Gomme e resistenza al rotolamento: perchè facciamo tanta fatica quando pedaliamo?

sfiamma

Biker serius
28/10/10
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Cesano Maderno
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cariola
Dipende tutto dal tipo di superficie sulla quale poggia lo pneumatico.
Prova a pedalare anche un semplice tratto pianeggiante, cosparso di ciotoli, con le gomme a 3 bar e poi provalo con gomme a 2 bar...

pietraia.jpg

Si chiaro, una cosa che il ciclocross t'insegna diciamo, si cerca la miglior scorrevolezza possibile eppure le gomme sono a pressioni bassissime!
Leggendo l'articolo si capisce questo concetto, però di primo achito sembra il contrario.. Nelle risalite in stile superenduro, asfaltate o battute, una gomma gonfia va ben meglio ! Prova a pedalare a 2 bar su asfalto, quando sei su hai finito la gomma !
Dato che l'articolo è bello tecnico e uno si può perdere alla 4a riga e avere un pensiero sbagliato (vedi i primi commenti)

Mi piacerebbe molto un confronto in termini di scorrevolezza e capacità d'assorbimento tra i marchi più usati di gomme ! :celopiùg:
 

Danybiker88

Redazione
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Torino
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Ok, questo mi è chiaro, ora.. però, secondo te, come nel resto del mio post, pensi che i pro e i contro da una parte e dall'altra, alla fine, al di fuori della teoria del rotolamento, si bilancino? Ricapitolando:
sezione grande e gomma meno gonfia = miglior adattamento e più superficie, ma anche più peso e più rischio di pizzicatura in discesa.

Ovvero il solito "bisogna trovare il giusto compromesso".. no?

Alla fine è sempre una questione di compromessi... La tipologia di fondo e di terreni che si incontrano in MTB può essere molto varia e quindi è impossibile trovare l'optimus.

Ad esempio se in un giro incontri 50% asfalto e 50% salita ghiaiosa, cosa scegli? Per l'asfalto sarebbe meglio una gomma stretta e gonfia, per la ghiaia una più larga ed a pressione più bassa...

Intanto COMPLIMENTI per le spiegazioni....quindi se ho ben capito nel mio caso...praticando maggiormente XC su terreni compatti, è consigliabile cmq scegliere un RACING RALPH DA 2.10 PIUTTOSTO CHE UN 2.25 Giusto??? e se gonfio ad una pressione da 2.2 ant e 2.3 post va sempre bene? ...... non è eccessivamente gonfia ma neanche troppo bassa...

Se il terreno è compatto, rientri nel caso in cui pressione alta e piccola impronta a terra risultano favorevoli.
Come pressioni puoi anche salire un po', specialmente al posteriore (2.5) se punti di più alla scorrevolezza o al comfort.


Infatti, anche il disegno evidenzia come un numero più elevato di TPI determini una carcassa più sottile. Il resto è facilmente intuibile: filo sottile, più facile da piegare.

Domanda credo idiota: perché nessuno riesce a produrre una gomma "piena" o in qualche modo "spugnosa" con caratteristiche meccaniche che possanno avvicinarsi a quelle dell'aria contenuta nei pneuamtici?
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Considerazione ancor meno pertinente (sorry): dal punto di vista dell'accademia della Crusca sono sicuramente più corrette le espressioni "lo pneumatico" "gli pneumatici" in luogo di "il pneumatico" "i pneumatici", comunque accettati seppur meno corretti.
Ma... non trovate che le espressioni "lo pneumatico", "gli pneumatici" sebbene formalmente più corretti, son talmente cacofonici da risultare sgraditi alle orecchie?

:-)

Le gomma pesa, l'aria no. Una gomma piena peserebbe tantissimo! Qualcosa però esisteva, se non ricordo male.

Sulla questione grammaticale, al liceo mi è stato insegnato che lo e gli è l'unica forma corretta. A me suona strano dire il pneumatico, questione di abitudine!

Si chiaro, una cosa che il ciclocross t'insegna diciamo, si cerca la miglior scorrevolezza possibile eppure le gomme sono a pressioni bassissime!
Leggendo l'articolo si capisce questo concetto, però di primo achito sembra il contrario.. Nelle risalite in stile superenduro, asfaltate o battute, una gomma gonfia va ben meglio ! Prova a pedalare a 2 bar su asfalto, quando sei su hai finito la gomma !
Dato che l'articolo è bello tecnico e uno si può perdere alla 4a riga e avere un pensiero sbagliato (vedi i primi commenti)

Mi piacerebbe molto un confronto in termini di scorrevolezza e capacità d'assorbimento tra i marchi più usati di gomme ! :celopiùg:

Su asfalto rientri nel caso del primo paragrafo: maggior pressione, minor impronta a terra e minor resistenza al rotolamento.
 
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xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Per esempio, la famosa scorrevolezza dei tubolari dugast è data dalla carcassa molto morbida?
Differenza tra tubolare e copertoncino ?
Come tra la notte e il giorno. :medita:
Il tubolare ha una deformabilità nettamente superiore, si schiaccia molto di più, l'impronta a terra aumenta, la resistenza al rotolamento diminuisce...
Praticamente solo pregi. Unico difetto: se li tagli, è quasi impossibile ripararli "sul campo" (salvo miracoli delle bombolette).

Tu certamente saprai che su pista (superficie in parquet) si utilizzano tubolari con carcassa in seta ad altissima densità, e pressioni attorno a 12 bar.
Questo perchè la superficie in legno (lucidata con la cera) fornisce una scorrevolezza impareggiabile per qualunque altro contesto.
Così si possono osare coperture estreme. Anche se ogni tanto si sente qualche deflagrazione... :pirletto:
 

fifurnio

Biker extra
anni fa ebbi occasione di parlare con un tecnico Marangoni (costruzione e ricostruzione pneumatici) mi accennò all'uso della silice come base per coperture a basso attrito di rotolamento, non ho più sentito niente.

Sembra strano che la gomma abbia una parte di deformazione anelastica, ma basta spingere a mano l'auto per pochi centimetri per poi vedere che torna sempre un po' indietro, e lì intuisci qualcosa.

Penso che nel confronto fra bici diverse fatto da noi "normali" spesso le gomme e le loro pressioni non vengano considerati a dovere, rischiando a volte di falsare le impressioni del confronto.
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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fifurnio ha scritto:
...mi accennò all'uso della silice come base per coperture a basso attrito di rotolamento
Certo, la silice è fondamentale per ottimizzare la resistenza al rotolamento.
Non so se ricordi i vecchi Michelin Wildgripper Lite S...

20120219-q6wd55anipni8rd9yhyg527785.jpg


Comunque non sono gli unici pneumatici con mescola al silicio, i silicati sono sempre presenti in misura variabile in quasi tutte le mescole "racing", non solo nel settore ciclistico.
 

Bizio Cube

Biker popularis
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Se il terreno è compatto, rientri nel caso in cui pressione alta e piccola impronta a terra risultano favorevoli.
Come pressioni puoi anche salire un po', specialmente al posteriore (2.5) se punti di più alla scorrevolezza o al comfort.

Perfetto...Grazie mille.
 

RickP

Biker serius
7/11/11
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Caspita non vedo l'ora di provare a girare con le gomme piu' sgonfie e di verificare effettivamente la differenza su percorsi di montagna.
 

drmale

Biker perfektus
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La scorrevolezza assoluta però non è l'unico indicatore di performance riferito alle pressioni. Gomme troppo sgonfie si possono comportare male, flettere lateralmente soprattutto in gara, quando sono necessari rilanci, viceversa troppo gonfie rimbalzano. Sinceramente 2,2 o 2,5 non significa nulla, primariamente perché i manometri delle pompe sono spesso farlocchi di molto e non si può dar per scontato che tutti usino uno strumento preciso. Ma poi perché tubless, latticizzato, camera, durezza della mescola, ecc. sono fattori importanti. Sull'enduro con le onza 45 di durezza latticizzate da 2,4 tengo 2,7 avanti, se faccio la stessa cosa con le nevegal dtc cado sulla prima radice. In xc, nei tubless, il range va da 1,6 a 2,2 (considerando strumenti affidabili) con eccezioni in alto per gare mooolto scorrevoli e gusti particolari, oltre molti pneumatici rimbalzano. Infine la pressione da tenere è in funzione anche del peso dell'insieme bici biker. Per 63 kg totali puoi tenere pressioni che uno che pesa 85 si sogna. Poi c'è anche il gusto personale, pressione maggiore bici più nervosa e scattante, minore flow e friendly.
 

fra78s

Biker velocissimus
26/1/12
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Infatti, anche il disegno evidenzia come un numero più elevato di TPI determini una carcassa più sottile. Il resto è facilmente intuibile: filo sottile, più facile da piegare.

Scusami ma io dal disegno, in particolare dal l'esempio di sinistra, vedo come lo spessore sia identico ma aumenti il numero di fili e gli strati :nunsacci:
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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Che e' una delle ragioni per preferire gomme strette su terreni fangosi.

Non credo. Suppongo invece che con copertoni stretti la pressione sia distribuita in maniera meno uniforme. Come nella figura delle P e del delta, ma sull'asse perpendicolare, non so se mi spiego. Una gomma larga è più piatta e la pressione è distribuita più uniformemente sulla superficie di appoggio e quindi si sprofonda meno.
 

tostarello

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...
Una gomma larga è più piatta e la pressione è distribuita più uniformemente sulla superficie di appoggio e quindi si sprofonda meno.

col fango è meglio una gomma stretta che spofondando di più va a grippare ove il terreno è più compatto
inoltre una copertone più stretto fa meno mappazza col fango e quindi si blocca più difficilmente tra i foderi del carro
 

bis

Biker augustus
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Besana in Brianza
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Non credo. Suppongo invece che con copertoni stretti la pressione sia distribuita in maniera meno uniforme. Come nella figura delle P e del delta, ma sull'asse perpendicolare, non so se mi spiego. Una gomma larga è più piatta e la pressione è distribuita più uniformemente sulla superficie di appoggio e quindi si sprofonda meno.
Ha gia' chiarito Tostarello - sicuramente la gomma piu' larga sprofonda meno ... ma nel fango, lo scopo e' sprofondare :-)
 

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