Punto di Partenza
Malcesine (VR). Si raggiunge dall’autostrada del Brennero uscendo a Rovereto Sud o ad Affi, seguendo la direzione “Lago di Garda”, oppure dall’Autostrada A4 (Milano – Venezia) con uscita a Peschiera, risalendo la sponda orientale del Lago di Garda. Arrivati a Malcesine seguire le indicazioni per la Funivia e parcheggiare nelle vicinanze. Si può parcheggiare anche nel comodo parcheggio coperto della Funivia (capienza 200 posti - attenzione chiude alle 18) da cui si acceda al piano di imbarco direttamente con ascensori (la bike ci sta).
Periodo migliore
maggio – ottobre (dipende dalla neve, sul Baldo si scia!)
Cartografia
Kompass n. 691 1:25000 “Monte Baldo Nord” oppure
Nature Dynamics (4land) n. M50K 002 “Garda Centrale”
Roadbook
Prendere la Funivia del Baldo (www.funiviedelbaldo.it - tel. 045592434) che, con i sui due tronconi, porta a quota 1753 in una sella posta tra Bocca Tratto Spino e Monte Grande. Prestare attenzione agli orari di risalita perchè le corse dedicate ai bikers non sono molte ed in orari prefissati (inizio mattina e mezzogiorno).
Appena usciti dalla stazione a monte (primo WP) prendere la strada carrareccia sulla sinistra. Dopo un breve tratto in discesa la strada diventa (purtroppo) asfaltata. Allo stop (terzo WP) prendere a sinistra la strada provinciale n. 3. Dopo poche centinai di metri si arriva a Bocca di Navene (m. 1425 slm). Alla sinistra del Rifugio prendere lo stretto sentiero (occhio alle prime rampe in pendenza) contraddistinto dal n. 634. Seguire sino al bivio con il sentiero 6bis. Proseguire tenendo la sinistra (quintoWP). Si prosegue sempre in discesa lungo la Val Nogarola sino al Dosso del Merlo. Da lì superato uno sbarramento anti motociclette il sentiero si allarga e diventa una comoda carrareccia in discesa che porta all'abitato di Navene (m. 68 slm). Attraversata la Gardesana occidentale si sale sulla pista ciclabile che costeggiando il lago riporta a Malcesine.
Impressioni
Il trail è quello proposto dal diretur e da Hans Rey nel DVD Trailhunter Gardasee (capitolo denominato “Monte Baldo”).
Prima di iniziare la discesa si può prendere la carrareccia sulla destra (sentiero 651) per godere di una vista mozzafiato: dopo una brevissima salita ed il passaggio sotto un ponticello costruito per il passaggio degli impianti di sci, si lascia sulla destra il rifugio la Capannina (m. 1770), si prosegue in piano per qualche centinaio di metri e si giunge ad un punto panoramico da cui si vede la parte settentrionale del Lago ed il Monte Altissimo. Nel DVD il raider (Rey) corre da qui lungo il sentiero naturalistico che va a destra (per chi l’ha visto corre lungo una staccionata in legno): il sentiero si ricongiunge con il percorso descritto nel roadbook ma è molto difficile!
Itinerario spettacolare come quasi tutti quelli percorribili in questo massiccio. Discesa vorticosa (una sorta di direttissima a lago) in mezzo ai boschi che si arrampicano sulle pendici del monte. Il sentiero è reso particolarmente difficoltoso dalla presenza di sassi (dovuti alla costante erosione naturale) coperti da una spessa coltre di foglie e rami. Lungo singletrack con qualche passaggio trialistico. Presenti paraboliche scarsamente sfruttabili per mancanza di pulizia del sentiero. Consiglio una bici con un’escursione generosa e protezioni per godersi con maggiore tranquillità il percorso.
Malcesine (VR). Si raggiunge dall’autostrada del Brennero uscendo a Rovereto Sud o ad Affi, seguendo la direzione “Lago di Garda”, oppure dall’Autostrada A4 (Milano – Venezia) con uscita a Peschiera, risalendo la sponda orientale del Lago di Garda. Arrivati a Malcesine seguire le indicazioni per la Funivia e parcheggiare nelle vicinanze. Si può parcheggiare anche nel comodo parcheggio coperto della Funivia (capienza 200 posti - attenzione chiude alle 18) da cui si acceda al piano di imbarco direttamente con ascensori (la bike ci sta).
Periodo migliore
maggio – ottobre (dipende dalla neve, sul Baldo si scia!)
Cartografia
Kompass n. 691 1:25000 “Monte Baldo Nord” oppure
Nature Dynamics (4land) n. M50K 002 “Garda Centrale”
Roadbook
Prendere la Funivia del Baldo (www.funiviedelbaldo.it - tel. 045592434) che, con i sui due tronconi, porta a quota 1753 in una sella posta tra Bocca Tratto Spino e Monte Grande. Prestare attenzione agli orari di risalita perchè le corse dedicate ai bikers non sono molte ed in orari prefissati (inizio mattina e mezzogiorno).
Appena usciti dalla stazione a monte (primo WP) prendere la strada carrareccia sulla sinistra. Dopo un breve tratto in discesa la strada diventa (purtroppo) asfaltata. Allo stop (terzo WP) prendere a sinistra la strada provinciale n. 3. Dopo poche centinai di metri si arriva a Bocca di Navene (m. 1425 slm). Alla sinistra del Rifugio prendere lo stretto sentiero (occhio alle prime rampe in pendenza) contraddistinto dal n. 634. Seguire sino al bivio con il sentiero 6bis. Proseguire tenendo la sinistra (quintoWP). Si prosegue sempre in discesa lungo la Val Nogarola sino al Dosso del Merlo. Da lì superato uno sbarramento anti motociclette il sentiero si allarga e diventa una comoda carrareccia in discesa che porta all'abitato di Navene (m. 68 slm). Attraversata la Gardesana occidentale si sale sulla pista ciclabile che costeggiando il lago riporta a Malcesine.
Impressioni
Il trail è quello proposto dal diretur e da Hans Rey nel DVD Trailhunter Gardasee (capitolo denominato “Monte Baldo”).
Prima di iniziare la discesa si può prendere la carrareccia sulla destra (sentiero 651) per godere di una vista mozzafiato: dopo una brevissima salita ed il passaggio sotto un ponticello costruito per il passaggio degli impianti di sci, si lascia sulla destra il rifugio la Capannina (m. 1770), si prosegue in piano per qualche centinaio di metri e si giunge ad un punto panoramico da cui si vede la parte settentrionale del Lago ed il Monte Altissimo. Nel DVD il raider (Rey) corre da qui lungo il sentiero naturalistico che va a destra (per chi l’ha visto corre lungo una staccionata in legno): il sentiero si ricongiunge con il percorso descritto nel roadbook ma è molto difficile!
Itinerario spettacolare come quasi tutti quelli percorribili in questo massiccio. Discesa vorticosa (una sorta di direttissima a lago) in mezzo ai boschi che si arrampicano sulle pendici del monte. Il sentiero è reso particolarmente difficoltoso dalla presenza di sassi (dovuti alla costante erosione naturale) coperti da una spessa coltre di foglie e rami. Lungo singletrack con qualche passaggio trialistico. Presenti paraboliche scarsamente sfruttabili per mancanza di pulizia del sentiero. Consiglio una bici con un’escursione generosa e protezioni per godersi con maggiore tranquillità il percorso.