Il Raduno del Forum. Parte 1

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Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Raduno di Caldirola, 2007

Da circa 6 mesi nel topic apposito era in corso il concilio radunensis.
Nei 6 mesi precedenti si era decisa la data per il nuovo raduno nazionale del forum: dal 28 agosto al 24 Dicembre. Rimaneva da definire l'orario.
Per il luogo si era indecisi per colpa di un sondaggio, pensato da Happykiller, che proponeva 345,3 opzioni.
Al momento in testa c'era l'isola di Vulcano con lo 0,01% seguita dalla montagnetta di S.Siro a Milano e dal lungomare di Livorno. Su quest'ultima opzione aleggiavano però forti sospetti per via di un accordo dietro le quinte tra la pro-loco del granducato e la Spirulenergy.
All'improvviso, apparve nel topic un post del Diretur che salomonicamente decise per la "Malga da Bepionto". Su al sacrario del monte Sbregòn. Sede della omonima sezione Ana, in un luogo imprecisato tra l'alto Garda e la bassa Baviera.
La salomonica risoluzione venne accolta con un tripudio da parte di tutti i forumendoli, nonchè 345 bannazioni, 4521 cartellini gialli, un numero speciale di bestemmie del Vernacoliere di Livorno, la nomina del diretur a gran maestro dell'ordine del Prosecco ed un'eruzione sull'isola di Vulcano.
Il dardo era ratto.
La mattina del raduno avevo appuntamento alle 5.35 a Almenno S. Salvatore in provincia di Bergamo per andare al monte Sbregòn assieme alla comitiva dei bergamaschi.
L'appuntamento fu dato al Terminal 1 dell'aeroporto internazionale di Almenno San Salvatore, di cui non sapevo l'esistenza.
Seguendo la segnaletica molto efficiente arrivai perfettamente in orario all'aeroporto. In tempo per vedere pure il taglio del nastro inaugurale per mano del Cavalier Colleoni. Magnate del cemento locale.
L'aeroporto era stato costruito durante la notte, appositamente per permettere ai forumendoli bergamaschi di avere un facile punto di ritrovo ed un comodo parcheggio. Il condono edilizio della settimana seguente avrebbe permesso di trasformare l'aeroporto in centro sportivo polifunzionale.
Appena finita la rapida cerimonia di inaugurazione, ed osservati 15" secondi di silenzio per la morte dei 3000 operai Kirghizi periti nell'edificazione del terminal, il rombo dei 45 Cayenne turbo dei forumendoli bergamaschi si alzò all'unisono nel cielo, coperto solo dal rombo dei saluti in dialetto locale ed i motti di sfida su chi avrebbe varcato per primo il casello di Dalmine.
Alle 5.45 spaccate, partimmo dal parcheggio del Terminal ad una velocità prossima ai 190km/h. Non prima di aver approfittato delle camere d'aria ad 1eu del Duty-free.
Io ebbi l'onore di poter usufruire di un passaggio sul Cayenne bianco con cerchioni Chris King rossi del Cav. Colleoni. La mia bici venne accomodata all'interno per potergli permettere di sfoggiare la sua quadriglia di Nomad sul tetto.
Il casello di Dalmine venne varcato per primo da tal "Mastegabrod", re degli infissi della ValCavallina, 45" dopo. Al casello Segrino-Nord se ne festeggiò la vittoria attingendo dal Cayenne-cisterna riempito a Fernet al seguito dell'autocolonna.
Alla frontiera di Brescia l'autocolonna venne perquisita facendoci perdere solo 3h.
Da li alla Malga da Bepionto ci vollero solamente 45', grazie alla velocità media di 245km/h tenuta dall'autocolonna bergamasca in competizione con quella Bresciana nel frattempo aggiuntasi.
Unica sosta di 7" al casello Scaligera-Sud per il pit-stop e cambio gomme.
Arrivati al largo piazzale della Malga vi erano già sistemati numerosi camper con sul tetto la bandiera crociata del granducato di toscana. I quali avevano già sistemato dei tavolini da picnic e stavano facendo il 3° giro di Ponce e Lampredotto ed erano lanciati su dotte discussioni quali la metrica del Cavalcanti ed il palleggio aereo di Nappi.
I Bergamaschi, sdegnati alla vista di questo spettacolo, in 30" gli costruirono attorno un residence in gres porcellanato con nursery e press-room. Due forumendoli genovesi, spacciandosi per agenti del catasto, elevarono una contravvenzione di 250.000eu che furono pagati dal cav. Colleoni con una carta di credito kirghiza.
Subito dopo, dalla vicina sezione AnA arrivò un'ambasceria per accogliere gli ospiti. Strette di mano vigorosissime ed una gragnola di bestemmie nei più vari dialetti prealpini si levò nell'aria, assieme ad una multitudine di penne nere.
Nel sentire la mitragliata di bestemmie i toscani si rilassarono e cominciarono a fare facce meno schifate, tanto da convincersi a tirar fuori dal bagagliaio dei camper una damigiana da 25lt di sagrantino di montefalco da offrire. In compenso le facce dei romani e marchigiani cominciavano a tradire una certa tensione.
I prealpini alla vista della damigiana ringraziarono per aver portato di che correggere i caffè di fine pasto ed invitarono formalmente la delegazione toscana a bere dall'autobotte di Refosco parcheggiata dietro la malga.
Non prima che tre forumendoli di Finale Ligure travestiti da agenti dei nas avessero elevato una contravvenzione di 34.000eu per vino adulterato e guida di autobotte in stato di ebbrezza. Prontamente pagata con una carta di credito libica dal munifico cav. Colleoni.
Io, udito che non avevo fatto la naja tra gli alpini, ma in artiglieria, venni gentilmente pregato di andare a bere il chinotto coi "foresti".
Alchè mi diressi verso la pista di bocce di fronte alla malga, dove sostavano 12 pensionati palesemente alcolizzati ed un gruppo di forumendoli di provenienza mista che timidamente cercavano di fare conoscenza.
Dopo pochi minuti nel piazzale si materializzò la swiss-machine argento metallizzato dello sceriffo Muldox. Il quale dopo pochi convenevoli strappò subito un filo d'erba, lo leccò ed in base alle sensazioni ricavatene trasse dal bagagliaio 2 copertoni (tra 20) avvolti in fette di bresaola che aveva fatto stagionare (i copertoni non la bresaola) durante l'inverno in una grotta a 3000mt per l'occasione. Dopodichè si immerse in calcoli complicati per decidere la taratura di ammo e forcella per l'indomani.
Mentre me ne stavo a sorbire un chinotto con l'unico bergamasco astemio non ancora estinto, tale Locatelli, e l'unico eroico siculo presente (ancora affranto per aver pagato 1eu il biglietto aereo low-cost, ma 1000eu di baggage-fee per la bici ed i cannoli), fece la sua comparsa nel piazzale il suv color FeldGrau del diretur. Il quale, sceso proponendosi nel suo solito sorriso, ribaltò l'autobotte con un peto e decretò che era ora di cena.
Dopo le rapide esequie di 4 caporali, 2 sergenti, 1 sottotenente e 1 capitano degli alpini schiacciati dall'autobotte ribaltata ci accomodammo tutti a tavola.
Ore 18.45 precise, come consuetudine del diretur.
L'unico ad aver fame era lo sceriffo Muldox, nonostante fosse in anticipo di 15 minuti rispetto l'orario solito della sua cena. Ad aver sete erano tutti i prealpini in compenso, con buona compagnia di toscani e pure qualche romagnolo che, pur riformato, non era riuscito a scampare il car a Tarvisio.
Ad un ligure in uniforme da Nas venne amputata una mano con una forchettata dal diretur. Questo per aver iniziato a mangiare senza prima aver cliccato sul banner portatile che il diretur ha sempre con se.
Appena tutti i presenti ebbero cliccato, il diretur acconsentì a che tutti mangiassero.
Il Menu prevedeva Goulash all'ungherese. Piatto ordinato imperiosamente dal diretur. Il quale però, come noto, mangia solo yogurt e formaggio. Si imponeva il dubbio sul motivo dell'aver ordinato Goulash per tutti.
Molti cominciavano a sudare ed impallidire pensando ad un tipico scherzone del diretur, come guttalax o veleno per topi nel Goulash. Timori che si stavano tramutando in panico diffuso appena qualcuno si accorse che il volto dello sceriffo Muldox era solcato dalle lacrime. In realtà piangeva per l'emozione di mangiare qualcosa di diverso dalla solita insalata e Muesli con yogurt. Sua dieta negli ultimi 32 anni, non trattenendosi dal ripetere come un mantra: "Uuuuuuhm, ma com'è speziato!".
Sospiri di sollievo.
Solo dal lato vicentino della tavolata si levavano grasse risate.
Verso le 23 si era arrivati al dolce. Nel frattempo erano via via arrivati nuovi forumendoli da ogni parte del globo terracqueo. Tutti ormai fraternizzavano, si presentavano imbarazzati col proprio nick virtuale, si riproponevano argomenti discussi nel forum, scherzando increduli sui futili motivi che avevano portato a ridicole liti telematiche che di persona svanivano come i vapori alcolici della grappa casereccia che aveva cominciato a circolare tra i tavoli.
Insomma, un clima di festa, funestato solo da uno sfortunato incidente che costò la vita ad un forumendolo di Como che maldestramente si era messo controvento al diretur.
Alle 23.30 lo stesso Diretur "suonò" prima la ritirata e dieci minuti dopo il silenzio.

Il mattino seguente, al suono di tromba, venne data la sveglia. Pochi minuti dopo tutta l'allegra ciurma era a fare colazione. Molti visi erano stravolti. Chi per gli eccessi alcolici chi per lo spirito competitivo del voler dimostrare il proprio valore in sella.
Lo sceriffo Muldox ostentava la sua solita serenità, ma si poteva notare come roteasse gli occhi alla Varenne scrutando con sguardo indagatore tutti coloro che nel corso dell'anno si erano avventurati in commenti autoincensatori nel forum o affermazioni tecniche che lo sceriffo aveva segnato sul suo quaderno nero.
Nel frattempo dalla strada antistante al piazzale si vedeva salire una processione di biker stravolti ("ma stilosi", diranno poi) che spingevano come muli su bici monorapporto con ruote da 29", forcella rigida e completi D&G. Il gruppo dei milanesi era arrivato.
Subito dopo, dal versante opposto, un gruppo di pickup con i cofani adornati da corna di camoscio si erano materializzati alla Malga. Dai pickup scesero dei corpulenti omoni che cominciarono a scaricare bici da Dh da almeno 25kg, protezioni e caschi da mx. Il gruppo dei trentini.
Appena qualcuno gli fece notare che c'era da pedalare per 200mt ricaricaricarono i pickup e senza proferire verbo se ne tornarono da dove erano venuti.
Di li a poco, il capogruppo della locale scuola di mtb, tale Silvio Nevi detto Benito, fece un veloce briefing sul percorso che si sarebbe affrontato durante la giornata, tra gli sguardi sbigottiti dei tanti friraiderz che mai avrebbero pensato di dover sottostare a regole tanto assurde come seguire un percorso.
Feci presente che la cosa turbava i forumendoli al diretur, ma Egli mi redarguì, dicendo di non trifolargli le pelotas e di concentrarmi sulla nostra partita a bocce. Anche se avrebbe vinto cmq lui. Aggiunse ridendo. Applaudito dai 12 vecchietti alcolisti, ora tutti rigorosamente vestititi con la maglietta del forum.
Finito il briefing in soli 90 minuti, l'allegra e colorata moltitudine di bikerz si avviò su per la salita.
Uno dei momenti più belli dei raduni.
Vedere così tanta gente, con mezzi e abbigliamento diverso, crosscauntristy col completino ultraderente, allmountaineers col loden, fritraiders coi pigiamoni troylì, dounhillerz in macchina, biciclettoni da 20kg, front in carbonio da 6kg....tutti accumunati dalla passione per il pedale.
E tutti sbuffanti ed ansimanti su per le montagne. In una commistione di dialetti, lazzi, battute, ragionamenti più o meno astrusi.
Come quelli del forumendolo che mi stava accanto in salita, appassionato di vintage. Avvocato milanese, età tra i 40 ed i 50. Panzetta. Che sgambettava sereno su una Klein color KissMeLicia su cui si vantava di averci montato una rarissima Paioli-customtuneddaluimedesimo, delle corone Biopace 58-48-38 del '69 usate dal padre di Jimmy Deaton, dei freni cantilever Onzola del '88 trovati su ebay a soli 400$, dei copertoni Ritchey color para del '71 usati da Tommaso Riccio in persona e comprati su ebay a 375$ negli usa, con cui insisteva di voler fare il percorso lungo della salzkammergut pur avendo nelle gambe solo 60km di naviglio pavese ("perchè io sono un creativo ed odio la massa", ripeteva..)
Lo ricordo con piacere per lo spirito garibaldino e ne saluto la vedova. Non dimenticherò mai il botto sul primo abete in curva ad una pietraia. (Rip)
O quelli di due forumendoli di Lula, che per niente al mondo avrebbero mancato il raduno, i quali, dopo avergli detto il mio nick nel forum, mi costrinsero a mostrargli la mia dentatura, seguitando poi per tutta la salita a confabulare in dialetto barbaricino stretto ed a puntarmi col dito. Unica parola che percepii era "sa resolza". Le poche parole di sardo di mia conoscenza furono motivo per impegnarmi a fondo nell'arrivare in cima assieme al gruppone.

Finalmente in cima.

-Continua-

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Raduno di Malga Ime, 2003
 
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cervogia

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Nicolai ION 16, Marin Pine Singlespeed, BdC vintage by Pelizzoli e altro
davvero bravo il pecora!!!!

senza contare il g5ran finale con i miei coonterranei..

:D
 

tostarello

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a me ha fatto sbellicare questa:

"Lo sceriffo Muldox ostentava la sua solita serenità, ma si poteva notare come roteasse gli occhi alla Varenne scrutando con sguardo indagatore tutti coloro che nel corso dell'anno si erano avventurati in commenti autoincensatori nel forum o affermazioni tecniche che lo sceriffo aveva segnato sul suo quaderno nero."

:smile::smile:
 

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