News Garda Trentino: nuova segnalazione dei sentieri

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Urca eva , vabbè va , sabato allora vado a Pogno dove ci si diverte , ti stendono il tappeto rosso , si può incontrare il Sottocornola o il Raimondi o i due Lupato , e poi si va al lago D' Orta a farsi una pizza e se è estate si fa uno sguazzetto , poi si torna a casa a dormire nel proprio letto che di meglio al mondo non c'è . E domenica ? Lago Maggiore , anzi no , di Como , anzi no , quello di Lugano , anzi no vado a discesare a Brunate dove ci sono dei trail fantastici . Caro il mio bel lago di Garda , non sei solo al mondo , vieni giù dal fico .
 
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gabriele(76)

Biker tremendus
30/8/12
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LO
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Mi spiace dirlo ma è inevitabile, sarà colpa di strava ma ormai sono in molti che pur di fare il "tempone" non guardano in faccia a nessuno rischiando di travolgere eventuali escursionisti.
Ci vuole piu rispetto per gli altri, i boschi non sono delle piste!!!
Mi spiace, ma devo fortemente dissentire dalla tua ipotesi. Strava è uno strumento come tanti altri e l'origine dei problemi, eventualmente, non è degli strumenti, ma dell'uso che se ne fa. Dipende sempre, esclusivamente, dall'uomo.
Eliminando lo strumento non cambi l'educazione delle persone.
Puoi vietare, eliminare, bloccare, tutto quello che vuoi, ma l'investimento migliore, seppur più lungo, difficile e dispendioso, rimane l'educazione e la formazione.
Uno dei migliori commenti mai letti @gabriele(76)
Grazie!
 
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novi83

Biker serius
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Yt Jeffsy CF PRO
Andrà a finire come al solito in Italia: legge demenziale generalista impossibile da far rispettare, quindi è come se non ci fosse. Esattamente come era successo in Trentino con la legge della larghezza e pendenza, da cui sembra che quella veneta abbia preso spunto.
Quest'anno torno a farmi un bel giro sul Carega, và.

Vedi Marco il problema è proprio questo: quando ci sono ste leggi assurde si mandano a quel paese e ce se ne frega andando lo stesso, io sono il primo a farlo eh, il problema è che poi non si pensa che magari se ti fai male il soccorso alpino esce e ti soccorre ma poi ti arriva il bel conto da pagare con denuncia dalla regione (fin'ora non mi risulta sia mai successo ma non si sa mai) come poi magari la tua assicurazione non ti risarcisce... per non parlare poi delle possibili multe... appena messi i divieti proprio sul Carega, quest'estate, più di qualche multa l'hanno data... Io come responsabile di un gruppo di cicloescursionismo Cai ho " le ruote tagliate per lungo" per le gite ufficiali; se io personalmente mi prendo la responsabilità di fare il capogita (e quindi di guidare gli altri in un determinato percorso) o uno qualsiasi del mio gruppo a turno e non rispettiamo i divieti se succede qualcosa sono cazzi amarissimi assicurazione o no si puó arrivare anche al penale se chi si fa male ti denuncia!!! Che dobbiamo fare??? Stiamo tutti a casa sul divano? Andiamo in giro da soli così sono sono azzi nostri o ci godiamo la compagnia e rischiamo lo stesso???


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raffganz

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A questo punto proporrei di vietare la 100km dei Forti alle bici, ragazzi vi rendete conto che lì ci sono stati dei morti e ci volete passare sopra con le vostre irriverenti ruote grasse? Inoltre la 100 km si può fare tranquillamente in SUV, ma di che stiamo parlando ;-)
 

raffganz

Biker serius
15/9/08
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mirandola
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salve a tutti. il mio pensiero personale su questa vicenda che comporta si' divieti, ma maggior tutela e sicurezza per noi bikers, (a detta della sat /Ingarda Trentino), e' motivata da fattori di salvaguardia territorioe businnes. mi spiego meglio scusatemi. cercano di creare aree dove liberamente si puo' scendere sacrificando parte del bosco e mantenedolo pulito per i soli bikers con l'aiuto di associazioni o negozi ed ovviamente si crea il businnes che peraltro alimenta la creazione e manutenzione di queste aree.
avranno sicuramente considerato anche dell'esponenziale aumento delle e-bike e di conto del maggior numero di persone che circoleranno nei boschi a breve tempo. nessun preconcetto sulle e-bike. anzi, ben vengano ma sicuro aumenteranno i bikers che circoleranno su i sentieri. dato di fatto.
ciao a tutti
Mi sa che ci vedi giusto nonno, a nessuno è venuto in mente di chiudere le strade ai bike shuttle per quelle associazioni benefiche (no profit) della MTB? Eppure inquinano...e l'avifauna sarà inquieta per il rombo di questi motori.
 
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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
Urca eva , vabbè va , sabato allora vado a Pogno dove ci si diverte , ti stendono il tappeto rosso , si può incontrare il Sottocornola o il Raimondi o i due Lupato , e poi si va al lago D' Orta a farsi una pizza e se è estate si fa uno sguazzetto , poi si torna a casa a dormire nel proprio letto che di meglio al mondo non c'è . E domenica ? Lago Maggiore , anzi no , di Como , anzi no , quello di Lugano , anzi no vado a discesare a Brunate dove ci sono dei trail fantastici . Caro il mio bel lago di Garda , non sei solo al mondo , vieni giù dal fico .


Be tu continua al tuo lago Verbano...noi continuiamo sul nostro lago del Benaco nonostante i discutibili divieti...e poi ci sono anche le sponde bresciane dove divieti nemmeno l'ombra...ma di tetteske,polacche,olandesi a tutto spiano...li sul tuo...ancora molti pensionati?....:loll::loll::celopiùg:
 

salukkio

Biker imperialis
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Scusate,non voglio mettere altra benzina sul fuoco,volevo solo fare una domanda a chi i sentieri di quella zona li conosce meglio di me...precisamente la zona Ponale-Pregasina -Punta Larici-Malga Palaer Passo rocchetta...non riesco a capire ciò che dice la Sat...''attivata l'alternativa 422 al 422b...e quale sarebbe ste alternativa? So di averla fatta,ma non so se ho fatto l'alternativa o la vietata...:????:

Comunque (non posso star zitto...:mrgreen:) a me da un fastidio,quando qualcuno crea dei sentieri appositi per la pratica sportiva,quando lo spirito vero mtb sarebbe la pratica alla scoperta,senza per forza di cose avere stradine tracciate e segnate tipo mandrie verso le stalle...poi su biotipi protetti se ne può parlare...essendo per passione studioso di scienze animali...non dimentichiamo che famosi dotti han fatto anche delle belle corbellerie con il mondo animale...Chissà perchè nella zona Gran Paradiso,dove i biotipi sono molto più come quantità di specie e sviluppo areale,si possa fare sport senza alcun divieto...qui invece...uhmmm...qualcosa non mi torna...:nunsacci:
Non siamo proprio nel parco del gran paradiso ma un mio parente che vive praticamente a Cogne mi diceva che un paio di anni fa si parlava di vietare la discesa dall inverniaux verso gimillam.
Per adesso nessun divieto ufficiale, anche perché se vai in proloco trovi la cartina con i sentieri per la mtb e lo trovi indicato.

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salukkio

Biker imperialis
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Mi sa che ci vedi giusto nonno, a nessuno è venuto in mente di chiudere le strade ai bike shuttle per quelle associazioni benefiche (no profit) della MTB? Eppure inquinano...e l'avifauna sarà inquieta per il rombo di questi motori.
Che poi vorrei vedere fino a che punto sono no profit. [emoji53]

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turbozauro

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il discorso divieti lo dovranno affrontare tutti, vedrete. Finale, Laces, ecc...
Il Garda ci è arrivato per primo perchè qui la situazione si è fatta insostenibile.
E' solo questione di tempo. Direttamente proporzionale al flusso di bikers che girano in quelle zone.
 

sembola

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...il fatto è che tutti poi si buttano ad esempio sul 601...sembra ci sia solo quello che scende dall'altissimo...e se non lo fai non sei un biker...
In linea di teoria posso essere d'accordo con te. Però tu sei un locale, io no. Tu ti puoi permettere le esplorazioni ed i "sentieri sconosciuti", io che sono in ferie una settimana no.
Poi sul 601 ci arriva la navetta, ed in cima al Baremone ,per dire, no. Il grosso della questione è tutto qui ;-)

..ecco un altra dimostrazione del io sono più importante di tutto il resto...:prost:...
Se l'obiettivo è di tutelare un'areale di riproduzione di specie di avifauna rara allora la zona va chiusa al transito di TUTTI gli escursionisti, compresi quelli a piedi ed a cavallo. Non vedo in qual modo il passaggio delle bici possa disturbare la cova più di un gruppo di escursionisti a piedi, magari schiamazzanti.

..ma no mi raccomando il CAI è il nemico che va solo a piedi in montagna e la vuole tutta per se!!!
Il CAI è una cosa, la SAT un'altra. Basti dire che ha mantenuto il nome preunitario per qualificarne l'apertura mentale.
Ad ogni modo nel CAI, di cui sono socio anch'io, la visione antibici è ancora molto, molto forte. Lo testimoniano le lettere che certi soci inviano a "Lo Scarpone" e che la redazione ogni tanto pubblica e che avrai letto anche tu.


OT
Scusate,non voglio mettere altra benzina sul fuoco,volevo solo fare una domanda a chi i sentieri di quella zona li conosce meglio di me...precisamente la zona Ponale-Pregasina -Punta Larici-Malga Palaer Passo rocchetta...non riesco a capire ciò che dice la Sat...''attivata l'alternativa 422 al 422b...e quale sarebbe ste alternativa? So di averla fatta,ma non so se ho fatto l'alternativa o la vietata...:????:
Quando arrivi al passo Rocchetta trovi due sentieri che continuano a scendere: a sx (più a monte) è il 422, a destra (più a valle) il 422b.
Il secondo è ora vietato.

il discorso divieti lo dovranno affrontare tutti, vedrete. Finale, Laces, ecc...
Il Garda ci è arrivato per primo perchè qui la situazione si è fatta insostenibile.
E' solo questione di tempo. Direttamente proporzionale al flusso di bikers che girano in quelle zone.
Sono d'accordo a metà.
A metà, perchè la "insostenibilità" dipende non solo dal numero di biker ma anche dal numero di altri frequentatori dei sentieri, insomma non solo da numeri assoluti ma da quelli relativi. In una zona dove gli escursionisti sono inesistenti e la caccia è presente in stagioni "morte" per la mtb le occasioni di conflitto d'uso (reale o psicologco) sono molto, molto basse. Per non dire delle aree dove esiste una forte volontà di promuovere l'attività economica turistica (leggi: bisogno di lavorare) e non esiste una lobby come la SAT che è oggettivamente in grado di indirizzare la politica.

Fermo restando, e lo ripeto ancora, che le regolamentazioni non sono il diavolo. Nessuna attività umana è priva di conseguenze, e nessuno può pretendere che la "sua" attività preferita sia accettabile sempre, comunque e dovunque. Tanto più quando questa attività ha travalicato quella che dovrebbe essere la logica di fruizione degli ambienti montani, so già che a molti non piacerà quello che sto per dire, ma senza le risalite meccanizzate tutto questo non sarebbe successo.
 

Claudiop77

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Vuol dire che dal Garda si sposteranno sul lago di Como / Lecco dove c'è più tolleranza .
Sti crucchi italiani mi stanno proprio sulle palle .
Ci mancava il Manzoni di turno
.... in quel ramo del lago di como dove si spalla per ore e si scende su sentieri Vert i divieti arriveranno quando le e-bike saliranno dove si spalla e la tecnica in discesa si caricherà alla matrix .....
 

sembola

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.... in quel ramo del lago di como dove si spalla per ore e si scende su sentieri Vert i divieti arriveranno quando le e-bike saliranno dove si spalla e la tecnica in discesa si caricherà alla matrix .....
In Trentino i divieti sono arrivati su TUTTI i sentieri per l'affollamento di quelli di Riva ed Arco. In Veneto per principio (la legge è del 1992=.
Per cui io non dormirei sonni tanto tranquilli, le ebike possono innescare divieti senza che arrivino sui sentieri "vert"...
 

marco

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il discorso divieti lo dovranno affrontare tutti, vedrete. Finale, Laces, ecc...
Il Garda ci è arrivato per primo perchè qui la situazione si è fatta insostenibile.
E' solo questione di tempo. Direttamente proporzionale al flusso di bikers che girano in quelle zone.

Ne sei sicuro? Finale è da anni che ha accordi con i cacciatori, l'unico altro gruppo di conflitto, e infatti gli shuttle non girano su determinati sentieri in determinati giorni. E ti assicuro che sui sentieri di Finale girano più biker che su quelli di Riva, in proporzione. Per non parlare del numero di shuttle.

Quello che deve fare il Garda è una comunicazione preventiva, e non aspettare che qualcuno posti qualche foto e poi ti chiami al telefono per spiegare la situazione. Prendi i media più influenti, li inviti per una 2 giorni sui sentieri con i nuovi cartelli, e spieghi. Ne ricavi anche pubblicità, positiva.
 
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crifla

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La multa non la si rischiava neppure ora, visto che non c'era alcuna segnalazione in merito e quindi eventuali sanzioni sarebbero state facilmente annullabili.
A me pare decisamente più sensato identificare dei sentieri "problematici" da vietare piuttosto che il sistema precedente in cui era sostanzialmente vietato tutto.
Del resto anche in Alto Adige ci sono zone con limitazioni assolute o parziali basate sull'orario.

D'accordissimo con te Sembola!
Innanzitutto andava tolto il divieto indiscriminato si tutti i sentieri (la famigerata regola della larghezza), poi bisogna iniziare a ragionare sui sentieri dove realmente c'è un conflitto fra alta frequentazione di pedoni e alta frequentazione di biker. Il problema bene o male si concentra tutto nella zona dell'alto Garda: vista l'enorme affluenza di turismo e la possibilità di frequentazione per quasi 12 mesi l'anno. Per il resto del territorio (per quello che ho potuto verificare in qualche anno di mtb) il conflitto non c'è: spesso i pedoni/escursionisti si concentrano in alta quota, i biker alle medio basse (solo una piccola parte si sposta in alto).
Credo, purtroppo, che i tempi non siano ancora maturi per un confronto "pacifico" e approfondito fra le due categorie. Io ho frequentato per parecchi anni (e continuo) la montagna a piedi. Ora che ci vado spesso anche in bike, posso dire in tutta tranquillità che ostacoli da superare ce ne sono per entrambi: satini ed escursionisti che disprezzano i biker a prescindere (anche i più educati e rispettosi dei biker); biker che non hanno alcun interesse per l'ambiente, i sentieri e per la montagna in generale. Sono fiducioso che
La multa non la si rischiava neppure ora, visto che non c'era alcuna segnalazione in merito e quindi eventuali sanzioni sarebbero state facilmente annullabili.
A me pare decisamente più sensato identificare dei sentieri "problematici" da vietare piuttosto che il sistema precedente in cui era sostanzialmente vietato tutto.
Del resto anche in Alto Adige ci sono zone con limitazioni assolute o parziali basate sull'orario.
 

sembola

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Quello che deve fare il Garda è una comunicazione preventiva, e non aspettare che qualcuno posti qualche foto e poi ti chiami al telefono per spiegare la situazione. Prendi i media più influenti, li inviti per una 2 giorni sui sentieri con i nuovi cartelli, e spieghi. Ne ricavi anche pubblicità, positiva.

Marco, ma che discorsi fai!

In Italia il turismo non è mica un'attività economica, che come tale richiede competenza, organizzazione, capitali, lavoro, marketing... è un diritto divino, un "tanto qui dovete venire" :roll:

Salvo poi piangere miseria quando ci si accorge che i clienti sono andati da un'altra parte...
 

turbozauro

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Il Garda ci è arrivato per primo perchè qui la situazione si è fatta insostenibile.
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Ne sei sicuro? Finale è da anni che ha accordi con i cacciatori, l'unico altro gruppo di conflitto, e infatti gli shuttle non girano su determinati sentieri in determinati giorni. E ti assicuro che sui sentieri di Finale girano più biker che su quelli di Riva, in proporzione. Per non parlare del numero di shuttle.

Quello che deve fare il Garda è una comunicazione preventiva, e non aspettare che qualcuno posti qualche foto e poi ti chiami al telefono per spiegare la situazione. Prendi i media più influenti, li inviti per una 2 giorni sui sentieri con i nuovi cartelli, e spieghi. Ne ricavi anche pubblicità, positiva.
Sono d'accordo sulle pecche di comunicazione. In certi uffici qui in zona non si fa quello che andrebbe fatto.
Sulla divulgazione del divieto sul Traole, è paradossale che sia sta fatta da un operatore della zona. Delle centinaia di bikers che hanno visto con i loro occhi il divieto, in questi gg, nessuno, dico nessuno, si è lamentato, ne direttamente con "noi" , nè via social.
L'accordo tra l'ente di promozione locale, le associazioni bike e le istituzioni era quello di tabellare tutti i sentieri free, mettere i divieti su quelli off limits, lavorare su sentieri alternativi e poi comunicare tutto all'esterno.
Questa fuga di notizie ha il solo scopo di destabilizzare l'ambiente, un atto senza capo ne coda.
Bastava attendere qualche settimana.
 

salukkio

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D'accordissimo con te Sembola!
Innanzitutto andava tolto il divieto indiscriminato si tutti i sentieri (la famigerata regola della larghezza), poi bisogna iniziare a ragionare sui sentieri dove realmente c'è un conflitto fra alta frequentazione di pedoni e alta frequentazione di biker. Il problema bene o male si concentra tutto nella zona dell'alto Garda: vista l'enorme affluenza di turismo e la possibilità di frequentazione per quasi 12 mesi l'anno. Per il resto del territorio (per quello che ho potuto verificare in qualche anno di mtb) il conflitto non c'è: spesso i pedoni/escursionisti si concentrano in alta quota, i biker alle medio basse (solo una piccola parte si sposta in alto).
Credo, purtroppo, che i tempi non siano ancora maturi per un confronto "pacifico" e approfondito fra le due categorie. Io ho frequentato per parecchi anni (e continuo) la montagna a piedi. Ora che ci vado spesso anche in bike, posso dire in tutta tranquillità che ostacoli da superare ce ne sono per entrambi: satini ed escursionisti che disprezzano i biker a prescindere (anche i più educati e rispettosi dei biker); biker che non hanno alcun interesse per l'ambiente, i sentieri e per la montagna in generale. Sono fiducioso che

Nella bergamasca al massimo ti scontri con proprietari terrieri i quali, quando sei fortunato, ti inseguono con il forcone.
 

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