@nemox, il punto è che una bici "di compromesso", con la quale "si può fare tutto" per forza di cose non farà "molto bene" nulla. Al contrario una bici specifica farà molto bene "qualcosa" e farà molto poco bene tutto il resto. Per cui bisognerebbe fare un esame approfondito e spassionato di ciò che ci serve ed agire di conseguenza.
Se il giro "standard" prevede tratti lunghi e non occasionali di mulattiera o stradello sconnesso, è giocoforza pensare ad una bici ammortizzata, perlomeno davanti, tanto a quel punto il peso, il costo, la maggiore manutenzione e (spesso) la minore efficienza complessiva sull'asfalto interessano poco. Con queste condizioni al contorno la soluzione potrebbe essere certamente una
gravel ammortizzata o biammortizzata, ma anche una mtb montata ad hoc.
Se invece il focus è sulle lunghe percorrenze e sulla possibilità di percorrere con agio tratti sterrati e sporadicamente pezzi sconnessi, la gravel come concetto generale è una soluzione probabilmente più efficace, basti dire alla possibilità di variare la posizione sul manubrio.
@eventhepopesmokesdope : faccio un esempio che probabilmente conoscerai, visto che sei della zona.
Ieri ho fatto il traverso sterrato che parte dalla strada delle Strette (da Grilli all' Ampio) e passa tra Vetulonia e Buriano. Dopo un breve tratto in salita si inizia a scendere leggermente su fondo sconnesso, dove affiorano le pietre che fanno da base allo sterrato, parliamo di un km - un km e mezzo, che io sono riuscito a percorrere ad una velocità molto bassa, sui 10-12 km/h. Ora, se su 70 km di giro ne trovo uno messo così pazienza, me ne faccio una ragione e vado più piano (e faccio anche più fatica), tanto ne restano 69 in cui la gravel resta complessivamente più efficace. Ma se i km così sconnessi fossero sempre 10, 15, 20, il limite di questa particolare bici verrebbe fuori prepotentemente, e non sareì più certo della sua efficacia complessiva.
Questo non per dire che la gravel biammortizzata è roba da "fuori di testa", ci mancherebbe, ma che se si sente l'esigenza di una biammortizzata forse una mtb può essere altrettanto efficace da un punto di vista complessivo.
Non vorrei rischiare una polemica, ma temo che sulla gravel ci sia un equivoco di fondo simile a quello che nacque al momento dell'introduzione della prime 29. Anche allora c'era chi sosteneva con entusiasmo che "ci si fa tutto", azzardando paragoni che alla prova dei fatti si sono dimostrati appunto perlomeno azzardati se non del tutto campati in aria. Il dubbio è che si confonda, oggi come allora, la capacità tecnico/atletica di alcune persone molto esperte e capaci con le caratteristiche intrinseche del mezzo, che sono indubbie ma difficilmente sfruttabili in questa misura dal biker medio.
Naturalmente quanto scrivo è la mia opinione, basata sulle mie esperienze e soprattutto sulle mie capacità tecniche: immagino che Scratera la penserebbe in modo diverso, lui che con la gravel ci ha girato sul Pasubio. Il problema è che Scratera non è un biker medio, tanto è vero che la mtb che usa normalmente è una 27.5 rigida e nemmeno plus, e ci gira su percorsi alpini ...