvero bene non sento più freddo , conclusione la parte bassa nonostante non fosse di marca e traspirante non mi ha dato fastidio è vero che la gtemperatura non era estrema, la parte alta avrei preferito uno strato windstopper per evitare il togli e metti della singletrack però tutto bene i 2 strati intimi sono troppi con quelle temperature domani provo solo la brynje senza craft ...to be continuez
Brynje + craft solo per temperature estreme. Sopra lo 0 brynje da sola o eventualmente con intimo estivo sopra se sei freddoloso.
è soggettivo, cmq con temperature intorno ai 9° in salita la maglia termica è troppo calda e si suda eccessivamente ...
Attenzione che le infiammazioni al tratto respiratorio sono dovute principalmente all'ingestione di aria eccessivamente fredda. Intendo dire che puoi coprire bene petto e gola ma se respiri a pieni polmoni ti sistemi per le feste comunque. In inverno bisogna imparare a prendere le salite con un altro piglio in modo da respirare ad un ritmo inferiore.Mi consigliate un buon gilet da usare in questi periodo, solo in discesa da sudati? sono soggetto a tracheiti e finora il sistema migliore, che continuo ad usare, è fregare un quotidiano in un bar e mettermelo piegato sul petto, tra l'intimo e l'antivento...
Grazie albatros_la per la risposta.
Dopo anni di tribolazioni ho scoperto che le mie tracheiti sono di origine gastrica... nel senso che soffro di reflusso il quale, una o due volte l'anno, mi provoca faringiti e tracheiti. Il freddo può aggravare la cosa e per questo devo stare attento visto che ormai ho una certa.
In salita cerco già di andare ad un ritmo che mi consenta di respirare con il naso e mi proteggo con un buff sempre sul volto per scaldare il respiro, ma comunque sudo un po' e ho bisogno di qualcosa che vada a sostituire il giornale perché, in discesa, il raffreddamento del petto mi "fastidia" molto, magari più di testa che altro...
Diciamo sui 100 euro, flessibile...
non ho mai sentito di questi intimi con pannello frontale, hai qualche link da darmi?
Intimo termico con pannello frontale antiventoGrazie albatros_la per la risposta.
Dopo anni di tribolazioni ho scoperto che le mie tracheiti sono di origine gastrica... nel senso che soffro di reflusso il quale, una o due volte l'anno, mi provoca faringiti e tracheiti. Il freddo può aggravare la cosa e per questo devo stare attento visto che ormai ho una certa.
In salita cerco già di andare ad un ritmo che mi consenta di respirare con il naso e mi proteggo con un buff sempre sul volto per scaldare il respiro, ma comunque sudo un po' e ho bisogno di qualcosa che vada a sostituire il giornale perché, in discesa, il raffreddamento del petto mi "fastidia" molto, magari più di testa che altro...
Diciamo sui 100 euro, flessibile...
non ho mai sentito di questi intimi con pannello frontale, hai qualche link da darmi?
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Non ci dici quale giacca invernale usi sopra....se ricorri al foglio di giornale probabilmente non ha una protezione efficace contro il vento...
Se invece vuoi un gilet in WS guarda in casa Castelli..io ho il gilet PErfetto light in WS che uso però solo in primavera autunno...d'inverno contro il vento gelido faccio affidamento ad una giacca invernale con WS come si deve che funge da 2° o 3° strato con un intimo di buona/ottima fattura come quelli che ti ho postato.
Grazie per i link!
Io in questo periodo (3-10°) per le salite uso un intimo termico da running Under Armour, eccezionale, ed un antivento Gore in windstopper "leggero" (quello che ha lo spessore di un k-way, per capirci). In discesa vado di giornale, appunto.
Io pensavo a qualcosa tipo il perfetto di Castelli, che ho avuto modo di toccare con mano ma non ho preso in quanto mancava la mia taglia (era in periodo di saldi), ma in effetti credo che questi intimi con protezione siano quello che mi serve.
Thks!
Infatti eri carente con l'ultimo strato che non dava protezione sifficiente anche se l'intimo era buono dal punto do vista della termicità. (calore)
In casa Castelli la Perfetto avrebbe fatto al caso tuo (io ho la Gabba , una perfetto a MC) ma comunque avresti dovuto mettere qualcosa di meglio sotto ma man mano che ti avvicinavi allo 0..ovviamente le percezioni sono soggettive..
Prova uno di quelli che ti ho postato (SIX2 merinos con protezione antivento la mia preferita), magari ti è sufficiente ma se ti avvicini allo 0 o vai sotto (con vento frontale in discesa, il percepito scende sotto 0 e manco di poco) dovrai pensare ad una giacca con grammatura (pesantezza) maggiore e con elevata traspirabilità (che puoi slacciare in salita) o mettere un altro strato oltre l'intimo come ad esempio un gilet...Fai delle prove modulando tra intimo e giacca e troverai un equilibrio...spero senza malanni
Ultima modifica:
una buona dose di vitamina C aiuta, cosi' come un buon scaldacollo da mettere come barriera al freddo intenso sul viso
Una buona dose di vitamina C aiuta solo chi la vende. Anzi, se si soffre di calcoli renali, è bene farne un consumo in linea con una normale alimentazione equilibrata e non trangugiarne nella speranza che "più è e meglio è".
Per quanto riguarda il viso, ad esempio la mia esperienza è di non coprirlo ma comunque proteggerne la pelle. In questo modo lascio respirare e traspirare la pelle (necessario quando si suda, anche e soprattutto al freddo) e nel contempo evito che si bruci col freddo. Per proteggerla la idrato con creme protettive secche e altamente idratanti almeno 10 minuti prima di uscire (altrimenti l'effetto bagnato è controproducente; uso questa per le temperature più rigide, ma non perché è spacciata per "naturale", bensì perché la trovo densa e secca quanto basta).
Per il collo, il bavero ben fatto e ben chiuso della giacca in softshell l'ho trovato sempre più che sufficiente.
Per la gola, invece, gestire correttamente la respirazione è l'unico modo efficace che personalmente ho trovato per proteggerla dal freddo. È utile imparare a inspirare lentamente con bocca e naso contemporaneamente, facendo in modo che l'aria fredda lambisca il più possibile i tessuti della bocca prima di essere inalata. Deglutire aiuta anche a mantenere la gola idratata e la mia borraccia è riempita con acqua tiepida. Attenzione che respirare a fondo solo col naso per non respirare con la gola non è una manovra meno indolore. Anzi, gli effetti sul naso possono essere piuttosto infelici.
Riconosco che tutti siamo diversi, per me quanto sopra funziona bene e mi permette di fare salite faticose anche a temperature sotto i 0-5 °C, pur avendo una faringe piuttosto delicata.