Gli esordi
Nel 1933, negli Stati Uniti, Ignaz Schwinn iniziò a produrre e a commercializzare una robustissima bicicletta, la Schwinn Excelsior, adottata, per la sua indistruttibilità, dai fattorini che consegnavano i giornali a domicilio. Quando, verso la fine degli anni 70 in California, un gruppo di pazzoidi si inventò le gare ciclistiche di discesa, la vecchia Schwinn Excelsior si dimostrò lunica bicicletta abbastanza robusta in grado di sopportarne le sollecitazioni. Perché andare solo in discesa? Gary Fisher, uno dei primi mountain biker, diventato poi industriale del settore, applicò alla sua Schwinn i cambi di velocità, rielaborò la geometria rendendola più rigorosa, migliorò i
freni, aprendo così la strada alla moderna Mountain Bike. Altri nomi si legarono agli esordi della MTB: Joe Breeze, che intuì limportanza della geometria del telaio per una MTB efficiente e creò, a partire dalla forma dell'Excelsior, un nuovo modello con struttura in acciaio molto più leggero; Charlie Cunningham e Tom Richey che creò lo Stumpjumper, uno dei modelli più famosi della sua azienda, la
Specialized.
Il mito: la Repack
La nascita ufficiale della MTB si può far coincidere con la mitica Repack, la prima gara di discesa organizzata dal Velo Club Tamalpais di Marin County, in California, il 21 ottobre 1976. Il nome deriva dal verbo to repack, ovvero ripristinare il grasso bruciato nei mozzi. La grande pendenza e le numerose curve del percorso surriscaldavano i freni antiquati vaporizzando il grasso del mozzo. Ad ogni discesa bisognava re-ingrassare la bicicletta. La gara si svolgeva su un tracciato pieno di curve, di soli 1800 metri di lunghezza e circa 400 di dislivello. Alan Bonds fu il vincitore della prima edizione: quando si posò il polverone, ci si accorse che era lunico dei 10 partenti arrivato al traguardo in piedi. Gary Fisher mantenne per anni il record del tracciato, percorso a quasi 25 miglia orarie di media. Lultima edizione si tenne nel 1984.
(Foto Franza)
Il Rampichino
Rampichino, come luccellino che si arrampica sugli alberi, fu il nome dato alla prima mtb italiana, prodotta a partire dalla primavera del 1985 dalla ditta Cinelli. Fu proposta al pubblico italiano dal mensile naturalistico Airone. Fino ad allora la bici fuoristrada in Italia era praticamente sconosciuta. La lungimiranza di Cinelli fu premiata: lidea piacque, e così anche il nome che divenne sinonimo in Italia di mtb. Gary Fisher fu il primo distributore negli USA delle mtb Cinelli. Intorno allazienda, che organizzò la prima gara di mtb in Italia, si raccolsero i primi biker nostrani, che fondarono il primo club. Nel corso degli anni le MTB hanno avuto una grande evoluzione tecnica: sono molto diverse dalle prime biciclette con le quali Gary Fisher, Joe Breeze, Charlie Cunnigham e Tom Richey scendevano a precipizio dalle alture della California.
da:
http://www.girovagandointrentino.it/puntate/2003/estate/brentonico/mtb.htm