Ma la mountain bike rovina o rispetta i sentieri?

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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Una cosa sono i fenomeni naturali, ben altro l'intervento dell'uomo. Intervento dell'uomo? Una gomma di una bicicletta che rotola è intervento dell'uomo? la vediamo in maniera diversa. Se estromettiamo l'uomo dalla natura, da un lato non ce ne può fregar di meno se frane ed alluvioni modificano il paesaggio, dall'altra non ci sarebbero i dissesti sui sentieri (forse perché non esisterebbero nemmeno i sentieri).
Poiché però utilizziamo delle infrastrutture, infrastrutture? Quali infrastrutture? la maggior parte dei sentieri si crea in automatico col passaggio delle persone a piedi o in bici. Se nessuno passa il sentiero si chiude, viceversa resta non possiamo essere così incivili da rovinarle a nostro piacere. Rovinare una mulattiera nel Quattrocento in Valle d'Aosta era reato punito con la stessa pena riservata agli assassini...una mulattiera nel 400 era l'unica via di comunicazione, ora c'è qualche cosa di altro per spostarsi, non facciamo demagogia.....
Se usiamo tecniche di guida volte al minimo impatto e non alla "tanto me ne sbatto perché ho il diritto di divertirmi e chi passa dopo di me s'aggiusti", in genere non si creano problemi. Ovvio, mica bisogna rovinare e far casino apposta....
Poi dipende dal tipo di terreno: il caso che citi non può essere universalmente valido e applicabile. Parlavo di sentieri terrosi e boschivi...quanto di teoricamente più soggetto al rovinarsi. Di certo una strada militare della guerra non si rovina manco volendo con una bici...quelle rimangon su senza manutenzione anche a distanza di inverni e inverni...le facevan bene i militari...

Faccio comunque notare, per completezza di ragionamento, che il "modificare marginalmente" è un concetto molto pericoloso: anni fa un tombino otturato sulla strada ha innescato una frana con 11 morti. Per analogia, deviare l'acqua da un sentiero con una canaletta, che concentra l'infiltrazione in un punto, potrebbe causare una frana se il lavoro non è fatto con criterio. la canaletta di 3 cm di larghezza e meno di mezzo di profondità crea una frana? per piacere, parliamo di casi concreti. Prova a farti un giro in altamontagna durante o subito dopo un temporale e vedrai che l'aqua scorre da tutte le parti senza controllo, altro che le canalette fatte dalle bici....piuttosto un bel temporalone spiana tutto e riporta a nuovo come nulla fosse passato.
La montagna è in grado di assorbire un piccolo smottamento: ma andatelo a dire a quelli che si trovano una strada interrotta perché è franata: sono costi per la collettività. Parliamo sempre per casi concreti, tutto questo con una bici on anche con 10/20/30 bici è irrwalistico che succeda.
E' questione di scala: se ragioniamo in termini di tempi geologici e di catena alpina, la derapata su di un sentiero è aspetto totalmente trascurabile. Ma se su quello stesso sentiero deve passare un altro biker o un pedone, la cosa non è affatto trascurabile! Un pedone ha problemi a vedere il terreno leggermente smosso da una ruota? un biker ha problemi a passare su un terreno leggermente smosso da una ruota? Se così fosse avrebbero sbagliato luogo. I sentieri di montagna, son tutti un sasso, un salto, una cunetta, una radice, il tutto esposto e fatto affiorare dalle intemperie, non scherziamo dai.

E se andiamo al di là degli aspetti puramente ingegneristici o naturalistici, rispettare la montagna e suoi sentieri è solo questione di buona educazione e senso civico. Su questo ti dò ragione, ma non è passando con la mtb che non si rispetta la natura secondo la mia opinione

In rosso nel quote per comodità. Capisco che fare demagogia è facile e redditizio per raccogliere consensi, ma credo che bisognerebbe ragionare in maniera più realistica.
 

sembola

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@samulegol: ok non fare demagogia, ma che i sentieri si possano danneggiare anche col passaggio delle bici è una realtà incontrovertibile. Vieni sui sentieri del Funky Day e poi mi dici, grazie alla pendenza ed al terreno incoerente si forma una canaletta che alle prime piogge si allarga a dismisura. Nel caso specifico il problema è relativo, nel senso che prima della fine dell' anno ci pensano i cinghiali a distruggere tutto :-( ma il problema non è insignificante.

Soprattutto occorre avere il coraggio di dire che il problema esiste in determinate condizioni, vale a dire su terreno incoerente, quando si hanno molti passaggi concentrati nel tempo, su pendenze elevate e con alte velocità.
 

Petek

Biker superioris
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C'è da considerare un altro fattore che vale soprattutto per le discese scorrevoli: le bici in discesa trascinano sempre un po' di materiale (come provato dai segni sul mio povero tubo ubliquo :cry:) e questi si accumulano nelle canalette di scolo (se presenti, ovvio).
Quindi il danno che si fa direttamente sul tracciato è basso, ma alla prima pioggia l'acqua non uscirà dalla strada e scaverà nel sedime.
Se le canalette vengono pulite spesso (dopo il passaggio di una gara gli organizzatori talvolta provvedono) si minimizzano i problemi, se vengono lasciate alla cura dei volontari... c'è bisogno di gente volenterosa!
:spetteguless: se percorrete spesso un giro "adottate" una o più canalette e pulitele

PS: uno scarpone non lavora di taglio, il peso viene scaricato verticalmente, tanto quanto fanno le ruote, per avanzare si applicano forze di taglio, tanto quanto fanno le ruote, quando la forza di taglio è superiore all'attrito si ha la scivolata.
PPS: Il fatto che si parli di scarpone fa supporre una suola rigida, nel caso si usino pedule più morbide i danni sono minori perché si distribuisce il peso su un'area maggiore
PPPS: anch'io cerco sempre di guidare pulito, ma qualche derapata ogni tanto mi scappa, sono umano quindi erro...
PPPPS: e basta con questi Post Post Post Post Scriptum chi credo di essere?
 

iz5dki

Biker dantescus
25/3/07
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lucca
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Un interessante contributo trovato in rete.

Stefano :i-want-t:

Partiamo da uno studio di circa 15 anni fa ad opera di: Mountain Wilderness International, un movimento ambientalista internazionale a tutela della montagna, dove venivano messi al confronto i danni provocati al terreno dal passaggio di:
1. moto da trial
2. scarponi da montagna
3. zoccoli di un cavallo
4. ruote di una mountain bike
Il passaggio di questi elementi fu messo a confronto sia in salita che in discesa.
Ebbene, il risultato sorprendente fu che la mountain bike in discesa si collocò come il mezzo in grado di lasciare minori tracce del proprio passaggio; mentre gli zoccoli del cavallo e lo scarpone furono messi al primo posto, come i maggiori responsabili del dissesto dei sentieri.
E’ ovvio che il successo della mountain bike in questa classifica è determinato solo nel caso di passaggio per rotolamento e non da ruote bloccate! In salita invece la mtb si piazzò al secondo posto, subito dietro lo scarpone.
Guidare in modo sconsiderato e senza pensare ai danni che si possono provocare, può portare a rovinare i terreni e mettere in pericolo persone e animali; ma qui entra in gioco l’educazione che ognuno di noi dovrebbe aver ricevuto. Anche il camminatore maleducato può provocare dei danni. La persona maleducata e prepotente di fatto lo è a prescindere dall’azione che sta compiendo in quel momento. Addirittura anche le persone educate e rispettose possono provocare inconsciamente dei danni favorendo il dissesto dei sentieri. La scarsa conoscenza e padronanza della tecnica di guida ad esempio, può portare alla perdita del controllo della mtb e causare il dissesto dei terreni e sentieri, oltre costituire un pericolo per se e per gli altri.


Complimenti!!! questo è veramente un post interessante che non sapevo grazie:medita:

buona strada:smile:
 

Lore95

Biker ultra
16/6/11
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Un paese sulla Serra
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Un interessante contributo trovato in rete.

Stefano :i-want-t:

Partiamo da uno studio di circa 15 anni fa ad opera di: Mountain Wilderness International, un movimento ambientalista internazionale a tutela della montagna, dove venivano messi al confronto i danni provocati al terreno dal passaggio di:
1. moto da trial
2. scarponi da montagna
3. zoccoli di un cavallo
4. ruote di una mountain bike
Il passaggio di questi elementi fu messo a confronto sia in salita che in discesa.
Ebbene, il risultato sorprendente fu che la mountain bike in discesa si collocò come il mezzo in grado di lasciare minori tracce del proprio passaggio; mentre gli zoccoli del cavallo e lo scarpone furono messi al primo posto, come i maggiori responsabili del dissesto dei sentieri.
E’ ovvio che il successo della mountain bike in questa classifica è determinato solo nel caso di passaggio per rotolamento e non da ruote bloccate! In salita invece la mtb si piazzò al secondo posto, subito dietro lo scarpone.
Guidare in modo sconsiderato e senza pensare ai danni che si possono provocare, può portare a rovinare i terreni e mettere in pericolo persone e animali; ma qui entra in gioco l’educazione che ognuno di noi dovrebbe aver ricevuto. Anche il camminatore maleducato può provocare dei danni. La persona maleducata e prepotente di fatto lo è a prescindere dall’azione che sta compiendo in quel momento. Addirittura anche le persone educate e rispettose possono provocare inconsciamente dei danni favorendo il dissesto dei sentieri. La scarsa conoscenza e padronanza della tecnica di guida ad esempio, può portare alla perdita del controllo della mtb e causare il dissesto dei terreni e sentieri, oltre costituire un pericolo per se e per gli altri.

Le moto da trial come si sono piazzate?
 
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Mandrakka

Biker superis
Bene, prendo in considerazione il caso della mia zona: gli enduristi fanno 'icchè gli pare, fossi anche di un metro, sciupano i sentieri e cose del genere, a parte questo ci sono sentieri moltro trascurati, magari chiusi da persone che non vogliono che si passi di lì, in quel caso il gruppo di MTBikers ri-aprirebbe il sentiero o lo renderebbe percorribile e quindi sarebbe una cosa positiva. Dal mio punto di vista, però, la MTB non danneggia più di tanto(qui da me siamo 3 che si va, quindi in tre di danno se ne fa pòo), però naturalmente se in un sentiero ci passano 40 persone al giorno, sicuramente c'è bisogno di + manutenzione, o in mancanza di questa si sciupa, però essendo tanta la gente alla quale sta a cuore il sentiero le braccia sono molte e il lavoro di manutenzione diventa poco per ognuno.
quindi....ci vuole buon senso e attenzione!:il-saggi:
 

stefano_81

Biker tremendus
11/4/11
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verona - lago
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Ma i sentieri mica sono naturali, sono stati creati dall'uomo. Già abbiamo modificato la natura originaria.... Quindi di che parliamo????
In realtà, noi non veniamo da Marte, facciamo parte della natura, e assieme ad essa ci evolviamo....
Credo che ci siano ben altri problemi nel rapporto uomo-natura, di qualche traccia di cavallo o scarpone o gomma sui sentieri...
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
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Ma i sentieri mica sono naturali, sono stati creati dall'uomo. Già abbiamo modificato la natura originaria.... Quindi di che parliamo????
In realtà, noi non veniamo da Marte, facciamo parte della natura, e assieme ad essa ci evolviamo....
Credo che ci siano ben altri problemi nel rapporto uomo-natura, di qualche traccia di cavallo o scarpone o gomma sui sentieri...
Quello che dici è vero ma è anche vero che rispetto alle società silvo-agricolo-pastorali il terreno non è più il fondamento della nostra sopravivenza perchè gran parte delle risorse che "consumiamo" vengono da luoghi anche lontani per cui ci prendiamo il lusso di cementificare indiscriminatamente, abbandonare o riservare terreni poco remunerativi a parchi e riserve. Il fatto che non dipendiamo più direttamente dal territorio su cui viviamo ci porta a non avere più nè la necessaria conoscenza e rispetto dello stesso. Per cui siamo alle solite. Quello che non dà reddito non ha valore, quello che è di tutti è di nessuno e non anche mio. E' un problema di cultura.
Il CAI è l'unico ente (perchè di fatto quello è) che si dedica ai sentieri, poi veniamo noi Bikers ma trovare dei biker che puliscono e curano è dificile. Vuoi perchè spesso si ha poco tempo per cui si preferisce pedalare, sia perchè essendo uno sport indviduale il ciclista difficilmente è portato a ragionare in termini di gruppo e ancor di più di ambiente... Molto meglio pedalare dove si può fino a quando si può. Nella sezione Emilia Romagna ho provato a radunare gli interessati ai sentieri. Questo a settembre... Fino a ora non si è fatto nulla... Allora c'è chi in solitaria e/o in coppia con un'amico prende zappa e seghetto e va a sistemare qualche vecchia traccia... Magari senza nessuna competenza e senza nessuna cognizione di cosa comporta andare sui terreni altrui a farlo... Cominciamo ad occuparci dei giovani ogni tanto con attività di sensbilizzazione ai ragazzi alle feste di paese... Qualche volta qui da noi si fa... Se avete pazienza arrivare alla rubrica di MTB di questa trasmissione... a 3/4 della sua durata
http://www.appenninonews.it/archivio_dettaglio.php?cat=18&video=176
 
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ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Fugnò
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Ma i sentieri mica sono naturali, sono stati creati dall'uomo. Già abbiamo modificato la natura originaria.... Quindi di che parliamo????
In realtà, noi non veniamo da Marte, facciamo parte della natura, e assieme ad essa ci evolviamo....
Credo che ci siano ben altri problemi nel rapporto uomo-natura, di qualche traccia di cavallo o scarpone o gomma sui sentieri...

Vero, ma siamo anche persone intelligenti e capaci di capire quando di possono fare certe azioni. Un conto è il calpestio protratto nel tempo e un conto è "rovinarlo" con azioni con azioni che sono comunque evitabili... mi spiego meglio: se tu giri ripetutamente su un trail diciamo "argilloso" in piena estate succede poco e niente, se tu sullo stesso percorso ci cominci a tirare delle derapate e delle frenate cominci a deteriorarlo, se poi ci vai in periodi piovosi dove il terreno è bagnato allora crei dei deterioramenti seri.
Il problema non è l'impronta del cavallo, dello scarpone o di una ruota, il problema è quanto è "voluta" quell'impronta.
 

stefano_81

Biker tremendus
11/4/11
1.171
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verona - lago
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Avete ragione entrambi.
Ma forse usate il metro di valutazione sbagliato.
E' meglio un'impronta bella evidente del passaggio di ciclisti su un sentiero o una bella stradona asfaltata come ce ne sono migliaia in giro per l'Italia??
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Fugnò
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Avete ragione entrambi.
Ma forse usate il metro di valutazione sbagliato.
E' meglio un'impronta bella evidente del passaggio di ciclisti su un sentiero o una bella stradona asfaltata come ce ne sono migliaia in giro per l'Italia??

Ti direi sicuramente la prima, ma il tuo è un concetto estremo! Ti potrei anche dire... e se ti venissi a fare una bella impronta evidente sul tuo giardino? Consapevolmente di poterla evitare ovviamente.
Ricordati sempre che prima di tutto i sentieri sono un bene comune e come tale va preservato. Il mio metro è quello di cercare di mantenere lo stato dei sentieri al meglio possibile e senza aumentare in maniera sproporzionata il loro decadimento.
 
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maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
Ricordiamoci che i sentieri se affrontati nel dovuto modo non vengono per nulla rovinati dal passaggio delle nostre ruote. Studi americani hanno evidenziato che la mtb ha un impatto meno invasivo di scarponi e zoccoli di cavalli, addirittura le ruote compattano durante il passaggio... mentre gli scarponi a causa della camminata, soprattutto in discesa, impattando prima con il tallone provocano dei micro solchi...

Ovvio che è bandita la derapata e la mtb deve seguire fedelmente il terreno a bassa velocità... almeno sui sentieri montani :-)
 
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DANX

Biker paradisiacus
4/5/04
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MiraFiat
danxfotoblog.blogspot.com
Tutto dipende da come si frena!
Molti han paura e li tengono tirati, non modulano e viaaa di erosione.

Conoscete Cima Bosco, vicino a Sestriere?
C'è un sentiero bellissimo da fare in discesa! Peccato che d'estate molte moto da trial lo usino per salirci. Altro che binari del tram!! Ci sono dei solchi stretti e profondi veramente pericolosi e brutti.
 

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Occam Lt, Alma
Tutto dipende da come si frena!
Molti han paura e li tengono tirati, non modulano e viaaa di erosione.

Conoscete Cima Bosco, vicino a Sestriere?
C'è un sentiero bellissimo da fare in discesa! Peccato che d'estate molte moto da trial lo usino per salirci. Altro che binari del tram!! Ci sono dei solchi stretti e profondi veramente pericolosi e brutti.


hai tirato fuori forse l'unico esempio sbagliato! di moto non ce ne salgono praticamente, è troppo frequentato da pedoni e biker, è un sentiero che patisce molto invece le piogge (venne molto rovinato qualche anno fa in occasione di forti temporali in zona), negli ultimi due o tre anni è tornato in ottima forma(salvo la parte più bassa allargata e spianata per farci arrivare i mezzi per ristrutturare una borgata), fin troppo facile, si rischia di prendere un colpo di sonno (!).
 

DANX

Biker paradisiacus
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hai tirato fuori forse l'unico esempio sbagliato! di moto non ce ne salgono praticamente, è troppo frequentato da pedoni e biker, è un sentiero che patisce molto invece le piogge (venne molto rovinato qualche anno fa in occasione di forti temporali in zona), negli ultimi due o tre anni è tornato in ottima forma(salvo la parte più bassa allargata e spianata per farci arrivare i mezzi per ristrutturare una borgata), fin troppo facile, si rischia di prendere un colpo di sonno (!).

Ma LOL, l'unica volta che ci sono andato ho beccato un bel gruppetto nutrito di crossisti!
 

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