Giro dello Sciliar

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
www.meranobike.it
All’Alpe di Siusi sono salito tante volte, sempre durante l’inverno. In gioventù, quando difendevo i colori della associazione sportiva di Merano sezione sci e partecipavo a varie gare regionali, in età adulta, quando surfavo con la mia tavola da snowboard sulla neve fresca e nello snowpark dell’alpe e quando, ormai sposato da tanti anni, andavo alla scoperta delle splendide piste per lo sci da fondo di Compaccio.
Ma mai d’estate. E per quanto mi sforzassi, non riuscivo ad immaginare come potesse essere l’Alpe di Siusi in estate.
Poi, nel mezzo del cammino di nostra vita, ecco una nuova passione: la mountain bike. E alla ricerca di itinerari sempre nuovi ed affascinanti da percorrere, uno di quelli che più si ripeteva su riviste e forum era proprio il giro dello Sciliar, lo splendido massiccio dolomitico che domina l’Alpe di Siusi. Eccomi allora a studiare l’itinerario più adatto alle mie esigenze. C’è chi parte da Canazei e lo fa in due giorni, c’è chi parte dalla val Gardena e lo fa in un giorno. Io, come spesso succede, più di mezza giornata libera non riesco a prendere, scelgo allora di partire direttamente dall’Alpe di Siusi, precisamente dall’ultimo parcheggio che si trova prima di Compaccio, che tatticamente è anche l’ultimo gratuito, il che non guasta mai.
Orario di partenza? Ormai che ve lo dico a fare? L‘alba, naturalmente!
Parcheggio perciò quando ancora è buio, mi preparo e con le prime luci dell’aurora supero i 100 m di dislivello che mi separano da Compaccio, la porta dell’alpe di Siusi. Da qui un divertente sentiero con poca pendenza scende fino a Saltria, dove, con i primi raggi del sole, comincia la vera salita verso lo Sciliar

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Si sale all’ombra del Sassolungo e del Sassopiatto

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E si prende il sentiero 7 verso lo Sciliar, eccolo laggiù in fondo

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Verso il rifugio Zallinger la sterrata comincia a diventare sempre più ripida

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Le rampe che portano al rif. Sassopiatto sono micidiali, anche perché il fondo è molto sconnesso. Dopo il rifugio si percorre un bel sentiero panoramico in falsopiano (anche se funestato da numerosi cancelletti per il bestiame) che arriva fino al passo Duron. Bisogna salire adesso fino al passo di Tires e di nuovo si affrontano durissime rampe, mitigate però dal notevole paesaggio

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Arrivo cosi ai 2440 m del rif. alpe di Tires mentre gli ospiti del rifugio si stanno svegliando,

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mangio un panino e continuo sullo splendido sentiero che passa sotto alle guglie di Terrarossa

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Arrivato dall’altra parte della valle mi giro a guardare la traccia appena percorsa e il rifugio la in alto

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Comincia adesso la parte meno pedalabile, ci sono parecchi su e giù e qualche tornante ripido dove bisogna caricarsi la bici in spalla

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Finche si arriva al punto più alto del percorso, proprio in mezzo all’altopiano dello Sciliar a 2500 m di altezza e una vista fantastica a 360°

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Mangio qualcosa mentre mi godo lo splendido panorama e riparto verso la prossima tappa, il rifugio Bolzano. Il sentiero è in leggera discesa, bisogna stare concentrati perché si passa qualche tratto leggermente tecnico e lo sguardo tenderebbe a perdersi nell’infinita vista dell’alpe.

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Con un ultimo tratto in salita arrivo al rifugio

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E ammiro lo splendido panorama verso il Catinaccio

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E adesso inizia il bello (per chi ama le discese tecniche). Prima un tratto che alterna stretti tornanti, scalini e parti più scorrevoli

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Poi, verso l’alpe di Seggiola, i tratti tecnici aumentano e bisogna passare alcuni gradoni su roccia fissa dove bici da abbondanti escursioni aiutano non poco

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Da notare la fantasia dei taglialegna locali in questo corrimano-biscione

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Passato il rifugio Seggiola, inizia la parte forse più spettacolare del percorso, il sentiero Prügelweg

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Si tratta di una serie di lunghissime passerelle in legno che passano sul rio Siusi, che già da tempi remoti servivano a collegare i prati di Fiè con lo Sciliar e servivano a fare passare il bestiame verso i pascoli estivi dell’altipiano, cosa che del resto succede ancora oggi.

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Due avvertimenti: il primo è di evitare di passare su questo sentiero dopo abbondanti piogge, perché le tavole si trasformano in pista da pattinaggio e il secondo è anche qui di avere una full con buone escursioni, perché le tavole sono spesso dissestate e polsi e braccia ne possono risentire seriamente.

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La discesa è divertente, ma anche lunga e stancante, si arriva infatti ai laghetti di Fiè ad una quota di poco superiore ai mille metri. Qui ci si potrà riposare un attimo, magari guardando qualche bellezza locale intenta a rinfrescarsi nei laghetti! Ma io purtroppo ho poco tempo e imbocco subito il bel sentiero 2, che in falsopiano mi porta fino al paese di Siusi. Da qui, chi avrà ancora forze potrà risalire fino al altipiano lungo la strada asfaltata (fortunatamente chiusa alle auto dalle 9 alle 17) e tornare all’auto, io che ho poco tempo approfitto della comoda cabinovia

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che in 10 min mi porta fino a Compaccio con splendida vista sullo Sciliar

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Da qui scendo e in breve raggiungo l’auto. E’ mezzogiorno e mentre guido verso casa, come in un film rivedo tutte le splendide immagini che mi sono passate davanti agli occhi in pochissime ore, e penso che questo è veramente uno degli itinerari più belli che ho mai fatto.

info sul giro e traccia sul mio sito, sezione itinerari vari e gps o-o
 

basol

Biker assatanatus
15/6/06
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roma
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Bike
Moterra Neo 1
Grande giro,per noi resta forse il più bello fatto nelle Alpi,da fare e rifare ancora un must per ogni biker.Grazie per averlo messo a disposizione di tutti.
 

Bandw

Biker assatanatus
4/4/10
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Catania
www.bandw.it
Caspita, stamattina mi sono alzato e vedendo la nebbia fitta ho dovuto rinunciare ad un bel giro in MTB (che dopo tanto tempo era anche una cosa dovuta!!), accendo così il pc, apro il forum.................e vedo tutto questo ben di Dio................... non è giusto!!!!!! :rosik:

Beh, adesso rileggo il report e rivedo le bellissime foto, così faccio finta che ero a pedalare con te..........M I T I C O Nonnocarb !!!! o-o
 

mago68

Biker extra
1/2/09
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alle pendici di monte morello
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Stereo 150
Fatto due anni fa, con partenza all'alba da Selva e rientro dopo 10 ore senza cabinovia. Un ricordo indelebile che mi ha portato ai limiti delle mie possibilità atletiche e tecniche in un ambiente troppo bello per poterlo descrivere.
 

tostarello

Moderatur ologrammaticus
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15/11/05
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roma
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grande nonnocarb, ancora una volta hai tirato fuori dal cilindro uno splendido giro, sapientemente descritto per farci sognare e venir voglia di emulazione

ciao o-o
 

ilDani

Biker ciceronis
9/5/09
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Lunano (PU)
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Grande carb... mi hai fatto tornare in mente il mio giro dello Sciliar (anche se in effetti non me lo scorderò mai), io l'ho fatto in 2 tappe, partenza da Siusi, Ovovia fino a Compaccio e poi tour fino al Rif Micheluzzi dove ho dormito 1° giorno, poi ritorno a Siusi il 2° giorno, fatto a Luglio 2010 al rifugio di Tires 2gradi e neve:specc:, ma che esperienza:celopiùg:
questo è il mio piccolo resoconto!
[URL]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=4061394&postcount=672[/URL]

e queste sono le foto del mio giro
[URL]https://picasaweb.google.com/romanini.danilo/MTBGiroDelloSciliar[/URL]

e questo è il video
MTB - Giro dello Sciliar 2010 on Vimeo[/URL]

grande NonnoC!
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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55
Tra Latina e Quartu S.Elena
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Non perdo tempo a descrivere le qualità di Nonnocarb, perchè arcinote ai più.

Piuttosto mi riallaccio ad una discussione di qualche tempo fa di questo forum in cui si parlava delle riviste di MTB: qualcuno diceva che erano utili, altri non ne erano convinti in considerazione del fatto che ci sono oggi possibilità infinite, proprio come i forum. Premesso che leggo le riviste di MTB, devo dire che però qui in questo forum trovo quello che davvero cerco. Cosa cerco? I racconti come questo, i resoconti di utenti che con passione trasmettono parte delle emozioni provate nel loro giro. Leggo e penso...penso e programmo le mie vacanze.

Ci sono tante cose interessanti nel forum e nelle riviste, ma questi racconti secondo me, hanno un valore aggiunto enorme.

Ringrazio quindi gente come Nonnocarb ed altri utenti che con le parole e le immagini mi permettono di sognare.

:celopiùg:
 
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Reactions: nonnocarb
Sembra proprio un gran bel giro e mi fa venir ancora più voglia di primavera!! Non hai detto niente però, a proposito di una cosa che, per gli amanti della discesa come me, è fondamentale. Come siamo messi a pedoni? Si può andare a tutta o bisogna stare costantemente con le dita sui freni e... buonguorno, buongiorno, salve, ecc ecc?
 

Classifica mensile dislivello positivo