La verità (mia) sullo sram X1

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Steve In Wonderland

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E si torna da capo. Dipende da entrambi.

Il tipo di uso determina le salite e le discese che ci sono da fare. Lo stato d'allenamento determina come vengono fatte queste salite.

Abbiamo una salita bella ripida, e bisogna andare su.

Una persona con un buon allenamento (diciamo un professionista) sale ai 9, e lo fa con un certo rapporto e una certa cadenza.
Una persona con un allenamento normale (diciamo un amatore) non ci sale ai 9. Se no sarebbe nello stesso stato dei professionisti, no? Quello che si è allenato è un bischero e ha perso tutto il tempo per andare come quello che ha girato un quarto di quello che ha girato lui?

Qui si aprono due casi:
-Usa il rapporto di quello allenato, con una cadenza molto bassa e si ritrova le gambe indolenzite.
-Usa un rapporto più corto, sale ai 5 ma con una cadenza decente.

E' proprio il concetto basilare dell'utilità di una trasmissione a rapporto variabile, valido anche per macchine, camion, moto... A leggere alcuni messaggi pare che questo concetto venga buttato a mare.

Non fà una piega, però bisogna tenere conto anche del fatto che col monocorona si può avere il rapporto più corto uguale a quello di una classica doppia, basta mettere la corona adeguata... per cui se uno per sua necessità non ha bisogno di rapporti particolarmente lunghi, può salire col monocorona come con la doppia... e con lo stesso allenamento nelle gambe.
Per questo dico che il solo limite è per chi, per sua necessità, ha bisogno di un range di rapporti molto ampio. L'allenamento può essere un limite, come anche no.
In parole povere se uno è poco allenato e non deve spingere in discesa mette su una corona che lo porti a pareggiare i rapporti corti di una doppia e usa il monocorona in salita tanto quanto userebbe una doppia, tutto lì.
 
S

Steve In Wonderland

Ospite
Comunque, anche con rapporto corto devi far andare le gambe ed al di sotto di una certa velocità non stai neppure in equilibrio, per questo un 22 36 non ha senso, frulli e non cammini pur consumando parecchia energia, conta poi che per tenere a lungo cadenze elevate devi avere comunque un notevole allenamento, quindi la realtà è che senza allenamento non fai un granché a prescindere dal rapporto che spingi e non ha nessun senso arrivare a consumare più energia frullando su di un rapportino rispetto a quella che si spenderebbe spingendo ed infatti in gara, dove conta il risultato, dove non ha senso pedalare scendono e spingono

Se poi è per un risultato fine a se stesso è un discorso, ma la realtà è che è più efficiente spingere un rapporto leggermente più lungo sviluppando forza muscolare a cadenze più basse che non insistendo nel frullare a cadenze da infarto per sentire "le gambe" più leggere,salvo pagarne le conseguenze sulla distanza

Quotissimo... io con il 30-42 NON faccio certo più fatica che col 22-34 di prima, ci metto un pelo più di forza, ma frullo meno e vado più veloce. E sinceramente preferisco così.
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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Comunque, anche con rapporto corto devi far andare le gambe ed al di sotto di una certa velocità non stai neppure in equilibrio, per questo un 22 36 non ha senso, frulli e non cammini pur consumando parecchia energia, conta poi che per tenere a lungo cadenze elevate devi avere comunque un notevole allenamento

Ma io non parlo di frullare, concordo sul fatto che tenere i 90 rpm con un rapporto cortissimo sarebbe comunque impegnativo.

Spesso compare l'immagine di questo ciclista poco allenato che, incapace di spingere un rapporto lungo, va su con le gambe che sembrano ali di un colibrì.
E' totalmente fuori dalla realtà.
Su un 20% non vedrai frullare nessuno...

Forse non è chiaro, ma io non sto affermando che la persona meno allenata vada su come il professionista ma con un rapporto più corto... in quel caso sì che userebbe una cadenza elevatissima.

La persona meno allenata va su più piano!



quindi la realtà è che senza allenamento non fai un granché a prescindere dal rapporto che spingi e non ha nessun senso arrivare a consumare più energia frullando su di un rapportino rispetto a quella che si spenderebbe spingendo ed infatti in gara, dove conta il risultato, dove non ha senso pedalare scendono e spingono
Però, per dovere scendere e spingere, bisogna che si vada proprio piano.
Spesso, più che per la pendenza in se, conviene farlo se il fondo presenta delle difficoltà notevoli che assorbono tutte le energie.

Mi permetto di far notare che, in caso di pendenze estreme, anche l'immagine dello scendere e spingere viene un po' sopravvalutata come riduzione di fatica.
Una cosa è fermarsi per riprendere fiato, un'altra è spingere una bicicletta su per un 25%. Non dimentichiamo che anche salire a piedi (da soli) non è gratis :-). Convieniente, ma non gratis.

Non è che ci sia solo "senza allenamento" e "con". Ci sono tanti livelli, comunque il livello di ognuno stabilisce un limite di velocità che è possibile raggiungere, e da quello discende un rapporto necessario per farlo senza pedalare a una cadenza ridicola.

Qui c'è una salita che hanno fatto durante il giro d'Italia (media 13%, con punte al 18%).
I professionisti vanno su in 10 minuti, io in 19. Abbuoniamomi qualcosa per il peso della bici e le gomme tassellate, il divario di velocità rimane gigantesco.

Con la mia bici, il rapporto più corto che uso è il 22x24, con la cadenza di 55-60.
Mettiamo il caso che io cerchi di andar su con il rapporto più corto che usano loro.

Si aprono tre ipotesi:
1) Vado su anch'io io 10 minuti (facciamo 11:30, con peso, pressione gomme etc)
2) Vado su a 30 rpm, e per diversi giorni non cammino dal male alle gambe
3) Dopo un po' mi fermo e appoggio la bici sulla scarpata, o la spingo a piedi

Personalmente punto sulla 3 (così mi risparmio gli svantaggi del punto 2), la 1 però possiamo scartarla.

Per questo, secondo me, ha perfettamente senso dire che "la possibilità di usare alcuni rapporti è legata allo stato d'allenamento".
 
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Mortos

Biker urlandum
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a mio parere è per molti ma non x tutti ...
se prendiamo come esempio il Lusia che si scala alla Val di Fassa bike o altre salite simili:
34x42 salgono i Pro
32x42 forse il 10/15%
30x42 forse il 50/60%
con la doppia salgono tutti
Non conosco la salita in questione ma che con la doppia salgano tutti mi riservo qualche (molti) dubbi!.... :) :) :)
 

markxxx79

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...dopo aver letto tutte le 19 pagine di post pro e contro il mono , se qualcuno adesso mi dovesse chiedere :

" ...che ne pensi del monocorona ? ...me lo consigli ? ...pro e contro ? "


...mi sà che starei zitto e farei questa faccia :
 

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alemz

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castiglione d'adda
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Io continuo a nutrire dubbi sul mono... Certo che se qualcuno mi proponesse ad un prezzo concorrenziale un sistema monocorona che pareggi esattamente il mio 2x9 con 36/24 davanti e 11/32 dietro (li uso tutti e mi servono assolutamente) ci farei un pensierino...
 

valerio_vanni

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Io continuo a nutrire dubbi sul mono... Certo che se qualcuno mi proponesse ad un prezzo concorrenziale un sistema monocorona che pareggi esattamente il mio 2x9 con 36/24 davanti e 11/32 dietro (li uso tutti e mi servono assolutamente) ci farei un pensierino...

Non hai una gamma molto larga, un 32 davanti con 42-10 dietro ti può coprire con una mancanza trascurabile (lunghi 3.2 contro 3.27).
Il problema è che non è per niente a buon mercato.
 

Veleno30

Biker poeticus
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io penso questo... un mattoncino alla volta il topic ha deragliato :smile:
Ora se il concetto di fondo era: Non serve essere necessariamente agonisti super-allenati per usare il mono, sarei stato anche d'accordo ed avallavo la tesi per quanto può contare un parere in più o in meno.
Ma questo agonista, facciamo una discreta parte di agonisti, sceglie il mono perchè è più pratico, veloce nella cambiata, è una cosa in meno da gestire sopratutto in gara, una rogna di meno per cadute di catena ed alleggerisce la bici.
Dette queste 3 o 4 cosette, ma doverose, se all'agonista proponi una guarnitura con 5 corone che pesa come un mono incluso deragliatore e comando, ed ha una qualche super-centralina intelligente che pesa zero o quasi e gestisce tutto per conto suo alla perfezione, senza mai sbagliare una cambiata o far scendere la catena. State pure tranquilli che l'agonista si porta volentieri in giro le 5 corone, anche se comprendono una 22 che lui da agonista probabilmente non userà mai...però fin che non mangia e non beve.
 

menollix

Biker superioris
Io ho 2 bici : una 29 rigida che uso per giri lunghi con tanto dislivello e qualche garetta xc. Su questa ho la doppia e me la tengo. La mia gamba è quello che è però in piano ogni tanto il 38/11 lo uso. Così come su certi ramponi assassini il 24/36 serve.
Per un monocorona se badassi alla salita dovrei montare una 30... se badassi alla pianura magari servirebbe un 34. Ergo tengo la doppia

Ho anche una Commencal Enduro 26 che uso x divertirmi. Su questa ho messo un pignonazzo da 40 ed una coroncina da 30. Un cambio SRAM type 2 e mi trovo benone. Certo è che sulle salite più ripide ogni tanto spingo, così come in pianura se ho fretta mi imballo.

Mettetela come volete, secondo me se non si è uno che spinge forte il monocorona è una scelta di compromesso.
 

Mortos

Biker urlandum
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Sul prezzo nulla da obiettare l'ho scritto anche dietro, conviene la bici nuova equipaggiata! Che non sia giustificato il vantaggio be, parliamone... Solo la catena che non va giù manco a sassate...
 

big_63

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Non hai una gamma molto larga, un 32 davanti con 42-10 dietro ti può coprire con una mancanza trascurabile (lunghi 3.2 contro 3.27).
Il problema è che non è per niente a buon mercato.
oltretutto con il mono perdi di certo il rapporto più agile che ti offre la doppia ...
a parte tutto, il 32x42 a me è sembrato veramente duro e chi possiede W/kg nella media >15% non riesce a mantenere una cadenza decente neppure da "fresco", immaginati dopo 3 hr di allenamento.
Il 30x42 è più umano e a patto di essere in buona forma ti consente di superare le salite più impervie anche >30% a patto di non essere in debito di energie.
 

markxxx79

Biker meravigliosus
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Solo la catena che non va giù manco a sassate...

...la stessa cosa se uno vuole si ha con la doppia , la mia ha una bash dà un lato , e la placca del guidacatena dall'altro...non c'è lo spazio fisico affinchè la catena scenda...

...cmq l'anno scorso quand'ero a girare a Finale , ne ho viste più di qualcuna di catena caduta con gruppi completi xx1 !
 
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Mortos

Biker urlandum
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Hai un bash e un guida catena, pesante e con maggior luce per lo scavalco ostacolo. L'unico modo per far cadere un x1 è scendere in un percorso di pro.
Cioè ti butti in un rock garden come farebbe Nino schurter o Marco Aurelio fontana. Allora po esse che cade! ;)
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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oltretutto con il mono perdi di certo il rapporto più agile che ti offre la doppia ...

Nel suo caso il più corto è un 24/32, quindi un 32/42 può sopperire.

a parte tutto, il 32x42 a me è sembrato veramente duro e chi possiede W/kg nella media >15% non riesce a mantenere una cadenza decente neppure da "fresco", immaginati dopo 3 hr di allenamento.
Il 30x42 è più umano e a patto di essere in buona forma ti consente di superare le salite più impervie anche >30% a patto di non essere in debito di energie.

Concordo sul fattore della stanchezza: se sono in forma difficilmente vado oltre il 22-28, però da stanco a volte sulle stesse salite dico "San 32, salvami tu!" ;-)

Però c'è una cosa che non mi torna nel tuo discorso, a livello numerico.
Dici che il 32x42 fa andare fino al 15%, il 30x42 a pendenze più che doppie.
Dovrebbe far raggiungere un 16%.
 

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