Ciao,
in questo momento la nostra volontà è di evitare il divieto generalizzato sui sentieri a MTB ed e-bike e fare fronte unico.
Abbiamo pensato di riportare virgolettato il parere del presidente solo per far capire da dove, secondo chi ha proposto il divieto, nasce il problema.
Secondo il mio personale parere il VERO problema non è il tipo di mezzo utilizzato ma la condotta del conducente. Per poter evitare i divieti bisogna innanzitutto tenere in considerazione che quando si va su un sentiero di montagna non si è su una PS: occorre mantenere un'andatura moderata, evitare di sgommare ed inchiodare le
ruote, non tagliare i tornanti (se non sei capace o impari o scendi, non tiri dritto), fermarsi quando si incontrano dei pedoni (almeno quando siamo noi a scendere e loro a salire). Poche regole di buon comportamento che eviterebbero tanti problemi.
Noi stiamo lottando per evitare questo divieto ma sarà poi l'educazione ed il comportamento della gente a permettere di sostenere le nostre ragioni.
E' indubbio che l'avvento delle e-bike sta moltiplicando e moltiplicherà il passaggio su determinate tipologie di strade e sentieri con tutti i pro ed i contro che ne convengono. Ribadisco che nulla ho contro le ebike ma facciamo molta attenzione al nostro comportarci.
Ok, confidavo appunto che non si fosse trattato di un puntare il dito espressamente verso le e-bike ma grazie per il chiarimento. Io comunque alternative concrete al divieto ne avrei proposte, fosse anche solo per mostrare più apertura al dialogo e non rischiare di apparire di voler solo fare opposizione. I divieti non piacciono a nessuno ma dal punto di vista degli Enti sono il mezzo più efficace e sbrigativo per regolamentare gli accessi, pertanto in loro sostituzione occorrerebbe offrirgli un'alternativa altrettanto valida. Come ad esempio, la butto lì, non un divieto ma un
permesso, una sorta di tesserino di percorrenza con costo annuale di poco conto tipo quello della raccolta funghi, che da una parte agisca come deterrente verso le orde di e-biker improvvisati e dall'altra contribuisca ai fondi per la manutenzione dei sentieri. Oppure proporre di adottare sì il divieto per tutti ma solo nei weekend oppure solo il sabato, toh. Oppure ancora, nell'obiettivo di limitare il traffico e ridurre i rischi per il pedone, imporre un solo senso di percorrenza per questo e quel percorso.
Sull'autoregolamentazione da parte dei singoli conducenti non farei molto affidamento. In un mondo ideale saremmo tutti civili e rispettosi sia dell'ambiente che delle altre categorie con cui conviviamo nei boschi, la realtà è che invece di rispettarci a vicenda ci stiamo a fatica
sopportando a vicenda tutti quanti, le moto rompono le scatole ai ciclisti, i ciclisti rompono le scatole ai pedoni, i pedoni rompono le scatole alla fauna. Dobbiamo necessariamente stabilire delle regole a cui sottostare, le civiltà si sono evolute solo così.