Ragà e non mi fate cacà sotto! E' l'una e sono solo in capannone!
Io ho un ricordo ancora stampato nella mente quando, molti anni fa, da ragazzino in un giro solitario di fine estate con la mia Legnano Rangiroa (era il '90-91) avevo preso il sentiero che porta a M.Doglia (chi conosce Alghero...).
Discendendo mi ero soffermato a guardare le casette della cava abbandonata che ci sono sul percorso. Fine estate, molto silenzio, quasi nessuna macchina a valle, odore sfrerzante di argilla, ginepro, macchia mediterranea dopo un forte aqcuazzone.
A valle noto un'altra casetta che mi era sempre sfuggita e decido di avvicinarmici, è in pianura e circondata da una fittissima pineta, l'acqua non è stata assorbita dal terreno ancora duro per il caldo della stagione lasciando così un acquitrinio che rende particolare e faticosa la pedalata.
Per avvicinarsi alla casa non c'era più nessun percorso e nessuna strada vera e propria, una casa di un solo piano senza più nè porte nè finestre, colorata d verde, da sola ma che d'un tratto mi sembrò "frequentata"...
Mi fermai poggiando il piede su un tronco d'albero spezzato e lì accadde che lo immaginai, lo immaginai soltanto forse ma talmente forte che mi sembrava che dovesse apparire da un momento all'altro...
La figua di un bambino ch veniva verso la porta da dentro la casa... Si fermava e si limitava ad osservarmi...
Credo che un rilancio così non lo abbia mai fatto nessun Absalon!
Ancora oggi quando ci ripenso ho i brividi e mi chiedo perchè mai debba avere unimmaginazione così! Altro che Lovecraft!