Doping. Quante storie!

motobimbo

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Poi come al soltio non si capisce l'importanza nella prestazione della componente psicologica negli sport che è di gran lunga superiore a quella fisica (soprattutto negli sport di resistenza come il ciclismo) e si creano dipendenze oltre che fisiche anche psicologiche (che sono le prime a manifestarsi e le più difficili da debellare).

interessante il tuo contributo a questa discussione, specialmente poichè posto in relazione alla vanificazione degli effetti positivi da parte di un opposto e "naturale" controbilanciamento di quelli negativi in ordine ad un doping "pesante" come quello che hai descritto.
Invece qual'è la tua opinione sull'uso degli integratori nel nostro sport? sono anch'essi fisiologicamente inutili o quantomeno utili esclusivamente sotto il profilo psicologico?
 

Clab04

Biker grossissimus
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Nel consueto ma sempre apprezzabile modo di esporre un argomento di Ser Pecora, fatto di spunti, di rimandi, di paralleli , e soprattutto di stimoli alla riflessione, io ne ho trovato uno che forse me lo sonon sognato, perché non è stato affrontato finora.
Tutti ci siamo concentrati sul doping degli atleti, e quindi via di fatalismo, EPO, CERA, tolleranza zero, liberalizzazione.
Invece io ho letto nel suo topic un'altra cosa che può sintetizzarsi nella constatazione che tutto è doping, e niente.
Era doping (o non lo era) la mela per Adamo ed Eva, e Eva non pensava ad affrontare meglio il dislivello dell'Ararat quando l'ha colta, ed era doping (e non lo era) una birra per allattare meglio un neonato.
Allora ho avuto una mini-illuminazione.
E' doping anche l'università, se non esistesse nessuno avrebbe modo di avvantaggiarsi rispetto ad un altro studiando sui libri grazie alla connivenza di professori dopati e biblioteche piene di sostanze illecite.
E' dopato chi porta gli occhiali, bella forza, vediamo se ci vedi bene senza!
E via di seguito, sono dopati i ricchi (questo l'ho sempre pensato) perché hanno più soldi, chi usa la scala per cambiare una lampadina, il poliziotto che ha la pistola.
Stai estremizzando, direte voi.
Certo, ma a che bicchiere un alcolizzato è alcolizzato?
O quando il fumatore cronico è un drogato, se si devasta più di un drogato?
A proposito, non mi direte che per quelle 4 canne che mi sono fatto da piccolo ero un tossico?
Allora mi direte, sì, va bene, ma nel doping quello di cui parliamo ci si fa male, mentre chi va all'università o chi porta gli occhiali no.
Ancora, dov'è questo confine tre male o bene, voi lo riuscite a vedere?
Io no, penso al figlio di papà zappa come un mulo che si laurea e al figlio del luogocomune-contadino potenzialmente intelligente ma destinato a restare in mezzo ai campi, mi sembra che il primo ce l'ha fatta grazie al doping.
E l'occhialuto, se ha gli occhiali perché ha trascurato una congiuntivite, se li merita?
Questo ho capito dal topic di Ser Pecora, che il lecito o l'illecito è soggettivo, funzionale al contesto storico e geografico, e che viene convenzionalmente fissato dalle leggi dell'uomo.
Altro non c'è.
Claudio
 

tuccio81

Biker tremendus
16/12/07
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Perché lo vedi in mutande...

mi fa ricordare una vecchia barza su 2 famose sorelle, le chiamerò Venere e Tranquilla.

Tranquilla: Ehi sorella, da un pò di tempo non mi sento più la stessa, ho come il sospetto che nostro padre ci metta qualcosa nelle bibite per farci andare più forte.
Venere: Ma no sorella, che dici, ma ti pare, raccontami cosa ti sta succedendo.
Tranquilla: a parte che ogni giorni che mi guardo allo specchio mi vedo sempre meno femminile, ma poi mi stanno crescendo i peli dove prima non li avevo.
Venere: ma veramente? non ci posso credere... e dove di preciso?
Tranquilla: sulle palle, sorella... sulle palle!

io come al solito sdrammatizzo... :smile:
scusate se a qualcuno do fastidio, ma sono come l'intervallo rai

YouTube - ‪Intervallo Rai‬‏
 

mixmaxmaxxx

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interessante il tuo contributo a questa discussione, specialmente poichè posto in relazione alla vanificazione degli effetti positivi da parte di un opposto e "naturale" controbilanciamento di quelli negativi in ordine ad un doping "pesante" come quello che hai descritto.
Invece qual'è la tua opinione sull'uso degli integratori nel nostro sport? sono anch'essi fisiologicamente inutili o quantomeno utili esclusivamente sotto il profilo psicologico?

Penso che l'unico uso di reintegratori che abbia un senso è quello dei reintegratori salini a seguito di un disidratamento PESANTE come può essere quello nel caso di diarrea persistente o di attività fisica per periodi lunghi in condizioni ambiantali difficili da consentire un adeguata idratazione.
Il resto secondo me non ha senso, tutto ciò di cui una persona ha bisogno lo trova negli alimenti con una dieta adeguata (a meno forse di importanti patologie).
Penso che uno sportivo (vero) è una macchina con un equilibrio naturale perfetto che si è adeguata nel tempo all'attività che pratica.
E anche nel campo degli integratori l'effetto placebo ha un ruolo dominante come in ogni dipendenza.
 

tuccio81

Biker tremendus
16/12/07
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(.....)
Ancora, dov'è questo confine tre male o bene, voi lo riuscite a vedere?
(.....)
Questo ho capito dal topic di Ser Pecora, che il lecito o l'illecito è soggettivo, funzionale al contesto storico e geografico, e che viene convenzionalmente fissato dalle leggi dell'uomo.
Altro non c'è.
Claudio

La cosa è effettivamente più complessa e articolata, tutto diventa soggettivo e cambia non solo in funzionalità del contesto storico, geografico e sociale, ma anche da persona e persona.
Io considero Doping anche le stesse bevande energizzanti che contengono taurina e caffeina (provate forse 2-3 volte in tutta la mia vita), lo stesso caffè dello studente potrebbe essere considerato tale.
Ho fatto architettura e so cosa vuol dire rimanere svegli per 40-45 ore a lavorare sul computer o chinato con riga e squadra per chiudere un esame o la tesi in tempo, beh, quando vai a dormire sembra di avere la tachicardia, e non ci riesci, tanto è stremato il fisico e ha pompato fino a quel momento darti il massimo, e questo SENZA prendere NULLA, è solo una questione mentale che ti spinge ad andare avanti per necessità (o butti un semestre).
Figuriamoci se prendi eccitanti che alterano le percezioni, non riferite alla realtà come per gli stupefacenti, ma alterando e aumentando la soglia di stanchezza, ti senti talmente eccitato ed euforico che potresti correre per 2 ore anche senza allenamento, magari per poi farti stroncare da un infarto a 18 anni.

Nello sport però ci sono dei valori (etici e numerici) che fissano una netta distinzione tra normale routine e doping e vanno rispettati, e non solo per una questione di salute fisica, ma per rispetto delle persone con cui ti stai confrontando e dello sport in generale.

Nella vita fuori lo sport agonistico ognuno può sfasciarsi come vuole, prendendo qualcosa per battere un amico sul salitone prima del ritorno a casa, per cercare lo sballo in una pasticca o semplicemente per emulazione di qualcuno che ci sembra figo.
Sono affari suoi finchè non entra in una condizione che può danneggiare altre persone, i famosi eccessi continuati, il bicchiere di troppo ogni sera che prima o poi ti fa dare una sberla a tua moglie, la pasticca presa anche quando sei tu che devi guidare per tornare a casa e investi 2 ragazzini alla fermata dell'autobus... cose di questo genere.
Queste secondo me sono condizioni condannabili e devono essere punite e represse con qualsiasi mezzi, anche brutale, perchè il tuo sfascio non può e non deve diventare la condanna di qualcun'altro che ha diritto di vivere senza che tu gli rovini l'esistenza.

Per il resto farsi una cannetta con gli amici, ubriacarsi ogni tanto il sabato sera, o "provare qualcosa" non la vedo così tragica come qualcuno crede, ovviamente fino a che rimane un episodio sporadico.
 

stefano_81

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...........
Nella vita fuori lo sport agonistico ognuno può sfasciarsi come vuole, prendendo qualcosa per battere un amico sul salitone prima del ritorno a casa, per cercare lo sballo in una pasticca o semplicemente per emulazione di qualcuno che ci sembra figo.
Sono affari suoi finchè non entra in una condizione che può danneggiare altre persone,.......

Io frequento da parecchio tempo le palestre, dove ci sono persone che si bombano non certo a scopo agonistico.
Ora il punto è che se da una parte è vero che non arrecano immediato danno alle altre persone non andando ad inficiare i risultati sportivi, è anche per conto vero che se ti fai di proteine/diuretici ecc.. e poi i reni ti si fottono e hai bisogno di dialisi o trapianto arrechi un bel danno alla società... Ed è per questo che certi prodotto sono vietati indipendentemente dal fatto che si è o meno in ambito agonistico.
Il punto a mio avviso sta tutto qua.
Faccio un esempio di un caso realmente accaduto.

http://www.ilgiornale.it/esteri/lon...-07-2009/articolo-id=368292-page=0-comments=1
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Nella vita fuori lo sport agonistico ognuno può sfasciarsi come vuole, prendendo qualcosa per battere un amico sul salitone prima del ritorno a casa, per cercare lo sballo in una pasticca o semplicemente per emulazione di qualcuno che ci sembra figo.
Ineccepibile ragionamento, però è il tuo, e io sostengo proprio la difficoltà di rendere assoluti tutti questi diversi punti di vista.
Pensa che io farei il contrario, capisco chi si dopa nello sport agonistico, ovverosia nell'esercizio di una professione volta all'ottenimento di uno stipendio, e lo regolamenterei considerando l'ipotesi più elevata della regolamentazione, ovvero la liberalizzazione, mentre metterei al rogo il deficiente che si bomba per uscire con gli amici (se non si bombano).
Per il resto farsi una cannetta con gli amici, ubriacarsi ogni tanto il sabato sera, o "provare qualcosa" non la vedo così tragica come qualcuno crede, ovviamente fino a che rimane un episodio sporadico.
Ecco, vedi, ubriacarsi ogni tanto il sabato sera, per te è tollerabile, ma se prendi una madre di qualche ammazzato nelle abusate stragi del sabato sera (che non si preoccuperebbe minimamente se ti ubriachi e non guidi, ormai vede rosso) probabilmente ti darebbe l'ergastolo...
Tutto è relativo, insomma.
;-)
Ciao
Claudio
 

Clab04

Biker grossissimus
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...........
Ora il punto è che se da una parte è vero che non arrecano immediato danno alle altre persone non andando ad inficiare i risultati sportivi, è anche per conto vero che se ti fai di proteine/diuretici ecc.. e poi i reni ti si fottono e hai bisogno di dialisi o trapianto arrechi un bel danno alla società... Ed è per questo che certi prodotto sono vietati indipendentemente dal fatto che si è o meno in ambito agonistico.
Il punto a mio avviso sta tutto qua.
Onestamente il punto io non lo vedo proprio qui.
La sanità pubblica non può giudicare il diritto all'assistenza del malato.
Anche l'infartuato spesso è grasso, non è che non lo curi lo stesso, o se lo hai visto il giorno prima da Mac Donald lo rimandi a casa.
Possono essere previsti dei meccanismi di rimborso dei costi sostenuti, in casi particolari, ma la vedo comunque difficile.
Claudio
 

STARBUCK

Biker ultra
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Credo che il diritto all'assistenza sia giusto in ogni caso, piuttosto credo che affermare il diritto all'abuso di qualsivoglia "sostanza" in quanto investe solo ed esclusivamente chi lo fa, non è condivisibile.
 

Clab04

Biker grossissimus
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credo che affermare il diritto all'abuso di qualsivoglia "sostanza" in quanto investe solo ed esclusivamente chi lo fa, non è condivisibile.
Lo credo anch'io, ma non lo risolvi curando solo chi se lo merita, ma con l'educazione e l'insegnamento di valori sani (lealtà, rispetto, solidarietà, altruismo e altre sdolcinatezze simili).
Un esempio?: invece di scrivere sui pacchetti che il fumo uccide e sperare comunque di venderle lo stato potrebbe educare alla salute, e non venderle.
Ciao
Claudio

ps. Grazie ;-)
 

pennhouse2

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Allora,l'eritropoietina o EPO è un ormone prodotto in parte...

concordo su due cose:
- Il trattamento con EPO ed analoghi agenti stimolati l'eritropoiesi (ESA) può avere effetti collaterali e di conseguenza,
- Il doping può fare male.

Per il resto però pensare che non incrementi le prestazioni è poco probabile.
In breve cito due lavori sperimentali:
Il primo
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2806754/?tool=pubmed
dimostra che la massima efficienza di trasporto e consumo di ossigeno (VO2 Max) si ottiene con valori di ematocrito attorno a 60:
pnas.0912924107fig01.gif

e che passando da valori di ematocrito di 30 a 60 la resistenza allo sforzo aerobico triplica
pnas.0912924107fig02.gif

Il range fisiologico per i cristiani è compreso fra 40 e 50, e nel ciclismo se l'ematocrito supera il valore di 50 si viene fermati preventivamente per cautelare la salute dell'ateta. Tuttavia se leggete il paper verso la fine si cita il caso di un alteta di sci xc plurimedagliato che spontaneamente aveva valori di ematocrito superiori a 60.

Il secondo paper
https://www.thieme-connect.com/DOI/DOI?10.1055/s-2007-965359
dimostra come gli effetti dell'EPO vadano oltre la stimolazione dell'eritropoiesi, in particolare rendono il muscolo più efficente migliorando le proprietà metaboliche in ottica di uno sforzo aerobico. La cosa divertente è che questi effetti hanno una durata temporale decisamente maggiore rispetto alla stimolazione dell'eritropoiesi per cui dovremmo riflettere sul fatto che un atleta che passa indenne la verifica di ematocrito e presenza di ESA non esclude il fatto che stia beneficiando di un effetto prodotto precedentemente. Chissà come mai alcuni atleti elite per alcuni periodi si preparano in posti sconosciuti e si rendono irreperibili...

In passato avevo mandato una richiesta di finanziamento al WADA su questi temi, ma non ero abbastanza 'titolato' per accedere al grant...
Ciao
Fabio
 
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STARBUCK

Biker ultra
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Lo credo anch'io, ma non lo risolvi curando solo chi se lo merita, ma con l'educazione e l'insegnamento di valori sani (lealtà, rispetto, solidarietà, altruismo e altre sdolcinatezze simili).
Un esempio?: invece di scrivere sui pacchetti che il fumo uccide e sperare comunque di venderle lo stato potrebbe educare alla salute, e non venderle.
Ciao
Claudio

ps. Grazie ;-)
Ottimo Claudio hai perfettamente ragione, il problema è sempre lo stesso: Soldi. Il doping perchè si fa? Soldi, sponsor, fama, sempre e solo SOLDI.
Non per fare i bacchettoni, lungi da me, il problema è sempre lo stesso e non solo li ma in tutto.
Non vorrei scoprire un calderone di polemiche immani ma la verità è questa. Secondo te il Monopolio di Stato smette di vendere perchè "nuoce gravemente alla salute? Per carità.
Negli sport è la stessa cosa, girano ingenti somme di denaro, oltre agli appassionati, a chi interessa se qualche ragazzo muore o si rovina la vita? Lo show deve andare avanti.
Sembra un discorso cinico e me ne scuso ma alla fine ciò che interessa al movimento mondiale sportivo sono i diritti TV che portano ....soldi.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
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E anche nel campo degli integratori l'effetto placebo ha un ruolo dominante come in ogni dipendenza.

una volta volli dare credito ad un mio amico crosscountrysta che sosteneva come si pedalasse meglio e più forte assumendo il viagra; orbene l'esito per quanto mi riguarda fu disastroso...soprattutto nei frangenti in cui dovevo rientrare dal fuorisella sui ripidoni con la sella alta...:smile:
 

bajulera

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17/12/10
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Ottimo Claudio hai perfettamente ragione, il problema è sempre lo stesso: Soldi. Il doping perchè si fa? Soldi, sponsor, fama, sempre e solo SOLDI.
Non per fare i bacchettoni, lungi da me, il problema è sempre lo stesso e non solo li ma in tutto.
Non vorrei scoprire un calderone di polemiche immani ma la verità è questa. Secondo te il Monopolio di Stato smette di vendere perchè "nuoce gravemente alla salute? Per carità.
Negli sport è la stessa cosa, girano ingenti somme di denaro, oltre agli appassionati, a chi interessa se qualche ragazzo muore o si rovina la vita? Lo show deve andare avanti.
Sembra un discorso cinico e me ne scuso ma alla fine ciò che interessa al movimento mondiale sportivo sono i diritti TV che portano ....soldi.
D'accordo al 100% per quanto riguarda il proffesionismo,li sono i soldi che fanno girare tutto il sistema,ed a questo punto direi che sono i rischi del mestiere
Ma,secondo il mio punto di vista,il problema grosso sono tutti gli amatori,gli sportivi della domenica che per raggiungere chissa quali prestazioni assumono sostanze proibite.
In questo caso non ci sono soldi che girano,non ci sono controlli,e la conseguenza e' che capita spesso di vedere ultra 50enni fermi con la bava alla bocca o peggio.
Capisco e condivido educare dei ragazzi a sani principi di lealta' e correttezza ma convincere persone mature e consapevoli(????)che se anche arrivano due minuti dopo l'amico di uscite o 1654° invece che 1653° in una gara amatoriale,mi diventa difficile.
 

tuccio81

Biker tremendus
16/12/07
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Ineccepibile ragionamento, però è il tuo, e io sostengo proprio la difficoltà di rendere assoluti tutti questi diversi punti di vista.
Pensa che io farei il contrario, capisco chi si dopa nello sport agonistico, ovverosia nell'esercizio di una professione volta all'ottenimento di uno stipendio, e lo regolamenterei considerando l'ipotesi più elevata della regolamentazione, ovvero la liberalizzazione, mentre metterei al rogo il deficiente che si bomba per uscire con gli amici (se non si bombano).

Ecco, vedi, ubriacarsi ogni tanto il sabato sera, per te è tollerabile, ma se prendi una madre di qualche ammazzato nelle abusate stragi del sabato sera (che non si preoccuperebbe minimamente se ti ubriachi e non guidi, ormai vede rosso) probabilmente ti darebbe l'ergastolo...
Tutto è relativo, insomma.
;-)
Ciao
Claudio

Però il tuo ragionamento cozza con il vero significato di SPORT, come confronto in una determinata disciplina tra uomini.
Lo sport serve a mettere in competizione gli uomini attraverso sacrificio, allenamento e superamento continuo dei proprio limiti attraverso il proprio potenziamento fisico e mentale, tutto nel rispetto della persona umana e della salute proprio e dell'avversario.
Se il tuo avversario si bomba non ti confronti più con un uomo, ma con un surrogato di esso, ti confronti con uno pronto a ammazzarsi fegato, reni stomaco ecc ecc pur di batterti, e tutto ciò è assolutamente ANTISPORTIVO per definizione.

Per quanto riguarda l'uso al di fuori del contesto sportivo chiunque può decidere di fare quello che vuole del proprio corpo, c'è chi mangia a dismisura e pesa sul servizio sanitario (in tutti i sensi) come un macigno, c'è chi si bomba, c'è chi fuma come un turco, c'è chi si ubriaca e gli viene la cirrosi epatica, c'è chi scopa senza preservativo e si becca l'HIV, c'è qualcuno che non prende le medicine che il medico gli prescrive...
Come fai a VIETARE o comunque condannare tutto questo? dovresti vietare ogni atteggiamento che fa male, vivere in una specie di DITTATURA SALUTISTA dove i diritti umani sono negati a chiunque in virtù del DOVERE alla salute (non più un diritto)

Per le mamme che a tua detta mi condannerebbero a morte se mi ubriaco il sabato sera anche se poi torno in taxi e in macchina di amici non posso che comprenderle, ma non per questo devo condividere il loro pensiero.

Lessi una frase significativa anni fa, forse su un libro di legge, forse su forum, forse l'ho riformulata io leggendone una simile, non ricordo... ma ve la lascio qui perchè è una frase che mi riecheggia quasi ogni giorno nella mente:
La libertà di una persona finisce nel momento in cui le sue azioni ledono la libertà di un altro individuo.

Il mio discorso andava a valorizzare maggiormente la tua tesi del "Tutto è relativo".
per questo dicevo che nella vita privata fai come vuoi finchè non rompi le scatole agli altri, ma nello sport, dove la competizione è limitata da regole ben precise no.
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Però il tuo ragionamento cozza con il vero significato di SPORT, come confronto in una determinata disciplina tra uomini.
Lo sport serve a mettere in competizione gli uomini attraverso sacrificio, allenamento e superamento continuo dei proprio limiti attraverso il proprio potenziamento fisico e mentale, tutto nel rispetto della persona umana e della salute proprio e dell'avversario.
Se il tuo avversario si bomba non ti confronti più con un uomo, ma con un surrogato di esso, ti confronti con uno pronto a ammazzarsi fegato, reni stomaco ecc ecc pur di batterti, e tutto ciò è assolutamente ANTISPORTIVO per definizione.

Per quanto riguarda l'uso al di fuori del contesto sportivo chiunque può decidere di fare quello che vuole del proprio corpo, c'è chi mangia a dismisura e pesa sul servizio sanitario (in tutti i sensi) come un macigno, c'è chi si bomba, c'è chi fuma come un turco, c'è chi si ubriaca e gli viene la cirrosi epatica, c'è chi scopa senza preservativo e si becca l'HIV, c'è qualcuno che non prende le medicine che il medico gli prescrive...
Come fai a VIETARE o comunque condannare tutto questo? dovresti vietare ogni atteggiamento che fa male, vivere in una specie di DITTATURA SALUTISTA dove i diritti umani sono negati a chiunque in virtù del DOVERE alla salute (non più un diritto)

Per le mamme che a tua detta mi condannerebbero a morte se mi ubriaco il sabato sera anche se poi torno in taxi e in macchina di amici non posso che comprenderle, ma non per questo devo condividere il loro pensiero.

Lessi una frase significativa anni fa, forse su un libro di legge, forse su forum, forse l'ho riformulata io leggendone una simile, non ricordo... ma ve la lascio qui perchè è una frase che mi riecheggia quasi ogni giorno nella mente:
La libertà di una persona finisce nel momento in cui le sue azioni ledono la libertà di un altro individuo.

Il mio discorso andava a valorizzare maggiormente la tua tesi del "Tutto è relativo".
per questo dicevo che nella vita privata fai come vuoi finchè non rompi le scatole agli altri, ma nello sport, dove la competizione è limitata da regole ben precise no.
Guarda che concordo con praticamente tutto quello che dici.
Concordo con l'errore che farebbe una madre a condannarmi per un bicchiere di troppo, solo perché quel bicchiere è il simbolo del suo dolore, e concordo laddove dici che un buon modo per mettere dei paletti in questo mare di relativismo è nel fare quel che si vuole senza dare fastidio agli altri.
Concordo su tutto, sono solo un po' più disincantato.
La parola sport deriva da desport, che significa tempo libero.
Sarebbe bello se fosse vero, il problema è che il tempo libero ce lo hanno rubato da tanto tempo, per farlo divenire tempo a pagamento.
Quindi possiamo continuare a chiamarlo sport, ma è un mestiere per fare soldi e farli fare.
Ciao
Claudio
 

tuccio81

Biker tremendus
16/12/07
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Guarda che concordo con praticamente tutto quello che dici.
Concordo con l'errore che farebbe una madre a condannarmi per un bicchiere di troppo, solo perché quel bicchiere è il simbolo del suo dolore, e concordo laddove dici che un buon modo per mettere dei paletti in questo mare di relativismo è nel fare quel che si vuole senza dare fastidio agli altri.
Concordo su tutto, sono solo un po' più disincantato.
La parola sport deriva da desport, che significa tempo libero.
Sarebbe bello se fosse vero, il problema è che il tempo libero ce lo hanno rubato da tanto tempo, per farlo divenire tempo a pagamento.
Quindi possiamo continuare a chiamarlo sport, ma è un mestiere per fare soldi e farli fare.
Ciao
Claudio

Scommettiamo??? Io c'ho Formello a 2 passi, magari incontro Beppe Nazionale che ci da una dritta! :smile:
Mannaggia oh, è proprio vero, più c'hanno i soldi e più venderebbero l'anima al diavolo per averne ancora.
 

lo Sbabbaro

Biker superis
20/7/10
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Alla fine il confine tra doping e assistenza farmacologica, o allenamento o altro è solo legale.
Alla base della legge c'è una serie di studi atti a tutelare non tanto la competitività ma la salute degli atleti.

io credo, a mia opinione, che tenere come discriminante gli effetti sulla salute sia cosa buona e giusta. Poi altri possono vederla in modo diverso.
Gli integratori o mangiare sano aumentano le prestazioni fisiche ma non fanno male, fondamentalmente, per me quindi sono ammessi.

Ma nell'antica grecia allenarsi era considerato scorretto perchè aumentava in modo artificiale le prestazioni, ad esempio

E per chi dice che sbombarsi a manetta non lede la libertà altrui ricordo che l'assistenza sanitaria ai cretini che si spaccano il fegato poi la pagano le nostre tasse, che i letti in ospedale sono limitati etc. etc.
 

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