Motociclisti, perchè vi comportate cosi ?

Ed il polso

Biker infernalis
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Voglio esprimere anche il mio punto di vista in quanto per una decina d'anni dall'80 al 90 sono stato dall'altra parte della barricata giravo per boschi e sentieri in moto e mi piaceva un sacco, ancora oggi utilizzo un vecchio 4t per esplorare qualche zona o raggiungere "rapidamente" qualche tratto di sentiero da ripulire e la cosa non mi turba cerco di usare il mezzo in modo da lasciare meno tracce possibili del mio passaggio e se incontro qualcuno mi comporto il più educatamente possibile anche con quelli che non se lo meriterebbero, buona parte dei compagni odierni di mtb sono ex regolaristi convertiti alla mtb per i più svariati motivi ma credetemi ogni volta che nel bosco sentiamo quel profumo di olio ricinato i ricordi di gioventù riaffiorano nella mente e dagli sguardi sognanti si capisce in un attimo che la passione per quel mondo è ancora presente e vive insieme alla consapevolezza che quello è un capitolo della ns. vita ormai chiuso. Questa logorroica premessa serve solo ad invitare tutti a non fare di ogni erba un fascio, sappiamo bene tutti che ignoranza e maleducazione sono due cose temibili, in più di un individuo possono coesistere che sia esso motociclista, ciclista, pedone o qualsiasi altra cosa che vi venga in mente, paradossalmente solo gli animali sono esenti da queste problematiche.
 

Eraclitus

biker semi-serio
10/11/08
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San Gemini
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full dagli occhi a mandorla
Concettualmente, sono d'accordo.
Nei fatti, ci corrono diverse decine di decibel, diversi kg sul sentiero e diversi kg di CO2. ;-)
Era proprio questo il senso del mio intervento: sarò un romantico, ma il contatto con la natura, il silenzio e l'aria pura sono elementi essenziali della mia passione per la mtb e trovo difficile credere che coloro che amano scorrazzare su un mezzo motorizzato in quegli stessi paesaggi incontaminati, possano avere qualcosa in comune con me (ed ho vari amici che lo fanno). Qualcuno potrà obiettare che tutti debbono poter esprimere le proprie passioni liberamente, anche se non sono condivise da altri. Verissimo, ma allora vorrei capire come il consentire l'uso di moto, quad e fuoristrada può coesistere con le limitazioni ferree alla raccolta di funghi, asparagi, frutti selvatici e perfino fiori, sino addirittura al divieto di raccolta del muschio o di attraversare un pascolo a piedi. Non credo sia ipocrisia sostenere di essere molto più favorevole alle limitazioni ed ai divieti (per quanto possano sembrare ridicoli) che a consentire pratiche oggettivamente incompatibili con la tutela dell'ambiente.
Non sono mai stato un fanatico ecologista, ma sono convinto che certi patrimoni naturali non siano proprietà di nessuno ma un bene di tutti e che chiunque voglia goderne, deve avvicinarsi in punta di piedi, senza creare molestia o arrecare danno, come se fosse ospite in casa d'altri.
Non vorrei comunque essere preso per un integralista: quest'estate, in Alto Adige, in due ore di salita su sentieri favolosi, ho incontrato un solo motociclista con una moto da trial, che avanzava col motore a basso regime, con poco rumore e poche emissioni. Mi ha dato l'impressione di un appassionato che si stesse godendo la passeggiata ed il paesaggio, ma che avanzava rispettoso di quello che lo circondava, in punta di piedi. Ci siamo salutati ed ho avuto la sensazione che stessimo condividendo lo stesso piacere, anche se con mezzi diversi.
 

l.j.silver

Biker delirius tremens
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mordor
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fatti miei
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personalmente i motociclisti un po' mi infastidiscono, ma li accetto, veramente non sopporto sono quelli a cavallo, veri distruttori di sentieri e spesso snob ed arroganti.
 

sembola

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Ogni attività dell' uomo ha un impatto sulla natura: togliamoci dalla testa che ci siano attività totalmente "ecologiche", tanto per usare un termine "onnicomprensivo" quanto poco significativo. Il concetto è che ogni attività deve essere sostenibile, cioè il "consumo" delle risorse "usate" deve essere minimo e non pregiudicarne l'esistenza e l'utilizzo anche nel futuro.

Io ragiono con questo principio, e quindi non sono contrario per principio alle moto od ai cavalli, così come non pretendo che le bici siano accettabili sempre e comunque.

Quando trovo sentieri resi impercorribili dalle moto (per via del fondo in terra battuta facilmente danneggiabile da una guida "allegra" specie col bagnato) o strade di bosco distrutte dai trattori dei boscaioli e mai più ripristinate, è evidente che si tratta di attività svolte in modalità non sostenibili e non accettabili. Se un movimento non ha la capacità di mettere in un angolo la parte menefreghista e maleducata, che non capisce che col bagnato è meglio girare dove c'è un fondo più compatto e più difficilmente danneggiabile, mi dispiace per i praticanti più intelligenti e sensati ma sono benvenuti i divieti.

Prima che qualcuno me la faccia notare, trovo che questa logica si debba applicare ANCHE al "nostro" movimento. Se c'è chi si diverte a droppare davanti alle porte delle case o fare il pelo alla gente trovarsi di fronte ai divieti è inevitabile e giusto.
 

Ed il polso

Biker infernalis
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A mio avviso i danni maggiori vengono fatti dalle persone che si sentono a torto o ragione legittimate ad "operare" nei boschi basti pensare alla moltitudine di strade aperte solo ed unicamente per raggiungere comodamente il luogo di taglio o per trasportare a valle la legna (l'autorizzazione a tagliare la legna comprenderà anche il permesso di sventrare il versante di una montagna per costruire una strada che si userà una sola volta ?) o hai da danni provocati dal continuo passaggio di fuoristrada nella stagione della caccia (anche lì non si sa dove sta scritto che uno può girare col fuoristrada solo perche ha la licenza di caccia). Gli altri frequentatori del bosco abituali od occasionali (moto bici cavalli cercatori di funghi o castagne) sanno bene che sono lì per "gentile concessione" o "tacito accordo" o "patto di non belligeranza" chiamatelo come via pare e che pertanto più il loro passaggio passa inosservato e meglio è per tutti!
 

sembola

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una nera e l'altra pure
TOP TEN DEI DEVASTATORI DI BOSCHI

TAGLIA LEGNA al primo posto con interventi altamente invasivi e permanenti
CINGHIALISTI

Secondo me si sta facendo molta confusione.

Nessuno di quelli che nel bosco ci vanno per divertimento può pretendere di esserne il "padrone": gli unici che ne hanno la possibilità sono i legittimi proprietari, che hanno tutto il diritto di tagliare i boschi cedui. Per cui se a seguito di un taglio di bosco ceduo spariscono dei viottoli o degli stradelli o i percorsi sono difficilmente agibili è un dispiacere ma non abbiamo nessun titolo per lamentarcene: siamo "ospiti" e come tali non abbiamo nessun diritto. Altra cosa quando il passaggio dei trattori che trainano i carrelli danneggiano strade di accesso di uso pubblico senza che i danni vengano poi ripristinati, cosa che va segnalata alla Forestale.

Sui cacciatori concordo in parte: in primo luogo la loro attività è autorizzata dalla legge, e comunque nei viottoli non ci vanno di certo coi fuoristrada.
 

Ed il polso

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Mi scuso per non essermi espresso nel migliore dei modi, è chiaro che il proprietario di un fondo è autorizzato a sfruttare le risorse che il fondo può fornire ci mancherebbe altro, il mio discorso era diverso mi chiedevo se nell'ambito di una attività lavorativa legittima come il taglio di un bosco è consentito trasformare sentieri e mulattiere in "autostrade a 2 corsie", perchè questo è quello che da qualche anno sta succedendo sulle ns. montagne, tra l'altro le zone interessate al taglio vengono talmente sfruttate che per lo meno per 10 anni non sarà più possibile effettuare un altro "raccolto" per cui mi chiedevo se è opportuno realizzare un tratto di carrareccia più o meno lungo ma fine a se stesso tutto qui.

La maggior parte dei cacciatori nella ns zona utilizza delle piccole suzuki o delle fiat panda che hanno un grande agilità e un passo limitato questo purtroppo gli consente di infilarsi in qualsiasi sentiero anche di dimensioni modeste, comunque ti ripeto non credo che sul permesso di cacciare sia contemplato l'andar per boschi in macchina.
 

sembola

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... mi chiedevo se nell'ambito di una attività lavorativa legittima come il taglio di un bosco è consentito trasformare sentieri e mulattiere in "autostrade a 2 corsie", perchè questo è quello che da qualche anno sta succedendo sulle ns. montagne, tra l'altro le zone interessate al taglio vengono talmente sfruttate che per lo meno per 10 anni non sarà più possibile effettuare un altro "raccolto" per cui mi chiedevo se è opportuno realizzare un tratto di carrareccia più o meno lungo ma fine a se stesso tutto qui.
Fermo restando che dipende dai regolamenti forestali e quindi dalle leggi regionali in vigore... sì, in linea di massima è consentito realizzare "piste d'esbosco" per poter trasportare la legna tagliata con i carrelli trainati dai trattori. Il punto putroppo sta nei mezzi disponibili, le strade esistenti furono costruite in funzione degli animali da soma o al limite di carretti, oggi si usano i carrelli e la larghezza della strada aumenta anche solo passandoci.


La maggior parte dei cacciatori nella ns zona utilizza delle piccole suzuki o delle fiat panda che hanno un grande agilità e un passo limitato questo purtroppo gli consente di infilarsi in qualsiasi sentiero anche di dimensioni modeste, comunque ti ripeto non credo che sul permesso di cacciare sia contemplato l'andar per boschi in macchina.
Nell' unico comune della mia provincia in cui viene applicato il divieto di transito ai mezzi motorizzati nella viabilità di bosco disposta dalla Legge regionale, i partecipanti alle battute di caccia al cinghiale hanno l'autorizzazione in deroga. Al di fuori di questo comune tutti fanno come gli pare, se voglio andare a fare le sgomme col fuoristrada (o col quad o con la moto) non c'è modo legale di impedirmelo... E' indubbio che il passaggio ripetuto dei fuoristrada dei cacciatori può danneggiare la viabilità di bosco, ma perlomeno il periodo di presenza è limitato alla stagione venatoria, mentre moto, quad e fuoristrada in genere ci vanno tutto l'anno.
 

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Biker infernalis
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Fermo restando che dipende dai regolamenti forestali e quindi dalle leggi regionali in vigore... sì, in linea di massima è consentito realizzare "piste d'esbosco" per poter trasportare la legna tagliata con i carrelli trainati dai trattori. Il punto putroppo sta nei mezzi disponibili, le strade esistenti furono costruite in funzione degli animali da soma o al limite di carretti, oggi si usano i carrelli e la larghezza della strada aumenta anche solo passandoci.



Nell' unico comune della mia provincia in cui viene applicato il divieto di transito ai mezzi motorizzati nella viabilità di bosco disposta dalla Legge regionale, i partecipanti alle battute di caccia al cinghiale hanno l'autorizzazione in deroga. Al di fuori di questo comune tutti fanno come gli pare, se voglio andare a fare le sgomme col fuoristrada (o col quad o con la moto) non c'è modo legale di impedirmelo... E' indubbio che il passaggio ripetuto dei fuoristrada dei cacciatori può danneggiare la viabilità di bosco, ma perlomeno il periodo di presenza è limitato alla stagione venatoria, mentre moto, quad e fuoristrada in genere ci vanno tutto l'anno.

Mi pare che sostanzialmente stiamo dicendo le stese cose, ogni regione ha adottato un regolamento più o meno restrittivo, dalle ns parti i cartelli parlano di divieto di transito dei mezzi motorizzati ad eccezione di quelli in uso ai proprietari dei fondi, (che poi le regioni non hanno i mezzi per far rispettare tali divieti è un altro paio di maniche) in alcune province del piemonte e della liguria il transito dei veicoli motorizzati (sempre proprietari esclusi) è consentito solo strade sterrate "principali".
La stagione venatoria cade nei mesi in cui i terreni sono solitamente più bagnati quindi più esposti all'erosione e per tanti danni che possano fare le moto (competizioni di enduro a parte) sono limitati a confronto di quelli prodotti da mezzi a quattro ruote motrici con una massa 5 o 6 volte superiore.
Adesso Nicola sotterro l'ascia di guerra e vado a mangiare, è sempre un piacere discutere con un "brontolone" come te ciao grande!
:prost::prost::prost::prost:
 

sembola

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Ti quoto su tutto meno che su questo:
... per tanti danni che possano fare le moto (competizioni di enduro a parte) sono limitati a confronto di quelli prodotti da mezzi a quattro ruote motrici con una massa 5 o 6 volte superiore.
Il fatto che ci sia chi fa un danno "100" non può giustificare chi fa un danno "50". Senza contare che su certi percorsi solo le moto riescono ad andare...
 

superEIGHT81

Biker popularis
21/1/08
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SABINA VALLEY
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Che bell'argomento.....dalle mie parti ci siamo solo noi biker e loro motociclisti.Devo dire che non sono quelli di casa mia i dannosi ma coloro che vengono da fuori. Infatti, una volta trovata la strada sterrata che si trova sopra il nostro paese e porta verso i 1300m slm danno libero sfogo ai loro rottami fregandosene altamente di chi la frequenta in altri modi e con altri mezzi...ho rinunciato anche ad uscirci con l'mp3 dopo che uno di loro mi è passato vicino almeno a 60km/h mentre ero in salita. SCANDALOSO!!!!e poi circa un mese fa,come se non bastasse,dopo i primi giorni di neve, mi sono incrociato con una carovana di jeep con ammo modificati che si dirigevano sui prati innevati a dimostrare quanto poco cervello hanno.....tornando al discorso moto.....da circa sei mesi sto lavorando con dei miei amici alla realizzazione di una pista da freeride,il risultato finora è spettacolare e proprio per evitare che il passaggio delle moto ci deturpi tutto,la nostra priorità è stata quella di chiudere ingresso e fine pista con delle palizzate...brutto dirlo ma dobbiamo tutelarci sennò tutto vano lavoro se ce la dovessero scoprire......
 

giamma

Biker serius
24/11/04
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Genova
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Voglio esprimere anche il mio punto di vista in quanto per una decina d'anni dall'80 al 90 sono stato dall'altra parte della barricata giravo per boschi e sentieri in moto e mi piaceva un sacco, ancora oggi utilizzo un vecchio 4t per esplorare qualche zona o raggiungere "rapidamente" qualche tratto di sentiero da ripulire e la cosa non mi turba cerco di usare il mezzo in modo da lasciare meno tracce possibili del mio passaggio e se incontro qualcuno mi comporto il più educatamente possibile anche con quelli che non se lo meriterebbero, buona parte dei compagni odierni di mtb sono ex regolaristi convertiti alla mtb per i più svariati motivi ma credetemi ogni volta che nel bosco sentiamo quel profumo di olio ricinato i ricordi di gioventù riaffiorano nella mente e dagli sguardi sognanti si capisce in un attimo che la passione per quel mondo è ancora presente e vive insieme alla consapevolezza che quello è un capitolo della ns. vita ormai chiuso. Questa logorroica premessa serve solo ad invitare tutti a non fare di ogni erba un fascio, sappiamo bene tutti che ignoranza e maleducazione sono due cose temibili, in più di un individuo possono coesistere che sia esso motociclista, ciclista, pedone o qualsiasi altra cosa che vi venga in mente, paradossalmente solo gli animali sono esenti da queste problematiche.

Capisco la tua posizione, ma vorrei riflettere sul fatto che non possiamo ragionare sui comportamenti individuali (nel bene e nel male) per affrontare questo tema.
La domanda dovrebbe essere: un veicolo a motore (diciamo condotto nel migliore dei modi) e' un modo ragionevole per andare in montagna per diletto? E' un modo sostenibile per l'ambiente?
L'odore di olio ricinato e' gradito a tutti? E' ragionevole riproporre su un sentiero tutti quei problemi di convivenza motore-uomo che ci assillano in citta'?
ciao
 

sgamarco

Nulla si crea tutto si modifica
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- IBIS Mojo 27.5 - Camber 29EVO - Stj HT carbon
Scusate l'intromissione in questo topic che mi vede colpito sia come ciclista (mtb) che come motociclista.
Premetto che uso la moto ( stradale - ho un CBR 600 ) 360 giorni l'anno per andare e tornare dal lavoro e, di tanto in tanto, la domenica, (quando non esco in mtb), per delle uscite fuori porta con gli amici o in pista in occasione di Honda Festival o giornate particolari, ma vorrei sapere per quale motivo ( e se è lecito ) i ciclisti stradali devono pedalare su asfalto in gruppo invadendo la sede stradale.
Il codice della strada indica in maniera molto chiara che il ciclista puo' pedalare sulla sede stradale ponendosi il piu vicino possibile al margine destro della carreggiata, senza invadere i marciapiedi riservati ai pedoni e senza creare intralcio e pericolo per i veicoli a motore che vengono da dietro e comunque in fila indiana.
Trovo, anzitutto pericoloso per loro e per gli altri già che pedalino su asfalto... visto il sempre maggior traffico - che invade le nostre strade e le sempre purtroppo maggiori disavventure che capitano con i maledetti pirati della strada che guidano ubriachi o in condizioni tali da ritiro di patente ( sotto effetto di droghe ecc. ) - ma queste magari son scelte personali...
Il ciclismo è uno sport meraviglioso ed io stesso ho scelto di pedalare, ma proprio in virtu' di una mia sicurezza, in mezzo alla natura, con la mia mountain bike.
Quello che vorrei proprio capire è per quale motivo i ciclisti della domenica che escono con le loro leggerissime bici da corsa debbano pedalare in gruppo disordinato affiancati a volte addirittura su file di 3 senza preoccuparsi di creare intralcio alle auto che seguono...
Ho visto spesso gruppi di ciclisti su bitume elargire saluti a dito medio alzato verso automobilisti che suonavano per chiedere strada...
Mi son trovato io stesso gruppi di ciclisti procedere pedalando affiancati, intrattenendo anche discorsi piu o meno animati con i loro compagni! Tranquillamente, senza preoccuparsi di creare una fila di auto dietro che incolonnate chiedevano a suon di roboanti strombazzate la strada libera.
Allora... essendo un ciclista, ma sopratutto una persona matura che se arriva 5 minuti piu tardi sa' che comunque non succede nulla... porto il dovuto rispetto e aspetto il momento giusto per sorpassare, ma...
possibile che questi ciclisti non pensano ai rischi che corrono?? Ma non si rendono conto che affrontando una curva... da dietro possa arrivare un' automobilista con la famigliola al seguito che prende quella curva magari un po piu stretta del solito...
Mille possono essere i pericoli improvvisi... ( un raggio di sole che abbaglia il vetro.. una buca sul asfalto... ) e poi se capita la disgrazia... "Povero ciclista" ?!?!!
 

sgamarco

Nulla si crea tutto si modifica
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- IBIS Mojo 27.5 - Camber 29EVO - Stj HT carbon
Condivido ma è completamente offtopic.

Scusate... ma da motociclista mi son sentito chiamato in causa... se ritenete che sia da inserire in un altro topic autorizzo... anche perchè mi farebbe piacere affrontare l'argomento e visto che tra noi ci son molti che pedalano anche su asfalto magari si potrebbe fare un po di buona e costruttiva informazione...
 

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