Forse non è solo questione di strada o mtb, magari sono particolarmente lento io con le gambe.
Però in pianura ho questa sensazione, che 75-80 siano frullare. In discesa sono arrivato a 150 un paio di volte per cercare di fare il record di velocità, ma tutto quello che era oltre i 90 è stato scomodissimo e stancante. Una pazzia che poi si paga alla salita dopo
il concetto di frullare..premesso che in bici,sempre che si cerchi un minimo di prestazione,di ambizione,di agonismo tra amici,quello che conta e' avere una pedalata redditizia.che vuol dire?che,tralasciando i tratti o gli interi allenamenti di scarico,si dovrebbe cercare di fare,sia in discesa che salita o pianura,una buona velocita'(che a seconda delleambizioni,puo' essere velocita' x mettere in difficolta' gli altri,velocita' x fare vedere che si e' forti,velocita' per dimostrare a se stessi che gli allenamenti rendono ecc ecc)col minor affaticamento muscolare possibile.prendiamo la pianura:penso che risulti ovvio,che a basse velocita',pedalare con un rapporto cortissimo( faccio un esempio di mtb,visto che penso siate specialisti di questo settore),es 20 orari,non ha senso farlo con un 32-32 a 110 rpm.in questo caso,si lavora solo di fiato,non c'e' la minima spinta e si salta sulla sella.si puo' fare anche con un 42-11 a 40 rpm,in questo caso stiamo facendo un lavoro di forza muscolare.se invece,si viaggia a 35 orari(metto sempre rapporti abbastanza casuali che devono rendere l'idea)con un 32-17,si puo' viaggiare "frullando"a 120 rpm,senza spinta sui pedali,sempre saltando sulla sella,oppure con un 42-17 si puo' pedalare a 90 rpm,la spinta qui' c'e' ed e' accoppiata ad un buon regime di rpm,si ha insomma la sensazione di sprigionare potenza.il frullare,non e' una cosa soggettiva:avviene quando si usano alte rpm senza spinta e senza la pedalata rotonda,che e' la massima espressione della pedalata redditizia:una gamba spinge giu' il pedale e l'altra tira su l'altro..conoscendo i rapporti della mtb,non e' possibile frullare a 75 rpm,con questo numero di rpm ci sono molti rapporti x non arrivare a frullare.invece,in discesa,con una doppia con il 36 come ingranaggio maggiore,su asfalto,sopra i 50 orari si puo' ovviamente frullare.personalmente,anche su discese asfaltate del 10%,considerando che non trovo rettilinei lunghi km e km,con i miei rapporti non arrivero' mai a frullare.secondo me,sentire di frullare a 75 rpm,significa non avere la potenza di spingere un rapporto piu' lungo con quel numero di gir
i.la differenza grossa fra il ciclista allenato a pedalare in modo redditizio e l'escursionista del weekend,e' il sapere tenere alte cadenze combinate a rapporti impegnativi ,x il tempo piu' lungo possibile,non certo il dislivello fatto o le ore pedalate ,magari passeggiando.ora prendi il tuo esempio:sei in pianura con le tue 75 rpm,ti supera un ciclista che viaggia a 90 rpm;tu senti di frullare e per stargli dietro indurisci il rapporto,ti porti a 70,magari scendi sotto.i tuoi muscoli sono gia' sotto stress x essere in pianura;il ciclista aumenta rapporto e cadenza,aumentando quindi la velocita',tu x adeguarti,con le gambe gia' appesantite,butti giu' il rapporto e pedali ancora piu' lento...fino a quando le gambe sono talmente dure che non girano piu'..e la velocita' cala....diciamo che ci sono dei range di rpm che sono ideali x certe velocita' e pendenze,esserne molto fuori significa inevitabilmente avere una preparazione scarsa.quest'inverno x dirti,su una salita famosa della mia zona,5 km su asfalto al 6% di media,tutti gli stradisti che non superavano le 70 rpm(ormai l'occhio ce l'ho
)venivano raggiunti e staccati dal sottoscritto in mtb
.chiaramente lo scotto da pagare x accoppiare alte rpm a rapporti lunghi,e' il cosiddetto fiato,ovvero la potenza aerobica,questa si allena nel corso degli anni con allenamenti frequenti,impegnativi,pero' i risultati pagano alla grande,credimi