solo per curiosità, visto che tanto per cambiare si fa un gran parlare di e-bike come origine di tutti i mali, mi spiegate qual'è il nesso tra riuscire ad andare in salita e saper andare in discesa?
Per dire, con fatica ma su salite non troppo ripide riesco a fare anche 2000 metri di dislivello senza motore e infatti per adesso vado ancora su solo a colpi di pedale ( e a spinta quando serve ). Poi in discesa faccio cagare uguale, i sentieri più tecnici li evito proprio, su anche quelli meno tecnici certe volte scendo e faccio a piedi perchè non mi sento sicuro. E il fatto di migliorare in salita non mi ha mai aiutato a migliorare in discesa.
E per quello che vedo molti degli ebikers improvvisati che vedo in giro, se alla malga o al rifugio ci arrivano dalla strada carrozzabile poi scendono di nuovo dalla strada carrozzabile perché a buttarsi su sentieri sterrati che non conoscono c'hanno fifa e spesso scendono più piano e accorti dei campioni di downhill che vedo affrontare curve cieche con la ruota dietro in spazzolata senza curarsi del fatto che ci sia qualcuno dietro l'angolo.
Poi gran parte della spazzatura che vedo sui sentieri in montagna sono robe tipo carte di polase, enervit e vari prodotti specifici per ciclisti, che dubito facciano parte dell'alimentazione tipica degli e-bikers improvvisati.
Non è che stiamo prendendo un facile capro espiatorio per evitare di guardare in faccia le colpe che riguardano i nostri simili?
io credo che il gran problema delle ebikes è che già i bikers in certi posti erano visti come una rottura di palle ma erano pochi, ora diventano semplicemente di più e quindi la rottura di palle diventa maggiore. Non che i bikers erano tutti cavalieri senza macchia rispettosi dell'ambiente e degli escursionisti e gli e-bikers siano arrivati a rovinare la festa.
Anche perchè come tutte le cose, dipende tutto da come vengono viste e gestite. Ci sono un sacco di rifugi in cui si arriva in macchina. A me sia salendo che scendendo rompe molto più i coglioni una macchina che tira su un polverone e mi fa il pelo con lo specchietto sul sentiero stretto che non un e-biker imbranato. Se già ai rifugi arrivasse più gente in e-bikes e meno in macchina lo vedrei come una vittoria.
Per dire, con fatica ma su salite non troppo ripide riesco a fare anche 2000 metri di dislivello senza motore e infatti per adesso vado ancora su solo a colpi di pedale ( e a spinta quando serve ). Poi in discesa faccio cagare uguale, i sentieri più tecnici li evito proprio, su anche quelli meno tecnici certe volte scendo e faccio a piedi perchè non mi sento sicuro. E il fatto di migliorare in salita non mi ha mai aiutato a migliorare in discesa.
E per quello che vedo molti degli ebikers improvvisati che vedo in giro, se alla malga o al rifugio ci arrivano dalla strada carrozzabile poi scendono di nuovo dalla strada carrozzabile perché a buttarsi su sentieri sterrati che non conoscono c'hanno fifa e spesso scendono più piano e accorti dei campioni di downhill che vedo affrontare curve cieche con la ruota dietro in spazzolata senza curarsi del fatto che ci sia qualcuno dietro l'angolo.
Poi gran parte della spazzatura che vedo sui sentieri in montagna sono robe tipo carte di polase, enervit e vari prodotti specifici per ciclisti, che dubito facciano parte dell'alimentazione tipica degli e-bikers improvvisati.
Non è che stiamo prendendo un facile capro espiatorio per evitare di guardare in faccia le colpe che riguardano i nostri simili?
io credo che il gran problema delle ebikes è che già i bikers in certi posti erano visti come una rottura di palle ma erano pochi, ora diventano semplicemente di più e quindi la rottura di palle diventa maggiore. Non che i bikers erano tutti cavalieri senza macchia rispettosi dell'ambiente e degli escursionisti e gli e-bikers siano arrivati a rovinare la festa.
Anche perchè come tutte le cose, dipende tutto da come vengono viste e gestite. Ci sono un sacco di rifugi in cui si arriva in macchina. A me sia salendo che scendendo rompe molto più i coglioni una macchina che tira su un polverone e mi fa il pelo con lo specchietto sul sentiero stretto che non un e-biker imbranato. Se già ai rifugi arrivasse più gente in e-bikes e meno in macchina lo vedrei come una vittoria.
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