Tech Corner Ruote: carbonio vs alluminio

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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vaff

Biker superis
24/3/16
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Per farti un esempio...mia moglie lavorava in un laboratorio locale che trattava vestiti più o meno griffati...lei attaccava sui capi,l'etichetta Made in Italy...mentre i vestiti venivan prodotti ad Oriente e cuciti prima in zona Prato ,poi finiti in zona Bs...quindi che Made in Italy è ciò che noi paghiamo profumatamente...:nunsacci::celopiùg:


Enve produce tutto negli USA, ci sono anche filmati su Youtube, basta prendersi la briga di visionarli. Io ne ho usate una coppia per un paio d'anni e nonostante i maltrattamenti più vari non ho dovuto mai ritensionare un solo raggio. Ci ho preso spigoli di marciapiedi in velocità con la gomma sgonfia e nemmeno una scalfitura, roba che un cerchio in alluminio sarebbe diventato quadrato e uno in carbonio scrauso sarebbe esploso. Un mio amico dopo 5 anni le ha vendute che ancora giravano perfettamente
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Picola ma carattarastica...
Enve produce tutto negli USA, ci sono anche filmati su Youtube, basta prendersi la briga di visionarli. Io ne ho usate una coppia per un paio d'anni e nonostante i maltrattamenti più vari non ho dovuto mai ritensionare un solo raggio. Ci ho preso spigoli di marciapiedi in velocità con la gomma sgonfia e nemmeno una scalfitura, roba che un cerchio in alluminio sarebbe diventato quadrato e uno in carbonio scrauso sarebbe esploso. Un mio amico dopo 5 anni le ha vendute che ancora giravano perfettamente



Si si per carità vero...però anche Gucci o Armani se vai su YT ti fan vedere solo laboratori italiani,non è per 'puntualizzare',ma per tentar di capire...sulla qualità del prodotto e sulla serietà dell'azienda non si discute,ma fino a qualche anno fa non si mettevan in dubbio nemmeno le griff più famose...probabilmente sbaglio a pensarla cosi,e hai sicuramente ragione tu,non sto dicendo il contrario,sto solo dicendo che potrebbero esserci altre alternative al vero ''Made in ...'' e non per questo precludere l'ottima qualità e affidabilità del prodotto stesso...;-):prost:
 

vmaxpower

Biker urlandum
14/8/12
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valdobbiadene (TV)
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20,5, poi, è una sezione veramente stretta che no permette di usare gomme di grosso volume, e passare la 28,5 è un salto notevole.
meno che da 23 a 35 come hai fatto tu.
Scusa, ma non capisco proprio se ce l'hai con me, per qualche strano motivo, o dove vuoi andare a parere con quest'altro intervento che mi riguarda, oltretutto relativo solo a una parte di quanto ho scritto cercando di rispondere a una precisa domanda...non tua!
 

scnia

Biker serius
13/9/15
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Comunque che palle che siete! se scrivono con linguaggio troppo specifico capiscono in pochi se scrivono più semplice così da far capire anche ai non esperti l'alluminio qua il carbonio la. Personalmente lo vedo come uno degli articoli meglio scritti e interessanti degli ultimi anni, era da tempo che non leggevo così un articolo su questo mag.
 

viepri

Biker serius
22/8/10
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Giano Dell'Umbria
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Bell'articolo. Un dubbio: quanto detto è valido in tutto e per tutto pure per le ruote per bici da strada oppure no? Perché presumo che le ruote in carbonio per le bici da strada siano un po' più "fragili" come congettura e quindi reazioni diverse.
 

Gio63

Biker extra
12/1/13
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Habit
Complimenti per l'articolo, ma credo che sia importante fare un appunto anche sulle tecniche di produzione. Per produrre telai/cerchi e componenti in carbonio ci sono 2 possibilità: Termopressa (99% della produzione asiatica, in quanto più economico) e autoclave. Nel primo metodo praticamente si "inforna" lo stampo (scusate per la semplificazione), mentre nel secondo lo stampo viene "cotto" mentre è pressurizzato a 6 bar. Cio permette avere delle superfici-praticamente perfette già fuori dallo stampo, senza aree delaminate (da stuccare) e altre con resina in eccesso (come con la termopressa). Direi che dal punto di vista meccanico e quindi del comportamento del cerchio c'è una bella differenza!
Considerate che anche gli ENVE che vediamo in foto in questo articolo escono da una termopressa asiatica...e vengono venduti a partire da 2700dollari la coppia....non è tutto oro quello che luccica...purtroppo..
Non tutti gli asiatici sono fatti a termopressa. Buona parte dei cinesi si. Ma i cinesi top e alcuni malesi no, molti di loro documentano con foto e video la produzione e si vede bene l'uso di vescica di gonfiaggio, stampo composito e autoclave. Poi una buona conferma a parità di sviluppo è il peso: con la termopressa sono spesso più pesanti.
Infine un'ultimo particolare: molti asiatici sono ancora prodotti con le pelli interrotte e non a fascia continua, altro particolare non indifferente che impatta sulla resistenza.
Personalmente ho montato i cerchi carbonio su 3 delle ultime MTB che ho e ho avuto e non tornerei mai più indietro. A parte l'estetica (soggettiva) è tutta un'altra bici sui rilanci, e si un po' più nervosa sullo smosso, ma ci si abitua in fretta.
ciao, visto che ti intendi dell'argomento ti faccio 2 domande: conosci quali sono le aziende che producono telai in carbonio ? (perchè se non ricordo male avevo sentito che sono solo 6/7 che producono per tutti ),so che giant li produce in casa, e che produce telai anche per altre aziende (ma quali?).
Seconda cosa: a tutti i telai in carbonio prodotti in serie vengono fatti i test di resistenza per lo stress prima di essere montati, o fanno solo dei controlli a campione?
Ciao, piuttosto bene i compositi, ma non cosi' bene l'industria del ciclo e le re-brandizzazioni che ci sono dietro.
Quello che so per certo è che i grossi brand come Cannonade, Trek, Giant hanno ormai da anni spostato la produzione in Malesia e/o Cina, dove hanno unità produttive loro, alcune formate acquisendo sul posto produttori già consolidati.
Merida per esempio era uno dei più grossi produttori di telai conto terzi (ora pare sia azionista di maggioranza relativa Specy) che produceva prima per vari brand, tra cui appunto Specy.
Essendo tutti grossi marchi per giunta US, dove la responsabilità del produttore è molto stringente (è stato il primo mercato ad adottarla) i telai sono testati a campione con test distruttivi e di solito su tutti i telai con test di difettosità (ultrasuoni e/o radiografie o TAC).
Ogni produttore però ha sue specifiche di controllo di qualità per cui è impossibile generalizzare.
Quello che è certo è che i brand suddetti non possono scherzare con problemi strutturali riconosciuti, per cui è loro stesso interesse che il prodotto sia molto affidabile.
Intorno poi c'è una selva di produttori senza brand (o che se lo stanno facendo ora, dopo aver prodotto per anni conto terzi, come ad esempio Trigon, Malese) che hanno prodotti che variano dal top al pessimo, spesso a prezzi comunque molto concorrenziali.
L'unico suggerimento che posso dare nel caso li si voglia provare è di analizzare attentamente le documentazione/video sulla propria produzione che molti di qs produttori mettono in rete (proprio per rassicurare possibili nuovi acquirenti) e giudicare. Il secondo è il passa parola.
Io uso da anni cerchi carbo cinesi e Malesi e vanno da meraviglia, ma prima mi sono documentato bene.
 

Gio63

Biker extra
12/1/13
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Bike
Habit
Enve produce tutto negli USA, ci sono anche filmati su Youtube, basta prendersi la briga di visionarli. Io ne ho usate una coppia per un paio d'anni e nonostante i maltrattamenti più vari non ho dovuto mai ritensionare un solo raggio. Ci ho preso spigoli di marciapiedi in velocità con la gomma sgonfia e nemmeno una scalfitura, roba che un cerchio in alluminio sarebbe diventato quadrato e uno in carbonio scrauso sarebbe esploso. Un mio amico dopo 5 anni le ha vendute che ancora giravano perfettamente



Si si per carità vero...però anche Gucci o Armani se vai su YT ti fan vedere solo laboratori italiani,non è per 'puntualizzare',ma per tentar di capire...sulla qualità del prodotto e sulla serietà dell'azienda non si discute,ma fino a qualche anno fa non si mettevan in dubbio nemmeno le griff più famose...probabilmente sbaglio a pensarla cosi,e hai sicuramente ragione tu,non sto dicendo il contrario,sto solo dicendo che potrebbero esserci altre alternative al vero ''Made in ...'' e non per questo precludere l'ottima qualità e affidabilità del prodotto stesso...;-):prost:
Come ho già detto, il "Made in USA" non equivale (purtroppo) al "Made in Italy. La' sono molto ma molto più stringenti nei controlli. Almeno il 70% del valore del prodotto deve essere americano, che nel caso di un cerchio in carbonio, fatto di un solo pezzo come gli ENVE, vuole di re 100% USA made.

Per l'Italia, dopo che i caproni che ci hanno governato (in testa Bruxelles) hanno lasciato morire migliaia di piccole e medie aziende schiacciate da una concorrenza orientale impossibile da combattere per costi produttivi, adesso stanno aumentando limitazioni e controlli. Ma ormai le mucche sono scappate. Scusare l'OT
Gio
 

Lucky86

Biker velocissimus
6/10/09
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Buon bgiorno a tutti. Complimenti x l'articolo, rispetta in pieno le mie sensazioni di guida. Ho da settembre una Trek procaliber con ruote Boost in carbonio Bontrager...non leggerissimo ma estremamente reattive , DANNO UNA PRECISIONE DI GUIDA ineguagliabile x una front perdonano tanti errori e danno un feeling con la bici senza paragoni. Pedalando senti la bici che si fionda in avanti e sopratutto in discesa ti fanno bsentire sicuro be sicuramente più veloce.c
sono precise reattive ecc ma perdonano gli errori... secondo me sono due cose completamente opposte ma le sensazioni per fortuna sono soggettive..
anche l'articolo dice che sono più difficili da guidare, difficile che possano perdonare più facilmente errori
 
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DoubleT

bikerozzo
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aro

Biker tremendus
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Xc
La scorsa stagione ho usato ruote in alluminio prevalentemente per gli allenamenti e carbonio in gara, posso dirvi che grosso modo condivido quello che e' stato scritto nell'articolo. Secondo me la ruota in carbonio per mtb in generale continuera' sicuramente ad avere una evoluzione visto il successo che sta avendo... L'alluminio rimarra' sempre una buona ruota economica per tutti gli utilizzi , sui processi di costruzione e materiali non entro nel merito perche' non sono espertissimo, rimangono due materiali che danno un feeeling molto diverso, con l'alluminio puoi fare pietraie molto piu' facilmente perdona di piu' gli errori e anche se prendi qualche colpetto non soffre piu' di tanto, le puoi maltrattare senza avere rimorsi e a volte divertono di piu'...pero' sono meno precise e trasferiscono la potenza in maniera meno efficace.
Le carbon sono una scoperta entusiasmante per chi ha l'indole competitiva e della prestazione, precise come lame, pronte e reattive ad ogni scatto e curva, ma rigide fino a farti soffrire di mal schiena nei percorsi piu' lunghi ed accidentati, sempre prestare attenzione a salire in sella con le pressioni corrette e con delle gomme affidabili perche' la pena potrebbe esserre un cerchio da buttare e se vi va bene una gomma tagliata.
Provare per credere...
 
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DoubleT

bikerozzo
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mtb & rdb
La scorsa stagione ho usato ruote in alluminio prevalentemente per gli allenamenti e carbonio in gara, posso dirvi che grosso modo condivido quello che e' stato scritto nell'articolo. Secondo me la ruota in carbonio per mtb in generale continuera' sicuramente ad avere una evoluzione visto il successo che sta avendo... L'alluminio rimarra' sempre una buona ruota economica per tutti gli utilizzi , sui processi di costruzione e materiali non entro nel merito perche' non sono espertissimo, rimangono due materiali che danno un feeeling molto diverso, con l'alluminio puoi fare pietraie molto piu' facilmente perdona di piu' gli errori e anche se prendi qualche colpetto non soffre piu' di tanto, le puoi maltrattare senza avere rimorsi e a volte divertono di piu'...pero' sono meno precise e trasferiscono la potenza in maniera meno efficace.
Le carbon sono una scoperta entusiasmante per chi ha l'indole competitiva e della prestazione, precise come lame, pronte e reattive ad ogni scatto e curva, ma rigide fino a farti soffrire di mal schiena nei percorsi piu' lunghi ed accidentati, sempre prestare attenzione a salire in sella con le pressioni corrette e con delle gomme affidabili perche' la pena potrebbe esserre un cerchio da buttare e se vi va bene una gomma tagliata.
Provare per credere...
sì!
 

Gambe

Biker novus
22/8/14
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Ciao, piuttosto bene i compositi, ma non cosi' bene l'industria del ciclo e le re-brandizzazioni che ci sono dietro.
Quello che so per certo è che i grossi brand come Cannonade, Trek, Giant hanno ormai da anni spostato la produzione in Malesia e/o Cina, dove hanno unità produttive loro, alcune formate acquisendo sul posto produttori già consolidati.
Merida per esempio era uno dei più grossi produttori di telai conto terzi (ora pare sia azionista di maggioranza relativa Specy) che produceva prima per vari brand, tra cui appunto Specy.
Essendo tutti grossi marchi per giunta US, dove la responsabilità del produttore è molto stringente (è stato il primo mercato ad adottarla) i telai sono testati a campione con test distruttivi e di solito su tutti i telai con test di difettosità (ultrasuoni e/o radiografie o TAC).
Ogni produttore però ha sue specifiche di controllo di qualità per cui è impossibile generalizzare.
Quello che è certo è che i brand suddetti non possono scherzare con problemi strutturali riconosciuti, per cui è loro stesso interesse che il prodotto sia molto affidabile.
Intorno poi c'è una selva di produttori senza brand (o che se lo stanno facendo ora, dopo aver prodotto per anni conto terzi, come ad esempio Trigon, Malese) che hanno prodotti che variano dal top al pessimo, spesso a prezzi comunque molto concorrenziali.
L'unico suggerimento che posso dare nel caso li si voglia provare è di analizzare attentamente le documentazione/video sulla propria produzione che molti di qs produttori mettono in rete (proprio per rassicurare possibili nuovi acquirenti) e giudicare. Il secondo è il passa parola.
Io uso da anni cerchi carbo cinesi e Malesi e vanno da meraviglia, ma prima mi sono documentato bene.
grazie tante per la info, tempo fa avevo cercato qualcosa, ma a parte qualche video di qualche casa, che come dici tu mostra il processo di produzione , non sono mai riuscito a trovare molte informazioni a riguardo, e secondo me sbagliano a non mostrare il tutto un pò più apertamente, perchè una cosa che tendenzialmente mi fa "dubitare" dell' acquisto di certe marche è appunta la notevole differenza di prezzo(che poi certi brand se ne approfittino è un altro discorso), e da ignorante in materia, il dubbio che appunto il telaio possa essere demandato a terzi che magari possono usano materiali scadenti lo ho
 

big65bear

Biker novus
21/8/10
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follonica
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Trek topfuel-procaliber
un discorso simile si può estendere anche ai telai oppure il carbonio è sempre preferibile ?
Comunque mi fa un pò pensare l'alternarsi di queste mode anche in mtb, qualche anno fa tutti a sognare delle ruote in carbonio salvo poi accorgersi che in tanti casi delle ottime ruote in alluminio potrebbero essere più adatte e soprattutto più performanti.
Forse la corsa alla massima rigidità che anno dopo anno ci vogliono spacciare come migliorativa sempre e comunque sta finendo ?
Sui telai ho una certa esperienza con carbonio e devo dire che con la mia 29er Cross Country mi trovo benissimo. Anche se sento che dietro è più rigido di quella in acciaio.
Monta, però, cerchioni in alluminio.
Quel che mi lascia un po' in dubbio è che sembra che la rigidità dei cerchi in carbonio sembra che possano quasi provocare problemi di controllo. A questo punto, però, mi chiedo se sono davvero i cerchi più rigidi a rendere la bici così aggressive?
Se una bici comincia a saltare io proverei piuttosto a incriminare i settaggi della forcella che magari non ammortizza bene e le gomme troppo pompate che hanno un impatto molto più serio che la differenza tra allumino e carbonio.
Poi non è che se monti un cerchione in alluminio puoi fare a meno della forcella ammortizzata perché il cerchione è meno rigido...
Comunque per quanto riguarda il vero vantaggio dei cerchi in carbonio, secondo me è quello che sono una figata come aspetto e aiutano tanto a far bella figura davanti alla gelateria.
Visto però che ho già il telaio in carbonio e una bici bella con ruote grandi e bellissime ruote in allumino, larghe 35 mm (canalina da 28,5mm) con copertoni da 2.4 non mi serve spendere altri soldi per cambiare le ruote...
Ma te sai una sega
 

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