A me la cosa affascina, e ammetto che il puro crudismo vegetale è difficile da applicare, se non dopo un certo periodo di vera e propria conoscenza nutrizionale degli alimenti. Siamo troppo abituati ai cibi confezionati, "più o meno già bilanciati", l'idea di dover fare tutti sti' calcoli quando hai fame e solo una mezzora per pranzare, non è intrigante. Non per niente, i grandi marchi si sono lanciati nella cosiddetta quarta gamma vegetale (lavata, condita, confezionata, con tanto di scheda nutrizionale).
Sicuramente, in "tempi remoti" quando i bisogni erano "solo" primordiali: mangiare, coprirsi, procreare.. la cosa sarebbe venuta più semplice visto il tempo a disposizione: ora ci metti 1 min solo a cercare un n. nell'agenda telefonica, figuriamoci se mi devo fare il calcolo di quale amminoacido non ho ingerito nella RDA (Recommended Daily Allowance)..
Sia chiaro, con ciò non voglio sminuire il "lavoro" di Vegan, che anzi apprezzo molto per la caparbietà e la convinzione con cui lo porta avanti, che per lui, mi pare di capire, sia diventata "motivazione" di vita. Aggiungo che se tutti limitassimo il consumo di carne e/o derivati, oltre che l'etica e la morale, ne gioverebbe sicuramente la salute dell'intero pianeta. Per cui impegnamoci tutti a diventare almeno un po' Vegan..
Saluti
ps: aggiungo, come già detto, che il mondo agricolo vegetale, così come lo si pratica oggi, non è indenne da danni all'ambiente, anzi, tutt'altro. L'impiego di fitofarmaci e concimi è pratica "obbligata" per produrre sicuro e a basso costo. Per fortuna il prezzo alle stelle di qs prodotti ne sta limitando l'impiego, e spero scompaiano (sostituiti da valide alternative), prima che ci avveleniamo tutti..