La preparazione mentale per superare se stessi

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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MT

Biker ciceronis
28/10/05
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Un posto eccezionale
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Spero che parlerai di "resilienza" argomento molto pertinente nelle granfondo, nelle marathon.....ma anche nell'educazione dei figli e nella vita di tutti i giorni.
Resto sintonizzato.
Complimenti per l'iniziativa

Aumentare la mia resilienza è un mio obbiettivo da molto tempo. Spero serva questa rubrica. Ho letto molto su questo argomento, per ora nelle gare i risultati sono - nel mio piccolo - buoni, ma nella vita l'obbiettivo è ancora lontano. Lo so, chi conosce l'argomento mi dirà che è solo una questione di atteggiamento nei confronti della vita e di ciò che ci accade...
 

yoda76

Redazione
30/7/06
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aosta
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la "testa" la si allena solo se vogliamo raggiungere a tutti i costi i nostri obiettivi.
se il nostro obiettivo sarà soddisfare le "esigenze" di sponsor, familiari, amici o chissà chi, prima o poi crolleremo, inesorabilmente.
se invece lavoriamo per noi stessi sarà molto più probabile riuscire a portare a termine le nostre sfide.

io sono partito 4 anni fa con una 6 ore endurance, in singlespeed... a ottobre 2012 (poco più di un mese fa) ho vinto alla mia prima esperienza, la mia prima gara di ultracycling, percorrendo 465km e 13'500m di dislivello positivo, in poco più di 39 ore, senza mai fermarmi per dormire.

nella mia testa "malata" mentre pedalavo pensavo continuamente che quello era solo un assaggio, che non sarebbe stato nulla in confronto alla mia prossima sfida...
e infatti a giugno prenderò il via del great tour divide, questa volta punto l'asticella al limite più alto possibile: 4'500 x 61'000 non stop, one stage, self supported.

la mia resilienza (che sarebbe la capacità di trarre forza dalle difficoltà per continuare ad andare avanti) è al mio top di sempre. non vado per soddisfare gli sponsor, ma per togliermi la voglia di provare a capire dove possa arrivare il mio corpo!
 
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ymarti

Biker imperialis
16/9/03
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Milano
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interessante.....è una scienza che mi ha sempre appassionato! alla fine è l'animo umano e la mente che fa la differenza, o sbaglio?
 

Lucky86

Biker velocissimus
6/10/09
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si preannuncia una bellissima rubrica, per un argomento fondamentale!! è vero come dici tu che prima c'è la testa e poi il fisico e nello sport che pratico al di fuori della bici è ancora più importante!!
seguirò con interesse
ciao e benvenuto
 

kayo1963

Biker superis
13/11/04
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mirano (VE)
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Grande iniziativa, complimenti a te ed al forum che diventa sempre più una fonte di preziose informazioni, specialmente per chi, come me, è costretto a seguire una giovane atleta (mia figlia) nelle gare di DH. Nonostante la conosca molto bene, riuscire a fornirle motivazioni per affrontare piste difficili, allenamenti duri e noiosi, gare impegnative con la luna storta è impresa veramente difficile. Ben vengano quindi consigli in questo campo sconosciuto ai più.......
 

drmale

Biker perfektus
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Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
[MENTION=1481]Davide[/MENTION] M.
Condivido nella forma l'articolo e credo che all'origine di buone prestazioni ci stia proprio la testa, il resto è allenamento.

Ora quello che risulta più difficile è riuscire a far parlare l'istanza che domanda: ancora? ancora di prestazioni, ancora di allenamento, ancora di risultato.
Se l'autore è realmente in grado di far questo, il suo lavoro vale molto, e forse molto di più persino di un buon trainer. Ma la mia scarsa considerazione nel sapere accademico delle scienze della psiche mi spinge a pensare che la preparazione mentale dell'articolo, sia un altro tentativo di un'umanità priva di appetito, di mettere in scena il proprio desiderio; messa in scena che al limite flocula in capriccio... e battere i piedi, anche se forte, non significa pedalare forte.

Ovviamente non solo sono aperto all'esserlo, ma sono desideroso d'essere smentito.
 

Davide Mamo

Redazione
12/11/12
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[MENTION=1481]Davide[/MENTION] M.
Condivido nella forma l'articolo e credo che all'origine di buone prestazioni ci stia proprio la testa, il resto è allenamento.

Ora quello che risulta più difficile è riuscire a far parlare l'istanza che domanda: ancora? ancora di prestazioni, ancora di allenamento, ancora di risultato.
Se l'autore è realmente in grado di far questo, il suo lavoro vale molto, e forse molto di più persino di un buon trainer. Ma la mia scarsa considerazione nel sapere accademico delle scienze della psiche mi spinge a pensare che la preparazione mentale dell'articolo, sia un altro tentativo di un'umanità priva di appetito, di mettere in scena il proprio desiderio; messa in scena che al limite flocula in capriccio... e battere i piedi, anche se forte, non significa pedalare forte.

Ovviamente non solo sono aperto all'esserlo, ma sono desideroso d'essere smentito.

buongiorno drmale. Sai una cosa? hai ragione: Prestazioni, risultati...ancora? non sono dei fini. Ricordo un atleta che un giorno disse "Domani non sarò felice se vinco. Vinco perchè sono felice."
Spero di riuscire a farti ricredere sull'importanza di quello che ho scritto e scriverò nelle prossime settimane. Io so che serve, nello sport come nella vita di tutti i giorni, in famiglia, sul lavoro...

Come si supera la paura di saltare?
non cè una ricetta pronta all'uso per vincere la paura. occorre affrontare un percorso che ti aiuti a sciogliere questo tuo freno. sempre che tu lo voglia: è la motivazione a fare che è il primo punto da cui partire.

@tutti gli altri. Grazie, avete toccato con le vostre richieste molti degli argomenti che mi ero ripromesso di trattare.

come dicono... stay tuned!

ps per la cronaca...l'atleta di qui sopra, il giorno successivo ha vinto.
 

Deko79

Biker serius
25/9/11
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Novara
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ha me è succsso quest'anno di avere problemi di testa...... praticamente nonostante fossi allenato sentivo che non c'è la facevo, la testa mi diceva basta basta basta, torna indietro.
Dopo circa 8 mesi sto riuscendo ad uscirne, ma è dura e ci vuole molto autocontrollo e fiducia in se stessi.
Una delle frasi che mi ripeto spesso quando in quota mi sento in difficoltà è: io non sono nessuno.
Continuo a ripetermelo, sembra una cavolata, ma vi assicuro che funziona, arrivo sempre sulla cima.
 

drmale

Biker perfektus
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buongiorno drmale. Sai una cosa? hai ragione: Prestazioni, risultati...ancora? non sono dei fini. Ricordo un atleta che un giorno disse "Domani non sarò felice se vinco. Vinco perchè sono felice."
Spero di riuscire a farti ricredere sull'importanza di quello che ho scritto e scriverò nelle prossime settimane. Io so che serve, nello sport come nella vita di tutti i giorni, in famiglia, sul lavoro...

Non ho bisogno di ricredermi sull'importanza... come ti ho anticipato condivido nella forma, e credo che quanto dici "valga" moltissimo. C'è però il problema dell'efficacia degli strumenti che utilizzerai.
Leggerò attentamente i tuoi articoli, sperando che possano davvero rivelare il μεταξύ necessario a compiere la difficile impresa che ti sei prefissato.

Però vorrei chiedere, prima di chiudere il becco e quietarmi, a quel tuo atleta, se era letteralmente felice, oppure se la sua sensazione era piuttosto "l'euforia". Son cose diverse, entrambe legate a sensazioni positive, ma la prima è associata a pienezza, e difficilmente ti smuove dal letto, che è stato poco prima a pieno ritmo. Mentre la seconda è collegata alla scoperta che di li a poco quel letto sarà, se rinunci alla paura, a pieno ritmo.


In bocca al lupo, per la tua interessante iniziativa.
 

Davide Mamo

Redazione
12/11/12
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Non ho bisogno di ricredermi sull'importanza... come ti ho anticipato condivido nella forma, e credo che quanto dici "valga" moltissimo. C'è però il problema dell'efficacia degli strumenti che utilizzerai.
Leggerò attentamente i tuoi articoli, sperando che possano davvero rivelare il μεταξύ necessario a compiere la difficile impresa che ti sei prefissato.

Però vorrei chiedere, prima di chiudere il becco e quietarmi, a quel tuo atleta, se era letteralmente felice, oppure se la sua sensazione era piuttosto "l'euforia". Son cose diverse, entrambe legate a sensazioni positive, ma la prima è associata a pienezza, e difficilmente ti smuove dal letto, che è stato poco prima a pieno ritmo. Mentre la seconda è collegata alla scoperta che di li a poco quel letto sarà, se rinunci alla paura, a pieno ritmo.


In bocca al lupo, per la tua interessante iniziativa.

la citazione dell'avverbio greco mi fa pensare ai tuoi studi classici dove avrai appreso l'importanza della mente sull'agire dell'uomo ;-) e come la τέχη sia importante ma senza la επιστήμη inutile: un lavoro senza la tecnica sarà sempre velleitario e senza scienza sarà sempre non eccellente.
Circa i metodi e gli strumenti sono utili in modo comprovato e sarò felice di passarveli con le delucidazioni e attenzioni del caso così da poter convincere anche il più scettico.

L'atleta citato era felice. La sua felicità non era però euforia , bensì consapevolezza e self efficacy, durezza mentale e consapevolezza di un percorso fatto in vista di un evento agonistico.

e adesso mi quieto anche io e crepi il lupo ;-) in questa nostra divertente diatriba!

buona serata! ;-)

Scusate l'OT, ma che marca sono quei rulli che ho visto usare in coppa del mondo dove la bike non è vincolata? Grazie!
sono rulli Elite :-)
http://www.elite-it.com/it/
 

BlacK2 Baron

Biker tremendus
12/3/04
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Valle Maira
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Bike
Trek Rail
Visto che si parla di rulli e se ne vedono molti nelle foto inserite nell'articolo, la domanda può sorgere spontanea: facile motivarsi su un bel sentiero alpino, ma come si fa a motivarsi su un rullo, magari nell proprio scantinato, in una serata buia d'inverno, da soli?

Vedo tutti con la musica nelle orecchie ma secondo me è un paliativo per abbattere la noia. Il pensiero su quei rulli dev'essere ben altro. Il pensiero concentrato all'obiettivo o la mente totalmente libera e rilassata a sè stessa?

Solo uno spunto per gli articoli futuri, sono convinto ne avresti comunque parlato...
 

garret

Biker tremendus
26/9/09
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latina
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interessante!!
vorrei esporre il mio problema:
di solito mi alleno e comunque quando faccio gare(xc e marathon) le faccio solo se mi sento pronto (premetto che ho 24 anni).
il problema è che non mi sento "cattivo" quando comincia la gara! nel senso che anche se ero partito con un obiettivo alla fine per me diventa come una passeggiata!
a fine gara non sono mai deluso del risultato ma so che potrei dare molto di più!!
 

Marmuz

Biker immensus
15/5/07
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Bolzano - Bozen
www.myspace.com
interessante!!
vorrei esporre il mio problema:
di solito mi alleno e comunque quando faccio gare(xc e marathon) le faccio solo se mi sento pronto (premetto che ho 24 anni).
il problema è che non mi sento "cattivo" quando comincia la gara! nel senso che anche se ero partito con un obiettivo alla fine per me diventa come una passeggiata!
a fine gara non sono mai deluso del risultato ma so che potrei dare molto di più!!

Forse, dico forse, è sempre meglio del contrario.. se ti agiti troppo perdi la concentrazione e fai sicuramente peggio.. se gareggi principalmente per divertirti, direi che sei comunque sulla strada giusta..
 

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