[Parco Naturale Mont Avic] AMARO, PARADOSSO, DISOBBEDIENZA

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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fede707

Biker superioris
20/12/11
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MILANO
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Amaro, il sapore che resta in bocca.
Paradosso, quando la situazione è davvero assurda.
Disobbedienza, una scelta.

Gita a Champorcher in MTB per raggiungere il lago Miserin.
Parcheggiamo a 1.400 mt. e prendiamo la strada prima asfaltata e poi sterrata che ci porterà alla meta.
Pedaliamo con calma e fatica ogni metro di dislivello, sopportando il continuo traffico veicolare visto che è domenica. Pazienza, tanto prima o poi arriverà il punto in cui le auto si dovranno fermare e noi potremo pedalare senza auto che sollevano polvere.

Illusione, quel momento non arriverà mai, anche se il lago è all’interno del parco a 2.600 mt di quota.
Oggi infatti hanno dato dei permessi speciali perché c’è una festa e quindi i fuoristrada arrivano proprio in cima fin sulla riva del lago.
Comunque, anche quando la festa non c’è, le auto possono parcheggiare tranquillamente a 2.100 mt. di quota poco sotto il rifugio Dondena.

Pazienza, faremo il giro del lago come da traccia per uscire almeno per un po’ dalla confusione.
E invece no!
Il giro del lago lo dobbiamo interrompere appena iniziato. Un Guardia Parco ci informa che da 15 gg c’è un nuovo regolamento che vieta il transito di alcuni sentieri alle biciclette, tra cui questo. Se vogliamo dobbiamo proseguire a piedi.
Io dopo 15 km fatti in salita a mangiare polvere e scansarmi per ogni auto che passa, comincio a sgranare il rosario perché sentirmi esporre il regolamento che vieta il transito in bicicletta a 100 mt da dove hanno parcheggiato i fuori strada…
Si sa che verba volant e qualcuna vola anche di troppo. Ma il Guardia Parco capisce il mio stato d’animo e non se ne ha a male, anche perché gli ripeto più volte che non ce l’ho ovviamente con lui che fa il suo lavoro, ma su leggi, regolamenti e deroghe assurde che trasformano i ciclisti in fuori legge ed i fuori strada in mezzi legali e consentiti nello stesso ambiente a pochi metri uno dall’altro.

Data la situazione, esposte le mie ragioni, rimonto in sella. Ma lui prontamente mi blocca e mi dice che a questo punto deve darmi la multa.

Le mie conclusioni.
L’Ente Parco Naturale Mont Avic e il comune di Champorcher ai miei occhi hanno perso qualsiasi credibilità, visto il modo in cui “tutelano” l’ambiente.
Pagherò la multa, comminatami dal Guardia Parco che ha fatto giustamente solo il suo lavoro e che mi aveva anche avvisato.
Disobbedirò anche in futuro a questo divieto come ad altri simili, posti in un contesto di evidente contrasto col buon senso e con una reale finalità di tutela dell’ambiente.

Quanto ho scritto vuole riportare in modo il più possibile fedele i fatti accaduti oggi.
Non è in alcun modo un invito a derogare le leggi e i regolamenti pubblici.
E’ una denuncia per quello che io ritengo un’insopportabile prevaricazione e limitazione della libertà personale ai danni di chi rispetta l’ambiente con l’utilizzo della bicicletta, il mezzo più ecologico dopo le scarpe, lasciando al contempo inquinare l’ambiente montano con mezzi a motore fin dentro le zone protette.
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Picola ma carattarastica...
Un attimo pero'...dove sta scritto che questo divieto vige da da 15gg? Ci sono cartelli di divieto e o avviso lungo la strada? Il guadia parco oggi c'era solo perchè c'era la festa con deroga auto...vorrei veramente vedere nel resto della stagione...a fronte delle mie prime 2 domande,impugnerei la multa ed andrei da un giudiuce di pace...e che caz
 

francescoMTB1

Biker meravigliosus
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Una casetta di Legno nel Bosco
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Specialized
Un attimo pero'...dove sta scritto che questo divieto vige da da 15gg? Ci sono cartelli di divieto e o avviso lungo la strada? Il guadia parco oggi c'era solo perchè c'era la festa con deroga auto...vorrei veramente vedere nel resto della stagione...a fronte delle mie prime 2 domande,impugnerei la multa ed andrei da un giudiuce di pace...e che caz
Ti quoto ma unitamente ti informo che quando si attraversa un parco si e' dovuti anche a leggere sul sito dell'ente parco e/o Regione se sono state poste deroghe alle regolamentazioni.
Se oltre alla mancata tabellazione non vi e' menzione neanche sul sito allora la contestazione ha ragione di esserci .
 
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fede707

Biker superioris
20/12/11
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Non impugnerò il verbale perchè avrei fatto la stessa cosa anche in presenza di cartelli o essendo a conoscenza dei regolamenti. Se lo facessi non sarei onesto.
La mtb per me è un modo di vivere la montagna con lo stesso rispetto di chi usa gli scarponi o di quando io uso gli scarponi.
Il rispetto che mi sento di dover avere è quello reale per l'ambiente e i divieti posti in maniera sensata per la salvaguardia dello stesso. Di quelli fatti per accontentare qualcuno sinceramente me ne fotto.
Come dimostrato ieri in Val d'Aosta, ma lo stesso avviene sempre più spesso anche in regioni "turisticamente evolute" nei confronti della mtb, leggi più restringenti nei confronti della mtb convivono con permessi ad hoc in palese contrasto con la norma generale solo per tutelare interessi economici, come ad esempio le navette a gasolio che portano i "camminatori" in quota o al tal rifugio.
Credo che l'etica personale sia superiore alle leggi ed è questo il vero contrasto emerso ieri.
Io ed i miei amici che stavamo lasciando un'impronta ecologica trascurabile siamo stati fermati, mentre i guardia parco vegliavano su chi con regolare permesso inquinava e violentava l'ambiente.
La mia scelta è quindi di disobbedienza civile, perché per quanto mi riguarda il confronto è etico e non legale.
Lascio che altri armati di maggiore pazienza e competenza portino avanti la battaglia legale.
 

silverloren1

Biker tremendus
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Moncalvo (Asti)
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@Fede
Cosa ti è successo è vergognoso ed hai tt il mio / nostro appoggio.
Lassù ci sono stato (non ieri) e c'era un picup ? Incomprensibile come ci fosse arrivato...dalla strada che ho fatto io no di certo.

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fede707

Biker superioris
20/12/11
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Quoto quasi tutto, anche se sull' etica superiore alla legge ci andrei dimolto piano.
Detto questo, "altri" chi?
Altri in senso lato e non riferito ovviamente al caso specifico: quelli che non condividono il mio modo di agire, quelli che preferiscono stare strettamente nell'ambito legale, quelli che...
In quanto ad etica e legalità si potrebbe aprire un confronto che non mi pare opportuno iniziare qui.
Credo che il mio pensiero sia stato sufficientemente chiaro per non essere frainteso e lo reputo rispettabile al pari di chi invece sostiene che la legge va sempre e comunque seguita.
Nell'uno come nell'altro caso si può comunque finire in comportamenti aberranti.
 
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silverloren1

Biker tremendus
23/10/14
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Moncalvo (Asti)
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Portarci un Pic up quassù è pura irriverenza (volevo dire follia.. mi sono trattenuto)
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fede707

Biker superioris
20/12/11
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MILANO
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non ho capito se i fuoristrada che salivano erano quelli dei privati o delle navette appositamente autorizzate per quella specifica manifestazione.
I privati sicuramente arrivavano al Dondena.
Quelle in cima non so dire se fossero private o meno. Visto che le ultime due le ho viste sfilare al mio fianco posso dirti che stavano portando su ragazzi e ragazze apparentemente in ottima salute tra i 20 e i 25 anni.
Però questi distinguo mi piacciono poco perché non pongono l'attenzione sul fatto che le deroghe dovrebbero servire esclusivamente a coloro che compiono un servizio di pubblica utilità, servizio sanitario giusto per fare un esempio.
Andare a far festa attorno ad un lago o pranzare in rifugio di pubblica utilità non ne ha nessuna. Quindi chi ci vuole andare dovrebbe farlo a piedi.
 

MountainFaber

Biker serius
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Far North West
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Non impugnerò il verbale perchè avrei fatto la stessa cosa anche in presenza di cartelli o essendo a conoscenza dei regolamenti. Se lo facessi non sarei onesto.
La mtb per me è un modo di vivere la montagna con lo stesso rispetto di chi usa gli scarponi o di quando io uso gli scarponi.
Il rispetto che mi sento di dover avere è quello reale per l'ambiente e i divieti posti in maniera sensata per la salvaguardia dello stesso. Di quelli fatti per accontentare qualcuno sinceramente me ne fotto.
Come dimostrato ieri in Val d'Aosta, ma lo stesso avviene sempre più spesso anche in regioni "turisticamente evolute" nei confronti della mtb, leggi più restringenti nei confronti della mtb convivono con permessi ad hoc in palese contrasto con la norma generale solo per tutelare interessi economici, come ad esempio le navette a gasolio che portano i "camminatori" in quota o al tal rifugio.
Credo che l'etica personale sia superiore alle leggi ed è questo il vero contrasto emerso ieri.
Io ed i miei amici che stavamo lasciando un'impronta ecologica trascurabile siamo stati fermati, mentre i guardia parco vegliavano su chi con regolare permesso inquinava e violentava l'ambiente.
La mia scelta è quindi di disobbedienza civile, perché per quanto mi riguarda il confronto è etico e non legale.
Lascio che altri armati di maggiore pazienza e competenza portino avanti la battaglia legale.

Pienamente d'accordo. Se si vuole creare un'oasi incontaminata mi va bene ma deve esserlo veramente e per tutti. Multare le bici e lasciar andare le macchina tranquillamente fino a Dondena è incoerenza pura e semplice.
 

grip82

Biker superis
Sul sito del Parco non c'e' nessun riferimento alle bici, ma cambiando argomento c'e' riportato quanto segue:

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mai visto nessun guarda parco multare i proprietari di cani lasciati scorrazzare liberamente, sono sensibile all'argomento perche' morso 2 volte da bambino su sentieri in VDA da cani di turisti..

In ogni caso triste sentire di questi nuovi divieti e di tutta la vicenda.

-Andrea
 

MountainFaber

Biker serius
1/2/15
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Far North West
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Ti quoto ma unitamente ti informo che quando si attraversa un parco si e' dovuti anche a leggere sul sito dell'ente parco e/o Regione se sono state poste deroghe alle regolamentazioni.
Se oltre alla mancata tabellazione non vi e' menzione neanche sul sito allora la contestazione ha ragione di esserci .

Cartellonistica non ce n'è. Per trovare la normativa bisogna ravanare per mezz'ora per arrivare a scaricare 300 MB di files... Chi lo fa prima di una gita??
 

MountainFaber

Biker serius
1/2/15
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Far North West
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Vi allego il link della normativa vigente:

http://www.regione.vda.it/risorsenaturali/Piano_Mont_Avic/

Vi riporto inoltre un'estratto significativo:
Art. 15 - Accesso e mobilità pedestre
1. Al fine di rendere compatibile con la tutela ambientale la presenza di un consistente flusso turistico è
vietato uscire dalla rete sentieristica segnalata (rete che comprende le dirette pertinenze delle strutture
aperte al pubblico e l’accesso ai punti panoramici e di sosta segnalati e curati dall’Ente Parco). La rete
sentieristica segnalata è indicata negli allegati al PGT. La violazione a questo divieto è sanzionata ai
sensi dell’articolo 29 comma 3 della L. R. 30/1991.
2. Costituiscono deroga al comma 1 del presente articolo:
a) l’accesso a piedi, con le racchette da neve e la pratica dello sci al di fuori dai sentieri segnalati nel
caso in cui la copertura nevosa celi in tutto o in parte la segnaletica orizzontale; tale accesso è
consentito esclusivamente al di fuori delle superfici boscate sia lungo fasce di larghezza pari a 40
m, il cui asse è costituito dal tracciato dei sentieri segnalati, sia entro aree di libero accesso
debitamente individuate negli allegati al PGT. L’accesso al di fuori delle fasce di tolleranza di 40 m
(20 m a destra e 20 m a sinistra del sentiero) e al di fuori delle aree di libero accesso costituisce
illecito amministrativo ai sensi dell’art. 29 comma 3 L. R. 30/1991.
b) l’accesso alle cime del Mont Avic, Bec Costazza, Roèse di Bantse e Mont Torretta, che è consentito
esclusivamente lungo vie alpinistiche debitamente individuate negli allegati al PGT. L’accesso al di
fuori delle vie alpinistiche individuate costituisce illecito amministrativo ai sensi dell’art. 29 comma 3
L. R. 30/1991.
I corridoi di cui al punto a) e le vie di cui al punto b) sono praticabili a rischio e pericolo degli utenti.
3. Sono fatte salve le seguenti eccezioni ai divieti e prescrizioni di cui ai commi 1 e 2:
a) i proprietari, gli usufruttuari e i conduttori di fondi compresi nel Parco e i loro eventuali
accompagnatori per quanto riguarda l’accesso alle proprietà di loro competenza e il libero transito al
loro interno;
b) le persone che devono raggiungere per documentati motivi di lavoro settori del Parco esterni alle
aree di libero accesso, limitatamente alla durata della loro attività professionale;
c) i pescatori autorizzati ad esercitare l’attività alieutica, nei giorni e negli orari idonei, esclusivamente
sugli itinerari che permettono di raggiungere e percorrere i corsi e gli specchi d’acqua dove è
consentita la pesca;
d) gli escursionisti per la posa temporanea delle tende per un bivacco, negli orari e nei luoghi consentiti
e purché ad una distanza non superiore ai 50 metri dai sentieri segnalati.
4. I visitatori singoli o in gruppo, sia autonomi sia guidati da figure professionali adeguatamente formate,
possono chiedere alla Direzione del Parco, in forma scritta e motivata, deroghe ai divieti di percorribilità
di cui ai commi precedenti.
5. I soggetti beneficiari, di cui al comma 4, devono, su richiesta del personale di sorveglianza, produrre
copia dell’autorizzazione dell’Ente Parco. La violazione a questa prescrizione è sanzionata ai sensi
dall’articolo 29 comma 3 della L. R. 30/1991.


Art. 16 – Mobilità con animali da sella e con biciclette
1. Il transito con mountain bike o altri modelli di bicicletta, è vietato su tutto il territorio del Parco, salvo
sugli itinerari individuati negli allegati al PGT dove è consentito nei tratti dichiarati come ciclabili dai
soggetti competenti. Al di fuori dei sopracitati itinerari le biciclette vanno condotte a mano. I ciclisti
devono in ogni caso dare precedenza ai pedoni.
2. Il transito con animali da sella è vietato su tutto il territorio del Parco, salvo sugli itinerari individuati negli
allegati al PGT. Su tali itinerari i cavalieri e conduttori devono, comunque, garantire precedenza ai
pedoni.
3. Le violazioni ai divieti di cui ai commi 1 e 2 sono sanzionate ai sensi dell’articolo 29 comma 3 della L. R.
30/1991.


Art. 19 – Attività del tempo libero, manifestazioni sportive ed eventi pubblici
1. Nel territorio del Parco sono consentite le attività sportive e le manifestazioni compatibili con la
conservazione dell’ambiente naturale, le finalità dell’Ente Parco, le prescrizioni e i divieti del PGT.
2. E’ vietato aprire nuove vie attrezzate di arrampicata salvo sulle pareti rocciose individuate negli allegati
al PGT, servite dai sentieri di rientro e di accesso. E’ fatta inoltre salva la possibilità di attrezzare con
dispositivi di sicurezza poco invasivi (brevi tratti di corda, cavo metallico o catena; piccoli ancoraggi o
staffe) le vie normali che consentono l’accesso alle vette del Mont Avic, del Bec Costazza, della Roèse
di Bantse e del Mont Torretta. In tutti gli altri luoghi l’attività di arrampicata deve essere condotta senza
l’ausilio di corde fisse, catene, spit e altri ausili artificiali permanenti ed è necessario munirsi
dell’autorizzazione di cui all’art. 15 comma 4 del presente Regolamento. E’ vietato abbandonare
materiali lungo le vie di scalata. Le violazioni ai divieti e alle prescrizioni previsti in questo comma sono
sanzionate ai sensi dell’articolo 29 comma 3 della L. R. 30/1991.
3. L’arrampicata su ghiaccio è vietata, salvo lungo la cascata del torrente di Leser nel comune di
Champdepraz, come individuato negli allegati al PGT. La violazione al sopraindicato divieto è
sanzionata ai sensi dell’articolo 29 comma 3 della L. R. 30/1991.
4. Sono vietati l’immissione e l’uso di barche, natanti e ogni altro mezzo di galleggiamento nelle acque
superficiali, nonché le attività di balneazione, canyoning, rafting e similari. La violazione ai divieti previsti
in questo comma sono sanzionate ai sensi dell’articolo 29 comma 3 della L. R. 30/1991. L’Ente Parco
può autorizzare, per motivi di ricerca scientifica o per interventi di manutenzione ad opere presenti nelle
acque superficiali, l’uso di barche o natanti.
5. La realizzazione di manifestazioni sportive ed eventi pubblici deve essere preventivamente autorizzata
dall’Ente Parco. Sono comunque escluse le manifestazioni e gli eventi palesemente in contrasto con le
esigenze di tutela ambientale e di sviluppo di un turismo naturalistico, quali le attività motoristiche (rally,
motocross, enduro e similari) e le attività assimilabili alla guerra simulata (war games).

Cioè per l'arrampicata e lo scialpinismo è pure peggio. In pratica vanno bene solo i merendereos della domenica anche se motorizzati sulla strada di Dondena... Tutti gli altri fuori dalle balle. prevedo uno sviluppo turistico in impennata....:ueh:




 
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MountainFaber

Biker serius
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Far North West
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Bisogna anche dire che vi siete infilati li nel giorno peggiore (madonna delle nevi). Altrimenti in altri giorni fino al Miserin ci vanno solo i fuoristrada dei gestori e probabilmente non avreste neanche trovato qualcuno a controllare.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Altri in senso lato e non riferito ovviamente al caso specifico: quelli che non condividono il mio modo di agire, quelli che preferiscono stare strettamente nell'ambito legale, quelli che...
Il punto è che a forza di delegare "ad altri" siamo arrivati a queste cose qua, e ad altre ben peggiori in situazioni ben più rilevanti (lavoro, salute, diritti...). Peggio ancora quando questi "altri" non si sa chi dovrebbero essere.

Poi sul caso specifico non so che dire, non ho elementi per giudicare se i divieti siano sensati od assurdi. La questione non è tanto dell' impatto delle bici (scientificamente dimostrato pari a quello dei pedoni) quando del conflitto d'uso: e questo è più probabile a maggior ragione dove è facile e possibile arrivare con mezzi meccanici.

In quanto ad etica e legalità si potrebbe aprire un confronto che non mi pare opportuno iniziare qui.
L'etica è un argomento molto scivoloso, basterebbe citare i sistemi etici che non riconoscono diritti umani che a noi paiono ovvi.
Bada bene che non sto dicendo che "la legge va sempre rispettata" in opposizione alla morale variabile. Dico che è meglio non usare "l'etica" come giustificazione per l'infrazione, il buonsenso basta ed avanza ed impedisce aberrazioni come il dover accettare che anche altri infrangano liberamente le leggi magari a nostro danno personale.
 

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