Grazie Tolle. Sicuramente prenderemo buona nota del 33 o dello 00.
Inoltre per la prox volta volevamo provare il Sentiero della Pace che scende dallo Scaffaiolo consigliatoci da due bikers incontrati durante la ns sosta al Rifugio Capanna Tassoni, in pratica poco prima dello Scaffaiolo venendo dalla Croce Arcana si prende il sentiero che scende sulla dx verso S.Marcello Pistoiese. Arrivati a Poggio Fratoni si gira a dx per arrivare a Maceglia e poi prendere il raccordo per il Rifugio del Montanaro.
In questo modo si evita lo Strofinatoio e tutte le sue camminate facendo prima anche come tempistica. Capisco inoltre che fare lo Strofinatoio ha il suo fascino per i panorami che offre per cui sono dell'avviso che una volta andava fatto.
Non ti credere di far tanto prima da qui. Dal Poggio Fratone mi sa devi andare a Mandromini e scendi fino sotto i 1000 m per risalire alla Maceglia mmmm...seondo me è meglio fa lo Strofinatoio.
Questi sono dei vecchi appunti che avevo per andare da Pratorsi alla sterrata del Poggio Fratone. Comunque sto ragionando senza cartina davanti, magari mi sbaglio...
"Con la macchina da Gavinana all'Osservatorio e ho proseguito per Pratorsi fino al primo tornante e ho parcheggiato nello spiazzo,
m.1100 circa, dove parte il sentiero 2 per pedoni per il Mandromìni.
In senso inverso (sulla Multigraphic sia la partenza che la discesa sono indicate male) parte invece una bella strada forestale in un bosco di abeti di alto fusto, chiusa quasi subito da una sbarra. Si scende con un buon fondo e con pendenza non eccessiva lungo diversi tornanti, finchè il bosco diventa progressivamente di faggio e finisce la discesa, m. 985. Si prosegue in piano o con moderata salita, fino a quota 1035 dove si sente scorrere un torrente e si intravedono sul versante opposto i fabbricati del Mandromìni.
Una breve discesa e siamo al guado su cemento, m. 990, del Fosso dei Selvori (quello che nasce dal Poggio dei Malandrini dove eravamo sabato).
La carrareccia sul lato oppsto diventa trascurata e ripida, comunque in breve si arriva al Mandromìni. Sono 3 grossi fabbricati finiti di costruire nel 51 con muri in pietra. Uno è la dimora padronale con parco e un enorme muro di sostegno. Sotto a questo muro ci sono altri 2 enormi fabbricati sempre con muri in pietra e ancora dietro altri servizi, lavatoio con acqua corrente.
Purtroppo il tutto in uno stato di abbandono che fa veramente dispiacere.
Proprio all'ingresso di questo complesso partopno 2 sentieri con segnaletica CAI. Uno va in salita e dalla carta vedo che va al Mandromìni Vecchio poi si divide per andare uno alla Maceglia, l'altro sullo 00 al passo del Cancellino. Io ho proseguito in piano con sentiero prima largo poi più stretto ma sempre ciclabile e con buon fondo fino sopra l'alveo della Verdiana, che si raggiunge in breve bici a mano e si guada facilmente su sassi (m. 1010).
La strada sul versante opposto è stata di recente migliorata per disboscamenti. Dopo un breve tratto in salita si giunge ad una strada forestale m. 1050 con segni rossi che mandano a destra. Io ho provato anche a sinistra in discesa, verso la Verdiana, ma ho trovato 2 albanesi che disboscavano e mi hanno detto che finiva lì.
Presa quindi la strada forestale di destra ho cominciato a salire al sole (il versante è sud) con di fronte i prati caratteristici del Poggio Fratone. A quota 1175 dopo un paio di tornanti sembra che la salita sia finita: in realtà si discende a guadare alcuni torrenti, poi si ricomincia a salire, per fortuna più in ombra, le pendici del Poggio Fratone. Finalmente a q. 1235 la salita finisce ed in breve si confluisce sulla carrareccia che scende dal Poggio Fratone, alla base della parte più tecnica della discesa"